Vai al contenuto

tremenda indecisione e pessima situazione


Alexander95

Messaggi raccomandati

Alexander95

buonasera a tutti...è da un bel pezzo che non entravo in questo forum per confrontarmi un po con voi......sono riuscito finalmente (all'età di 23 anni) a laurearmi in ingegneria civile e ambientale con 1 anno di ritardo rispetto alla media attuale...salvo poi alla fine scoprire che ciò che ho studiato mi ha fatto letteralmente ca***e il ca**o. ovviamente una cosa del genere ha letteralmente devastato i miei genitori dal punto di vista psicologico, nell'istante in cui ho comunicato a loro stessi che purtroppo ingegneria non è la mia strada e che mi sarebbe piaciuto invece dedicarmi al mondo del fitness sono stato sovrastato da continue umiliazioni da parte dei miei genitori.....in parole semplici dedicarsi al mondo del personal training è una strada di m***a che non porta a nessun guadagno ma solo alla fame....è da 1 mese che questa cosa sta andando avanti e mi sto ritrovando nella situazione che mi devo fare per forza altri 2 se non 4 dannatissimi anni di ingegneria specialistica (nella carta ci sta scritto che sono 2 ma nella pratica diventano sempre 4 o poco piu). il punto è che da 2 mesi mi alzo la mattina con un'ansia tremenda, quando mi chiedono? sei tranquillo? io rispondo SI ma mai convinto al 100% perchè del mio futuro ho tremendamente paura....mi sono solo accorto in questo ultimo periodo che non ho scelta...non ho soldi per permettermi di fare i corsi da personal trainer...non sono riuscito a trovarmi un lavoretto dopo la laurea (anche se non demordo)...mi trovo in una situazione in cui la mia unica scelta...almeno per ora, è quella di continuare ingegneria e prendermi questa dannata magistrale....mi è stato subito detto che qualsiasi altra strada che prenderò al di fuori di ingegneria, non sarò aiutato......mi hanno piu volte ribadito che non mi avrebbero dato un solo soldo. mi trovo in una situazione in cui accettare la situazione in cui mi trovo è, se non l'unica soluzione. non nascondo nel dire che sono un po disperato e non so proprio che starda prendere.... ogni scelta cheprendo ora....ma qualsiasi cosa mi viene in mente di scegliere....ho un ansia tremenda...

Modificato da Alexander95
Link al commento
Condividi su altri siti

IO.SI.TU.NO

(mi pare di capire) i tuoi genitori abbiano fatto sacrifici economici per farti studiare, e si sentono come “traditi” dalla tua decisione....questo il motivo dell’astio in questo periodo.

Sia chiaro, non sono assolutamente d’accordo con il loro modo di fare nei tuoi confronti...perché non porta a niente, rafforza la tua avversione verso il tuo indirizzo di studi, e non è minimamente costruttivo...

Possiamo però interpretare il loro comportamento osservando la situazione dal loro punto di vista...

Cioè quello di due persone cresciute di sicuro in un’epoca in cui tanti avrebbero voluto studiare ma pochi avevano i mezzi economici per farlo...

Che pensano che ogni titolo di studio sia chissà di quale utilità...

Che da persone adulte, non contemplano il non avere le idee chiare quando si inizia un percorso.

Che stai gettando via un’opportunità e non te ne accorgi...

E così via con i soliti discorsi.

Ora, spero tu abbia capito i motivi del loro risentimento, e del loro non capire la tua scelta.

Che fare come primo step?

Parlarne.

Ma non dire semplicemente “ingegneria ambientale mi fa cagare, smetto”...quanto piuttosto spiegarne i motivi...essere fermo sulle tue posizioni.

Spiegare che quando si finiscono le superiori e si deve scegliere l’università, ben pochi hanno le idee chiare...

Spiegare che un conto è pensare che una facoltà potrà piacerti quando hai 18 anni, e un conto è trovartici nella realtà a 23.

Spiegare che una specialistica probabilmente non ti assicurerà nessun lavoro in più rispetto alla triennale che già hai.

Spiegare che visto che non ti piace, anche se riuscissi a finire con la specialistica, non lo faresti comunque come lavoro.

