Human Sensibility

[Giraluna [Partecipante] 9650]

Stasera fa freddo. Meglio coprirsi. 

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Sono solo le quattro e mezza e sono già stufa di vedere mezza rubrica che sente l enorme esigenza di far sapere su uozzap che sta sorridendo ovunque ella sia 🤦🏻‍♀️

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Talvolta si affacciano le conseguenze delle proprie scelte. Quella di non voltarsi e proseguire porta con sé l ombra di non poter più condividere eventi che a qualcuno, forse, avrebbero anche potuto far spuntare un tenero sorriso. 

È la vita. 

E così li condivido con una "famiglia alternativa", che è contenta a modo suo; che prima o poi abbandonerò. È un po' il crisma della mia esistenza: non riflettermi in un luogo solo. Spicco sempre il volo verso la luce di altri orizzonti; col ricordo, piacevole o meno, di chi ha riflettuto di luce propria insieme a me. 

Lo racconto a loro, mantenendo un tono neutro. Quando dentro sento ribollire un piacevole intorpidimento. 

L obiettivo era lì, ad una certa distanza. Eravamo io e lo strumento. Appena lo impugno ne sento la consistenza, il peso e l adattabilità. Con un po' di timore iniziale, già dopo il primo suono il ghiaccio era ormai rotto. 

E sento di esserci in tutt uno. Sento come vuole essere trattato. Senza quel prurito di dover dimostrare qualcosa a qualcuno o con quell'ansia tipica dei neofiti ho fatto centro innumerevoli volte. 

Tante, troppe. Incomincia il dubbio, che tanto tempo fa mi era stato consigliato di avere. Allora provo con un suono diverso, più basso. Si, ho spesso trovato l accordo. Non era una illusione. 

Questi cinque mesi mi hanno permesso di maturare molto. Gli ultimi due sono evoluta abbastanza e non è ancora finita qua.

Non c è e forse non esisterà mai che mi possa autodefinire in alcune abilità. Occorre che ci sia qualcuno con più esperienza che possa confermarmi o meno se le ho. Quello che posso mettere sul piatto è ciò che ho imparato da sola sinora. 

Ho riscoperto la qualità e le ho dato una firma ed una forma più vera e sincera. Ho messo in un angolo le vulnerabilità. 

Esse andavano bene quando avevo gli anni per sbagliare con quella punta di vergogna non ancora intinta nell inchiostro nero. Non che ora sia molto diverso - il margine d errore esiste - ma non è più tempo di giustificazioni; non è più l ora di rimandare o tergiversare. Ancora peggio non è il caso di farsi paranoie. 

Tingo di nero, guardo dritto e faccio centro. Cecchina, forse. Non spetta a me dirlo.