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Pillola di Seduzione 10: Cosa fare se pensi di essere brutto o di avere dei difetti?


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OldPlayer
2 minuti fa, TADsince1995 ha scritto:

Giusto per fare un esempio. Venerdì ero sul tram, accanto a me c'era una coppia, giovane, sui 18 anni entrambi. Lui sarà stato uno e sessanta scarsi, una delle poche volte che mi sono sentito "alto". Lei era una tappetta, ma molto molto carina.

Ieri sono stato a un carnevale. Nella folla noto una coppia, lui sarà stato più o meno quanto me, era totalmente pelato. Lei era una delizia.

L'altezza conta? Sì, certo. Ne sono consapevole, il mio metro e settanta è l'altezza più insignificante dell'universo. Non ci posso fare nulla e non ho intenzione di farmi spaccare le gambe per guadagnare 8 cm, come ho sentito dire qui in giro. Anzi, considerando le mie origini meridionali e i miei genitori che sono entrambi dei tappi allucinanti, mi è andata pure bene.

A certe donne risulterò ridicolo nell'approccio? Certamente. Molte donne, specialmente quelle alte, mi escluderanno a priori? Sì. In molti casi è un limite.

Però di game con donne anche un po' più alte di me ne ho avuti diversi. Una di loro voleva pure sposarmi! 😄 

Anche io sono sul 1.70..... 1.72 per la precisione....

Il problema è che alcune donne considerano la loro altezza comprensiva di tacchi.....

Considerando un tacco 6 un "classico" va da se che una donna di 1.67 pensa di essere più alta di te 😝

Fortunatamente però la media dell'altezza delle donne è intorno al 1.60.  1.65 quindi un bel po' di topa disponibile rimane 😉

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TADsince1995
8 minuti fa, OldPlayer ha scritto:

Anche io sono sul 1.70..... 1.72 per la precisione....

Il problema è che alcune donne considerano la loro altezza comprensiva di tacchi.....

Considerando un tacco 6 un "classico" va da se che una donna di 1.67 pensa di essere più alta di te 😝

Fortunatamente però la media dell'altezza delle donne è intorno al 1.60.  1.65 quindi un bel po' di topa disponibile rimane 😉

La ex che voleva sposarmi era 1,73 a piedi nudi. Quando metteva i tacchi alti sembravo grande puffo! 😄 

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3 ore fa, OldPlayer ha scritto:

Anche io sono sul 1.70..... 1.72 per la precisione....

Il problema è che alcune donne considerano la loro altezza comprensiva di tacchi.....

Considerando un tacco 6 un "classico" va da se che una donna di 1.67 pensa di essere più alta di te 😝

Fortunatamente però la media dell'altezza delle donne è intorno al 1.60.  1.65 quindi un bel po' di topa disponibile rimane 😉

No, si dice  altezza mezza bellezza....  il problema è che molte donne vogliono l'uomo perfetto. Io sono 185 cm, non sono nemmeno cosi male, credo. Ho ancora i capelli (neri), forse anzi sicuramente potrei curare meglio il mio look, ma non ho la panza e non ho difetti fisici.

Tranki... che palano anche quelli più alti  😂😂

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OldPlayer
54 minuti fa, alexg80 ha scritto:

No, si dice  altezza mezza bellezza....  il problema è che molte donne vogliono l'uomo perfetto. Io sono 185 cm, non sono nemmeno cosi male, credo. Ho ancora i capelli (neri), forse anzi sicuramente potrei curare meglio il mio look, ma non ho la panza e non ho difetti fisici.

Tranki... che palano anche quelli più alti  😂😂

Vi palano meno.....e quantomeno tu con le donne dal 1.70 in su puoi provarci senza essere scartato a priori 😄

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MPhoenix

Bellissimo video.

 

Aggiungerei che anche gli inestetismi del viso possono essere trattati, con la chirurgia estetica /maxillo facciale.

Spesso il cammino è lungo, faticoso e richiede un certo investimento economico.

 

Ma è molto più fruttuoso spendere le proprie energie in questo cammino e nel guadagnare il necessario che diventare sommi conoscitori delle statistiche di matching su Tinder di donne e uomini belli/brutti,  passando il proprio tempo a contorcersi rimuginando su queste scomode verità.

 

M.

