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Edo

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19 ore fa, Human ha scritto:

Ed amo, fottutamente amo, che questo post sia venuto così lungo e chi solo ha la volontà di leggerlo e capire arriverà alla fine di questo.

Letto

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7 ore fa, Edo ha scritto:

Dato che la lingua per la stesura dei post è l'italiano (come da regolamento), potresti tradurre per favore? 😉

Certo.

'Siete entrate in punta di piedi, ed ora volete prendere il sopravvento'

 

M.

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5 ore fa, MPhoenix ha scritto:

Certo.

'Siete entrate in punta di piedi, ed ora volete prendere il sopravvento'

 

M.

Ma anche no, anche perché chi arriva sopra ha più possibilità di cadere a ha un sacco di rogne da sbrigare

Lascio queste incombenze ad altri 😉

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On 2/15/2019 at 9:30 AM, Edo said:

Proposta provocatoria ma neanche tanto: che ne pensate di mettere nel regolamento delle regole di "condotta" nella stesura dei post? Mi riferisco per es alla lunghezza... 

Per es limite di una sola metafora per post e non più di 10 righe di post se si è usata la metafora. Tutto ciò tranne che per i report

Ho notato che molto spesso gli interventi lunghi soprattutto quelli filosofici sono ripetitivi, pieni di metafore arzigogolate (ad alcuni riescono meglio ad altri no, con buona pace per la comprensione del testo e no, non mi riferisco a un problema di analfabetismo funzionale) e spesso gli utenti affermano limpidamente di non leggerli tutti e comunque si risponde, con il rischio di ripetere le stesse cose già scritte e rispondere a cose lette di fretta e solo parzialmente, e generare piccoli flame

Altri forum che ho avuto modo di frequentare adottano regole simili, che ne pensate? @TAuRus @GTC  

Esco da un buco di roccia. Non so stare in piedi. Intorno a me un universo che si evolve, ciuccio il seno di madre terra e imparo a gattonare. Vedo il cielo che mi esplode dentro.  Irraggiungibile. Cazzo cammino!!! Troppo duro per me, troppo pesante,  brutale. Troppe insidie per la mente innocente di chi non sa leggere. Il dramma della vita si insinua come un cazzo di verme solitario.  Divento vittima e predatore. Una iena,  un essere talmente nobile, matriarcale, quanto opportunista. Non capisco. Il cervello mi esplode. Sto male. Tanto. Scavo per tornare nel mondo della fredda pietra, la terra del duro inverno. Scopro però di poter correre e saltare. Scopro il cielo e il mare. Capisco di poter sfruttare l'attimo di estraneazione per librarmi in qualcosa di...diverso . Maldestramente mi muovo e una luce illumina i miei occhi. Scopro che posso evitare la terra. Che posso farmi trasportare dal vento, masturbarmi e col mio seme creare uno spruzzo di stelle. Devo tornare. Cazzo si devo tornare. Troppo per me, ancora. Tocco terra, come non mai . Una terra che non è più la stessa, rovi rossi sono nati dove ho toccato piede. Rovi capaci di far maturare more purpuree. Mi basta. Ho gia fatto abbastanza. Devo scappare ancora perchè l'indole spazzina che è in me mi sussurra. Mi tenta. Ancora troppo piccolo,  troppo stupido per rendermi conto del potenziale. Devo scappare. Salto ancora,  deluso dal mondo,  deluso dai miei simili, da me stesso e dalla vita. Ma scopro di potermi muovere come un satellite, scopro che posso volare. E come un satellite muovo il mare. Scrosci d'acqua che levigano la pietra che mi ha messo al mondo. Eclissi che cambiano gli uomini, riflessi rosa e turchese che sfondano l'anima. Un caos viola che mi fa piangere. Una cascata che gronda dal mio cuore. È ancora troppo. Cazzo continuo a non capire. Ho perso il controllo. Non so piu chi sono. Devo tornare in quel mondo di merda che mi culla. Ancora. Ma atterro in punta di piedi. E nascono fragole selvatiche, edera, cornioli, funghi dalle forme perfette. Fiori di pesco in un'asettica nottata di fumo. Ballo in un inferno. E non ne capisco il fine. Sei pronta? Sul serio? A lasciare tutto questo?

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Starver
Il 17/2/2019 alle 19:26 , Secutor ha scritto:

Esco da un buco di roccia. Non so stare in piedi. Intorno a me un universo che si evolve, ciuccio il seno di madre terra e imparo a gattonare. Vedo il cielo che mi esplode dentro.  Irraggiungibile. Cazzo cammino!!! Troppo duro per me, troppo pesante,  brutale. Troppe insidie per la mente innocente di chi non sa leggere. Il dramma della vita si insinua come un cazzo di verme solitario.  Divento vittima e predatore. Una iena,  un essere talmente nobile, matriarcale, quanto opportunista. Non capisco. Il cervello mi esplode. Sto male. Tanto. Scavo per tornare nel mondo della fredda pietra, la terra del duro inverno. Scopro però di poter correre e saltare. Scopro il cielo e il mare. Capisco di poter sfruttare l'attimo di estraneazione per librarmi in qualcosa di...diverso . Maldestramente mi muovo e una luce illumina i miei occhi. Scopro che posso evitare la terra. Che posso farmi trasportare dal vento, masturbarmi e col mio seme creare uno spruzzo di stelle. Devo tornare. Cazzo si devo tornare. Troppo per me, ancora. Tocco terra, come non mai . Una terra che non è più la stessa, rovi rossi sono nati dove ho toccato piede. Rovi capaci di far maturare more purpuree. Mi basta. Ho gia fatto abbastanza. Devo scappare ancora perchè l'indole spazzina che è in me mi sussurra. Mi tenta. Ancora troppo piccolo,  troppo stupido per rendermi conto del potenziale. Devo scappare. Salto ancora,  deluso dal mondo,  deluso dai miei simili, da me stesso e dalla vita. Ma scopro di potermi muovere come un satellite, scopro che posso volare. E come un satellite muovo il mare. Scrosci d'acqua che levigano la pietra che mi ha messo al mondo. Eclissi che cambiano gli uomini, riflessi rosa e turchese che sfondano l'anima. Un caos viola che mi fa piangere. Una cascata che gronda dal mio cuore. È ancora troppo. Cazzo continuo a non capire. Ho perso il controllo. Non so piu chi sono. Devo tornare in quel mondo di merda che mi culla. Ancora. Ma atterro in punta di piedi. E nascono fragole selvatiche, edera, cornioli, funghi dalle forme perfette. Fiori di pesco in un'asettica nottata di fumo. Ballo in un inferno. E non ne capisco il fine. Sei pronta? Sul serio? A lasciare tutto questo?

Bel messaggio. Uno che sà la sua!

Ripensando alla proposta di modificare il limite di parole per ciascun post, non la condivido. Il forum è nato per ascoltare e raccogliere - senza limiti - i pensieri di tutti. Certo che se i partecipanti scrivono papiri lasciandosi trasportare dalla generosità della penna, si finisce per tralasciare la sostanza del messaggio e la ragionevolezza cesserebbe di esistere. Ma tanto che cazzo sto dicendo? D'altronde mi pare comprensibile. 

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