Creare un circolo sociale e cominciare a uscire o il contrario?

[Mistyc [Partecipante] 2]

Ciao, il tuo caso è molto interessante....partire da zero, avere il coraggio di trasferirsi per studio è già un grande traguardo e questa cosa mi piace!

Hai la passione per la birra?! Sfruttala!

Vai al bar dell'università, magari chiedi al ragazzo/a del bancone se nelle vicinanze c'è qualche pub molto conosciuto dove fanno birra artigianale....da lí continua il discorso, tipo se conosce altri locali simili o se c'è mai stata/o personalmente (magari già potrebbe nascere un accenno di conoscenza).

Riuscirai nell'impresa, facci sapere 🙂

P.S. Palestra si, ma in sala pesi hai piu possibilità di conoscere soprattutto sui tapis roulant. 😉

Modificato 18 Ottobre 2018 da Mistyc

[fjuk [Partecipante] 51]

22 ore fa, Medoro ha scritto:

secondo me dovrebbe essere abbastanza facile farsi un gruppo all'università, basta attaccare discorso con dei compagni di corso in classe.

Io ho lo stesso problema, ma non sono più universitario: mi sono trasferito in una città dove non conosco nessuno.  Qui in Italia sembra super difficile farsi nuovi amici fuori dal contesto lavoro-università

Il gruppo all'università lo fai se ti inserisci dall'inizio (prime due settimane) dopodiché si creano dei circoli chiusi che è difficile penetrare. Il bottone lo puoi anche attaccare ma li finisce , non si ha una continuazione. "Amici" è un parolone , alla fine sono persone che ci sono solo perchè si condividono delle attività , ma alla fine non resta niente spariscono tutti. Fuori dall'ambiente lavoro-università farsi nuovi amici risulta pressoché impossibile , i circoli sociali si formano nell'adolescenza (tempi della scuola) e rimarranno tali vita natural durante. Parlo per mia esperienza. Un saluto.

[Tommy81 [Banned] 182]

22 ore fa, Medoro ha scritto:

secondo me dovrebbe essere abbastanza facile farsi un gruppo all'università, basta attaccare discorso con dei compagni di corso in classe.

Io ho lo stesso problema, ma non sono più universitario: mi sono trasferito in una città dove non conosco nessuno.  Qui in Italia sembra super difficile farsi nuovi amici fuori dal contesto lavoro-università

Più che altro è estremamente difficile, ai limiti dell'impossibile, nelle città di provincia (come sempre, a meno di non essere l'estroversone classico che attacca bottone con tutti e riesce ad inserirsi pure in qualche tribù del Borneo).

Nelle grandi città comincia ad essere già un'impresa più fattibile.

@Mistyc, invece la sala pesi è proprio l'ambiente peggiore per far conoscenze, soprattutto la zona tapis roulant (almeno, dove si solleva la ghisa potrebbe esserci qualche appiglio per scambiare due parole con qualcuno, con la scusa dell'alternarsi alle panche o agli attrezzi: anche qui però bisogna essere abbastanza estroversi); piuttosto, sono i corsi organizzati dalle palestre, quindi TRX, MMA, pilates e così via ad offrire possibilità abbastanza buone di conoscere gente nuova, dato che l'interazione diventa ad un certo punto quasi forzata.

Modificato 19 Ottobre 2018 da Tommy81

[Gamebred [Élite] 7339]

5 minuti fa, fjuk ha scritto:

Il gruppo all'università lo fai se ti inserisci dall'inizio (prime due settimane) dopodiché si creano dei circoli chiusi che è difficile penetrare. Il bottone lo puoi anche attaccare ma li finisce , non si ha una continuazione. "Amici" è un parolone , alla fine sono persone che ci sono solo perchè si condividono delle attività , ma alla fine non resta niente spariscono tutti. Fuori dall'ambiente lavoro-università farsi nuovi amici risulta pressoché impossibile , i circoli sociali si formano nell'adolescenza (tempi della scuola) e rimarranno tali vita natural durante. Parlo per mia esperienza. Un saluto.

