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Sfogo personale con richiesta di consigli


herreros85

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Perchè mai io dovrei diventare tuo amico, frequentarti?

perchè mai qualcuno dovrebbe diventare tuo amico e iniziare a frequentarti (magari dopo che ha postato 4000 foto dei vari ferragosto, capodanno, pasquetta con un bel selfie di gruppo e il sorriso stampato in faccia con persone con cui si è incubato da quando è uscito dalla pancia di sua mamma nel bel paesello in cui son nati belli e felici tutti insieme? sintonia? quale sintonia?

sei sicuro che negli ambienti in cui '''''cerchi''''' (ci possano davvero essere persone interessate a te, a quello che sei e che fai) ?

                                                                           

 SPORT fai sport ? hobbie?  passione per qualcosa, punti in comune con qualcuno??

lavora su te stesso, te stesso! (esempio): Esistono hobbie e sport che ti ''forzano'' a conoscere persone nuove, e perchè no.. a farsi delle potenziali ''amicizie'  ( cosi avresti qualcosa da mettere realmente ''sul banco'' per puntare su una potenziale amicizia, qualcosa da cui partire , un interesse, comune!  )

   cos hai da mettere sul banco quando ti riferisci a ''gente che non è interessata''? '' circoli sociali ridotti all' osso (gente che si sposa) tu lasciali sposarsi! tu sei tu''

Hai due amici, bene parti da li, parti ''da te stesso'',  prepara qualcosa da mettere sul banco (hobbie, sport, cose che piacciano a te e ad altri (interessi, veri interessi (la magica parola ''interssante, <<oh guarda questo tipo è interessante<<''), le stesse cose che ti porteranno ad avere nuove esperienze, lavora su te stesso

Cerca laddove qualcuno possa trarre davvero un vantaggio (un interesse reciproco reale) da dove poter mettere basi ''reali di qualcosa''.

 

 

 

 

 

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Tommy81
Il 25/7/2018 alle 15:05 , herreros85 ha scritto:

Non riesco a farmi nuovi amici.

Ma proprio zero.

Ho più di trent'anni e i miei circoli sociali si sono ridotti all'osso.

In un gruppo hanno avuto tutti dei figli.

Nell'altro alcuni sono andati a vivere all'estero e altri sono dei divanari senza speranza.

Dai 20 hai 30 ho studiato molto, uscito meno rispetto alla media, genitori oppressivi, problemi di ansia miei legati a tutto ciò, timidezza estrema

Vivo in una città medio piccola, ok.

Tutti provinciali e campagnoli, ok.

Però cazzo!

Ok, le vere amicizie richiedono tempo, esperienze comuni, tempo di qualità passato insieme, apertura reciproca.

Eppure a me sembra che nessuno abbia queste intenzioni, cazzo.

Sò anche che dopo i trenta tutto è più difficile.

Queste righe che ho quotato dal tuo post credo rappresentino la chiave di tutto e tracciano un quadro molto preciso della situazione.

Più di 30 anni, realtà provinciale, tutti i conoscenti con figli o pantofolai incalliti, giovinezza segnata da ansie, forte timidezza e vita sociale scarsa sia qualitativamente che quantitativamente: è tutto molto chiaro.

Con questa base, crearsi un nuovo social circle diventa un'impresa quasi impossibile: chi riesce a ripartire da zero oltre i 30, di solito, è una persona molto estroversa che riesce ad inserirsi velocemente in un nuovo ambiente, che attacca bottone facilmente con tutti e  via dicendo.

Io mi trovo in una situazione per certi versi analoga, ma ancora più grave: di anni ne ho 37, non ho nessun amico, esco di casa solo per lavoro e per allenarmi in palestra (inoltre viaggio ogni tanto durante il weekend, ma sempre da solo: tutto per non dovermi chiudere in casa, il che sarebbe nocivo oltre ogni misura) e posso tranquillamente passare giornate intere, se non settimane intere, senza scambiare uno straccio di parola con nessuno, al di là del "Ciao" quando entro in ufficio, del "Ciao" quando esco e del "Ci alterniamo'" o "Ti servono i pesi?" in palestra.
C'è da dire che non sono semplicemente molto timido, ma sono affetto da sociofobia, con alla base di tutto una Sindrome di Asperger diagnosticata: questo mi produce dei veri e propri blocchi non solo psicologici, ma proprio fisici, che impediscono la normale interazione con il mondo esterno.
Come ciliegina sulla torta, vivo in una città piccolissima, di nemmeno 50.000 abitanti (quindi un grosso paese, non la si può nemmeno definire "città"): non posso dunque nemmeno utilizzare le app d'incontri come "valvola di sicurezza" per inserirmi in contesti sociali tramite la frequentazione di donne.

