Elmer [Partecipante] 4 Inviato 29 Aprile 2007 Condividi Inviato 29 Aprile 2007 Oggi sto a casa un pò raffreddato, mentre aspetto di sentire FB per farmi portare un film per stasera, mi faccio un tè e mi dedico, prendendo spunto da un post recente, a qualche salutare pippa mentale. Ragionavo sul concetto di Verbalizzazione. Verbalizzare significa "esprimere con parole, rappresentare con mezzi linguistici un’idea, uno stato d’animo". Ora, nell'ambito del puing, possiamo verbalizzare noi uno stato d'animo o portare il target/gli eventuali amog/le eventuali CB a farlo, in tutti questi casi ci sono momenti in cui ciò pò risultare uno strumento utile, meno utile o addirittura controproducente ai fini del game. Difatti, se è vero che verba volant scripta manent, è vero anche che esprimere una sensazione a parole è il primo passo che la rende reale, tangibile, ci porta a essere coerenti con quello che abbiamo espresso e ad addattare il nostro stato d'animo e comportamento al significato che diamo alle parole che abbiamo utilizzato. Il concetto è complesso e comprende infinite variabili, per tanto per ora mi soffermo su una sola parte: "quando è opportuno portare il target a verbalizzare?". In base alla mia esperienza ho isolato due sottoinsiemi di frame il cui scopo è portare il target a verbalizzare, uno dei quali solitamente è positivo ai fini del game mentre l'altro è solitamente negativo. Si può, per esempio, portare il target a verbalizzare un rifiuto, solitamente la modalità è "chiedere spiegazioni" in questo caso. Spesso ciò è controproducente poichè portando una persona a spiegare un proprio rifiuto essa troverà razionalmente buoni motivi reali o creati ad hoc per i quali ci ha dato buca/due di picche ecc... Tali motivi, dal momento che saranno verbalizzati diventeranno reali con le conseguenze comportamentali che ho enunciato precedentemente. Si può, invece, portare il target a verbalizzare sensazioni positive, il che può risultare molto utile nel game. In questo caso si può utilizzare una modalità che è un sotto-insieme del "qualifyng", ovvero si può portare il target ad approfondire determinati discorsi che la portano a verbalizzare sensazioni positive. Un inconveniente in questo caso può essere il risultare needy, ma può essere superato con il giusto atteggiamento, magari prendendo la cosa come un gioco. Un esempio può essere la routine "Lo sai che mi piace di te?" che ho postato tempo fa, grazie alla quale ho ottenuto rapport utilizzando proprio questo principio. Il concetto è ancora molto complesso e spero di approfondirlo in futuro anche con il vostro aiuto, anche perchè mi stò rendendo conto che l'esprimere i rapporti sociali attraverso schemi linguistici è compito complesso assai. spero comunque di aver fornito qualche spunto di riflessione. Per ora mi fermo qui che ho la carbonara sul fuoco... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luca Bozzi [Partecipante] 16 Inviato 30 Luglio 2018 Condividi Inviato 30 Luglio 2018 tu non verbalizzi e nemmeno ti qualifichi.Lei se verbalizza un tuo comportamento le sorridi e la ignori.Tu non devi qualificarti,saranno molti altri particolari che la diranno lunga su di te. Essere premio e dhv.Mai dimenticarlo,ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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