Purtroppo devo quotare in pieno, fare amicizia all'università per me è diventato impossibile. Si creano i gruppetti ed entrare è molto difficile. Ero entrato in uno di questi all'inizio ma dopo un po' li ho mandati affanculo perchè era quasi tutta gentaglia, ho preferito fare tutto da me piuttosto che ricevere aiuto da loro. Con un paio di persone ho un po' legato ma è sempre qualcosa di molto superficiale. Per sargiare poi non ne parliamo, infatti se la situazione è questa per fare amicizia non so davvero come la gente riesca a sargiare.

Verissimo anche quel che dici sui circoli sociali: la gente conosce i suoi amici da piccola-adolescente e con quella gente esce tutta la vita. AGGHIACCIANTE.

[Teddypanda [Partecipante] 6]

Eh io mi sono trasferito al secondo anno (circa), quindi sono abbastanza svantaggiato.

[Sten [Partecipante] 1581]

L'università é un  posto ideale dove socializzare e sargiare..

Non a lezione , ma alle serate apposite che di solito sono organizzate in mezzo alla settimana.

[fjuk [Partecipante] 51]

4 ore fa, Sten ha scritto:

L'università é un  posto ideale dove socializzare e sargiare..

Non a lezione , ma alle serate apposite che di solito sono organizzate in mezzo alla settimana.

Non è così semplice. Devi avere un frame da militare dei Navy Seals perchè se la compagnia non si sviluppa a lezione dopo ti tocca necessariamente andare da solo e a meno che non stai nelle grandi città questo è veramente deleterio (dopo avrai accesso alle conoscenze di tizio e caio che ti faranno sganciare dalla tua comitiva ed entrare in quella degli altri e conoscere altra gente). Se Scappa il nomignolo di sfigato , game over. La mentalità italica rifiuta i lupi solitari e gli etichetta come esseri strani di cui è meglio stare lontani. Dalle mie parti (sono del sud)  uscire da solo equivarrebbe a un suicidio sociale. Le cose vanno fatte con criterio e metodo , altrimenti ti fai solo male.

 

4 ore fa, Teddypanda ha scritto:

Eh io mi sono trasferito al secondo anno (circa), quindi sono abbastanza svantaggiato.

Lo so però non ti arrendere. Fai così individua una compagnia che magari stai vedendo che sta studiando per qualche esame ecc. ecc. e gli dici se ti puoi unire anche tu. Poi cerchi di prendere il numero di telefono di qualche cristo per tenerti in contatto . Prova in questo modo e non avere timore. A testa alta. Saluti.

[Teddypanda [Partecipante] 6]

Sinceramente io adotto il metodo: provo a rompere i coglioni. O mi accettano o mi mandano a fanculo. Nel primo caso ben venga, nel secondo caso just go next. Però mancano principalmente le opportunità.

[Sten [Partecipante] 1581]

27 minuti fa, fjuk ha scritto:

Non è così semplice. Devi avere un frame da militare dei Navy Seals perchè se la compagnia non si sviluppa a lezione dopo ti tocca necessariamente andare da solo e a meno che non stai nelle grandi città questo è veramente deleterio (dopo avrai accesso alle conoscenze di tizio e caio che ti faranno sganciare dalla tua comitiva ed entrare in quella degli altri e conoscere altra gente). Se Scappa il nomignolo di sfigato , game over. La mentalità italica rifiuta i lupi solitari e gli etichetta come esseri strani di cui è meglio stare lontani. Dalle mie parti (sono del sud)  uscire da solo equivarrebbe a un suicidio sociale. Le cose vanno fatte con criterio e metodo , altrimenti ti fai solo male.

 

Lo so però non ti arrendere. Fai così individua una compagnia che magari stai vedendo che sta studiando per qualche esame ecc. ecc. e gli dici se ti puoi unire anche tu. Poi cerchi di prendere il numero di telefono di qualche cristo per tenerti in contatto . Prova in questo modo e non avere timore. A testa alta. Saluti.

Pd 

Il lupo solitario attrae, se lo sai fare

[Gamebred [Élite] 7339]

13 ore fa, Sten ha scritto:

Pd 

Il lupo solitario attrae, se lo sai fare

Tutto attrae "se lo sai fare", anche il serial killer🤣

Sta di fatto che in Italia uscire da soli viene visto come una cosa da sfigati.