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Pillola di Motivazione 2: il VERO metodo per raggiungere gli obiettivi (secondo Schwarzy)


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Molto interessante 

È strano come anche nella mia testa ci sia installata la convinzione naive della pillola magica, della formula, del "segreto" per ottenere quello che vuoi in breve tempo 

Eppure mi rendo anche conto della sua fallacità 

Toccherà disinstallarla 

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AALLEEEXXX
2 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

 

Se so che mercoledì sera vedo una che mi piace un casino, il mio problema e focus è la procedura per riuscire a non sborrare fino ad allora in modo che la sensazione stunning che ne riceverò e che pregusto con la sua anticipazione, retroagisca come motivazione per sopportare la tensione e il disagio di questi tre giorni a "caricare una balestra fino quasi a spanare la vite di carica". 

Eccomi qui. Situazione identica per godermi al meglio un appuntamento stasera, solo che, come non raramente accade quando non eiaculo da un po', stanotte ho avuto una polluzione bastarda da sogno erotico (bel sogno però 😋).

Diciamo che la polluzione la identificherei come un imprevisto di percorso, che non puoi controllare nel sistema caotico in cui si opera, nonostante la pianificazione del "come fare a" ,ma prevedibile. 

In questi casi... Tisana rilassante e sticazzi, si continua.

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34 minuti fa, AALLEEEXXX ha scritto:

Eccomi qui. Situazione identica per godermi al meglio un appuntamento stasera, solo che, come non raramente accade quando non eiaculo da un po', stanotte ho avuto una polluzione bastarda da sogno erotico (bel sogno però 😋).

Diciamo che la polluzione la identificherei come un imprevisto di percorso, che non puoi controllare nel sistema caotico in cui si opera, nonostante la pianificazione del "come fare a" ,ma prevedibile. 

In questi casi... Tisana rilassante e sticazzi, si continua.

E io situazione identica sta sera, per godermi la quale volevo stare venerdì - domenica a secco. 

Solo che venerdì fibrillavo e bruciavo, così ho shottato tre volte in fai da te per potermi concentrare su altro. 

Ieri per un imprevisto un'amica che dovevo solo accompagnare ad un evento nel pranzo ha pensato che voleva passare per uno shot da casa mia dopo - e già mi giravano perché non essendo nuova, under o fatta da 14 giorni, non mi avrebbe ricaricato ma scaricato- ma non gliel'ho negato, solo che si è sentita male a casa mia per DUE bicchieri di prosecco, ha vomitato, è stata esanime e priva di difese... in condizioni umilianti... 

Ha dovuto fermarsi da me, e così altri 4 shot.

Ho provato ad impedirmelo, ma faceva la faccia di quella che sta sul cesso umiliata e che soffre... che vomita nel lavandino e che non ha forza di reagire... che biascica, parla poco e sta tendenzialmente zitta... 

Decisamente più forte della mia capacità di autoregolarmi. 

Parlava pochissimo, quel poco biascicava. Aveva ella stessa la capacità (la lucidità) per comprendere che diceva cose senza senso. (Di solito da sobria non ce l'ha). 

E niente, adesso invece di essere carico di aspettativa per l'incontro di 'sta sera che aspetto da sette giorni, son qui scarico che provo disagio all'idea del messaggio che mi arriverà con scritto "a che ora vieni?" 

Fanculo. Sembrava un trappola. 

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AALLEEEXXX
14 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

E io situazione identica sta sera, per godermi la quale volevo stare venerdì - domenica a secco. 

Solo che venerdì fibrillavo e bruciavo, così ho shottato tre volte in fai da te per potermi concentrare su altro. 

Ieri per un imprevisto un'amica che dovevo solo accompagnare ad un evento nel pranzo ha pensato che voleva passare per uno shot da casa mia dopo - e già mi giravano perché non essendo nuova, under o fatta da 14 giorni, non mi avrebbe ricaricato ma scaricato- ma non gliel'ho negato, solo che si è sentita male a casa mia per DUE bicchieri di prosecco, ha vomitato, è stata esanime e priva di difese... in condizioni umilianti... 

Ha dovuto fermarsi da me, e così altri 4 shot.

Ho provato ad impedirmelo, ma faceva la faccia di quella che sta sul cesso umiliata e che soffre... che vomita nel lavandino e che non ha forza di reagire... che biascica, parla poco e sta tendenzialmente zitta... 

Decisamente più forte della mia capacità di autoregolarmi. 

Parlava pochissimo, quel poco biascicava. Aveva ella stessa la capacità (la lucidità) per comprendere che diceva cose senza senso. (Di solito da sobria non ce l'ha). 

E niente, adesso invece di essere carico di aspettativa per l'incontro di sta sera che aspetto da sette giorni, son qui scarico che provo disagio all'idea del messaggio che mi arriverà con scritto "a che ora vieni?" 

