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Discorso con la mia ragazza


Carnacki

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2 ore fa, gold86 ha scritto:

Quello che hai scritto mi ha colpito molto.

E' frutto di una consapevolezza di se stessi che non è certo merce comune, specie in ragazzi della tua età.

Anche quello che hai scritto di lei, e le stesse parole che lei ha usato in merito al "cambio di marcia", denotano una transizione.

Una transizione a tutto tondo, non tanto una transizione verso qualcun altro.

Il che è senz'altro positivo, specie se si guarda alla relazione con l'altro non come un modo per "sistemarsi" ma come un modo per mettersi in gioco e migliorarsi come singoli.

Per come la vedo io, da quanto racconti, sono stati 3 anni spesi in maniera ottima per entrambi se vi hanno portato a questo.

A sentirvi cresciuti, cambiati, a interrogarvi sui vostri limiti e a scegliere di sperimentarvi come singoli, forti dell'esperienza vissuta con l'altro e della consapevolezza acquisita.

Vivere un rapporto vero, in definitiva, è un privilegio riservato ai coraggiosi.

E il tuo coraggio è evidente in ciò che hai scritto, anche quando parli del tuo timore di affrontare te stesso e del dolore che provi in questo momento.

Perché solo i vigliacchi si nascondono dalle proprie paure e da se stessi, non gli uomini.

 

Vai incontro a un periodo tanto duro quanto pieno di vita.

Tra qualche giorno lei ti mancherà come l'aria che respiri e ti sentirai morire dentro per quanto ti sentirai solo.

Specie quando sarai nel tuo letto, la notte, prima di dormire.

E ripenserai a voi, abbracciati nel letto prima di dormire.

A com'era allungare la tua gamba e sentirla lì, vicino a te, rannicchiata sotto le coperte una mattina di dicembre.

Ho ancora le lacrime agli occhi se ripenso alle volte in cui è capitato a me.

 

Questo sarà il momento in cui dovrai essere più forte.

Tanto forte da avere il coraggio di guardare dentro all'abisso che è dentro di te e tuffartici dentro senza salvagente.

Riemergerai tra qualche tempo dall'apnea, con la consapevolezza di saper nuotare alla perfezione tra le correnti.

"improve your skill" 

 

 

   

Questa sensazione già ieri notte l'ho vissuta, e probabilmente la vivrò per un po' di tempo. Anche la stretta allo stomaco mi ha accompagnato nelle prime ore oggi al lavoro.

Un po' della paura è stata affrontata oggi, parlandone con amici, i quali non sapevano di certi miei aspetti, o almeno con loro non erano così esasperati. È stato difficile parlarne ma dovevo iniziare a farlo. Loro mi sono molto vicini, e una parte di me vorrebbe sapere se loro terranno i contatti con lei (la conoscono ma uscivamo non spesso tutti insieme). Ma forse questo non è il momento di mordere la mano che vuole nutrirmi, e forse è solo una paranoia mia. Sarà che temevo che i miei amici non mi avrebbero capito... E invece percepisco che si stanno sforzando, e mi sento fortunato

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1 minuto fa, alexg80 ha scritto:

Ogni tuo posto in questo thread merita 10 likes. Non ho davvero niente da dire......Oltretutto sono contento che un ragazzo di 26 anni abbia già tanta maturità e forza mentale (io alla tua età credevo ancora a babbo natale). 

Non so cosa rispondere davvero... Sarà che a me alle volte sembra di essere "indietro" in tante cose e che 26 anni siano non troppi ma nemmeno pochi! Forse in questo momento vedendomi "da fuori" rispetto a una relazione posso iniziare anche io a capire quanto possa essere maturato in questi anni

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16 minuti fa, Improve Your Skill ha scritto:

Non so cosa rispondere davvero... Sarà che a me alle volte sembra di essere "indietro" in tante cose e che 26 anni siano non troppi ma nemmeno pochi! Forse in questo momento vedendomi "da fuori" rispetto a una relazione posso iniziare anche io a capire quanto possa essere maturato in questi anni

Tranquillo.. non si finisce mai di imparare. Questo vale per tutti. Se tutti reagissero come te, potremmo chiudere la sezione one itis. 