 

Modificato da MPhoenix
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Bussola
Il 3/3/2019 alle 22:23 , TAuRus ha scritto:

 

Ciò che in realtà spesso ci fa male è l'egocentrismo, il "voglio/devo piacere a tutte"... Ma la verità è che non sei una banconota da 500€ per piacere a tutti (e pure con quella alcuni ci accendono il sigaro per dispetto).

Perchè vedi "male" l'egocentrismo? 

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Oceano123
Il 12/3/2019 alle 02:40 , Human ha scritto:

Un contributo a chi crede di avere troppi difetti in questa fottuta Vita.

La Vita non è equa.
La Vita non è giusta.
La Vita non è democratica.
La Vita non ha nulla contro di te.
Le sei indifferente, non tifa o non infierisce contro di te.
Le sei indifferente.
Fottutamente indifferente.
La Vita non contempla l'esistenza del bene e del male, nè del giusto o dello sbagliato.
A lei interessa solo perpetrarsi, che sia tu a farlo o gli altri milioni di esseri umani su questo mondo, o le altre migliaia di forme di vita diverse su questo pianeta, poco importa.
Alla Vita il tuo sorriso o il tuo pianto rimane indifferente.


Sapendo questo, da questo e con questo, bisognerebbe iniziare a riflettere, guardarsi allo specchio e porsi delle domande.
Qua parliamo di seduzione, di relazioni, di donne, di sesso e di istinto che altro non è che una parte di quel sorriso e quel benessere che ognuno vorrebbe nella sua vita.

E allora parliamo di questo.
È vero. Oramai lo sanno anche le pietre.
C'è ancora qualcuno che pensa che con una frase, un gioco di parole o qualche storiella possa portarsi a casa una figa?
Magari gli va di culo una volta su centinaia di aperture, mentre apre a rotta di collo senza cognizione di causa, con una che magari ci stava pure se la prendeva per un braccio e le diceva: "Vieni, andiamo a scopare!".

No, penso che ce ne siano oramai pochi convinti di queste antiche leggende.
Là fuori e pieno di vita, realtà nuda e cruda come asfalto ruvido a 300km/h sulla faccia!
Ce la succhiamo tutti.
E basta un po di esperienza sul campo per capire la realtà delle cose.

Sei esteticamente sopra la media, o addirittura molto sopra la media? Blatera pure della merda che ha nel cervello la prima che ti passa davanti, che tanto in bagno una scopatina te la fai! Che poi loro pensano sia una condanna perchè vogliono solo il tuo cazzo ma gli fai schifo per una relazione: Cosa che un uomo alle prime armi maledice, poi benedice.
Sei ricco sfondato, hai soldi, status, potere? Davvero? Di cosa stiamo parlando? Lo so che hai parlato del nome del suo cagnolino merdoso in chat e lei ti ha chiesto tra le righe di fartela. Semplice, veloce, facile.

Non sei tra questi fortunati?
Hai la faccia come la merda? Sei povero? Non hai un amico? O comunque sei rilegato nella nauseante calca della normalità, della massa, nè carne nè pesce, condannato a fare salti mortali per scoparti qualcuna ogni tanto, che poi ti scassa pure il cazzo?

Bene. Puoi risolvere? Risolvi!
Non puoi? Accetta e inizia a farti qualche domanda.

Là fuori c'è gente che ha perso tutto, bambini che muoiono sotto le bombe, giovani che muoiono di tumore, persone che si svegliano con la merda fino al collo e con la voglia di farla finita un giorno sì e l'altro pure.

Perchè? Perchè alla Vita non fotte un cazzo di noi.
Davvero, non gliene fotte un cazzo. Non è equa e distribuisce regali stupendi e merda a caso, a cazzo e senza alcuna logica.
Trovi sia ingiusto che un ragazzo nasca con una buona genetica e le abbia tutte sotto a sbavare, mentre tu fai quadrare un cerchio per farti qualche tipa carina, o magari ti vomitano in faccia appena ti avvicini?

Bene, lo è.
Come è ingiusto che tu sia qua e che qualcuno muoia giovane.
Alla vita non gliene fotte un cazzo!

Vorrei che si capisse questo.
Che non è un guardare in basso a chi sta peggio per sentirsi meglio, ma è un dirti di urlare e spaccare il mondo.

Hai queste carte, e hai solo questa partita per giocarla!
Le tue carte fanno schifo?
Puoi lamentarti, e credimi che non ti biasimerò, ti comprenderò e capirò. La Vita è una puttana e se non hai voglia di combattere, fa pure. Se non hai voglia di faticare e sputare sangue per raggiungere quello che altri hanno con un movimento di un dito, ne hai tutto il diritto.

