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Avevate ragione voi: era un illusione. Lettera aperta ai due uomini delle mia vita


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CrazyGirl

Sei partito ieri. E sei sparito. Nessun “sono arrivato”, nessun “guarda che bello qui” con foto annessa.

IL NULLA TOTALE.

IL VUOTO.

UNA DELUSIONE COCENTE.

Più nulla a cui aggrapparmi per sperare che a te interessi davvero qualcosa di me. Restano sempre le solite briciole. Penso al fatto che ieri mi hai chiamato a pranzo da te, che martedì sera mi hai proposto di uscire a cena, invece di mangiare a casa. E queste cose, fatte da te, sembrano gesti enormi…mi lusingano, addirittura. Ma in realtà non sono NULLA, sono briciole di attenzione, briciole di interesse. Solo che tu, mi hai sempre dato così poco e io mi sono sempre accontentata di questo nulla, pensando che in realtà fosse tanto. Perché tu sei strano, perché tu hai paura, perché tu sei stato ferito, perché tu hai dei problemi relazionali, ma che con me ti eri aperto, che a nessuna donna avevi mai dato così tanto dopo la tua rottura. Insomma…tante giustificazioni, tante scuse per aggrapparmi alla speranza che qualcosa sarebbe nato, che prima o poi mi avresti dato, che ti saresti innamorato. E ci credevo fortemente a questa cosa! Perché, se non ci avessi creduto, non avrei continuato con l’ostinazione con cui l’ho fatto, non ci avrei perso giornate, settimane, mesi. Credevo che quello che sentivo, lo sentissi anche tu. Credevo che come stavo bene io, stessi bene anche tu.

Mi chiedo come mai non mi sia mai piaciuto così tanto un uomo come mi piaci tu. Mai successo in vita mia. Chissà se è perché sono stata chiusa alle esperienze perché ero fidanzata, oppure se nessun uomo mi ha mia corteggiata perché non sono poi così bella, oppure perché la mia storia mi dava tutto quello che mi serviva e non avevo occhi per altri. Non lo so. Fatto sta, che per te ho perso la testa. La cosa che ho sempre trovato irresistibile di te è il tuo essere intelligente, brillante, capace di vedere le cose sotto punti di vista differenti, capace di farmi riflettere sulle cose in modo diverso. Oltre ai tuoi capelli perennemente spettinati, alla tua camminata un po’ trascinata, alle tue occhiaie, al tuo collo, alle tue mani. Quanta attrazione! Sei stato solo il mio secondo uomo, quindi capisco di non avere tanti metri di paragone, ma il sesso con te era fantastico! La complicità sotto a quel punto di vista totale. Da te ho desiderato farmi fare cose che da nessuno ho mai desiderato, ma era tanto il desiderio di averti addosso, di sentire le tue mani addosso a me, il tuo profumo mischiarsi con il mio…che ero tua, tua in un modo in cui non ero mai stata di nessuno. Questo per me è significato tanto. È significato fidarmi, abbandonarmi, provare, lanciarmi nel desiderio senza temere le conseguenze, trasgredire, fare cose mai fatte, esplorare desideri mai esplorati, spingermi dove non mi sarei spinta. Ma con te, lo volevo fare. Ed è stato bellissimo farlo. Sei stato il compagno perfetto per tutte queste avventure. Forse mi sono fata coinvolgere così tanto da te proprio per questo, perché sapevo che mi avresti dato la possibilità di vivere un avventura. Si, è così…mi ricordo che tutto era iniziato con me che ti dicevo “avrei bisogno di qualcuno che mi prenda per mano e mi porti a fare follie” e tu avevi detto “ti ci porto io a fare follie!”. E io, li, avevo già deciso. Volevo buttarmi! Non desideravo altro, non pensavo ad altro, non avevo scelta, il mio cuore aveva già scelto, noncurante dei rischi, delle possibili delusioni, della mia convivenza, della mia vita stabile. NIENTE. Volevo SOLO BUTTARMI. E l’ho fatto! E, Dio Santo, ho fatto bene. Da quel momento, è iniziato un percorso dentro di me. Ho messo in discussione TUTTO. La mia storia, i miei sentimenti, le mie preferenze...cazzo, tutto. È stato uno stravolgimento completo, totale. Sono salita su delle montagne russe incredibili. Un giorno a mille, il giorno dopo a zero. Sono arrivata a pensare che questo fosse amore, perché non avevo mai provato nulle di simile. E forse, è proprio così. Forse ti amo, forse ti ho amato. O forse ti desidero solo perché non ti ho mai potuto avere, perché sei sempre stato sfuggente, perché mi hai sempre nutrito di sole briciole, che però a me…bisognosa di amore com’ero, sembravano enormi dimostrazioni di interesse. Forse ero così spenta, così abituata al vuoto e al piattume della mia vita sentimentale, priva di emozioni forti, priva di desiderio irrefrenabile, priva di struggimento, priva di dolore…che appena sei arrivato tu a darmi tutto questo...mi sono nutrita come se non mangiassi da secoli, dissetata come se non bevessi da millenni. E mi sono ubriacata. Ho perso la ragione, insieme a quel misto di noia, piattume, routine e sicurezza che io chiamo serenità. La mia serenità è andata a puttane. L’ho abbandonata completamente nel momento in cui ho deciso di salire sulle montagne russe di questa storia.

