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Ma voi siete felici di quello che fate?


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Io credo sia molto complesso trovare una direzione nel mondo lavorativo. 

Mi spiego.

Fatta eccezione per percorsi accademici - professionali come ad esempio quello del medico (poi specializzato), dove non farai grossomodo altro se non quello, il resto è un gran calderone.

Le aziende sono ambienti complessi, il mondo del lavoro è molto meno rigido di un tempo nella definizione dei lavori possibili. In altre parole, non esiste una simil sorta di nomenclatura o alfabetico dei lavori, quindi in soldoni Tizio fuori dall'Università non sa assolutamente dove andare o cosa fare di preciso. Dovrebbe o avere una guida in grado di incanalare le sue passioni/skills in una certa direzione professionale o finisce in un limbo, ove si lavora ma potrebbe lavorare con passione ridotta o sfruttando limitatamente le sue caratteristiche.

La novità è che questo è normale.

Nella vita bisogna sperimentare per comprendere, e di solito questa sorta di "prostituzione" a livello di esperienze dovrebbe essere rimandata ad una fascia d'età del tipo 24-30, o allargandola 25-35.

Io ho fatto ingegneria meccanica, non ho grossi rimpianti a riguardo, ma alla fine ho sentito di non avere passione per quello che avrei potuto fare. Non è stato facile ma mi sono riciclato subito da Sales engineer, ibrido tra ingegnere gestionale e economista, ed ho trovato una marcia più degli altri perché ho una serie di conoscenze tecniche (+ matematiche) che gli ultimi due profili non hanno. Poi ho recuperato con un master (mentre lavoravo) delle conoscenze più gestionali ed economiche (bilancio, contratti, valutazioni). 

Non avessi fatto esperienze intermedie, tra stage e lavoro, potrei dire che ho fatto per almeno due anni cose che non mi hanno dato nulla ma che invece mi hanno permesso di comprendere dinamiche di aziende e di funzioni di aziende che io non conoscevo e che nessun libro poteva darmi.

Quindi la vita si impara sul campo, lo studio è fondamentale ma resta se inapplicabile uno strumento vuoto.

Conosco profili molto specializzati qui in azienda in Germania o con collaboratori o clienti di altri paesi ed entrando in confidenza molti di loro hanno iniziato prima da percorsi base, generali per poi imporsi in una area specifica.

Nulla viene per nuocere.

 

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matt123457889

Leggevo, un po' distrattamente lo confesso, questo topic e mi é il tuo intervento, e u. Po' mi ci sono ritrovato. Stessa formazione, arrivato dopo la laurea in una azienda molto grande, forse la più grande di Italia, e come si dice, mi sono dovuto reciclare e diventare quasi un ingegnere chimico. Cosa che mi aveva anche abbastanza soddisfatto, perché alla fine si andava ad imparare qualcosa di nuovo. 

Però esatto, ad oggi manca la passione. Non sento più la spinta a lavorare con entusiasmo ed a crederci nel lavoro, e cosi sto guardando attorno per cercare qualcosa di più stimolante. 

Spero che, come nel tuo caso, il mix di esperienze e conoscenza da campi diversi mi favorisca. 

Ciao! 

 

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