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Parlarle di altre per attrarla?


Kira90

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14 ore fa, Giraluna ha scritto:

Ti cerco. Ti parlo. E poi ... 

Badabum! Siamo sotto un albero di frutta ad amoreggiare. 

Le cose sono più semplici (all inizio) quando si tratta di seguire la Dea 😈 

Ps. Le specifiche non sono solo per me stessa, ma capisco anche il tuo punto di vista, che rispetto e accolgo 😉

accogli accogli haha

mi amoreggi tu? o mi stai intorno finche' non mi sveglio?

cosa fai se vado da altre/giro/non ti isolo?

PS mi hai ricordato un mio primo innamoramento folle

mi torna la voglia di riscriverle con la speranza di poter rivivere anche solo una frazione di quei momenti

che roba assurda la memoria umana

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Giraluna
4 minuti fa, Kira90 ha scritto:

mi amoreggi tu? o mi stai intorno finche' non mi sveglio?

L'amoreggiamento è per il primo date. Se figa dice stagli intorno, lo farò con la discrezione di una donzella porcella che osa quel pizzico senza risultare volgare o insistente. Lancerei i miei pi(n)g. 

5 minuti fa, Kira90 ha scritto:

cosa fai se vado da altre/giro/non ti isolo?

Mi ecciterebbe di più. Se non mi isoli, pazienza 😉

 

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13 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Ieri sera ero con una milf la quale invece di starsi zitta continuava a parlare. 

E come al solito sono emersi i due problemi principali dell'essere donna. 

Problema uno. 

Invece di essere presente alle sensazioni olfattive, di pelle, visive, per una volta nella sua vita che erano da vivere, stava tutto il tempo a immaginare scenari in cui il week end tal dei tali potremmo fare questo o quello, in cui la tal sera se passa da me potremmo mangiare fuori ed è arrivata non solo a dire che mercoledì potremmo mangiare al cinese accanto a casa mia ma anche a chiedermi cosa mi sarebbe andato di ordinare mercoledì. 

Le ho detto di stare zitta. Di smetterla di parlarmi di cose che non esistono. 

Non esistono i 4 appuntamenti futuri in cui ci stava proiettando, non esiste mercoledì e non è un problema mio di adesso di cosa avrò fame e voglia mercoledì, se avremo fame tempo e voglia mercoledì di andarcene dal letto per andare al cinese, e di cosa sceglierò dal menù. 

"ma a me piace programmare" 

No, a te piace scappare dalla Vera Vita e se anche venissi appresso a te 'sto benedetto week end a Tenerife, ti starei facendo dispetto perché anche lì e anche allora tu non staresti vivendo la sensazione ma staresti pensando a cosa fare ad agosto e a chiedermi se ci sono. 

Non ci stai con la testa, stai qui. 

E si è accorta di come fosse bello come la stavo toccando, di come stesse bene, ed è arrivata a dire che si sente come una 14 enne vergine con me perché è sempre tutto una sensazione nuova, di come si sentisse al contempo bambina e donna toccata per la prima volta. 

E sto sempre attento a raccontare questi episodi continui e sempre uguali, perché ho paura di quando i maschi sentono le testimonianze delle donne e allora mi chiedono un corso di tecniche per come mettere la mano a toccare, per come abbracciare, questa cosa mi fa venire i brividi e mi atterrisce. 

Poi l'altro problema. 

Post sesso e coccole, coazione alla confessione, che mi piace chiamare debriefing. 

Una raccolta dell'assurdo di dieci "X allora ho pensato Y" che le hanno rovinato ogni prima esperienza con me e che l'hanno messa veramente a rischio di non provare nemmeno, cosa che solo ora capisce che sarebbe stata la più stupida autolesionista scelta della sua vita. 

Prima le ho fatto sciorinare una decina di "ho pensato"

Ad esempio "ho chiesto a quella tipa che avevi salutato informazioni su di te, e lei mi ha risposto che lei non è autorizzata a dare informazioni su di te e che basta chiedere a te che non sei uno che si nasconde dietro le parole" 

Allora ho pensato che lei non volesse dire che tu e lei avete una relazione e siccome non volevo infilarmi in mezzo ad una relazione con una come lei che poi incontro spesso, ho pensato che fosse sbagliato chiamarti o massaggiarti ed è per questo motivo che ho bidonato una settimana. 