C'è questa cultura che ti vuole forte e con le palle d'acciaio, ma sono cazzate. Non hai più voglia di combattere? Hai carte di merda e non ne puoi più di vedere persone che non fanno un cazzo avere tutto mentre tu sputi sangue e hai feci in bocca? Bene. Ne hai tutto il diritto.

Perchè no, hai ragione, non è vero che il bene va a chi lo merita e la felicità segue chi combatte per averla.
C'è chi per sorridere deve sputare sangue e chi ha tutto servito su un piatto d'argento.
È vero, lo so, e se vuoi lamentarti fallo, ripeto, ti comprenderò.

Però puoi anche decidere che magari qualcosa la vuoi strappare, che prima di salutarla questa Vita vuoi berne un po del suo nettare in mezzo a tutto questo veleno.
E allora, combatti.
Lascia parlare chi ha tutto e non capisce un cazzo, digli di succhiarti le palle, urla contro sto cazzo di mondo e vattene facendo più danni possibili.

Vattene facendo più danni possibili.

E questo lo puoi fare solo se inizi a capire che quella fottuta sequenza genetica che ti porti dentro, qualcosa di buono la deve pur avere se è arrivata sino a qua dopo milioni di anni!

Magari non sei figo, non sei ricco e non ti conosce manco il tuo cane, ma porca troia, vogliamo alzarci?
Vogliamo riniziare a guardare il mondo con gli occhi di chi sorride pure davanti alla morte, di rimando?
Vogliamo iniziare a fare tutto il possibile per godere, fottendosene della facilità con cui lo fanno gli altri, sopra o sotto di te, ma guardando solo te stesso?

Che magari non combinerai un cazzo, ma vogliamo fargliela sudare a questa Vita l'idea di segregarti sotto tonnellate di merda perchè ti ha dato una mano di merda?

Io ho visto persone con mani di merda urlare al mondo ed essere così incazzati con il mondo e pieni di rabbia d'aver divorato tutto e tutti.

L'importante è che si capisca che questa Vita è una. Si capisca che queste sono le carte chie abbiamo e che nessuno ci verrà a salvare.

Nessun fottuto uomo, essere o entità ci verrà a salvare e a farci godere un po in questa fottuta vita.

Siamo nati nella merda, prendendo boccate di merda e respirando liquami dal naso ed aria putrefatta. Nuotiamo nella merda, siamo i figli maledetti di una vita senza alcuno scopo e significato.

Alcuni si fanno le crociere sul mare, e si lamentano pure.

Altri nuotano maledetti nella merda, cercando di sbranare tutto quello che possono con tutta la forza che hanno dentro.

E a volte nascono accordi talmente stupendi che la rabbia che si ha dentro e la voglia di prendersi qualche goccia di bellezza stravolge tutte le regole del gioco...

Lamentati o reagisci.

Urla o disperati.

Distruggi o subisci in silenzio.

La scelta è sempre nostra.

Qualunque scelta farai, sicuramente sarà quella più giusta e quella più fottutamente sbagliata.

Qualunque scelta farai, sicuramente sai di aver ragione.

 

 

 

La Vita nuda e cruda descritta a parole semplici. 

Ma è davvero possibile assimilare ciò che dici? Intendo, farlo tuo... Perchè la sensazione che mi hai dato leggendo è stata "accettazione". Dove immaginandomi di ricevere pali, insulti, fallimenti.. si, mi fanno soffrire  ma allo stesso tempo fanno parte della vita stessa. Scaturiscono emozioni intense (seppur sofferenza, dispiacere) ma con un fondo di coraggio/libertà/serenità, cosa che il non-agire e rimanere impiantati non può dare. Perchè appunto l'essere umano si è evoluto attraverso l'azione, stando in movimento sia spirituale che fisico.

Human, tu hai sempre scritto cose giuste secondo me, hai colto ogni punto e sei andato spesso a parare su argomenti che danno spiegazioni alle mie debolezze... d'altro canto però vedo nei tuoi "insegnamenti" qualcosa di non fittizio. Qualcosa che si, ti stappa la mente ma non si solidifica bene nel cervello e nell'anima ma che con il passare del tempo si dimentica (riferendomi al tuo ultimo post) per via di questa società sovraccarica. 