Tornando al tuo caso specifico, come se ne esce?
Occorre rompere il circolo vizioso, introdurre un elemento di disturbo, una scossa elettrica: questo elemento potrebbe essere il trasferimento in una realtà urbana di grandi dimensioni.
Sei relativamente facilitato dal fatto che riesci senza troppi problemi a superare la tua timidezza di base e questo è un punto a favore.
Il tuo lavoro per caso ti vincola, inchiodandoti al tuo contesto ristretto e provinciale?

Stesso discorso per il capitolo donne: la tua realtà provinciale limita fortemente l'utilizzo di uno strumento prezioso quale potrebbero essere le app d'incontri di cui accennavo prima, ad esempio Tinder.
In una grande città, questi strumenti arrivano a funzionare pienamente.
Dipende però da come sei esteticamente: perchè tu possa trarre qualche chance da Tinder, occorre che tu sia almeno leggermente superiore rispetto alla media dei tuoi coetanei.

Modificato da Tommy81
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MPhoenix
11 minuti fa, Tommy81 ha scritto:

Con questa base, crearsi un nuovo social circle diventa un'impresa quasi impossibile: chi riesce a ripartire da zero oltre i 30, di solito, è una persona molto estroversa che riesce ad inserirsi velocemente in un nuovo ambiente, che attacca bottone facilmente con tutti e  via dicendo.

Cazzate,

a 35 anni suonati ho conosciuto un ragazzo che mi ha inserito in un Social Circle di ragazzi e ragazze dai 20 ai 27 anni.

Non sono introverso né particolarmente estroverso.

E' stato un connubio di volontà e fortuna (che aiuta gli audaci).

 

Quindi basta piangere.

Nessuno ci regala niente.

Ma quando smettiamo di lamentarci e iniziamo a muovere il culo succedono cose bellissime

 

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Tommy81
11 minuti fa, MPhoenix ha scritto:

Cazzate,

a 35 anni suonati ho conosciuto un ragazzo che mi ha inserito in un Social Circle di ragazzi e ragazze dai 20 ai 27 anni.

Non sono introverso né particolarmente estroverso.

E' stato un connubio di volontà e fortuna (che aiuta gli audaci).

 

Quindi basta piangere.

Nessuno ci regala niente.

Ma quando smettiamo di lamentarci e iniziamo a muovere il culo succedono cose bellissime

 

Sì, ma come hai conosciuto questo ragazzo? In che circostanze? In che contesto?

Perchè sia io che a quanto pare anche l'autore del topic non abbiamo proprio l'opportunità materiale di fare queste nuove conoscenze che potrebbero introdurci in un social circle.
Non so se hai letto che vado in palestra e non parlo con nessuno al di là del "Ci alterniamo?": questo va avanti da almeno 5 anni.

Stessa cosa con i colleghi di lavoro, praticamente non si proferisce parola al di là del saluto.

Per conoscere gente nuova che ti possa introdurre nel suo social circle occorre essere innanzitutto un minimo inseriti in una rete sociale di base: se questa rete manca, spiegami come fai, materialmente, a conoscere persone a meno che tu non sia appunto il classico estroverso socialone che attacca bottone dal nulla.

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MPhoenix
4 minuti fa, Tommy81 ha scritto:

Sì, ma come hai conosciuto questo ragazzo? In che circostanze? In che contesto?

Perchè sia io che a quanto pare anche l'autore del topic non abbiamo proprio l'opportunità materiale di fare queste nuove conoscenze che potrebbero introdurci in un social circle.
Non so se hai letto che vado in palestra e non parlo con nessuno al di là del "Ci alterniamo?": questo va avanti da almeno 5 anni.