Dieci stronzate di queste. 

Al che le ho chiesto. 

Hai notato che mi hai appena parlato di dieci cose che non esistono, di dieci cose che sono nella tua testa e che hai pensato, le quali potevano farti perdere tutte le cose bellissime che stai vivendo?

E hai notato che dieci su dieci non avevano nessun senso, non erano giuste né come logica né come aderenza ai fatti reali? 

Sì, in effetti erano solo pensieri e ho capito conoscendoti dal vivo che erano tutti sbagliati. 

No no. Non me li chiamare pensieri, per rispetto a Socrate. 

Tu vivi un fatto, un'esperienza reale con me, dove io faccio delle cose, e quello che ci rielabori sopra è un pensiero, posso già dirti con accuratezza del 100% che sarà sbagliato e che non avrà senso, ma ti riconosco che 

"X= come io capisco X" è un pensiero. 

X=X è illuminazione, e livelli di testo belli alti. 

"sentito parlare di Z che forse vuol dire X = Y" è follia organizzata, e anche piuttosto male. 

Non è vita, le stronzate con cui ti devasti la vita non sono vita. 

So che hai una logica da donna. 

Ma devi comprendere l'errore che fai ogni volta che prendi una decisione con la tua testa.

Immagina di essere anatomicamente e sentimentalmente fatta per stare benissimo a scambiare momenti con un lupo. 

Ma non sai come siano fatti. 

Incontri un lupo. 

Invece di stare zitta e vivere i motivi per cui sei fatta per accoglierlo, tu vai a chiedere su di lui cosa sia. 

Una tipa ti dice che è carnivoro. 

Tu pensi che carnivoro significhi gatto e invece di chiedere in faccia a lei direttamente se intenda gatto, pensi sia un gatto e quindi pensi che sia un'anatra. 

Perché per la logica tua un gatto è un'anatra.

E l'unica cosa che sai è che pensi di non volere un'anatra, perché delle stupidissime amiche sessualmente e sentimentalmente autorovinate, ti hanno detto che l'uccello è brutto. 

E tu hai pensato che l'uccello è l'anatra. 

Sì, è così. Ogni cosa che ho rovinato con te è per cose che ho pensato. 

E dimmi qualcosa che hai sentito, cristo. 

Avevo pensato che siccome eri un'anatra perché eri un gatto, tu non avessi il permesso per entrare in me. 

Nel mio cuore e nella mia figa. 

Poi tu di persona hai fatto questo e detto quello, ed era occupazione. 

Occupazione? 

Sì, come quando la gente prende possesso di un immobile nel quale non ha il permesso dal governo per entrare. 

Mi hai detto così, fatto colà, e ho sentito che avevi fatto occupazione del mio cuore anche se avevo pensato che non potessi entrare. 

Sentito. Bene. Una cosa che esiste. 

Ora voglio dirti direttamente che X è X. 

Ogni volta che pensi con la tua testa e quello che capisci, stai facendo dispetto a te e a chi ti vuole bene. Mentre stai facendo il vantaggio e la felicità di chi ti odia, ti invidia e ti vuole vedere a terra. 

Sei libera di farlo. Se ad esempio sei abbastanza masochista da essere proprio tu quella che vuole vederti a terra, per qualche senso di colpa tuo che non giudico. 

Ma non hai più il diritto di riferirmi cose che hai pensato, perché mi fai dispetto. 

A me e a chiunque ti vuole vedere felice. 

- Ricevuto, grazie che mi fai sentire bambina. 

Ti senti bambina perché è reale. 

Ti senti donna quando decido che sia il momento. 

Ma stai con la testa nelle cose che esistono, interiori ed esterne. 

Ma che esistono. 

Se ti tocco una coscia esiste solo se ti piace o no, e se ti piace quanto ti piace da zero a dieci. 

Non esiste "se mi tocca una coscia allora significa che lui pensa che sono una sgualdrina se lo lascio fare allora mi piace ma faccio la contrariata così penso che lui pensa che sono seria così poi pensa che..." 

