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$$TRAPPER$$


Lullaboy

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senza nome
12 ore fa, Zema ha scritto:

Nel Dance Game ho smesso da anni di peacockarmi.

L' ho fatto per vari motivi, ma generalmente tendo avere addosso solo due, massimo 3 colori (Nero/bianco/jeans).

Nessun orpello o accessorio, come invece facevo parecchio tempo fa.

All'interno di Armageddon Squad c'è una carrellata dei miei outfit da Dance Game (dalla testa ai piedi) e generalmente sono tutti molto sobri.

Es. camicia bianca, jeans neri, scarpa nera oppure maglietta bianca, jeans neri, scarpa bianca e così via (un altro mio outfit molto comune è il total black).

Al massimo, ogni tanto, metto un gilet di jeans smanicato o un giubbotto in denim con una maglietta della Thrasher sotto.

Non andrei mai e poi mai a ballare con qualcosa di costoso perché, per come faccio Dance Game, s'intende che i vestiti tendono a consumarsi/stracciarsi/sporcarsi molto più velocemente del normale, e gli accessori rompersi/perdersi.

Di fatto, i miei outfit standard da serata "da battaglia" vengono da Zara/Pull&Bear/bancarella del mercato, tutta roba sacrificabile, spesso anche usa e getta (spesso butto piumini o giubbotti nei cespugli per non fare code al guardaroba o comunque avvengono situazioni simili in cui i vestiti sono l'ultima preoccupazione, come quando ho usato una mia camicia come telo su cui far mettere una tipa da scopare a missionario in un cesso pieno di piscio per terra).

Dico questo perché per "Dance Game", spesso intendo stare proprio nel bordello della pista, fare ONS nei peggio posti o in anfratti sudici e non comodamente in un letto, rischiare risse, muoversi in maniera rapida tra la gente. Anche solo avere un telefonino costoso è controproducente per affrontare una mia serata "tipo". Perché staresti più tempo a pensare "oddio mi si rovina qualcosa" che a sargiare.

Per questo credo non andrei mai e poi mai a sargiare con delle collane d'oro al collo, tantomeno nei locali pieni di gentaglia che spesso frequento (per intenderci, posti con gli zingari in tuta d'acetato e facce sfregiate).

Gli outfit costosi vanno benissimo per situazioni "sicure", appuntamenti, feste in casa o occasioni in cui non corro il rischio di distruggere niente.

Sfera non è sicuramente un gangstar, è l'attitudine iniziale che aveva che è quello a cui mi riferivo, ma i miei paragoni con lui erano più riguardo i suoi look. Sicuramente in USA c'è gente con molta più street cred. e di fatto poi quella stessa gente ogni tanto schiatta o va in galera.

Quando dico di vivere la trap a 360°, è perché le situazioni da trap house Americana le ho vissute, e non parlo di semplici festini universitari come tanti, né degli amichetti fattoni del parchetto sotto casa.

Quando ti svegli la mattina alle 7:00 in un letto che non è il tuo, con una tizia casuale nuda affianco e in cucina stanno preparando per colazione il crack ti rendi conto che forse hai esagerato la sera precedente. Fare l'università ad Urbino del 2014 era anche questo.

Quando uno dei tuoi migliori amici rischia di diventare fertilizzante per alberi in qualche bosco sperduto dell'entro terra per qualche debito a cinque cifre o quando non sai se tornerai a casa la sera, perché il posto in cui stai andando potrebbe essere l'ultimo che vedrai, comprendi che la linea da non superare è stata oltrepassata da un pezzo.

Per motivi ovviamente personali e di privacy non posso scrivere qui tutti fatti del mio vissuto, ma ti assicuro, che per quanto io non venga dalle case popolari, ho accumulato un bagaglio di esperienze e di situazioni, negli ultimi 5 anni, che, se non fosse stato per un pizzico di fortuna e di lungimiranza, mi avrebbero sicuramente portato su strade senza ritorno.

Questo post non è per vanteria, si tratta più di consapevolezza raggiunta col tempo.

Queste esperienze poi possono diventare coinvolgenti storytelling con le ragazze..ma ripensando a certi momenti mi si gela ancora il sangue. 

Credo che sia questo che poi viene percepito da fuori.

Le ragazze lo sentono a pelle se sei un ragazzo "sicuro", uno che ne ha passate tante e sa di che costa sta parlando.

Non è dire "vengo dalle popolari e faccio brutto" che ti rende attraente ai loro occhi, è l'emanare una specie di "aura" di quello che è partito dal nulla..che ha sguazzato nel degrado senza un soldo in tasca, che ha vissuto situazioni brutte e poi..ora è lì con loro con un outfit da 3000 euro in una suite di un hotel. 

Ostentare quando semplicemente sanno che sei agiato di famiglia o comunque nella tua vita non hai mai dovuto affrontare situazioni borderline può andare bene per alcune galline..ma la stragrande maggioranza delle ragazze vuole emozioni forti, quelle che si possono trasmettere solo avendole davvero vissute.