Mi piacerebbe sapere se queste cose Tu le avessi interiorizzate... detto questo ti voglio ringraziare, mi hai sempre aiutato in parte, da quando avevo 18 anni (ora ne ho 22), all'inizio come se fossi una cozza aggrappata a te (topic sul freeze), poi crescendo ho sempre cercato/sto cercando di non dipendere più dagli altri. 

 

 

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2 ore fa, Oceano123 ha scritto:

Human, tu hai sempre scritto cose giuste secondo me, hai colto ogni punto e sei andato spesso a parare su argomenti che danno spiegazioni alle mie debolezze... d'altro canto però vedo nei tuoi "insegnamenti" qualcosa di non fittizio. Qualcosa che si, ti stappa la mente ma non si solidifica bene nel cervello e nell'anima ma che con il passare del tempo si dimentica (riferendomi al tuo ultimo post) per via di questa società sovraccarica. 

Mi piacerebbe sapere se queste cose Tu le avessi interiorizzate...

 

Oceano, non è la società, è che siamo umani.

Abbiamo paura, siamo terrorizzati, siamo deboli, siamo fatti di carne, sangue e qualche brandello d'anima. Cercano di inculcarci sin da piccoli che possiamo avere il mondo tra le mani, che siamo la specie dominante, ma vortichiamo su una palla di lava e roccia in uno spazio immenso, forse infinito, un granello di polvere in un oceano infinito di stelle e galassie.

Non siamo nulla, visti da fuori. È normale avere paura. È per questo che la vita ha cercato in ogni modo di offuscarci la testa con qualsiasi stimolo, pur di non farci perdere il senno.

Per questo là fuori vedi ogni uomo cercare di aggrapparsi a qualcosa, nella disperata ricerca di qualcosa che gli dia un senso di controllo: leggi, stato, chiesa, matrimonio, una ragazza.

È normale farlo, ma è proprio così che ti chiudi in una gabbia dal quale non c'è via d'uscita.

È nel momento che vendi parte delle tue libertà all'illusione di poter controllare quello che hai attorno, che perdi parte di te.

Quanta libertà abbiamo barattato per una parvenza di controllo chiamata democrazia? Quanta ne abbiamo venduta per rasserenarci l'animo in epoca antica e anche adesso a qualche culto, dio o religione per smorzare il terrore di ciò che sarebbe potuto accadere? Quanta ne vendiamo quando decidiamo di castrarci per avere una figa li pronta tutti i giorni? Quanta nella speranza che lei rimanga li con noi?

Sono rinunce, una dopo l'altra. Atti di sacrificio per smorzare quella paura e quel terrore primordiale di non avere controllo.

Così ci siamo svenduti. Per cosa?

È una paura atavica, normale, comune, che però ci mette in recinti di pecore e pastori.

E non c'è nulla di male a farlo se lo hai deciso.

Quanti cani ci sono al mondo? Bestie anche enormi, che potrebbero sbranare l'uomo in un attimo e che però hanno barattato parte della loro libertà di decidere, di essere, di fare, per un po di sicurezza.

Ma là fuori è anche pieno di Lupi, che muoiono, che cadono, che non sanno se sopravviveranno all'inverno, se troveranno riparo, prede, cibo, eppure sono liberi.

Nessuna delle due scelte è da condannare, dipende dalla natura di ognuno.

La libertà consiste in questo, in comprendere chi si è e fare di tutto per rassomigliarci fino in fondo. Che sia barattare parte del proprio potere ad un padrone che ti protegga e ti faccia star sereno o mandare tutto e tutti a fanculo e decidere che deciderai tu su ogni cosa, ma ti assumerai anche i rischi.

Non si tratta di intereorizzare, si tratta di capire chi si è, cosa si vuole e fare di tutto per rassomigliare sempre più a sè stessi anche se il mondo continua a dirti di no, no e ancora no.

Io ho fatto un percorso, qualcun'altro ne farà altri.

Ci sono uomini che si sentono bene a dedicare la propria vita a fare soldi e figa, o altri che hanno come scopo di vita di farsi una famiglia, avere un lavoro ben retribuito e un loculo di cemento dove invecchiare.

Io così mi sento morire.

Morire.

Io ho bisogno di bocche, mani, storie nuove, momenti e sorrisi diversi. Ho bisogno di svegliarmi ogni giorno in un posto diverso, di sentire i morsi nello stomaco e di sentirmi attivato da ogni stimolo nuovo e sconosciuto.

Ma questo sono io.

Questo è l'errore che fanno in molti.