E soprattutto, demotivato come sei ora, anche volendo continuare, quanti anni ci metteresti per terminare?

5 invece che 2?

Odiando ancora di più quell’ambito? 

A che pro terminare degli studi non obbligatori e costosi, controvoglia e sapendo che non farai mai quel lavoro?

 

Cerca di fargli capire queste cose.

Intanto parti con un piano A, B, C...

Dedicati seriamente e con tutte le energie alla ricerca di lavoro.

Se tu avessi qualche migliaio di € da parte, ti consiglierei di prenotarti un ostello in qualche città estera e provare a cercare altrove...Irlanda, Germania, Svizzera, Belgio.

 

Per calcolare le tue prossime mosse però non devi più fare buon viso a cattivo gioco con l’università...se sei convinto di interromperla, fallo e basta. 

Da li si riparte.

 

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Carnacki

L'università, in particolar modo ingegneria, è una sofferenza. Soprattutto se non sei una persona che già a 19 anni si è fatta tutto il filmino sulla sua vita da medico,avvocato, etc.

Io dopo la triennale in ingegneria ho deciso di continuare, con molta fatica, e ora complice aver trovato una tesi in ambito lavorativo e aver fatto una esperienza all'estero ho reso per me stesso "worth" la mia decisione.

Tuttavia l'università non può essere un peso e una condanna. Soprattutto perché pensare di lavorare nel preciso ambito per cui si è studiato è una limitazione oltre che spesso una cosa improbabile. Quello di buono che può dare l'università è più sui metodi, sull'affrontare le difficoltà, che sulle nozioni in sé (ad ingegneria poi non ne parliamo).

Il mio consiglio, come del resto ti è già stato detto, è di parlarne coi tuoi e di parlarne bene, senza tralasciare nulla e senza essere "superficiale". La vita è la tua, loro possono non essere d'accordo con le tue scelte ma dovrebbero rispettarle, purché non suonino come un mezzo per evitare le difficoltà o come capricci.

Per questo devi sviscerare pienamente la questione, metti tutto sul tavolo.

Successivamente, dimostra coi fatti la tua risolutezza: a me aiutò, dopo aver litigato/parlato/discusso coi miei, dire loro di non continuare a chiedermi cose tipo "come va con lo studio? Sei tranquillo? Come sei messo?"... A mio avviso sono frasi che, seppur dette a fin di bene, ottengono l'effetto opposto.

Prendi una decisione, esprimila ma poi perseguila! Hai 23 anni, la tua vita non può già essere determinata, qualsiasi strada prendi sarà faticosa ma deve essere la tua, non quella che vorrebbero i tuoi... E soprattutto si può cambiare idea nel mentre, facendo tesoro delle esperienze: perciò è meglio darsi obiettivi a breve-medio termine a mano a mano.

Sii onesto con loro, a costo di litigarci.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Alexander95
38 minuti fa, IO.SI.TU.NO ha scritto:

(mi pare di capire) i tuoi genitori abbiano fatto sacrifici economici per farti studiare, e si sentono come “traditi” dalla tua decisione....questo il motivo dell’astio in questo periodo.

Sia chiaro, non sono assolutamente d’accordo con il loro modo di fare nei tuoi confronti...perché non porta a niente, rafforza la tua avversione verso il tuo indirizzo di studi, e non è minimamente costruttivo...

Possiamo però interpretare il loro comportamento osservando la situazione dal loro punto di vista...

Cioè quello di due persone cresciute di sicuro in un’epoca in cui tanti avrebbero voluto studiare ma pochi avevano i mezzi economici per farlo...

Che pensano che ogni titolo di studio sia chissà di quale utilità...

Che da persone adulte, non contemplano il non avere le idee chiare quando si inizia un percorso.

Che stai gettando via un’opportunità e non te ne accorgi...

E così via con i soliti discorsi.

Ora, spero tu abbia capito i motivi del loro risentimento, e del loro non capire la tua scelta.

Che fare come primo step?

Parlarne.

Ma non dire semplicemente “ingegneria ambientale mi fa cagare, smetto”...quanto piuttosto spiegarne i motivi...essere fermo sulle tue posizioni.

