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buon giorno a tutti


Cameronlochiel

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BANE

Buongiorno e benvenuto!

Onorato di averle offerto qualche spunto interessante. Onorato.

Le auguro un'ottima permanenza sul forum!

Un forte abbraccio!

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^'V'^
Il 4/12/2018 alle 07:23 , Cameronlochiel ha scritto:

Cut 

Ti ringrazio per aver citato anche questo mostriciattolo in mezzo a quei nomi altisonanti di gente che combatte. 

La tua penna e la tua spada a chi sono consacrate? 

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Iperbole

Semplicemente ammirevole..
A 50 anni e passa l'uomo medio è prodotto finito
Uno che continua ad avere la forza di mettersi in discussione è solo da stimare,
complimenti e benvenuto

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  • 6 mesi dopo...
Cameronlochiel

Desidero condividere con voi un fatto personale.

Ho "regalato" a mio figlio, appena diciottenne, il manuale di Franco, primo passo per me sulla strada della vera consapevolezza.

Nella speranza che gli sia utile come è più che a me, per non fare errori fondamentali nella vita.

Come avrei potuto fare io, se, al tempo, avessi avuto, o cercato, chi mi aprisse gli occhi.

Ad majora.

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Unbreakable
18 minuti fa, Cameronlochiel ha scritto:

Ho "regalato" a mio figlio, appena diciottenne, il manuale di Franco, primo passo per me sulla strada della vera consapevolezza.

A 18 anni però della vita non si capisce ancora molto e si tende ad assumere una visione rigida e stereotipata delle cose e delle situazioni.

Insegnagli a vedere le cose con la giusta flessibilità ed il manuale gli tornerà utile.

Altrimenti rischi di renderlo troppo disilluso ed a 18 anni è giusto farsi le ossa anche sul campo perchè tanto le batoste emotive non ce le toglierà nessun manuale.

Ti consiglierei, al fine di fargli vedere le cose in modo più completo, di farlo iscrivere anche qui su IS per cercare un confronto e non rimanere ancorato a delle semplici letture da guru (per quanto possano essere veritiere).

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Makk
11 minuti fa, Cameronlochiel ha scritto:

Desidero condividere con voi un fatto personale.

Ho "regalato" a mio figlio, appena diciottenne, il manuale di Franco, primo passo per me sulla strada della vera consapevolezza.

Nella speranza che gli sia utile come è più che a me, per non fare errori fondamentali nella vita.

Come avrei potuto fare io, se, al tempo, avessi avuto, o cercato, chi mi aprisse gli occhi.

Ad majora.

Personalmente trovo una forzatura proporre una lettura di quel tipo se in quel momento il ragazzo non ne sente l'esigenza. Piuttosto se dovessi regalare un libro a un diciottenne  regalerei una raccolta del Pasolini o un testo di Heidegger. Credo che la lettura del manuale di Franco, essendo una cosa sui generis, sia responsabilità del giovine in base a quelle che  saranno le sue esperienze, tante persone durante la loro intera esistenza non sentono mai l'esigenza di leggere una cosa come il manuale di Franco. Ci tengo comunque a dire che non è una critica ma semplicemente un mio pensiero.

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senza nome
Adesso, Makk ha scritto:

Personalmente trovo una forzatura proporre una lettura di quel tipo se in quel momento il ragazzo non ne sente l'esigenza. Piuttosto se dovessi regalare un libro a un diciottenne  regalerei una raccolta del Pasolini o un testo di Heidegger. Credo che la lettura del manuale di Franco, essendo una cosa sui generis, sia responsabilità del giovine in base a quelle che  saranno le sue esperienze, tante persone durante la loro intera esistenza non sentono mai l'esigenza di leggere una cosa come il manuale di Franco. Ci tengo comunque a dire che non è una critica ma semplicemente un mio pensiero.

Franco sui generis, heidegger, invece, è una cosa ordinaria a 18 anni?

Ieri che hai fatto?

M'ha, niente, mi sono visto con una una, sono andato in piscina, poi ho riflettuto, grazie ad heidegger, di non essere altro che un progetto gettato in un mondo privo di qualsivoglia trascendenza, dato che esso non è altro che insieme complesso di strumenti e finalità al servizio dell'utile umano, che, però, in fondo, non conta assolutamente nulla, poiché solo la morte appartiene, nel senso più profondo, all'individuo.

Modificato da senza nome
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^'V'^
3 ore fa, Makk ha scritto:

Personalmente trovo una forzatura proporre una lettura di quel tipo se in quel momento il ragazzo non ne sente l'esigenza. Piuttosto se dovessi regalare un libro a un diciottenne  regalerei una raccolta del Pasolini o un testo di Heidegger. Credo che la lettura del manuale di Franco, essendo una cosa sui generis, sia responsabilità del giovine in base a quelle che  saranno le sue esperienze, tante persone durante la loro intera esistenza non sentono mai l'esigenza di leggere una cosa come il manuale di Franco. Ci tengo comunque a dire che non è una critica ma semplicemente un mio pensiero.

 

3 ore fa, Cameronlochiel ha scritto:

Desidero condividere con voi un fatto personale.

Ho "regalato" a mio figlio, appena diciottenne, il manuale di Franco, primo passo per me sulla strada della vera consapevolezza.

Nella speranza che gli sia utile come è più che a me, per non fare errori fondamentali nella vita.

Come avrei potuto fare io, se, al tempo, avessi avuto, o cercato, chi mi aprisse gli occhi.

Ad majora.

 

3 ore fa, nic101 ha scritto:

A 18 anni però della vita non si capisce ancora molto e si tende ad assumere una visione rigida e stereotipata delle cose e delle situazioni.

Insegnagli a vedere le cose con la giusta flessibilità ed il manuale gli tornerà utile.

Altrimenti rischi di renderlo troppo disilluso ed a 18 anni è giusto farsi le ossa anche sul campo perchè tanto le batoste emotive non ce le toglierà nessun manuale.

Ti consiglierei, al fine di fargli vedere le cose in modo più completo, di farlo iscrivere anche qui su IS per cercare un confronto e non rimanere ancorato a delle semplici letture da guru (per quanto possano essere veritiere).

 

2 ore fa, senza nome ha scritto:

Franco sui generis, heidegger, invece, è una cosa ordinaria a 18 anni?

Ieri che hai fatto?

M'ha, niente, mi sono visto con una una, sono andato in piscina, poi ho riflettuto, grazie ad heidegger, di non essere altro che un progetto gettato in un mondo privo di qualsivoglia trascendenza, dato che esso non è altro che insieme complesso di strumenti e finalità al servizio dell'utile umano, che, però, in fondo, non conta assolutamente nulla, poiché solo la morte appartiene, nel senso più profondo, all'individuo.

 

Uno spunto. Baci. 

 

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