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Abbandonare l'Italia per un PhD in Svizzera


Tod

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Leopold

Il phd ha spesso una cattiva nomea a livello lavorativo, tuttavia nelle aziende dove ho lavorato ho notato che quelli col dottorato facevano carriera velocemente e finivano a ricoprire posizioni di spicco. Certo si parla di persone molto valide e anche il contesto era quello di aziende di grosse dimensioni. Tra l'altro avevo letto uno studio che mostrava come i dipendenti con dottorato fossero quelli con stipendi mediamente più alti al pari di quelli con MBA (dopo magari lo cerco).

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Tod
20 ore fa, Kagan ha scritto:

Come è finita poi? Come sta andando?

Ciao Kagan, ciao ragazzi! Per il momento bene direi. Alla fine ho preso la casa migliore. Non sono ancora entrato nel vivo della ricerca ma i task sono molteplici e ho già avuto modo di tenere qualche lezione. Ho capito che dovrò farmi il culo ma la posizione ha diversi pregi, uno dei quali, per esempio, è la totale indipendenza nel poter lavorare da dove voglio e quando voglio. Da questo punto di vista è una pacchia. Volendo potrei iniziare a lavorare alle 11 o alle 13 o alle 6 del mattino. Dall'Italia, dall'Islanda o dall'Ungheria.

Sono tenuto a presenziare in Università soltanto per meeting, conferenze o lezioni. I colleghi, tutti di nazionalità straniera (da austriaci a svizzeri a tedeschi a iraniani) sono molto ironici e brillanti e ho già creato diverse cerchie sociali (una coi docenti, una coi dottorandi, una con gli studenti).

Anche a livello di esborso economico la situazione è meno tragica del previsto (birre medie a 6€, cocktail a 10€, se voglio proprio risparmiare sul cibo la LidL costa più o meno come in Italia, altrimenti faccio la spesa al confine). Ho risparmiato sulla telefonia svizzera (non mi serve, c'è wifi ovunque io vada) e su alcuni canoni. Ho aperto un conto elvetico e a fine mese di dicembre vi saprò dire quando mi resta in tasca al netto delle spese, senza fare attenzione al portafoglio. Ho ancora qualche problema per la macchina, tra dichiarazioni di importazione masserizie e tasse per il parcheggio di zona, ma risolverò.

Per il resto la casa ha una vista stupenda sulla città, sembra di essere a Manhattan, è a 20 minuti a piedi in salita dall'Ateneo e con un dislivello notevole ma va bene, faccio attività fisica. Sto ancora traslocando, mi manca solo un divano e qualche chicca, come un proiettore con telo. La città è piccola, ci sono solo 2-3 pub aperti la sera ma anche questo alla fine non mi dispiace ha i suoi lati positivi.

Unico neo: capitolo donne. La città è universitaria-bancaria, sono quasi tutti frontalieri, e secondo le regole universitarie i dottorandi non possono avere relazioni con le studentesse né con i docenti. E qui sono quasi tutte studentesse. Essendoci 2-3 pub aperti non puoi uscire senza che ti veda qualcuno, né puoi fare affidamento sulla volatilità dell'altro sesso per intrattenere relazioni clandestine. Quindi per ora non sono riuscito a conoscere donne che fossero approcciabili, ma devo ancora indagare bene la platea femminile delle dottorande (poche, comunque). Ma mal che vada va bene così per il momento, mi concentro meglio sul lavoro.

Infine, per rispondere al messaggio qui sopra, non ho idea di come verrà considerato il PhD sul mercato lavorativo a livello ultimato. Quello che posso dire è che prima di iniziare il PhD mi ha contattato un'azienda locale che voleva offrirmi un lavoro intercettandomi finché fossi ancora libero e offrendomi 4200 CHF,  quando ho detto loro che avrei fatto un dottorato in questo Ateneo e che avrei imparato il tedesco (ho iniziato ieri le lezioni, per ora online), mi hanno detto che assolutamente avrei dovuto scegliere questa strada e che mi avrebbe portato a redditi superiori anche dal punto di vista economico. Inoltre ho continue visualizzazioni su LinkedIn con recruiter che cercano "dottorato di ricerca", sono aumentate settimanalmente in media del 600% da quando ho inserito la posizione. Quindi sono fiducioso, ma per ora mi concentro su quello che sto facendo, perché hanno regolamenti molto ferrei e non è scontato meritarsi il rinnovo (annuale) di contratto.

