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Ma voi siete felici di quello che fate?


Anelse

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Dennis_Chambers
Il 16/9/2018 alle 18:03 , EdoardoG ha scritto:

@TADsince1995 se l'indipendenza economica non ti manca e vuoi dei figli puoi sempre andare ad affittare un utero all'estero e pagare una governante h24 che li accudisca. Avresti comunque la figura materna e il tuo amore che sarebbe incondizionato e non dovresti sottostare a ciò che hai passato tu da figlio

Non so e non mi interessano le tue finanze però fare un figlio oggi senza partner e crescerlo comunque amato e completo è possibile, ci sono gli strumenti anche se costicchiano

 

ma cosa stracazzo stai dicendo..

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Dennis_Chambers

Assolutamente non felice. 

Ma il vero problema non è tanto la felicità, a me al momento bastarebbe avere un equilibrio.

Ho dovuto lasciare il mio lavoro per un capo figlio di puttana (forse qualcuno ricorderà il thread di quello che non pagava gli straordinari)... quello che mi fa più rabbia è che sin dal primo giorno ho cercato di mettere tutto me stesso.

Ma quello a cui penso tutti i giorni, quello che mi fa davvero male, è che io ce l'avevo anche fatta a raggiungere un lavoro che mi piaceva davvero, che sostanzialmente aveva reso la mia passione  un lavoro! Pagato quasi 3000 al mese! 

Ma per un decimo di secondo è andato tutto male, una sfiga assurda, non mi va neanche di spiegare come per non incazzarmi anche stamattina... ma ho DOVUTO  lasciare quel lavoro e non si sa se e quando potrò ritornare. 

A 28 anni ora sono in cerca di lavoro.

Situazione sentimentale? passo da una ragazza alll'altra, che magari nemmeno mi piace, solo per svuotare le palle o passare un po' di tempo. Ultimamente nemmeno riesco ad uscirci perchè sono diventato talmente svogliato che capiscono subito che le voglio solo scopare. Quindi ho perso interesse. 

Dio infame.

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6 ore fa, leavingmyheart ha scritto:

 

che lavoro facevi ?

Operaio presso una ditta che svolge lavori artigianali a domicilio dai clienti. A dire il vero la mia mansione era semplicemente quella di dare una mano e fare da segretario, niente di che, se uno non è un ritardato la impara in meno di un mese.

Imparare il lavoro principale non mi è mai interessato, ho zero manualità e non sono mai stato portato per i lavori artigianali. Neanche al mio datore interessava insegnarmi qualcosa, troppo occupato a svolgere ogni tipo di illegalità....E qui è meglio se non mi dilungo.

Sono rimasto li per diversi anni per comodità più che altro, perché avevo il lavoro vicino a casa e tutto sommato per quello che facevo, la paga seppur bassa, non era neanche malaccio. Poi un bel giorno non ce l'ho più fatta a fare da pungiball a un truffatore più ignorante di me, con problemi psichici e atteggiamenti passivo aggressivi. Per quanto non sia una cima era troppo mortificante anche per me.

Parallelamente nel corso degli ultimi anni ho cercato di farmi strada come istruttore di sala pesi in palestra. Sono anche riuscito a farmi assumere in una piccola palestra per alcuni mesi l'anno scorso, prima che chiudesse. Per il resto mi son sempre visto passare davanti i laureati in scienze motorie, anche se non sanno un cazzo sono sempre la scelta preferita dei titolari. Adesso non sono neanche più sicuro di volermici dedicare a quel mondo. 

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1 ora fa, Dennis_Chambers ha scritto:

Ma quello a cui penso tutti i giorni, quello che mi fa davvero male, è che io ce l'avevo anche fatta a raggiungere un lavoro che mi piaceva davvero, che sostanzialmente aveva reso la mia passione  un lavoro! Pagato quasi 3000 al mese! 

