Sono l'unico che si stanca subito delle relazioni sociali?

[Salvatore93 [Partecipante] 212]

Parlo di amicizie e ragazze. Quando avevo 17-18 anni cambiavo amici come le mutande, avevo necessariamente bisogno di cambiare giro, di frequentare persone nuove, mi piacevano le conoscenze superficiali. Ricordo che feci amicizia con un ragazzo che aveva dei problemi, ogni tanto uscivamo. Dopo un paio d anni io ero saturo, non lo sopportavo più. Per cui ho troncato l'amicizia. Lui era anche falso nei miei confronti, ma quello è stato solo il pretesto per interrompere l amicizia, la verità è che era noioso da morire e io avevo trovato altri amici. Gli altri amici andavano bene per un periodo, dopo un po' li trovavo bigotti e non conformi al mio modo di essere. E così via. Ancora oggi sono così, ho bisogno di continui stimoli e non provo piacere nella monotonia. Per assurdo per me il massimo del divertimento sta nel trascorrere la serata con un gruppo di simpatici sconosciuti magari anche un po' brilli che con i soliti 2 amici di sempre. Per non parlare poi delle ragazze. Una mi interessa finché non mi si fila molto, poi nel momento in cui dimostra palesemente il suo interesse e si dà per scontata la mia attrazione crolla. A meno che non la desidero segretamente da anni. In quel caso sarebbe molto eccitante avere una storia con lei. Non immaginate le storie che non ho vissuto perché le tipe si davano per scontate, eppure erano brave e belle ragazze, ma con alcune non ho voluto nemmeno andarci a letto

[vol-à-voile [Partecipante] 8062]

Il forum è pieno di topic così, io stesso ne aprii uno.
Basta "semplicemente" cacciare le palle.

Lo scrissi anche qui che ad Ottobre feci una vacanza da solo a Santorini in un ostello.
Conobbi un sacco di gente e intrallazzai anche con una tipa con cui ero rimasto che ci saremmo poi visti (poi vabè andato tutto a puttane ma non è questo il punto).

Organizzati un viaggio da solo, oltre che stimolante conosci anche tanta gente e ti diverti un botto.

[PapuPetagna [Partecipante] 6108]

Bisognerebbe capire cosa ti da fastidio di queste persone, come intendi tu i rapporti di amicizia, come sono i tuoi rapporti in famiglia ecc... cercare nuovi stimoli è positivo, ma passare da una relazione a un’altra, soprattutto in amicizia dove i rapporti dovrebbero essere più sinceri e liberi, potrebbe essere sintomatico di un tuo disagio interiore

[Salvatore93 [Partecipante] 212]

Ho avuto una famiglia opprimente da sempre, il mio sogno sin da bambino era di essere orfano. Non per qualcosa, ma la famiglia è sempre stato un qualcosa che mi ha tarpato le ali, anziché insegnarmi a volare. L'ho associata a qualcosa di negativo. Ho i brividi quando qualcuno mi dice che si sposerà, soprattutto se si tratta di un uomo. Vuoi rinunciare davvero alla tua libertà e a tutta la figa che c'è nel mondo, oltre che alla tua casa e al tuo stipendio? Evidentemente queste cose ti sono piovute da cielo se le baratteresti così, a cuor leggero, in nome di un "contratto d'amore". Le donne le capisco di più se vogliono sposarsi, loro sono più romantiche, è stato inculcato loro sin da bambine che il principe azzurro esiste e le aiuterà a vivere una vita migliore. A ragionare in visione "due cuori e una capanna". Che poi, è anche una questione di bisogno. La donna ha bisogno di un sostegno da parte dell'uomo. L'uomo per poter campare dignitosamente deve farsi da solo, per cui in un certo senso è più indipendente anche affettivamente parlando.