Spiegare che quando si finiscono le superiori e si deve scegliere l’università, ben pochi hanno le idee chiare...

Spiegare che un conto è pensare che una facoltà potrà piacerti quando hai 18 anni, e un conto è trovartici nella realtà a 23.

Spiegare che una specialistica probabilmente non ti assicurerà nessun lavoro in più rispetto alla triennale che già hai.

Spiegare che visto che non ti piace, anche se riuscissi a finire con la specialistica, non lo faresti comunque come lavoro.

E soprattutto, demotivato come sei ora, anche volendo continuare, quanti anni ci metteresti per terminare?

5 invece che 2?

Odiando ancora di più quell’ambito? 

A che pro terminare degli studi non obbligatori e costosi, controvoglia e sapendo che non farai mai quel lavoro?

 

Cerca di fargli capire queste cose.

Intanto parti con un piano A, B, C...

Dedicati seriamente e con tutte le energie alla ricerca di lavoro.

Se tu avessi qualche migliaio di € da parte, ti consiglierei di prenotarti un ostello in qualche città estera e provare a cercare altrove...Irlanda, Germania, Svizzera, Belgio.

 

Per calcolare le tue prossime mosse però non devi più fare buon viso a cattivo gioco con l’università...se sei convinto di interromperla, fallo e basta. 

Da li si riparte.

 

hai pienamente ragione...infatti mi ritrovo in tutto quello che hai detto....dalla prima all'ultima parola......quando mi sono espresso mi hanno dato contro non poco.....

Link al commento
Condividi su altri siti

Alexander95
28 minuti fa, Improve Your Skill ha scritto:

L'università, in particolar modo ingegneria, è una sofferenza. Soprattutto se non sei una persona che già a 19 anni si è fatta tutto il filmino sulla sua vita da medico,avvocato, etc.

Io dopo la triennale in ingegneria ho deciso di continuare, con molta fatica, e ora complice aver trovato una tesi in ambito lavorativo e aver fatto una esperienza all'estero ho reso per me stesso "worth" la mia decisione.

Tuttavia l'università non può essere un peso e una condanna. Soprattutto perché pensare di lavorare nel preciso ambito per cui si è studiato è una limitazione oltre che spesso una cosa improbabile. Quello di buono che può dare l'università è più sui metodi, sull'affrontare le difficoltà, che sulle nozioni in sé (ad ingegneria poi non ne parliamo).

Il mio consiglio, come del resto ti è già stato detto, è di parlarne coi tuoi e di parlarne bene, senza tralasciare nulla e senza essere "superficiale". La vita è la tua, loro possono non essere d'accordo con le tue scelte ma dovrebbero rispettarle, purché non suonino come un mezzo per evitare le difficoltà o come capricci.

Per questo devi sviscerare pienamente la questione, metti tutto sul tavolo.

Successivamente, dimostra coi fatti la tua risolutezza: a me aiutò, dopo aver litigato/parlato/discusso coi miei, dire loro di non continuare a chiedermi cose tipo "come va con lo studio? Sei tranquillo? Come sei messo?"... A mio avviso sono frasi che, seppur dette a fin di bene, ottengono l'effetto opposto.

Prendi una decisione, esprimila ma poi perseguila! Hai 23 anni, la tua vita non può già essere determinata, qualsiasi strada prendi sarà faticosa ma deve essere la tua, non quella che vorrebbero i tuoi... E soprattutto si può cambiare idea nel mentre, facendo tesoro delle esperienze: perciò è meglio darsi obiettivi a breve-medio termine a mano a mano.

Sii onesto con loro, a costo di litigarci.

 

cazz....sono curioso...se ti va raccontami qualcosa in più

Link al commento
Condividi su altri siti

Alexander95
1 minuto fa, Alexander95 ha scritto:

hai pienamente ragione...infatti mi ritrovo in tutto quello che hai detto....dalla prima all'ultima parola......quando mi sono espresso mi hanno dato contro non poco.......mi sono accorto che andando avanti le scienze motorie è la mia passione.....mi stanno sempre dico anche i miei nonni...che non ci faccio un c***o con quella laurea.....

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Carnacki
1 minuto fa, Alexander95 ha scritto:

cazz....sono curioso...se ti va raccontami qualcosa in più

Curioso di cosa in particolare?