Stessa cosa con i colleghi di lavoro, praticamente non si proferisce parola al di là del saluto.

Per conoscere gente nuova che ti possa introdurre nel suo social circle occorre essere innanzitutto un minimo inseriti in una rete sociale di base: se questa rete manca, spiegami come fai, materialmente, a conoscere persone a meno che tu non sia appunto il classico estroverso socialone che attacca bottone dal nulla.

Qui, sul Forum.

Si è fatto bannare pur di darmi il suo contatto facebook.

 

Non ti dico di farti bannare scambiandoti contatti qui in pubblica sul forum, ma se paghi la quota mensile puoi mandare e ricevere messaggi privati.

Cerca persone della tua città o limitrofe, scambiati i contatti ed iniziaci ad uscire

 

 

Modificato da MPhoenix
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Tommy81
1 ora fa, MPhoenix ha scritto:

Qui, sul Forum.

Si è fatto bannare pur di darmi il suo contatto facebook.

 

Non ti dico di farti bannare scambiandoti contatti qui in pubblica sul forum, ma se paghi la quota mensile puoi mandare e ricevere messaggi privati.

Cerca persone della tua città o limitrofe, scambiati i contatti ed iniziaci ad uscire

 

Appunto, sempre per mezzo virtuale, quindi torniamo al punto di partenza espresso dall'autore del topic eheheheh

Il problema di fondo rimane tale: incomunicabilità e mancanza di reti sociali (ergo, mancanza proprio del presupposto di base per creare occasioni di conoscenza) nei contesti di real life.

In che modo uscirne? Soluzioni virtuali (forum e, nel caso di conoscenze femminili, siti d'incontri), oppure "relocarsi" ex novo in un contesto geografico differente, dove la vita di tutti i giorni può darti la concreta possibilità di crearti occasioni per inserirti in nuovi social circles (esempio classico: provincia/città medio piccola=======>grande città).

Questo nel caso non si sia naturalmente estroversi: in tal caso non si porrebbe nemmeno il problema di base, probabilmente.
 

Modificato da Tommy81
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MPhoenix
29 minuti fa, Tommy81 ha scritto:

Appunto, sempre per mezzo virtuale, quindi torniamo al punto di partenza espresso dall'autore del topic eheheheh

Il problema di fondo rimane tale: incomunicabilità e mancanza di reti sociali (ergo, mancanza proprio del presupposto di base per creare occasioni di conoscenza) nei contesti di real life.

In che modo uscirne? Soluzioni virtuali (forum e, nel caso di conoscenze femminili, siti d'incontri), oppure "relocarsi" ex novo in un contesto geografico differente, dove la vita di tutti i giorni può darti la concreta possibilità di crearti occasioni per inserirti in nuovi social circles (esempio classico: provincia/città medio piccola=======>grande città).

Questo nel caso non si sia naturalmente estroversi: in tal caso non si porrebbe nemmeno il problema di base, probabilmente.

Potrei darti 200 argomentazioni per rispondere a quanto hai detto.

In parte quanto affermi è vero, in parte non lo è.

 

Un motivo su tutti è che pensi che l'introversione/estroversione sia un tratto immodificabile, quando in realtà non lo è.

Perché ci si può lavorare.

E te lo dice chi per storia personale è partito da una profonda condizione di incapacità di comunicare.

 

Sei introverso?

Ferma le femmine per strada dopo esserti imparato qualche routine, non ci combinerai un cazzo, ma stai sicuro che diventerai molto  più espansivo, con uomini e con donne.

 

Non hai competenze Sociali?

Seguiti un corso di PNL con qualche scuola blasonata: la tua vita non cambierà radicalmente ma inizierai a comprendere qualche stratagemma comunicativo, e , per forza di cose, sarai costretto a comunicare con gli altri durante il corso, mentre sei guidato passo passo nel processo.

 

Potrei continuare con altri 198 spunti.

ma non lo farò.

 

La vita è tua e fai quel che ti pare.

Non saranno le mie parole a farti cambiare idea, anzi continuerai a trovare qualche giustificazione o qualche ipotetica falla nel mio ragionamento.