Di nuovo, mi domando: perché l’ho fatto? Perché un uomo così diverso da quello che avevo vicino da 10 anni, così opposto? Forse, perché quell’uomo non mi amava più per quello che ero diventata…quell’uomo desiderava una me “brava, mogliettine e mammina perfetta, in una vita perfetta, in una casa perfetta”. E voleva tenermi sotto a una campana di vetro, su un piedistallo. Ma non perché amava me. Nossignore! Perché aveva per me un disegno preciso. Io ero la sua prima ed unica donna. Lui il primo ed unico uomo per me. Avevamo costruito una casa, una vita perfetta. Io ero li e dovevo andare avanti, sposarlo, farci figli. Recitare la parte della donna perfetta nella vita perfetta. E non dovevo uscire, non dovevo vedere troppo i miei, dovevo essere sempre presente, nonostante il mio lavoro occupasse 12 ore al giorno. Dovevo dedicare tutto il mio tempo libero a lui, vivere in simbiosi, oppure lui si sentiva insicuro, minacciato dal mio entusiasmo, minacciato da ogni mio desiderio di leggerezza, gioco, libertà. Non potevo avere nientr al di fuori della coppia, nemmeno sognare niente al di fuori della coppia. Anche i sogni erano pericolosi, anche i sogni erano proibiti, perché anche i sogni gli facevano paura. E io? Mi rifugiavo nei miei pensieri, nei miei castelli in aria, fantasticando ore ed ore ogni giorno nei lunghi tragitti in auto per il lavoro. Fantasticando una vota diversa! Fatta di flirt. Fatta di intrighi. Fatta di viaggi.

Quindi, credo sia questa la risposta. Proprio tu, non perché sei così speciale, così unico, così incredibile e meraviglioso come il mio istinto crede…ma semplicemente perché mi hai dato quello di cui avevo disperato bisogno. Ecco perché ti ho cercato io e non tu. Ecco perché ho voluto iniziare io questa relazione e non tu. Quindi…tu sei piccolo, in realtà. Tu sei stato un mezzo, forse. Una fonte di nutrimento dalla quale ho preso quello che mi serviva per sopravvivere e svegliarmi dal torpore, da quelle mezza vita, così perfetta ma così vuota che mi chiedevo “è davvero tutto qui?”.

Eppure….ora che è tutto finito…ora che la mia serenità manca da mesi, ora che ho buttato via definitivamente la mia vecchia e perfetta e vuota vita…ora che anche tu sei, in apparenza, sparito…mi chiedo: cosa faccio, ora?

Ora, sono più disperata che mai, più triste che mai, più confusa che mai, più sola che mai. Striscio, da quanto sono caduta in basso, piango di continuo da quanto mi odio, non ho fame da quanto mi disistimo.

Pensavo che la mia vita fosse vuota…che la fuori dalla gabbia d’oro nella quale mi sentivo rinchiusa da una storia che durava dall’adolescenza ci fosse un Eden di libertà, leggerezza, divertimento, avventura…tutto quello che avevo sognato e fantasticato nei miei lunghi viaggi in auto, che invidiavo alle mie amiche single. E tutto quello che mi sono illusa tu potessi darmi.

