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Vacanze e viaggi in solitaria


WonderfulWorld

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3 ore fa, WonderfulWorld ha scritto:

Quando avrò tempo e se avrò desidero condividerò con voi il viaggio che ho fatto. Sono stati 50 giorni, da solo per 42 mila chilometri. 

'Il viaggiatore viaggia solo e non lo fa per tornare contento, lui viaggia perché di mestiere ha scelto il mestiere di vento. '

50 giorni 42000 km era un tentativo di record? sticazzi 😄 

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  • 4 mesi dopo...
WonderfulWorld

Partii da Rotterdam in nave, dopo esserci arrivato in treno. Sono salito su questa nave Cargo dove la cosa importante non sono i passeggeri, ma le merci. La comodità è un optional ma in due settimane di viaggio o ti ci abitui. O ti ci abitui. L'altra opzione è solo quella di buttarsi in mare. 

Sulla nave i rapporti umani sono importanti, perché con le persone con cui viaggi non ci stai 10 ore di volo e lo scomodo non è solo quello di alzarsi per fare andare al bagno il vicino. Ci sono tante cose che vengono meno e si ritorna indietro di almeno 15 anni. Io un mondo senza internet quasi non lo ricordo. 

Sbarcato a BsAs. Mi sono rilassato. Ho provato il tango e ho mangiato carne, interiora e salsicce di sangue. Sembravo il ciccione di Orrori da gustare. Se non fosse che sono magrissimo e ho i capelli. Noleggiata un auto sono partito alla volta del sud vedendo per giorni solo praterie e mucche. Altre praterie e mucche. E poi praterie e mucche. 

Ma anche tanti bei paesaggi. Sono arrivato in fondo, ho quasi toccato l'Antartide e poi sono risalito lungo il sottile Cile. Destinazione Santiago. L'auto si è rotta parecchie volte. E ripararla in mezzo a nulla non è stato facile. Anche sulla benzina non bisogna fare scherzi. Costa poco, ma un paio di taniche ci vogliono sempre, perché i distributori possono essere rari. 

Ci sto mettendo troppo. Ma mi ci è voluto tempo per elaborare il Viaggio.

Così sono risalito per Lima, poi per Bogotà, lungo le Ande, il freddo, il sale, il poco ossigeno e le foglie di coca in pacchetti. Inutili sotto i 4000m, ma sopra essenziali. 

Il sole brucia gli occhi e la pelle si secca, il respiro si fa affannoso. 

La povertà è tanta. L'umanità pure. Il cibo sazia, ma scordatevi le proteine. È semplice, è quello che vi da la terra. È quello che possono permettersi. E che potevo, se non volevo tornare a casa con un muro da pagare. 

Infine sono giunto a Caracas. Ho presto una nave e sono sbarcato a Cuba. All'Avana ho bevuto e iniziato a conoscere la salsa. Che ho ora qui in italia ho deciso di imparare. 

Da lì ho preso lareo che mi ha riportato a casa. Distrutto, con il fusoorario sballato, le stagioni mischiate e tanti ricordi dentro. 

Il viaggio è stato da solo. Nessuna relazione. Solo. Avevo bisogno di me stesso. I momenti di dialogo sono stati quelli necessari nella vita di tutti i giorni. E poi, c'ero solo io.

Modificato da WonderfulWorld
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Carlins
1 ora fa, WonderfulWorld ha scritto:

Partii da Rotterdam in nave, dopo esserci arrivato in treno. Sono salito su questa nave Cargo dove la cosa importante non sono i passeggeri, ma le merci. La comodità è un optional ma in due settimane di viaggio o ti ci abitui. O ti ci abitui. L'altra opzione è solo quella di buttarsi in mare. 

Sulla nave i rapporti umani sono importanti, perché con le persone con cui viaggi non ci stai 10 ore di volo e lo scomodo non è solo quello di alzarsi per fare andare al bagno il vicino. Ci sono tante cose che vengono meno e si ritorna indietro di almeno 15 anni. Io un mondo senza internet quasi non lo ricordo. 

Sbarcato a BsAs. Mi sono rilassato. Ho provato il tango e ho mangiato carne, interiora e salsicce di sangue. Sembravo il ciccione di Orrori da gustare. Se non fosse che sono magrissimo e ho i capelli. Noleggiata un auto sono partito alla volta del sud vedendo per giorni solo praterie e mucche. Altre praterie e mucche. E poi praterie e mucche. 

Ma anche tanti bei paesaggi. Sono arrivato in fondo, ho quasi toccato l'Antartide e poi sono risalito lungo il sottile Cile. Destinazione Santiago. L'auto si è rotta parecchie volte. E ripararla in mezzo a nulla non è stato facile. Anche sulla benzina non bisogna fare scherzi. Costa poco, ma un paio di taniche ci vogliono sempre, perché i distributori possono essere rari. 