Un orologio rotto segna l'ora giusta due volte al giorno e un tiro di moneta ci prende una volta su due. 

A te non succederà mai di prenderci su equazioni complesse concatenate con inferenza di pensiero altrui. 

Mai. 

Arrenditi, lascia stare il controllo e pianificare, lascialo andare e vivi. 

Non ti succederà mai di prenderci, nemmeno per errore. 

La vita è adesso. 

Sveglia. Apri gli occhi. Sei perfettamente a tuo agio, riposata, piena di aspettativa e voglia di scoprire il mondo e puoi sorridere per tutte le ragioni che vanno bene...  per te. 

hai mai pensato di fare un corso per le donne?

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Inviato (modificato)
5 minuti fa, Giraluna ha scritto:

L'amoreggiamento è per il primo date. Se figa dice stagli intorno, lo farò con la discrezione di una donzella porcella che osa quel pizzico senza risultare volgare o insistente. Lancerei i miei pi(n)g. 

Mi ecciterebbe di più. Se non mi isoli, pazienza 😉

 

ok pero' non ho il sensore di umidita' integrato nel corpo e nella mente haha

nei fatti che azioni compi? cosa dici?

Modificato da Kira90
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Giraluna
5 minuti fa, Kira90 ha scritto:

non ho il sensore di umidita' integrato nel corpo e nella mente

Tuttavia hai l'olfatto, il tatto e la vista. Se mi avvicino puoi annusarmi e sentire se il mio profumo (intendo quello della pelle) ti aggrada e ti attiva. Se ti sfioro o ti accarezzo "distrattamente" puoi capire dal mio tocco se voglio le tue attenzioni oppure sono solo una rizza cazzi. Il mio sguardo che ti fisserebbe con occhi languidi molto probabilmente lo avvertiresti in tutto il tuo corpo. Oppure le mie parole, un pò cacciate lì a caso perché non ho un coraggio sfrontato quanto più una timida e goffa voglia di osare, potrebbero farti capire qualcosa: Mi piace stare con te. Grazie per il bel tempo trascorso insieme. Posso darti un bacio sulla guancia?

Poi spetterebbe a te decidere se ne valgo la pena e rimanere oppure andartene.  

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16 ore fa, Percival ha scritto:

Voglio aggiungere una riflessione, prima che si cominci a pensare a questa figura mitologica del Master come un miracolato, un onnipotente o un personaggio costellato di vantaggi.

No, è un disgraziato.

 

Decidere di essere Master, in primis di sé stessi, e tanto più di altri, è un PESO.

Un ONERE, prima che un onore.

E' una decisione forzata, che si prende per non tradire quella pulsione interna che rifiuta ogni forma di controllo e coercizione esterna.

Una decisione forzata, perché sarebbe dannatamente più comodo selezionare un padrone esterno in grado di guidarci verso il nostro maggior benessere possibile. *

Un "uomo cattivo" in grado di indicarci la strada, gli step, di evitarci il dispendio energetico, emotivo e di tempo degli errori, delle cadute, della progettazione, delle decisioni, delle scelte.

 

Beh, per alcuni sfortunelli, come il sottoscritto e come ^'V'^, questo non è possibile. Non è fattibile senza sacrificare la propria serenità: prima o poi gli argini straripano.

L'unico "uomo cattivo" cui si concedono di pancia i diritti di amministratore è il farabutto che si riflette, ogni mattina nello specchio.

Lo stesso uomo da guidare, prendere per mano, accompagnare; la "puttana" da mettere il proprio servizio.

Queste due figure coincidono e si amalgamano in un'unica entità.

Gestire e tenere sul pezzo un dipendente che viene tirato a destra e a manca da migliaia di fili invisibili è un'impresa. Migliaia di tentazioni (figa, cibo, distrazioni, figa, voglia di coccole, Whatsapp, amici, ecc. ecc.) mettono a dura prova il timoniere/mozzo.

E' maledettamente difficile soprattutto nella società dell'overload di informazioni in cui viviamo, e soprattutto nelle prime fasi, in cui il corvetto è da poco uscito dall'uovo e sta ancora testando e migliorando la propria capacità di volo.