Come dicevo qualche post più su ho deciso di tagliare i ponti con l'Italia, nonostante la breve distanza, per ricominciare. Così sono rimasto in contatto solo con i miei genitori, a volte si prova un po' di solitudine e malinconia ma anche questo, devo dire, ha il fascino di qualcosa di nuovo e mi sprona 🙂

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4 ore fa, Tod ha scritto:

Ciao Kagan, ciao ragazzi! Per il momento bene direi. Alla fine ho preso la casa migliore. Non sono ancora entrato nel vivo della ricerca ma i task sono molteplici e ho già avuto modo di tenere qualche lezione. Ho capito che dovrò farmi il culo ma la posizione ha diversi pregi, uno dei quali, per esempio, è la totale indipendenza nel poter lavorare da dove voglio e quando voglio. Da questo punto di vista è una pacchia. Volendo potrei iniziare a lavorare alle 11 o alle 13 o alle 6 del mattino. Dall'Italia, dall'Islanda o dall'Ungheria.

Sono tenuto a presenziare in Università soltanto per meeting, conferenze o lezioni. I colleghi, tutti di nazionalità straniera (da austriaci a svizzeri a tedeschi a iraniani) sono molto ironici e brillanti e ho già creato diverse cerchie sociali (una coi docenti, una coi dottorandi, una con gli studenti).

Anche a livello di esborso economico la situazione è meno tragica del previsto (birre medie a 6€, cocktail a 10€, se voglio proprio risparmiare sul cibo la LidL costa più o meno come in Italia, altrimenti faccio la spesa al confine). Ho risparmiato sulla telefonia svizzera (non mi serve, c'è wifi ovunque io vada) e su alcuni canoni. Ho aperto un conto elvetico e a fine mese di dicembre vi saprò dire quando mi resta in tasca al netto delle spese, senza fare attenzione al portafoglio. Ho ancora qualche problema per la macchina, tra dichiarazioni di importazione masserizie e tasse per il parcheggio di zona, ma risolverò.

Per il resto la casa ha una vista stupenda sulla città, sembra di essere a Manhattan, è a 20 minuti a piedi in salita dall'Ateneo e con un dislivello notevole ma va bene, faccio attività fisica. Sto ancora traslocando, mi manca solo un divano e qualche chicca, come un proiettore con telo. La città è piccola, ci sono solo 2-3 pub aperti la sera ma anche questo alla fine non mi dispiace ha i suoi lati positivi.

Unico neo: capitolo donne. La città è universitaria-bancaria, sono quasi tutti frontalieri, e secondo le regole universitarie i dottorandi non possono avere relazioni con le studentesse né con i docenti. E qui sono quasi tutte studentesse. Essendoci 2-3 pub aperti non puoi uscire senza che ti veda qualcuno, né puoi fare affidamento sulla volatilità dell'altro sesso per intrattenere relazioni clandestine. Quindi per ora non sono riuscito a conoscere donne che fossero approcciabili, ma devo ancora indagare bene la platea femminile delle dottorande (poche, comunque). Ma mal che vada va bene così per il momento, mi concentro meglio sul lavoro.

Infine, per rispondere al messaggio qui sopra, non ho idea di come verrà considerato il PhD sul mercato lavorativo a livello ultimato. Quello che posso dire è che prima di iniziare il PhD mi ha contattato un'azienda locale che voleva offrirmi un lavoro intercettandomi finché fossi ancora libero e offrendomi 4200 CHF,  quando ho detto loro che avrei fatto un dottorato in questo Ateneo e che avrei imparato il tedesco (ho iniziato ieri le lezioni, per ora online), mi hanno detto che assolutamente avrei dovuto scegliere questa strada e che mi avrebbe portato a redditi superiori anche dal punto di vista economico. Inoltre ho continue visualizzazioni su LinkedIn con recruiter che cercano "dottorato di ricerca", sono aumentate settimanalmente in media del 600% da quando ho inserito la posizione. Quindi sono fiducioso, ma per ora mi concentro su quello che sto facendo, perché hanno regolamenti molto ferrei e non è scontato meritarsi il rinnovo (annuale) di contratto.