Link al commento
Condividi su altri siti

Alexander95
6 minuti fa, Improve Your Skill ha scritto:

Curioso di cosa in particolare?

l'ingegneria che hai fatto...le difficoltà incontrate e come hai reagito vedendo che quello che c era non ti piaceva.

Link al commento
Condividi su altri siti

Carnacki
1 minuto fa, Alexander95 ha scritto:

l'ingegneria che hai fatto...le difficoltà incontrate e come hai reagito vedendo che quello che c era non ti piaceva.

L'ingegneria è quella dei materiali & nanotecnologie.

Sin dal primo anno ho avuto molte difficoltà, sia a livello di studio (non avevo le basi per stare al passo su tutto) che di applicazione. Mi sono messo d'impegno, ogni settimana dicevo a me stesso che volevo mollare e ogni mese lo esplicitavo ai miei. Ho fatto litigate per i voti, perché ovviamente loro avevano certe aspettative, ma ho fatto capire loro che stavo lottando per stare a galla, non per eccellere.

Perché allora ho scelto ingegneria mi dirai? Avevo a noia quanto fatto al liceo, e comunque gli argomenti mi interessavano: non tutti, non tutte le materie ma mi interessavano.

Negli anni successivi ho avuto numerose crisi, sia personali che con l'università... Ho passato quasi un anno intero senza combinare niente, anno importantissimo per me poiché proprio allora sono arrivato al punto di rottura e ho reagito: aiuto psicologico, accettazione dei miei limiti accademici, forum... Da lì c'è stata ancora ulteriore fatica per portare a casa, a 23 anni come per te, la triennale.

In quel periodo mi ero convinto di voler lavorare una volta preso quel pezzo di carta, ma parlandone con altre persone mi sono convinto a continuare.

Il programma è di laurearmi nel 2019... Se fai due conti, ci avrò messo altri 3 anni a fare la magistrale, ma sono anni che ho vissuto in modo diverso.

Ho fatto i miei sbagli, seguendo poco rispetto alla triennale, ma impegnandomi di più, con l'idea di portare a casa un esame traendone quanto più possibile nel caso fosse um argomento a me indigesto, dando tutto me stesso con ottimi risultati in quello che mi piaceva. La svolta poi per me è stata fare un semestre all'estero; dal punto di vista accademico è stata una ulteriore zappa sui piedi, ma dal punto di vista umano è stato un toccasana... Una volta tornato nell'arco di un anno (quello appena passato) ho dato tutti gli esami rimanenti e mi sono sbattuto fra colloqui e impegni per iniziare una tesi che potesse piacermi, su argomenti che apprezzo.

Arrivato a questo punto, sto tirando le somme.

Non mi piace studiare, soprattutto non mi piace studiare nel modo in cui lo impone l'università. Sono però una persona curiosa, che trae forza dall'avere responsabilità, e sicuramente le difficoltà prima descritte mi hanno temprato.

Il fatto è che io ho scelto un mio percorso, senza garanzie esterne, spesso litigano o altro. Non sto più a pensare all'età ma a quello che so fare e soprattutto quello che so dare e l'attitudine che ho anche quando non so fare qualcosa.

Per concludere, hai davanti varie strade, il fatto è che le devi scegliere tu. È giusto che le spieghi ai tuoi ma sono tue scelte. Scelte di cui vivrai le conseguenze, ma solo tue.

Se vuoi iniziare un nuovo percorso di studi a 23 anni, fallo. Hai tutto il tempo.

Se vuoi cercare un lavoro fallo, sei giovanissimo.

Se vuoi portare a casa sto pezzo di carta di ingegneria fallo, ma per te, non per i nonni o per i genitori.

Fai la tua scelta e portala avanti, nessuna delle opzioni sarà facile. La prima difficoltà è capire cosa vuoi, la seconda è interfacciarti con i tuoi cari, la terza è avanzare, anche di poco ma avanzare...chi si ferma è perduto.