Invece, non c’è nulla di tutto questo! Non ci sei tu, tu non sei nessuno, sei solo un illusione che c’era nella mia testa. Non c’è niente. Questa non è la felicità. Guardo indietro e penso che, forse, il nulla che provavo…era quella la vera felicità. Mi manca così tanto quella serenità, la sicurezza di avere qualcuno al mio fianco, la sicurezza di un percorso che si sa dove andrà a finire. Ma mi mancano da morire le stesse cose che prima non volevo più, dalle quali sono scappata rifugiandomi in te.

In te che non sei un rifugio, in te che non sei un compagno, in te che non sei altro che l’involucro di uomo nel quale ho visto riflessi tutti i miei desideri, i miei sogni per il futuro. Ma, ora capisco chiaramente…che non sei TU quello che volevo, non sono le tue vere caratteristiche quelle che desideravo. Quelle, mi hanno solo fatta soffrire, delusa.

Quindi…devo smettere di inseguire un’ideale. Devo smettere di seguire quello che tu per me simboleggi. Devo smettere di arrabbiarmi solo perché tu eri te stesso e non riflettevi quello che io volevo a tutti i costi vedere in te.

Io non amo te. Non ho mai amato te. Non amerà mai te.

Io sono una donna confusa, che deve trovare la sua strada. Ma quella strada NON SEI TU.

 

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Nuovo_utente

Belle parole...

Che dire...hai probabilmente proiettato tutto su di lui. 

Ma non avere rimorsi. La tua vecchia vita ti avrebbe comunque relegato all’infelicità...e quello che hai fatto adesso...probabilmente lo avresti fatto più là con marito e figli di mezzo.

Pensa a ciò che questa storia ti ha insegnato. Troverai la tua serenità, quando troverai un uomo che davvero incarna in tutto e per tutto ciò di cui hai bisogno. Adesso lo sai...ciò che ti serve. E sai pure che non devi idealizzare le persone...ma pesarle...come si fa con l’oro.

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Giraluna
42 minuti fa, CrazyGirl ha scritto:

Io sono una donna confusa

Stai facendo esperienza. Come tutte noi. 

Sei viva. Ricordati di questo. Sei viva. Hai vissuto. Domani potresti morire che almeno pupi confermare di aver vissuto le tue montagne russe.

Pensa che io ho i linfonodi ingrossati e dalle analisi risulta che è tutto ok. Siamo tutti di passaggio qui ed il nostro esserci è così misterioso per certi versi che in tutti gli altri versi va doverosamente vissuto. 

E tu lo hai fatto. 

48 minuti fa, CrazyGirl ha scritto:

deve trovare la sua strada

Esatto. Devi trovare la tua strada. La tua dimensione. A volte questo implica la perdita di molte persone, dei sacrifici enormi. Malgrado ciò puoi definirti libera. 

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hard_life

È giusto commettere l'errore di "dipingere" l'altro con i colori dei nostri desideri e i contorni dei nostri bisogni ed è giusto farlo a prescindere di chi sia realmente l'altro.....

....ma per una, massimo due volte nella vita, tanto per farci capire che il "miracolo" consiste proprio in tutto ciò che l'altro non è di noi...

e la consapevolezza che ogni piccola differenza è arricchimento reciproco, che ogni millimetro di presunta distanza racchiude (in realtà) anni luce di libertà....

Bene, allora navigheremo insieme in un rapporto paritario e consapevole tra uomini e donne liberi "dentro" e proprio per questo capaci di far dono delle parti migliori del nostro essere.

Tu hai già fatto la prima parte di questo percorso, molte/i non sanno nemmeno da dove si inizi il cammino, non sciupare questa consapevolezza, che, in fondo è un grande dono.

Buona vita

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gold86

@CrazyGirl io ti ammiro molto.

Ammiro il tuo coraggio di "buttarti", di mettere in discussione tutto, di abbandonare la coperta di Linus.

Sappi che, solo per questo, quando ti guardi allo specchio, devi essere fiera di te stessa.

Per il resto, il tempo è galantuomo.

E fidati, lo sarebbe stato anche qualora avessi perpetuato nel vivere una storia ormai esaurita, sebbene molto lunga.

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iPaq
19 ore fa, CrazyGirl ha scritto:

Eppure….ora che è tutto finito…ora che la mia serenità manca da mesi, ora che ho buttato via definitivamente la mia vecchia e perfetta e vuota vita…ora che anche tu sei, in apparenza, sparito…mi chiedo: cosa faccio, ora?