Ci sto mettendo troppo. Ma mi ci è voluto tempo per elaborare il Viaggio.

Così sono risalito per Lima, poi per Bogotà, lungo le Ande, il freddo, il sale, il poco ossigeno e le foglie di coca in pacchetti. Inutili sotto i 4000m, ma sopra essenziali. 

Il sole brucia gli occhi e la pelle si secca, il respiro si fa affannoso. 

La povertà è tanta. L'umanità pure. Il cibo sazia, ma scordatevi le proteine. È semplice, è quello che vi da la terra. È quello che possono permettersi. E che potevo, se non volevo tornare a casa con un muro da pagare. 

Infine sono giunto a Caracas. Ho presto una nave e sono sbarcato a Cuba. All'Avana ho bevuto e iniziato a conoscere la salsa. Che ho ora qui in italia ho deciso di imparare. 

Da lì ho preso lareo che mi ha riportato a casa. Distrutto, con il fusoorario sballato, le stagioni mischiate e tanti ricordi dentro. 

Il viaggio è stato da solo. Nessuna relazione. Solo. Avevo bisogno di me stesso. I momenti di dialogo sono stati quelli necessari nella vita di tutti i giorni. E poi, c'ero solo io.

Spettacolo, anch'io sono parecchio lontano in una realtà completamente diversa, ed in passato ho avuto avventure degne di nota. 

Ma mai nulla del genere, ho avuto i brividi solamente leggendo, chapeau! 

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Back Door Man
1 ora fa, WonderfulWorld ha scritto:

Partii da Rotterdam in nave, dopo esserci arrivato in treno. Sono salito su questa nave Cargo dove la cosa importante non sono i passeggeri, ma le merci. La comodità è un optional ma in due settimane di viaggio o ti ci abitui. O ti ci abitui. L'altra opzione è solo quella di buttarsi in mare. 

Sulla nave i rapporti umani sono importanti, perché con le persone con cui viaggi non ci stai 10 ore di volo e lo scomodo non è solo quello di alzarsi per fare andare al bagno il vicino. Ci sono tante cose che vengono meno e si ritorna indietro di almeno 15 anni. Io un mondo senza internet quasi non lo ricordo. 

Sbarcato a BsAs. Mi sono rilassato. Ho provato il tango e ho mangiato carne, interiora e salsicce di sangue. Sembravo il ciccione di Orrori da gustare. Se non fosse che sono magrissimo e ho i capelli. Noleggiata un auto sono partito alla volta del sud vedendo per giorni solo praterie e mucche. Altre praterie e mucche. E poi praterie e mucche. 

Ma anche tanti bei paesaggi. Sono arrivato in fondo, ho quasi toccato l'Antartide e poi sono risalito lungo il sottile Cile. Destinazione Santiago. L'auto si è rotta parecchie volte. E ripararla in mezzo a nulla non è stato facile. Anche sulla benzina non bisogna fare scherzi. Costa poco, ma un paio di taniche ci vogliono sempre, perché i distributori possono essere rari. 

Ci sto mettendo troppo. Ma mi ci è voluto tempo per elaborare il Viaggio.

Così sono risalito per Lima, poi per Bogotà, lungo le Ande, il freddo, il sale, il poco ossigeno e le foglie di coca in pacchetti. Inutili sotto i 4000m, ma sopra essenziali. 

Il sole brucia gli occhi e la pelle si secca, il respiro si fa affannoso. 

La povertà è tanta. L'umanità pure. Il cibo sazia, ma scordatevi le proteine. È semplice, è quello che vi da la terra. È quello che possono permettersi. E che potevo, se non volevo tornare a casa con un muro da pagare. 

Infine sono giunto a Caracas. Ho presto una nave e sono sbarcato a Cuba. All'Avana ho bevuto e iniziato a conoscere la salsa. Che ho ora qui in italia ho deciso di imparare. 

Da lì ho preso lareo che mi ha riportato a casa. Distrutto, con il fusoorario sballato, le stagioni mischiate e tanti ricordi dentro. 

Il viaggio è stato da solo. Nessuna relazione. Solo. Avevo bisogno di me stesso. I momenti di dialogo sono stati quelli necessari nella vita di tutti i giorni. E poi, c'ero solo io.

Favoloso. Se esco dalla mia situazione di meda lo faccio anch'io.

L'altra volta (che sono andato in America) sono partito dal Caribe e sono sceso in Costa Rica.

L'idea di partire dall'Argentina e risalire mi attizza a bestia.

Oltretutto l'Argentina è un Paese quasi gemellato con l'Italia: è pieno di italiani emigrati 100 anni fa, e le Argentine che ho conosciuto in giro le ho trovate tutte sveglie con la tendenza a darla facile.