Ma per un decimo di secondo è andato tutto male, una sfiga assurda, non mi va neanche di spiegare come per non incazzarmi anche stamattina... ma ho DOVUTO  lasciare quel lavoro e non si sa se e quando potrò ritornare. 

Se posso chiedere: lavoro da dipendente o libero professionista?

Non sarebbe male se condividessi qualche dettaglio riguardo quell'esperienza. D'altronde il thread parla di felicità-infelicità in ambito lavorativo, perciò raccontare una sfiga non mi sembra neanche fuori luogo.

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Gainsbourg
14 hours ago, Ambasciatore said:

Io sono fondamentalmente in disaccorso su un punto. Cioè che sia cruciale per un uomo avere un obiettivo.

A quasi quarant'anni con una situazione lavorativa ed economica felice, una vita sentimentale/sessuale un pò più complessa (ad oggi vivo da solo e non ho figli), io credo che avere degli obiettivi sia cruciale solo per le persone deboli, quelle incapaci di accettare che obiettivi non ce ne sono, che bisogna solo vivere, che alla fine della corsa non c'è traguardo e non c'è premio.

Non capisco la voglia di "costruire", addirittura di costruire qualcosa di solido. Per chi e per cosa? Ovviamente il mio è un parere ed un sentire personale.

Non so di preciso cosa vado cercando.

Ed in realtà ad oggi vivo abbastanza sereno e concentrandomi su obbiettivi piccoli, tutte cose orientate ad una vita piacevole e soddisfacente.

Inoltre pure io penso nel profondo che non è importante la meta ma il viaggio in sè.

Quindi direi che tutto sommato ti capisco. Oltretutto mi pare di leggere che siamo in una situazione di vita molto molto simile.

Però a volte ci penso.

Chiamala debolezza, chiamala nostalgia per qualcosa che non si ha, chiamala condizionamento sociale.

Chiamala come ti pare.

Penso semplicemente che oggi la mia generatività non ha previsto prole.

Certo, ha preso altre forme : sono una persona che ha bisogno di esprimersi e che ha avuto la fortuna di poterlo fare, finora.

Oggi pian piano sto cominciando ad accettare l'eventualità che potrei anche non avere figli.

Perchè io sono convinto che i figli si fanno solo la tua generatività si incastra con quella di un'altra. E ti va di costruire qualcosa di importante insieme a lei.

Boh, non mi giudico per questo mio pensiero strisciante. Non mi ossessiona, mi sento una persona libera, o quantomeno come tutti gli essere umani hanno il diritto di esserlo.

Però questo pensiero da qualche parte del mio cervello ogni tanto c'è, fa capolino. E non mi vergogno a vederlo, e riconoscerlo.

 

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Dennis_Chambers
33 minuti fa, Candy ha scritto:

Se posso chiedere: lavoro da dipendente o libero professionista?

Non sarebbe male se condividessi qualche dettaglio riguardo quell'esperienza. D'altronde il thread parla di felicità-infelicità in ambito lavorativo, perciò raccontare una sfiga non mi sembra neanche fuori luogo.

Lavoro da dipendente, si trattava di un lavoro artistico all'estero, Stati Uniti, salario puntuale ogni DUE SETTIMANE. Nessun ritardo nel pagamento, lavoravo 4 ORE al giorno. 

E' stato un sogno, comportava il fatto di stare lontano da casa per mesi, ma viaggiavo e trombavo un sacco. 

Preferirei non lasciare altri dettagli per privacy, comunque il motivo è stato un infortunio, che dopo la riabilitazione non mi ha lasciato nessun tipo di problema permanente, sono al 100% come prima. 