Quello che bisognerebbe intereorizzare è che non esiste un modo giusto di fare le cose, un modo giusto per scopare le tipe, uno giusto per stare bene, per godere, per vivere.

Esiste solo essere quello che si è nel profondo.

Il problema?

Il problema è che quell'io profondissimo spesso è nascosto sotto tonnelate di merda, di paure, di morali, di terrore e si finisce per credere di volere qualcosa, quando così non è.

Ed è li che nasce l'infelicità.

L'unica cosa che bisognerebbe intereorizzare è imparare a sentirsi e a comprendere cosa vogliamo davvero.

Altrimenti poi finiamo per ululare, quando ad abbaiare staremo da dio.

Altrimenti poi finiamo per latrare, quando ad ululare vivremo davvero.

Fatto sta che è bene ricordare che nessuna svendita della propria libertà ci darà la sicurezza e temprerà la nostra fragilità.

Nessuna certezza, nessun controllo.

Non sarà uno stato, un dio o un padrone a proteggerci per un po di libertà.

Ma se qualcuno, nel profondo, si sente bene a svendersi per questo, che lo faccia...

Per tutti gli altri che si ricordi che stanno svendendo sè stessi...

Per un po di sicurezza?

Per un po di controllo?

Per cosa?

Che basta un attimo.

Che si comprende per cosa abbiamo svenduto tutto...

Invece di accettare la Vita e combattere in questo caos.

Come lo intereorizzi?

Oceano, fatti solo una domanda, e chiunque voglia facesse altrettanto:

Se non avessi paura, di fallire, di cadere, di perdere, di soffrire, di morire dentro ancora una volta per un rifiuto, per un colpo in faccia, per il sapore della terra bruciata in bocca, cosa farei in questo esatto momento?

E se la domanda te la fai e rispondi sinceramente, inizi ad intravedere chi sei in tutto il tuo orrore e in tutta la tua meraviglia.

Inizia ad essere sincero con te stesso, oltre la morale, la merda e le feci che ti hanno gettato addosso per un po di illusione e di sicurezza.

La inizi ad intravedere la bellezza e il terrore?

Potrai capire molte cose...

Atti di cui non pensavi di poter essere capace di fare o desiderare, nel bene e nel male...

Ma ti accetterai e ti chiederai scusa per aver soppresso te stesso.

Chieditelo, chiediti cosa cazzo faresti se non avessi quella fottuta paura...

Poi pensa che abbiamo al massimo dieci decadi di vita su questo pianeta, i più fortunati, la maggior parte 7 o 8, una one shot, poi è finita.

FINITA.

A quel punto quanti rimpianti vorrai avere, perchè hai barattato te stesso per un po di illusione?

Porca puttana.

Quanti?

Quel terrore di perdere, fallire, provare dolore, vale tutto questo?

Che magari svendi tutto per proteggerti da quello ma la vita è una puttana e un modo lo trova per entrare.

Dimmi, il sorriso di quella tipa che hai intravisto al pub, lo vale?

Gli orgasmi con due di loro, li valgono?

La bellezza di dire un ti amo, pur sapendo che ne morirai prima o poi, li valgono?

E anche se non otterrai nulla di questo...

La sensazione di averle tentate tutte per strappare un attimo di bellezza a questo mondo, li vale?

Il sorriso di intravedere la fine, un giorno, sapendo di non esserti tradito mai e di aver combattutto con tutte le tue forze, di averci almeno provato, li valgono?

Ognuno ha le sue risposte.

Di quali siano, alla vita, ripeto, non frega un cazzo, frega solo a noi, non al mondo, non alle persone, solo a noi stessi.

Quindi, la prossima volta, prova a chiedertelo, intereorizza questo:

"Cosa farei se non avessi questa fottuta paura, nessuna conseguenza a essere me stesso per ottenere quello che desidero davvero, oltre tutta questa merda?"

Poi comprendi che le conseguenze ci sono, fa parte del gioco.

Ora, quanto valore hanno quegli attimi che potresti strappare?

O almeno, quanto vale la sensazione di averci provato con tutto te stesso, se alla fine fallirai comunque?

Valgono le possibili conseguenze?

Ripeto, lo puoi sapere e lo sai solo tu.

Agisci di conseguenza.

Ma scegli bene.

One shot, amico, ricorda.

Un colpo, e poi è finita.

Nessun new game, nessun'altro giro di corsa.

Finita.

 

Modificato da Human
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Mi sta particolarmente a cuore questo topic e, oltre a seguirlo, cerco di dare il più possibile il mio contributo...