 

Ma mentre sarai lì a crogiolarti che avevi ragione...

La Vita continua imperterrita la sua Festa.

Alla quale non partecipi.

Perché la sfiga ha voluto che non avessi i soldi per il biglietto d'ingresso.

Ma è il tuo piangerti addosso fa si che non sgobbi duro per racimolarli, quei cazzo di soldi del biglietto

 

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F-Knight
40 minutes ago, MPhoenix said:

Sei introverso?

Ferma le femmine per strada dopo esserti imparato qualche routine, non ci combinerai un cazzo, ma stai sicuro che diventerai molto  più espansivo, con uomini e con donne.

Ha un problema di fobia sociale e asperger diagnosticata.

Ciò che per te è facile per lui può essere un ostacolo insormontabile. Giusto spronare, ma non si può prescindere del tutto dal background

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MPhoenix
23 minuti fa, F-Knight ha scritto:

Ha un problema di fobia sociale e asperger diagnosticata.

Ciò che per te è facile per lui può essere un ostacolo insormontabile. Giusto spronare, ma non si può prescindere del tutto dal background

La Vita gli ha messo di fronte ostacoli enormi, è vero.

Ha avuto una croce.

 

OGNUNO HA LA SUA CROCE.

 

Supponiamo che Tizio abbia l'Asperger e,come ogni persona che abbia l'Asperger, sia Alessitimico.

Non riuscirà a comprendere le sue emozioni e quelle degli altri.

Ciò gli precluderà di capire sé stesso e comunicare empaticamente con gli altri.

Questo potrebbe essere ridotto ad un 'Non riesco a non farmi Amici', che in realtà è una frase che racchiude un disagio complesso.

Sostanzialmente una situazione simile a  chi dice 'Non riesco a trovare una donna', affermazione e realtà dietro la quale si nascondono molte difficoltà emotive.

 

E allora che si fa con Tizio?

Gli si dice poverino, hai ragione, la vita è stata sfortunata con te?

Si, perché la Vita è crudele, ed a ognuno dà la sua croce.

 

E quella Croce si deve accettare e, nei limiti, superare.

 

Pensa a Caio. Sta nella stessa situazione di Tizio, ma comprende il suo problema, e lo accetta.

Sa che ci dovrà convivere.

Ma cazzo, non la darà vinta alla Vita, non soccomberà sotto quella croce senza prima aver provato ad affrontarla con tutte le sue forze.

E cerca un terapeuta che lo possa aiutare.

E si iscrive ad un corso di teatro, dove il gioco delle emozioni la fa da padrone.

E si fa qualche corso di comunicazione.

Magari prova a scambiare qualche chiacchiera con la cassiera del bar, e si va a prendere delle gomme quando non gli va il caffè.

E così via.

 

Alla fine Caio forse non riuscirà ad integrarsi con gli altri come una persona estroversa farebbe, forse avrà sempre qualche difficoltà.

Ma ha imparato ad accettare ed affrontare la sua Croce.

E inizia a volersi bene, e a non odiare più il mondo, e magari a invidiare gli estroversi.

 

E quando guarda persone come Tizio si rende conto di quanti progressi ha fatto.

E si rispetta per questo.

E si, forse inizia ad amare la sua Croce

 

Modificato da MPhoenix
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Tommy81
22 minuti fa, F-Knight ha scritto:

Ha un problema di fobia sociale e asperger diagnosticata.

Ciò che per te è facile per lui può essere un ostacolo insormontabile. Giusto spronare, ma non si può prescindere del tutto dal background

Esatto.

Forse non ha letto bene, oppure, molto semplicemente, non si rende conto di cosa significhi (fortunatamente per lui) trovarsi con condizioni di base oggettivamente invalidanti sul piano sociale: è come se fossi un tetraplegico a cui si chiede di scalare l'Everest a mani nude.

In ogni caso, senza scomodare casi limite come il mio, anche l'introversione o l'estroversione sono tratti di personalità per lo più innati: provando a cambiarli a forza e interpretando dunque un personaggio che non corrisponde a noi stessi, nel migliore dei casi si risulterà artificiosi, nel peggiore ridicoli.

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