Il motivo per cui non mi hanno più assunto è stato un discorso economico, sostanzialmente mi hanno dato 20.000 euro come "liquidazione" e dicendomi che non potevano più assumermi per paura che mi potesse succedere di nuovo. Ovvero non volevano rischiare che mi facessi male di nuovo e potessi costare alla compagnia. Figli di troia. Sono stato in ballo mesi con avvocato ma non c'è stato un cazzo da fare. Ho anche avuto un periodo in cui credo di essere stato veramente depresso, non dormivo ed ero costantemente triste e demotivato, una delle esperienze peggiori della mia vita, non hai idea. 

 

Specifico che è un lavoro che richiede un background e una formazione solida, essenzialmente ero un lavoratore specializzato, quindi il mio salario era commisurato all'esperienza. 

Se lo avessi fatto per una decina d'anni avrei auto abbastanza denaro per avviare un'attività in proprio, che era proprio il mio obbiettivo primario. 

Considera che riuscivo a tenere da parte sui 1500 al mese, se mi impegnavo anche 2000, cosa impensabile qui in italia con sti lavori di merda. 

 

Modificato da Dennis_Chambers
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comeback

@TADsince1995 il tuo sogno di realizzare una famiglia, che non hai ancora raggiunto, e' ancora fermo li' per una tua mancanza. Non ti getto colpe ma circondarsi di giustificazioni che tutti i tuoi conoscenti pluri trentenni hanno dovuto vendersi tutto per una donna mi sembra una giustificazione adolescenziale.

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TADsince1995
16 minuti fa, comeback ha scritto:

@TADsince1995 il tuo sogno di realizzare una famiglia, che non hai ancora raggiunto, e' ancora fermo li' per una tua mancanza. Non ti getto colpe ma circondarsi di giustificazioni che tutti i tuoi conoscenti pluri trentenni hanno dovuto vendersi tutto per una donna mi sembra una giustificazione adolescenziale.

Fino ai 30 anni bramavo di mettere su famiglia, sognavo ogni notte di avere un pargoletto da amare e a cui dare ciò che a me è stato negato senza che ne avessi alcuna colpa. Avevo ancora una visione disneyana della famiglia, forse per via del buco che il fatto di essere figlio di divorziati mi ha lasciato.

 E ne ho avuto anche abbondantemente l'occasione. Con la mia ex eravamo andati a convivere e il mio obiettivo era quello. Quella precedente addirittura mi pregava di sposarla ed era disposta a farmi scopare una sua amica che mi piaceva se poi l'avessi sposata.

Poi è crollato tutto, un disastro completo. Ma questo disastro mi ha portato a una cosa che, mi rendo conto, mi ha fatto cambiare visione, una condizione che non tutti gli uomini, specialmente i meridionali come me, raggiungono nella loro vita.

Sono diventato un uomo indipendente al 100%. E mi sono guardato intorno.

Ho osservato tutto con delle lenti diverse. E ho cambiato completamente punto di vista.

La metà dei miei colleghi (che hanno una media di 50 anni) è divorziata e paga alimenti.

A uno di loro sono state pignorate 3 case e non vede i suoi figli da anni perché la moglie non vuole.

Un altro è stato operato di tumore, ha rischiato la vita e si è svegliato dopo l'operazione solo come un cane su un letto d'ospedale perché i suoi figli gli erano stati messi contro dall'ex moglie.

Quelli che non hanno divorziato, li sento parlare delle mogli come di un male necessario, come di qualcosa di cui ormai devono sopportare la tirannìa.

L'altro ieri ero dal barbiere, prima di me c'era una tizio sui 40 anni, un gran bell'uomo tra l'altro. Appena è andato via il barbiere mi ha raccontato la sua storia. Un povero cristo che lavorava 14 ore al giorno per garantire una vita agiata alla moglie e ai suoi 3 figli, e a lei di poter stare a casa ad accudire i bambini.

Peccato che la signora si è sentita sola e trascurata e ha trovato conforto in uno che ha conosciuto al parco, mentre faceva giocare i bambini. E' andata a vivere con lui, si è portata i figli e ora chiede 800 euro al mese di alimenti al povero cristo.