Modificato da alexg80
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Stanotte sono riuscito a dormire, complice forse la stanchezza. Ieri sera per distrarmi sono andato ad arrampicare, è stato un po' strano non sentirla dopo per raccontarle come fosse andata.

Rispetto a ieri mi sento bene, ma so che sarà un po' un saliscendi. Ora come ora non mi manca se non nelle "piccole" cose, come appunto il condividere riflessioni sulle proprie esperienze.

Proprio oggi sul lavoro (sto facendo un tirocinio di tesi), mi è stato detto che su alcune cose sono un po' indietro e di darmi da fare; ecco, in queste situazioni, che mi mettono a disagio ma che quando ingrano riesco a superare, ero solito parlarne anche con lei per avere una marcia in più. Ora ovviamente ne parlerò con altri, oltre ovviamente ad affrontare le cose da solo.

Uno step importante che devo fare è non vivere le cose in maniera catastrofica, altrimenti si innesca il loop vivo un evento --> mi sembra catastrofico --> le emozioni negative prevaricano --> mi abbatto --> non combino nulla.

Forse appunto anche in questo lei riusciva a risollevarmi nonostante le costasse fatica, come io facevo con lei in altri casi. Coi miei amici tendevo ad aprirmi di meno su alcune questioni, vedrò di accettare aiuto da ovunque possa venire, e di non sostituirlo alla mia volontà.

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Iperbole

Cerca solo di non limitarti nell’attesa del momento in cui “ti sentirai pronto”. E’ giusto e 
auspicabile che tu viva la sofferenza e tutte le emozioni negative, perché proprio da queste
puoi cavare una crescita significativa. Ma non considerare quel momento come una variante
incontrollabile che può arrivare solamente grazie al corso del tempo. Certo, datti il tempo che
serve. Ma sii cosciente del fatto che per ritrovare la forza e la grinta la variante più significativa
sei tu. E allora con questo voglio dirti, non precluderti nuove possibilità in attesa di quel giorno
in cui tornerai a sentirti potente, piuttosto, cogli le occasioni che potrebbero offrirti la possibilità
di ritrovarla questa potenza. Se aspetti troppo di sentirti completamente sicuro prima di ripartire,
rischi di prolungare il circolo negativo. E invece il post di OuterSpace mi è piaciuto molto.
Sforzati di avere fiducia, nei tuoi amici, in te stesso.. in quella nuova ragazza che pare
esserti affine, verso cui sei titubante perché ti fa male ancora, ma che potrebbe anche
rivelarsi una decisiva svolta di positività, di riconquista di fiducia nella vita. Se avessi evitato
di averci a che fare a causa del dolore, non l'avresti mai potuto sapere. Non sono molto bravo
ad usare un linguaggio consono a queste situazioni, spero di averti trasmesso l'intento del
post

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10 minuti fa, Iperbole ha scritto:

Cerca solo di non limitarti nell’attesa del momento in cui “ti sentirai pronto”. E’ giusto e 
auspicabile che tu viva la sofferenza e tutte le emozioni negative, perché proprio da queste
puoi cavare una crescita significativa. Ma non considerare quel momento come una variante
incontrollabile che può arrivare solamente grazie al corso del tempo. Certo, datti il tempo che
serve. Ma sii cosciente del fatto che per ritrovare la forza e la grinta la variante più significativa
sei tu. E allora con questo voglio dirti, non precluderti nuove possibilità in attesa di quel giorno
in cui tornerai a sentirti potente, piuttosto, cogli le occasioni che potrebbero offrirti la possibilità
di ritrovarla questa potenza. Se aspetti troppo di sentirti completamente sicuro prima di ripartire,
rischi di prolungare il circolo negativo. E invece il post di OuterSpace mi è piaciuto molto.
Sforzati di avere fiducia, nei tuoi amici, in te stesso.. in quella nuova ragazza che pare
esserti affine, verso cui sei titubante perché ti fa male ancora, ma che potrebbe anche
rivelarsi una decisiva svolta di positività, di riconquista di fiducia nella vita. Se avessi evitato
di averci a che fare a causa del dolore, non l'avresti mai potuto sapere. Non sono molto bravo
ad usare un linguaggio consono a queste situazioni, spero di averti trasmesso l'intento del
post