 

Ora, se già questo scenario, che è una scelta forzata, richiede un certo dispendio di risorse (emotive, cognitive, biochimiche), figuriamoci aggiungere una figura esterna da dover guidare.

Alla responsabilità di guidare sé stessi (l'unica vera relazione che dura un sacco, è con lo specchio), si aggiunge quella della guida di un altra figura.

Figura che richiede attenzioni.

Attenzioni che si misurano in tempo, risorse emotive, economiche, cognitive.

E il tempo, le risorse emotive e cognitive sono le stesse che si usano per far soldi, figa, per vivere o creare belle esperienze e momenti da collezione.

A questo punto, è evidente che chi decide di assumersi la responsabilità di guidare un altro individuo, magari pure in preda all'estrogeno, debba avere ben chiaro in testa uno scambio.

Che cosa ottengo in cambio?

 

Ci sono personaggi che scambiano (accettano in cambio della guida) senso di importanza, validazione del proprio Potere.

A questi basta un "Grazie, grazie Master, sei meraviglioso!". La sensazione di sentirsi importanti per qualcuno.

Queste persone traggono soddisfazione dal senso di importanza nel sentirsi la guida di qualcuno, colui verso il quale ci si volge estasiati ed in AMMIRAZIONE.

Si potrebbe discutere circa l'efficacia della guida di sé stessi dei suddetti, ma contenti loro, contenti tutti. Si accorgeranno col tempo di aver costruito il proprio castello sopra le sabbie mobili, castello che da esse verrà inevitabilmente e miserabilmente inghiottito.

 

Altre persone, con un po' più di sale in zucca, decidono di non essere la Caritas e di non far dipendere il proprio senso di importanza da terze persone.

Le stesse persone decidono che lo scambio debba avvenire secondo una valuta che abbia valore di mercato (il proprio, mercato).

E dunque.. Cosa porta questa persona alla mia vita?

Soldi?

Sesso meraviglioso e irripetibile?

Status?

Belle esperienze e momenti stupendi, come scatti di Polaroid, da condividere insieme?

Reciproci vantaggi lavorativi?

 

In che modo, IO, posso mettere a frutto la mia offerta di guida?

 

Questa è la vera domanda che ci si dovrebbe fare quando ci si trova davanti alla richiesta di "diventare" il Master di una persona.

La domanda che dovrebbe far ponderare a lungo l'accettazione di questa proposta.

 

Ci sta di provare.

Ci sta di farne esperienza, così come è capitato - pochissime volte -  al sottoscritto, il quale finché su una cosa non ci sbatte la testa e non lo prova sulla propria pelle (uno dei difetti del tanto decantato "Master interno") non è appagato.

Serve a capire quante energie e risorse ti risucchia una persona "accollata" (mi si passi il termine), e a pensarci due, tre e anche quattro volte davanti a una richiesta esplicita o implicita di questo tipo.

Mi porterà dei vantaggi che voglio DAVVERO, o sto solo cercando una fonte di senso di importanza?

 

...Senso di importanza la cui dispensazione andrebbe affidata completamente a sé stessi, o a persone meritevoli autorizzate e SCELTE in maniera attiva.

 

 

*P.S: Si noti che una qualunque persona con un po' di sale in zucca e un minimo di sana e sensata umiltà, seppur con "Master interno", è perfettamente in grado di scegliere persone da cui imparare, da cui andare a bottega, MANGIARE. In qualsiasi campo. Persone da cui nutrirsi momentaneamente e da cui trarre vantaggio fintanto che ne ha bisogno.

Per poi staccarsene (o creare alleanze) ed applicare il nuovo alla propria realtà.

Questo, con buona pace dei PUA, non sminuisce minimamente il suo "valore", ma aumenta, semmai, il suo Potere e Valore di sopravvivenza.

In questo senso mi è rimasta impressa la frase che lessi su un decoro a parete di un dayuse (diceva più o meno così): "L'uomo che ha il coraggio di sbagliare, guida coloro che non lo fanno mai."

GRAZIE Percival :769_heart:

  • Grazie! 1
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^'V'^
11 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

"scappati di casa che non hanno le palle per scappare di casa e tornano per cena".

Non è altro che la cronaca della mia prima fuga da bambino. 😻

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