Fanculo. Sembrava un trappola. 

Dovrei spezzettare il post e aggiungere una emoction diversa per ogni frase che hai scritto per esprimere ciò che mi hai fatto provare. 

La sintesi è che mi sento come se dovessi rispondere in chat alla ragazza che voglio farmi di più, e rileggo 20 volte il messaggio per cercare qualcosa di magico da dire.

Ma in questo caso, l'unica cosa che mi viene in mente è che so che sarai in grado di creare tu, con quella ragazza stasera, un capolavoro di attimi e felicità da condividere, nonostante gli imprevisti bastardi a cui facciamo una pernacchia. Perché la nostra voglia di stare bene è più forte. 

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44 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Più il tuo cervello è potente, più il placebo può avere effetto. 

Eppure, per lo stesso meccanismo, più il tuo cervello è potente più ti si può suggestionare con la pillola magica placebo di turno. 

Prova a parlare di pillole magiche ad un contadino ignorante e di scarsa intelligenza, e vedi come reagisce. 

La discriminante non diventa pertanto l'intelligenza, che è il motore appunto di suggestionabilità e capacità di cercare vie economiche efficienti ed efficaci. 

Non è correlato direttamente all'argomento ma ho notato molte altre caratteristiche o pregi che vengano attributi, erroneamente, all'intelletto.

Una di questa caratteristiche è la sicurezza, la tanto millantata: "sicurezza in sè stessi".

Ho difatti molto spesso trovato pareri contrari, specialmente nelle ragazze, quando asserivo che l'intelletto rende insicuri, mentre la stupidità è una forma di sicurezza molto preponderante.

Proprio per il concetto che tu esprimi, difatti, il cervello, o se vogliamo una mente più acuta, tende a valutare ogni possibile esito di un'azione intrapresa, ancora prima di farla. Questo ventaglio di possibili finali, sia positivi che negativi, per il fautore dell'azione, rende ovvia l'insicurezza in quest'utlimo.

Una mente, invece, meno acuta, tende più ad agire senza valutare le possibili conseguenze e quindi ad essere più sicura.

Facendo un esempio, difatti, molte delle innovazioni, delle scoperte e crescite evolutive, sono proprio nate dal "dubbio" e non dalla certezza e dalla sicurezza.

Questo però protrebbe andare in contrasto con molti uomini che si reputano intelligenti ma vengono considerati come persone "sicure" dalle loro donne o amici.

Io penso invece che ci sia ben altro che la sicurezza dietro le proprie azioni, quanto più l'intraprendenza e l'attitudine al rischio, in certe persone.

Io, ad esempio, ho sempre detto di come il dipingermi come una persona sicura di sè sia sbagliato. Non mi reputo una persona sicura, quanto più una persona che nonostante l'implicazione possibile di ogni esito negativo che può rilevare, si butta.

Penso che sia questa la caratteristica che viene travisata per "sicurezza in sè stessi" che se fosse tale sarebbe solo una chiusura mentale, nei campi dove non si è esperti o in quelli dove la totalità delle variabili non sono sotto il nostro controllo, come nella seduzione.

È la differenza che intercorre tra attraversare un ponte sospeso nel vuoto, perchè non si comprendono i rischi, quindi "sicurezza", e attraversarlo nonostante i rischi che si concepiscono, quindi "intraprendenza".

La differenza che c'è tra abbordare una tipa, convinti di chiuderla al 100% perchè ignari di ogni possibile variabile, al fregarsene di quelle variabili perchè devi sbranare, e devi rischiare, devi buttarti, nonostante tutto.

Ecco, la sicurezza penso sia una caratteristica erroneamente attribuita all'intelletto, come la rigidità di pensiero e quindi la difficoltà di suggestione, esattamente come la freddezza, quando l'empatia è una tra le più alte forme di intelletto.

Insomma, "il dubbio" penso sia qualcosa di prezioso e figlio dannato dell'intelletto.

Modificato da Human
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1 minuto fa, AALLEEEXXX ha scritto:

Dovrei spezzettare il post e aggiungere una emoction diversa per ogni frase che hai scritto per esprimere ciò che mi hai fatto provare. 

La sintesi è che mi sento come se dovessi rispondere in chat alla ragazza che voglio farmi di più, e rileggo 20 volte il messaggio per cercare qualcosa di magico da dire.

Ma in questo caso, l'unica cosa che mi viene in mente è che so che sarai in grado di creare tu, con quella ragazza stasera, un capolavoro di attimi e felicità da condividere, nonostante gli imprevisti bastardi a cui facciamo una pernacchia. Perché la nostra voglia di stare bene è più forte. 

I modi magici per farla stare bene lo stesso ce li ho, nel cassetto. 