Ed ora che sei andata da un estremo all'altro, dovrai cercare e trovare dentro di te la tua strada per il futuro.

Perchè la nostra strada non è mai negli altri, ma sempre dentro di noi: bisogna saperla vedere, ma già c'è.

Gli altri sono compagni di viaggio, importanti, certo. Ma compagni, non sono noi.

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CrazyGirl
Il 27/7/2018 alle 18:48 , Nuovo_utente ha scritto:

Ma non avere rimorsi. La tua vecchia vita ti avrebbe comunque relegato all’infelicità...e quello che hai fatto adesso...probabilmente lo avresti fatto più là con marito e figli di mezzo

Ciao @Nuovo_utente

che piacere risentirti! 

I rimorsi li ho, eccome. E ho mille paure. Ho paura di essere scappata dalla storia della mia vita “solo” per una sbandata, un illusione. Prima mi chiedevo “sarà tutta qui la vita?”. Ed ora che sono qui, sola e libera come tanto sognavo, mi chiedo: e se la vita fosse tutta lì, quella che ho lasciato?

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CrazyGirl
Il 27/7/2018 alle 19:12 , Giraluna ha scritto:

Sei viva. Hai vissuto. Domani potresti morire che almeno pupi confermare di aver vissuto le tue montagne russe.

Ciao cara @Giraluna

è proprio quello che mi ripetevo quando ho deciso di buttarmi! Avevo voglia di sentirmi viva, di dare uno scossone a tutto! Solo che...adesso...provo solo dolore, dolore, dolore. Non riesco a godere di niente di quello che ho. Che in teoria è tanto! Una professione che mi soddisfa, soldi per fare quel che voglio, indipendenza, libertà. Ma...non so...sono vuota. Confusa. Non so più di cazzo sono e cosa cazzo voglio. Ho tutto quel che ho sognato per anni...ma non so cosa farmene 

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CrazyGirl
23 ore fa, hard_life ha scritto:

e la consapevolezza che ogni piccola differenza è arricchimento reciproco, che ogni millimetro di presunta distanza racchiude (in realtà) anni luce di libertà....

Ciao @hard_life

piacere di conoscerti! Che belle parole...mi fanno riflettere. 

Forse, quello di cui parli, è l’essenza del vero amore? Accettare l’altro per quello che è davvero ed amarlo con tutti i suoi veri difetti? Senza pretese, senza aspettative?

me lo sono chiesta tante volte, rapportandomi con il mio uomo illusione. Un uomo strano, pieno di paure e pieno di problemi. Tuttora mi chiedo...se questi problemi e queste paure siano reali e dovrei amarle. O se siano solo bugie, anche queste illusioni, che lui ha usato per tenermi nella sua rete.

non lo so, il tempo mi darà le risposte.

la libertà è bella, era il mio miraggio. Ma essere liberi significa non avere più una strada prefissata davanti. Significa poter scegliere ogni singolo istante cosa vuoi, da sola. E se non lo sai, cosa cavolo vuoi per te stessa...questa libertà può essere davvero spaventosa, come lo è per me adesso.

ho sempre avuto la mia strada tracciata davanti, mi sono sempre limitata a seguirla, ubbidiente e laboriosa. Adesso...brancolo nel buio e sono terrorizzata credo. Spero solo che con il tempo il terrore si tramuti in scoperta, in gioia, in consapevolezza

  • Grazie! 1
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CrazyGirl
8 ore fa, gold86 ha scritto:

Sappi che, solo per questo, quando ti guardi allo specchio, devi essere fiera di te stessa.

Ciao @gold86

piacere di conoscerti e grazie!

anche io lo penso...cioè, è quello che ho sempre creduto! E sempre ammirato e invidiato negli altri. Solo che....adesso ho paura. Perché soffro, moltissimo. Provo un dolore che davvero mi pervade, continuo, non mi da tregua. 

E allora, mi chiedo...come può la scelta giusta essere così dolorosa? Se mi fa soffrire così tanto...non sarà forse un errore? Perché devo condannarmi a questo dolore? Non era forse meglio quella noiosa serenità che adesso rimpiango tanto?

davvero, la fine di questo percorso di dolore sarà la vera felicità? 

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