Oggi il matrimonio è come se un giorno decidi di fare un lancio col paracadute, lo paghi un sacco di soldi e una volta raggiunti i 3000 metri d'altezza ti dicono: "lì ci sono due paracadute, uno non funziona, l'altro non l'abbiamo provato, scegli".

Ripeto: potrei sposarmi e fare un figlio entro l'anno se volessi.

Non mi manca la voglia, semplicemente non ho ancora stabilito se scegliere un paracadute o farmi riportare a terra.

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F-Knight

Sono sempre stato una persona irrequieta, sempre spinto dall’esigenza di dimostrare qualcosa a qualcuno: avere la donna bella il lavoro bello, il fisico bello, la casa bella e così via... per dimostrare che chi da ragazzo non ha creduto in me (praticamente tutti tranne mio padre) si sbagliava.

ho rischiato di sposarmi nel 2012 ma poi ho sfanculato tutto 8 mesi prima della cerimonia perché mi ero innamorato di un’altra... con cui ho convissuto per tre anni e che ho lasciato perché all’epoca - appunto - ero un coglione che doveva dimostrare cose.

ho poi avuto un paio di belle batoste sentimentali che mi hanno fatto viaggiare dentro di me mi hanno distruTto e poi ricostruito con L aiuto di una terapeuta.

in tutto questo a 18 anni ho lasciato casa per L università. Sono tornato a lavorare nella cittadina in cui sono nato per 8 mesi ma mi stava stretta e sono venuto a Milano. 

Ho avuto la fortuna enorme di avere una famiglia benestante Alle spalle che mi ha dato una mano quando il primo anno a Milano (era il 2006) guadagnano 750 euro al mese per lavorare dalle 12 alle 15 ore al giorno sabato mattina incluso e L affitto me ne portava via 600. Due anni di inferno in cui hanno iniziato a venirmi i capelli bianchi.

poi ho cambiato Studio; prima uno inglese in cui mi sono formato ma che pagava relativamente poco. Stavo bene ero apprezzato e non mi ammazzavo... ma volevo di piu. Più soldi, più esposizione. Sono quindi riuscito ad entrare in uno studio americano.. il vero salto senza rete della mia vita. Mi hanno massacrato i primi 2 anni e mezzo. Per due volte, alla cena del mio compleanno, io non ero presente causa lavoro. Una volta arrivai all’una di notte. Un’altra proprio non andai. Poi le cose sono iniziate a migliorare come stile di vita e ora cge sono tornato in uno studio italiano alle 21 e 30 sono a casa mediamente.... cosa che una volta sarebbe stato un sogno.

Il lavoro che faccio mi piace molto. Vedo cose molto importanti e ho il mio team da gestire. Guadagno molto per un Italiano ma non abbastanza se penso al culo che mi faccio.

sono felice? Per 3 anni non lo sono stato e sono andato avanti per inerzia senza capire quanto meritassi di essere fiero di me. Ma ero troppo preso a struggermi per amore. 

Ora, che ho tolto il gesso dal cuore, le cose vanno molto meglio e si, proprio qualche giorno fa, pensando quanto stavo di merda L anno scorso a quest’ora, ho proprio pensato che ero felice.

vorrei anche io una famiglia e forse ho trovato la persona giusta con cui farla. Ma ormai sono molto cinico e indurito dall’esperienza ...quindi per ora mi butto sul lavoro e poi si vedrà

 

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vol-à-voile

Molto felice, dal punto di vista lavorativo non mi posso affatto lamentare.
Ci sono dei punti negativi non insormontabili ma che gradirei comunque aggiustare se non risolvere (tornare in Italia, fare carriera ecc) ma devo dire che da quando mi sono preso una doppia inculata personale (di cui una era proprio la one-itis che mi spedì su questo forum), devo dire che la mia vita è stata una continua ascesa e ad oggi sono estremamente felice di quello che sto facendo.

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