Per me, come dicevo sopra, vivere la trap è anche questo, l'essere self made, il riscattarsi, partendo da situazioni di svantaggio ed arrivare a prendersi ciò che una volta si poteva solo sognare.

Pochi sanno cosa sia dormire sul pavimento gelato di Milano c.le, tra marocchini e tossici, sognando il tepore proveniente da quella luce lontana di una stanza dell'Excelsior..e poi appena 2 anni dopo essere in quella stanza con una figa..mentre dal vetro della finestra si possono vedere gli zombie che di notte si aggirano per il p.zzale Duca d'Aosta..e tra i quali c'eri pure tu, appena 800 giorni prima.

Detto questo, in parallelo al percorso artistico di alcuni trapper, ora non posso dire di vivere tutte quelle situazioni che ad esempio hanno caratterizzato il mio 2014/2015/2016..e che le cose, fortunatamente, vanno meglio, ma se uno prendesse ed andasse a leggere ogni singolo report scritto da me, nel passato remoto, si renderebbe conto di quanto ho lottato con le unghie e con i denti per arrivare alla tranquillità, alla cordialità e alla civiltà che sono fiero di esprimere ora nei miei post.

Non c'è la strafottenza e l'arroganza di un tempo, non ci sono più i report "tinti di viola", i casolari di campagna, le panette sui tavoli, la gente nei bagagliai e l'illegalità dilagante.

C'è la responsabilità, la consapevolezza e la maturità riflessiva consone ad un 24enne, quale sono. Ma non dimentico da dove sono partito.

Una domanda, se ti va di rispondere: ti capita attualmente di vivere situazioni extreme o di ficcartici, più o meno, apposta per qualche vezzo o bisogno?

Nel caso affermativo come ti senti quando ti ci trovi?

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Zema
1 minuto fa, senza nome ha scritto:

Una domanda, se ti va di rispondere: ti capita attualmente di vivere situazioni extreme o di ficcartici, più o meno, apposta per qualche vezzo o bisogno?

Nel caso affermativo come ti senti quando ti ci trovi?

Da quando non vivo più ad Urbino, il numero di situazioni "ad alto rischio" è diminuito in maniera esponenziale, nonostante comunque a volte capiti ancora di trovarsi, più o meno consapevolmente, nel posto sbagliato nel momento sbagliato.

Rispetto ad anni fa, ragiono in maniera fredda e cerco sempre di uscirne nella maniera più conveniente possibile, anche se naturalmente, a volte è ancora l'adrenalina a prendere il sopravvento.

In ogni caso, non mi tiro indietro se c'è da rischiare e non si può fare diversamente. 

Come dico spesso, si tratta di "puntare tutto sul rosso alla roulette del casinò del destino"..e sperare che non esca nero. 

Di base sono diventato più diplomatico e tendo a ricercare una soluzione a qualsiasi tipo di situazione problematica, ove in passato prevaleva l'istintualità. 

Non a caso anche qui sopra, anni fa, mi scaldavo molto facilmente e credo che con alcuni subumani (ormai bannati) non avrei fatto fatica a giungere alla rissa se fossimo stati faccia a faccia.

Ora sono per la pacatezza. 

La conflittualità che mi portavo appresso e che rovesciavo sugli altri era anche frutto comunque delle difficoltà che ero quotidianamente costretto ad affrontare..sparite quelle difficoltà anche l'aggressività è svanita.

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senza nome
19 minuti fa, Zema ha scritto:

Da quando non vivo più ad Urbino, il numero di situazioni "ad alto rischio" è diminuito in maniera esponenziale, nonostante comunque a volte capiti ancora di trovarsi, più o meno consapevolmente, nel posto sbagliato nel momento sbagliato.

Rispetto ad anni fa, ragiono in maniera fredda e cerco sempre di uscirne nella maniera più conveniente possibile, anche se naturalmente, a volte è ancora l'adrenalina a prendere il sopravvento.

In ogni caso, non mi tiro indietro se c'è da rischiare e non si può fare diversamente. 

Come dico spesso, si tratta di "puntare tutto sul rosso alla roulette del casinò del destino"..e sperare che non esca nero. 

Di base sono diventato più diplomatico e tendo a ricercare una soluzione a qualsiasi tipo di situazione problematica, ove in passato prevaleva l'istintualità. 

Non a caso anche qui sopra, anni fa, mi scaldavo molto facilmente e credo che con alcuni subumani (ormai bannati) non avrei fatto fatica a giungere alla rissa se fossimo stati faccia a faccia.

Ora sono per la pacatezza. 

La conflittualità che mi portavo appresso e che rovesciavo sugli altri era anche frutto comunque delle difficoltà che ero quotidianamente costretto ad affrontare..sparite quelle difficoltà anche l'aggressività è svanita.

Grazie.

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