Tornando al discorso amicizie, mi è capitato che quando l'amicizia si faceva più profonda nascevano nei miei amici (in alcuni di loro) sentimenti di possesso e gelosia. In un caso in particolare io se uscivo dovevo sempre dirlo al mio ora ex migliore amico, altrimenti si offendeva, mi faceva i pezzi e mi faceva i dispetti ribadendomi che non voleva essere trattato come l'ultima ruota del carro. Quando in realtà non rispettava la mia indipendenza, secondo me era anche geloso del fatto che io avevo molti amici e che riuscivo ad uscire in gruppo mentre al contrario lui si sentiva a disagio. Gli ho dovuto mentire quando uscivo, fingevo di essere a casa ma andavo a bere con altri amici. Sarò stronzo? Punti di vista, ma se era per lui io dovevo metterlo sempre al primo posto e uscire con gli altri solo se lui non poteva.

[PapuPetagna [Partecipante] 6108]

Il discorso che fai sulla famiglia è particolarmente forte, mi ha colpito molto. Sognare di essere orfano...un desiderio che resta tale almeno che non sia tu ad uccidere i tuoi genitori. Ti va meglio con gli amici perché per ammazzarli basta non frequentarli più. Questa sensazione di oppressione con cui sei cresciuto la percepisci anche nelle tue relazioni sociali? Oppure ti stanchi semplicemente perché non ti trovi a livello di interessi, di cose da fare? Forse i tuoi rapporti restano sulerficiali e ti stanchi, ma cerchiamo di capire se rimangono tali anche per colpa tua.

La dissertazione sull’uomo e la donna la zompo perché, senza offesa, mi sembra il festival del luogo comune. Chi è che ti ha messo in testa tutta sta roba?

[Salvatore93 [Partecipante] 212]

Esatto, mi va meglio con gli amici per questo motivo. Gli amici inoltre li scegli, hai libero arbitrio. I genitori non li scegli purtroppo, è come il gioco d'azzardo, può andarti bene o male. Devo dire che vedo molti miei amici che sono fortunati con i loro genitori, non solo lasciano loro tutta la libertà del mondo, ma i miei amici si prendono anche il diritto di maltrattarli, ad avere io genitori così ci metterei la firma proprio. Capisco quanto possano essere forti le mie parole, ma questo è un tabù che nessuno ha il coraggio di rompere, di parlarne. Si fà del moralismo ovunque, su questo discorso genitoriale in particolare, come se tutti i genitori fossero santi e tutti i figli fossero demoni, senza mai considerare che le cose potrebbero essere, in certi casi, anche il contrario.

Per quanto riguarda le amicizie a volte mi stanco perchè gli interessi sono diversi, come pure le attività da condividere, in quei casi è la cosa più naturale del mondo voler trovare altri amici. Altre volte invece sento pressione nel senso che a me va bene un certo grado di superficialità, nel senso che non lascio invadere più di tanto i miei spazi. Mi innervosisco quando questi spazi vengono invasi in nome dell'amicizia "profonda". In quanto ritengo molto importante che ci sia reciprocità, ovvero tu puoi invadere i miei spazi nel momento in cui io ti permetto di farlo. Ma nel momento in cui vedi una mia resistenza e insisti la trovo una mancanza di rispetto.

Per quanto riguarda la cosa dell'uomo e la donna ho fatto di tutta l'erba un fascio, non è sempre così ma ne ho viste di relazioni in cui si stà insieme senza che ci sia più passione, più amore, niente. E mi dispiace. Perchè poi penso all'origine di tutte queste relazioni, una volta queste relazioni erano felici. Si faceva sesso, la donna era più passionale. Poi la donna si stufa. L'uomo continua a starci senza più trovare il motivo alcune volte. Perchè, tranne rare eccezioni, l'uomo non è felice di stare con una donna con cui non si fà più sesso

[PapuPetagna [Partecipante] 6108]

Ti do un consiglio perché ci sono passato anch’io. Come te sono cresciuto in una famiglia molto presente: non è facile fare i genitori, se ne avremo la possibilità un giorno ce ne accorgeremo. Il problema però, come vedi, è che quello che viviamo di negativo in ambito familiare poi lo riversiamo nelle amicizie e in coppia.

Quindi, per come la vedo io, devi farti forza e cercare di migliorare i rapporti in famiglia dialogando, cercando di far capire ai tuoi le tue esigenze. Solo così potrai viverti meglio tutte le altre relazioni.

[Salvatore93 [Partecipante] 212]

Come se fosse possibile, la mia situazione è particolare e realmente non risolvibile. Se non ci passi non lo puoi capire.