Ma volevo per me stesso la sensazione di essere sul punto di esplodere con il desiderio che per una volta invece di essere tortura è appagato e trova sfogo. 

Fare le cose senza desiderio, è come poter mangiare la pizza che più ti piace quando hai la nausea e non ne hai voglia, pensando incazzato a tutte quelle volte che avresti dato tutto per una pizza e avevi solo grissini. 

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Giraluna
27 minuti fa, Human ha scritto:

Non è correlato direttamente all'argomento ma ho notato molte altre caratteristiche o pregi che vengano attributi, erroneamente, all'intelletto.

Una di questa caratteristiche è la sicurezza, la tanto millantata: "sicurezza in sè stessi".

Ho difatti molto spesso trovato pareri contrari, specialmente nelle ragazze, quando asserivo che l'intelletto rende insicuri, mentre la stupidità è una forma di sicurezza molto preponderante.

Proprio per il concetto che tu esprimi, difatti, il cervello, o se vogliamo una mente più acuta, tende a valutare ogni possibile esito di un'azione intrapresa, ancora prima di farla. Questo ventaglio di possibili finali, sia positivi che negativi, per il fautore dell'azione, rende ovvia l'insicurezza in quest'utlimo.

Una mente, invece, meno acuta, tende più ad agire senza valutare le possibili conseguenze e quindi ad essere più sicura.

Facendo un esempio, difatti, molte delle innovazioni, delle scoperte e crescite evolutive, sono proprio nate dal "dubbio" e non dalla certezza e dalla sicurezza.

Questo però protrebbe andare in contrasto con molti uomini che si reputano intelligenti ma vengono considerati come persone "sicure" dalle loro donne o amici.

Io penso invece che ci sia ben altro che la sicurezza dietro le proprie azioni, quanto più l'intraprendenza e l'attitudine al rischio, in certe persone.

Io, ad esempio, ho sempre detto di come il dipingermi come una persona sicura di sè sia sbagliato. Non mi reputo una persona sicura, quanto più una persona che nonostante l'implicazione possibile di ogni esito negativo che può rilevare, si butta.

Penso che sia questa la caratteristica che viene travisata per "sicurezza in sè stessi" che se fosse tale sarebbe solo una chiusura mentale, nei campi dove non si è esperti o in quelli dove la totalità delle variabili non sono sotto il nostro controllo, come nella seduzione.

È la differenza che intercorre tra attraversare un ponte sospeso nel vuoto, perchè non si comprendono i rischi, quindi "sicurezza", e attraversarlo nonostante i rischi che si concepiscono, quindi "intraprendenza".

La differenza che c'è tra abbordare una tipa, convinti di chiuderla al 100% perchè ignari di ogni possibile variabile, al fregarsene di quelle variabili perchè devi sbranare, e devi rischiare, devi buttarti, nonostante tutto.

Ecco, la sicurezza penso sia una caratteristica erroneamente attribuita all'intelletto, come la rigidità di pensiero e quindi la difficoltà di suggestione, esattamente come la freddezza, quando l'empatia è una tra le più alte forme di intelletto.

Insomma, "il dubbio" penso sia qualcosa di prezioso e figlio dannato dell'intelletto.

Scusate l intromissione. Questo post, per me, rimarrà uno dei migliori letti qui dentro. Mi ci ritrovo in ogni parola.

È proprio di questi giorni il pensiero che la mia intelligenza mi ha creato molti grattacapi e che a conti fatti sono stata più ingenua di molte semplici persone che ho incontrato. L empatia poi in me è stata nettamente superiore a quella di costoro. 

Alla fine ero arrivata alla conclusione che più si è intelligenti e più problemi si dovranno affrontare. L ho accettato perché di certo non ho chiesto io di nascere così e dunque sono conscia che proprio per questo sono intraprendente e senz'altro non mi manca l impegno.

Grazie perché vederlo scritto nero su bianco è stata - non so neanche che frase usare - ... è stata una piccola pillola dolcificante. 

Modificato da Giraluna
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AALLEEEXXX
34 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

I modi magici per farla stare bene lo stesso ce li ho, nel cassetto. 

Ma volevo per me stesso la sensazione di essere sul punto di esplodere con il desiderio che per una volta invece di essere tortura è appagato e trova sfogo. 

Fare le cose senza desiderio, è come poter mangiare la pizza che più ti piace quando hai la nausea e non ne hai voglia, pensando incazzato a tutte quelle volte che avresti dato tutto per una pizza e avevi solo grissini. 

Capisco, volevo darti qualcosa di piacevole, a te che hai condiviso il mio stesso problema, non potendo stoppare gli schizzi del passato non voluti.

Hai aggiunto l'emoction che ride, se hai sorriso leggendomi ho già raggiunto il mio scopo.

🎉🎉🎉

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