Come dicevo qualche post più su ho deciso di tagliare i ponti con l'Italia, nonostante la breve distanza, per ricominciare. Così sono rimasto in contatto solo con i miei genitori, a volte si prova un po' di solitudine e malinconia ma anche questo, devo dire, ha il fascino di qualcosa di nuovo e mi sprona 🙂

Sono felicissimo per te, aggiornaci! 😉

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  • 1 mese dopo...
SDONF
Il 25/8/2018 alle 20:56 , comeback ha scritto:

All'estero lo scorso anno ci son finiti 250 mila italici, centinaia di questi li ho conosciuti e posso dire che non pochi alle prime due, tre legnate ricevute se ne sono rientrati a casa con la coda tra le gambe. Finire all'estero significa moltiplicare x10/100 la tua vita, ne vale la pena? Nessuno lo sa. Sei incamminato verso l'ignoto, questo puo' darti una qualche forma di masturbazione dell'anima, ti galvanizza ma la realta' e' che sei calato dal paracadute nel mezzo della foresta e nessuno verra' a prenderti. Quindi, vivendola in prima persona, comprendi che non e' proprio quel gioco da ragazzi. Sono delle prove che chi non le ha vissute non puo' comprendere, e che dall'esterno ti sembra di banalizzare. 

Esperienze di stage o Erasmus, non sono paragonabili ad una decisione di stabilirsi n-anni all'estero. L' Erasmus e' come andare a figa con 100 euro in mano, vivere all'estero e' come andare a figa e non vedi figa nel raggio di 3 km. Quindi diventa la socialita' un lavoro sul quale investire tempo.

In genere chi va all'estero e ha la ragazza, se la porta con se finiscono per farsi compagnia, se la tiene distante tende a far poca vita sociale all'estero e partire da lei ad ogni finestra utile.

Dipende da te. 

@come back ho letto solo ora il post. Non accedo solitamente al forum. 

Da circa un mese ho cominciato anche io la mia esperienza "estera". Sto cominciando il mio dottorato di ricerca. Quindi in questo senso sono vicino a @Tod. Per ora vivo dentro un monolocale gestito dall'università.

Comprendo quello che dici. Mi ritrovo a combattere costantemente con questa dicotomia. Capisco la metafora della masturbazione dell'anima e forse è vero, forse bisogna solamente cercare di non guardarsi troppo in torno per capire dove si è. Probabilmente posso ritenermi fortunato (molto dipende anche dalla città dove ci si trova). Personalmente mi trovo a Jena in Turingia. Una città universitaria, non è affatto difficile fare amicizie e nuove conoscenze, moltissimi stranieri che si trovano nella stessa tua situazione, trovo molta comprensione. Una comprensione che forse non sarebbe possibile trovare in una grande metropoli. 

La situazione con la mia ragazza è particolare. Le voglio molto bene, ma non so se sono pronto e sono in quel range di età dove smettere di correre. Per ora non ne ho voglia. Finché ho la forza continuerò ad andare avanti. 

Sono comunque arrivato da poco. Sono sensazioni a freddo. Aspetterò per vedere come va. 

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Tod
Il 3/2/2019 alle 13:03 , SDONF ha scritto:

@come back ho letto solo ora il post. Non accedo solitamente al forum. 

Da circa un mese ho cominciato anche io la mia esperienza "estera". Sto cominciando il mio dottorato di ricerca. Quindi in questo senso sono vicino a @Tod. Per ora vivo dentro un monolocale gestito dall'università.

Comprendo quello che dici. Mi ritrovo a combattere costantemente con questa dicotomia. Capisco la metafora della masturbazione dell'anima e forse è vero, forse bisogna solamente cercare di non guardarsi troppo in torno per capire dove si è. Probabilmente posso ritenermi fortunato (molto dipende anche dalla città dove ci si trova). Personalmente mi trovo a Jena in Turingia. Una città universitaria, non è affatto difficile fare amicizie e nuove conoscenze, moltissimi stranieri che si trovano nella stessa tua situazione, trovo molta comprensione. Una comprensione che forse non sarebbe possibile trovare in una grande metropoli. 

La situazione con la mia ragazza è particolare. Le voglio molto bene, ma non so se sono pronto e sono in quel range di età dove smettere di correre. Per ora non ne ho voglia. Finché ho la forza continuerò ad andare avanti. 

Sono comunque arrivato da poco. Sono sensazioni a freddo. Aspetterò per vedere come va. 

In che ambito fai ricerca @SDONF? Hai persino la mia età, teniamoci in contatto anche solo tramite questo thread. In bocca al lupo!

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  • 2 settimane dopo...
SDONF

@Tod Sono nell'ambito della bioinformatica, essenzialmente faccio data analysis per biologi. Ho cominciato da pochissimo, comunque si, seguo da parecchio questa discussione! 😉

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