L'intento penso di averlo capito... Comunque no, non è mia intenzione precludermi qualcosa a priori fino a che non mi sentirò forte. Semplicemente questa forza voglio forse vivermela di più da solo, almeno sul lato sentimentale. Su tutto il resto, non voglio tirarmi indietro...

La fiducia nella vita non l'ho persa, almeno non per ora, questo grazie all'appoggio delle persone che mi sono intorno e al fatto che nonostante abbia chiuso questa relazione (cosa che ritenevo impensabile), nonostante ci siano tante difficoltà, sono ancora vivo e ho ancora la forza di fare

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2 ore fa, Improve Your Skill ha scritto:

Proprio oggi sul lavoro (sto facendo un tirocinio di tesi), mi è stato detto che su alcune cose sono un po' indietro e di darmi da fare;

Anche su questo punto mi sono chiarito con i miei colleghi, nel senso che ho passato il pomeriggio a impostare il lavoro e ho fatto presente che non voglio prendere sottogamba nulla.

Forse avrò sbagliato, verbalizzando il mio disagio, ma in questo momento almeno con le persone a me vicine (questi miei colleghi non sono sicuramente amici ma ci sto a stretto contatto tutti i giorni) voglio essere onesto, facendo comunque seguire alle parole i fatti.

Sulle altre questioni meno importanti (scazzamenti dovuti al traffico, mini-menate sul lavoro col prossimo) cerco di accettare che mi turbino ma che non mi debbano condizionare... Tento di "sfogarmi" solo su cose più grandi e comunque non di impulso 

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10 minuti fa, Improve Your Skill ha scritto:

Sulle altre questioni meno importanti (scazzamenti dovuti al traffico, mini-menate sul lavoro col prossimo) cerco di accettare che mi turbino ma che non mi debbano condizionare... Tento di "sfogarmi" solo su cose più grandi e comunque non di impulso

Bro ti leggo sempre e mi piace come ragioni,

se posso permettermi un pensiero:

Mi sembra che tu la stia affrontando molto bene ma attento a non esagerare con la "maturita" e il controllo.

Mi spiego, sei nella fase in cui la mente va diciamo "in protezione" come un salvavita e ci sta ma se capita un pianto fattelo perchè sei umano e il dolore va sfogato se no resta e rischi di arrivare al muro dopo del tempo.

Non sto dicendo che stai facendo così ma solo di lasciare fluire le emozioni anche non trattenere.

 

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Hai ragione... Domenica ho pianto, oggi avevo un po' la voce spezzata mentre parlavo coi miei colleghi (a quelli più stretti ho detto di questa rottura). Anche quando ho perso una persona cara in maniera ben più grave, ho fatto fatica a piangere se non in determinate occasioni.

Apprezzo le tue parole di stima, comunque... E a parte tutto in momenti come questo mi sento poco maturo. Una visione di un esterno è quello che mi ci vuole

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Per quanto riguarda il discorso sfogo... Al di là di questo momento, vorrei evitare come mi succedeva in passato:

Tante piccole frustrazioni --> reazione finale scomposta quando se ne impilano troppe

Frustrazione medio-grande (come la questione del lavoro di oggi) non affrontata (o al contrario affrontata senza senno) --> la prima stronzatina successiva fa da goccia che fa traboccare il vaso

Per me sono cose difficili, e forse avere questa visione sarà maturo, ma al contempo mi mette davanti a quanto possa essere fragile a volte, nel non sapermi gestire

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