È anche carinissimo il loro spagnolo, con l'uso del vos al posto di Usted. "Pero, pibe!

ed è anche vero che usano l'intercalare "Che" dal quale prese il soprannome Ernesto Guevara. Mi ricordo un Argentino in Spagna che lo diceva sempre "Che! Tomate un cigarro!" E mi offriva una sigaretta.

Sono prigioniero di una causa civile. Se resisto e sopravvivo parto appena finita.

Mi dichiaro prigioniero politico.

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  • 4 mesi dopo...
alchimista

Mi sto organizzando per fare il primo viaggio all'estero in solitaria :)

Quando viaggiate da soli come fate a trovare "eventi" a cui partecipare? Vi informate li sul posto o usate qualche sito/app?

Perchè non vorrei starmene tutto il tempo da solo, ma partecipare alla vita della città, conoscere gente sul posto, etc.

Credo che parte del lavoro lo faccia alloggiare in ostello, però magari altri canali possono aiutare

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leavingmyheart
10 minuti fa, alchimista ha scritto:

Mi sto organizzando per fare il primo viaggio all'estero in solitaria 🙂

Quando viaggiate da soli come fate a trovare "eventi" a cui partecipare? Vi informate li sul posto o usate qualche sito/app?

Perchè non vorrei starmene tutto il tempo da solo, ma partecipare alla vita della città, conoscere gente sul posto, etc.

Credo che parte del lavoro lo faccia alloggiare in ostello, però magari altri canali possono aiutare

 

Dove vai

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alchimista
1 hour ago, leavingmyheart said:

 

Dove vai

Non l'ho ancora deciso. Vorrei però scegliere la meta in base anche alla "vita" che ci sarà in quel posto.

Tendenzialmente stavo pensando alla Spagna. A barcellona ci sono già stato, quindi le mete potrebbero essere Valencia e Madrid.

Il mio timore è che a causa del covid le città siano ancora mezze deserte, senza eventi. Non sono certo un amante delle discoteche, però alcuni momenti di socialità durante il viaggio non mi dispiacerebbero.

PS: eventuali altre proposte di viaggio saranno valutate. La mia era comunque una richiesta generica, un modus operandi

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leavingmyheart
14 ore fa, alchimista ha scritto:

Non l'ho ancora deciso. Vorrei però scegliere la meta in base anche alla "vita" che ci sarà in quel posto.

Tendenzialmente stavo pensando alla Spagna. A barcellona ci sono già stato, quindi le mete potrebbero essere Valencia e Madrid.

Il mio timore è che a causa del covid le città siano ancora mezze deserte, senza eventi. Non sono certo un amante delle discoteche, però alcuni momenti di socialità durante il viaggio non mi dispiacerebbero.

PS: eventuali altre proposte di viaggio saranno valutate. La mia era comunque una richiesta generica, un modus operandi

 

cercarti un party hostel a budapest o cracovia

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PapuPetagna
18 ore fa, alchimista ha scritto:

Non l'ho ancora deciso. Vorrei però scegliere la meta in base anche alla "vita" che ci sarà in quel posto.

Tendenzialmente stavo pensando alla Spagna. A barcellona ci sono già stato, quindi le mete potrebbero essere Valencia e Madrid.

Il mio timore è che a causa del covid le città siano ancora mezze deserte, senza eventi. Non sono certo un amante delle discoteche, però alcuni momenti di socialità durante il viaggio non mi dispiacerebbero.

PS: eventuali altre proposte di viaggio saranno valutate. La mia era comunque una richiesta generica, un modus operandi

Allora parti dall’ostello. Dormirai insieme ad altri ragazzi presumo anche se adesso con la storia del Covid non so che regole di convivenza ci siano. Fanno usare i bagni in comune? Riempiono tutte le camerate?

In condizioni normali in ostello tra stanze, aree comuni o eventi organizzati da loro stessi qualcosa esce sempre fuori.

In alternativa cerca su Facebook gruppi di italiani che vivono lì: se vai in città come Madrid o Valencia ce ne saranno tantissimi.

Per il resto non so che abitudini hai, se sei uno che attacca facilmente bottone cerca i quartieri più animati. Eventi come concerti sicuramente saranno stati annullati ma non preoccuparti, le città non saranno vuote perché anche lì quest’estate la gente si muoverà poco. In ogni caso preferirei Valencia in quanto vicina al mare.

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Back Door Man
1 ora fa, PapuPetagna ha scritto:

In ogni caso preferirei Valencia in quanto vicina al mare.

Anch'io. A Madrid si muore di caldo.

Poi dipende quanto tempo hai a disposizione. E anche quanta grana.

Comunque se vai a Valencia, dopo una settimana hai visto tutto.

E allora scendi verso Sud rimanendo sulla costa.

E ti conviene evitare i posti super turistici e affollati tipo Benidorm.

Di soluzioni ce ne sono tantissime.

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