Spero di esserti stato d'aiuto

Link al commento
Condividi su altri siti

ganimede
Il 1/1/2019 alle 17:03 , Alexander95 ha scritto:

buonasera a tutti...è da un bel pezzo che non entravo in questo forum per confrontarmi un po con voi......sono riuscito finalmente (all'età di 23 anni) a laurearmi in ingegneria civile e ambientale con 1 anno di ritardo rispetto alla media attuale...salvo poi alla fine scoprire che ciò che ho studiato mi ha fatto letteralmente ca***e il ca**o. ovviamente una cosa del genere ha letteralmente devastato i miei genitori dal punto di vista psicologico, nell'istante in cui ho comunicato a loro stessi che purtroppo ingegneria non è la mia strada e che mi sarebbe piaciuto invece dedicarmi al mondo del fitness sono stato sovrastato da continue umiliazioni da parte dei miei genitori.....in parole semplici dedicarsi al mondo del personal training è una strada di m***a che non porta a nessun guadagno ma solo alla fame....è da 1 mese che questa cosa sta andando avanti e mi sto ritrovando nella situazione che mi devo fare per forza altri 2 se non 4 dannatissimi anni di ingegneria specialistica (nella carta ci sta scritto che sono 2 ma nella pratica diventano sempre 4 o poco piu). il punto è che da 2 mesi mi alzo la mattina con un'ansia tremenda, quando mi chiedono? sei tranquillo? io rispondo SI ma mai convinto al 100% perchè del mio futuro ho tremendamente paura....mi sono solo accorto in questo ultimo periodo che non ho scelta...non ho soldi per permettermi di fare i corsi da personal trainer...non sono riuscito a trovarmi un lavoretto dopo la laurea (anche se non demordo)...mi trovo in una situazione in cui la mia unica scelta...almeno per ora, è quella di continuare ingegneria e prendermi questa dannata magistrale....mi è stato subito detto che qualsiasi altra strada che prenderò al di fuori di ingegneria, non sarò aiutato......mi hanno piu volte ribadito che non mi avrebbero dato un solo soldo. mi trovo in una situazione in cui accettare la situazione in cui mi trovo è, se non l'unica soluzione. non nascondo nel dire che sono un po disperato e non so proprio che starda prendere.... ogni scelta cheprendo ora....ma qualsiasi cosa mi viene in mente di scegliere....ho un ansia tremenda...

non ci sputare sopra agli studi che hai fatto...

anzi devi esserne fiero, stai per diventare un  ingegnere, sei nella elite dei laureati...

e non è tanto per quello che stai studiando ma per il tipo di forma mentis e preparazione che questa facoltà ti da che devi terminare per il tuo bene...

io ho la tua stessa laurea presa ormai 20 anni fa (ingegneria civile vecchio ordinamento ) : non me ne è mai fregato un cazzo dell' idraulica , della scienza delle costruzioni, della fisica tecnica ecc..ho scelto questo tipo di ingegneria solo perchè mi faceva meno ca.gare delle altre...

ma sono ancora oggi orgoglioso e grato degli studi che ho fatto ( se tornassi indietro rifarei tutto alla stessa identica maniera)che mi hanno permesso di acquisire la capacità di imparare in breve tempo quasi qualunque cosa voglia fare , tanto è vero che ho fatto l'ingegnere civile solo per pochissimo tempo e poi ho fatto tutt'altro seguendo le mie volontà ed aspirazioni in campi molto distanti dai miei studi, ma grazie ad essi sono riuscito dove tanti, che non avevano la preparazione di base e la formazione allo studio e all' autoapprendimento che ingegneria ti da, hanno fallito...

il mio consiglio è quindi di vedere questi studi come la migliore palestra che puoi fare per prepararti a perseguire poi i tuoi obiettivi...

dei miei compagni di corso solo una minima parte fa l' ingegnere civile, la maggior parte lavorano in campi del tutto differenti ma tutti, che io sappia, con risultati economici e professionali che tanti altri miei coetanei laureati nelle altre facoltà possono solo sognare tranne alcune eccezioni...

prova a considerare questo punto di vista, e forse troverai la motivazione per terminare prima i tuoi studi e poi per seguire le tue aspirazioni con una formazione allo studio, alla dedizione, all' apprendimento con i controcoglioni, che poche facoltà come ingegneria possono darti

Modificato da ganimede
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...