Mi sta a cuore per due ragioni in particolare:

1. Vedo in quello che scrivete quello che vivo e combatto costantemente ogni giorno;

2. Nelle vostre frasi c'è l'alternanza delle emozioni e dei pensieri che vibrano, spesso in simbiosi distruttiva nelle mia mente, ogni volta che mi guardo allo specchio.

Ho esposto nel mio post precedente esempi pratici di quello che mi succede all'ordine del giorno...ma, utilizzando il metodo deduttivo, vorrei trascendere dalla mia esperienza diretta per arrivare ad un punto generale...

Avete espresso con determinazione e chiarezza punti fondamentali...la "rabbia" iniziale del "se sei alto 1.80 il tuo discorso mi sta sul cazzo" è vero...la provo anche io questa rabbia...l'imperturbabile verità che "la vita se ne fotte di te e delle tue lacrime" noi siamo NIENTE rispetto alla Vita nel suo imperturbabile corso...la sacrosanta verità che l'eroe è quel "Clan che ti prende per i capelli e ti tira fuori da quel ring alla ventesima ripresa" mi sono sempre rialzato nonostante tutti i pugni che ho preso fino ad ora, sempre grazie a qualcuno che mi cuciva le ferite e che mi porgeva la borraccia...

Sono tutte facce dello stesso dado, tutte sfaccettature di quel "Ma porco giuda perchè io devo sputare sangue se vedo che chiunque riesce senza neanche graffiarsi" pensiero costante e opprimente che mi ha portato ad un unica considerazione...

La vita va vissuta sempre in pieno, a muso duro, senza abbassare la cresta e guardandola negli occhi sogghignandole in faccia, qualsiasi sia la tua genetica, le tue abilità, le tue capacità..se poco poco abbassi lo sguardo ti divora, si approfitta di te, si insinua nella tua mente e ti lascia li, in un angolo al buoi a chiederti "perchè, perchè io, perchè proprio IO"

Io ho abbassato lo sguardo moltissime volte, mi sono privato di tantissime esperienze per le mie insicurezze, per le mie concezioni che gli altri siano sempre meglio di me..ma dove voglio andare se anche un pivello di 18 anni e mediamente più alto di me, se parto svantaggiato nell'approcciare, nel confronto lavorativo, nel parlare con qualsiasi persona (io sono più basso della media, non arrivo neanche all'1.70) ma dove voglio andare!

SI, PARTO SVANTAGGIATO, si è così ragazzi, si parte svantaggiati punto. Se all'apparenza (che è una buona fetta di quello che chiunque nota a primo acchito senza conoscerti) non si rispecchiano quei canoni di "beltade" o semplicemente di "normalità" che uno si aspetta, si parte svantaggiati e vi assicuro che avere di fronte un ragazzo 31 anni alto un metro e un barattolo NON rispecchia minimamente questi canoni.

Ma il partire svantaggiati...pian piano...con consapevolezza...senza lasciarsi abbattere, o magari facendolo, ma rialzandosi...deve essere il punto di svolta e il punto di forza...deve essere quel "ehi lo so a cosa stai pensando, ma ti dimostrerò che valgo di più del mio metro e mezzo", e questo in ogni cosa, dalla seduzione a ogni confronto sociale...tu mi guardi dall'alto in basso ma scommetti che poi posso farti sentire più piccolo di me?

Tu pensi che quello appoggiato al bancone che mi da due spanne sia un figo della madonna, ma sai che ti dimostro che dopo un "ciao" tornerai a parlare con me?

E' una sfida, SI LO E'...si prendono calci, pugni e schiaffi che ti tramortiranno e che purtroppo non puoi restituire, SI è così...ma è una sfida che chi ha due balle così può riesce ad affrontare, divertirsi e ridere in faccia alla "Sfiga", alla "Natura", a "Seligman", a "Dio" o a chicchessia...

La Vita è questa, Noi siamo questi, siamo in ballo e DOBBIAMO ballare...

...e dobbiamo scegliere NOI la musica...

E ve lo dice uno che ogni giorno deve affrontare la difficoltà di dover alzare la testa per guardare qualcuno negli occhi, che ha sempre avuto, e ha tutt'ora, remore sulla propria altezza, che Dio sa quanto vorrebbe essere alto anche solo 10 cm di più, sicuramente la genetica non è il mio forte, ma non ci posso fare niente...sull'essere interessante e distinguermi, quello si...

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