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Gestire le prese in giro sulla calvizie


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leavingmyheart
11 ore fa, LetDown ha scritto:

@leavingmyheart per un attimo mi hai fatto vergognare di me stesso, per un attimo mi sono quasi messo a piangere.

Mi sono reso conto che stavo per fare un grande passo indietro...anche io, essendo molto sensibile, non ho MAI preso in giro nessuno sull'aspetto fisico, non capendo mai perché anche le altre persone non facessero altrettanto con me o con la gente  in generale.

Anche quando da adolescente venivo preso in giro per i capelli, raramente rispondevo per le rime...ho sempre pensato che fosse una questione di debolezza o di buonismo ma mai che potesse essere un qualcosa di positivo...

Era da una vita che non mi capitava di essere preso in giro per i capelli: nei miei gruppi di amici non succede praticamente mai e quelle poche volte che accade è quasi sempre a causa di "elementi esterni" al gruppo che il più delle volte non hanno neanche il coraggio di dirmelo in faccia.

Anche il fatto che siano delle ragazze a farlo è una novità: in passato erano quasi sempre altri maschi a prendermi in giro, di femmine me ne ricordo solo due (una stupida all'inverosimile, un'altra di una cattiveria terribile, di quelle che cambiano amiche in continuazione per come si comportano).

Fatto sta che comunque è da una settimana che non sento più battutine sui capelli...si saranno stufate? In ogni caso valuterò se fare o no terra bruciata per due elementi...se necessario, si farà.

Infine tu dici che la cattiveria nasce dalla sofferenza: io per avere 22 anni ho sofferto parecchio(non solo per i capeli ovviamente), più di molti miei coetanei, ed anche tu mi sembra di capire che ne abbia provata un bel po' di sofferenza...ma allora perché non siamo cattivi? Perché non ci rifacciamo sugli altri? Siamo migliori o cosa? Io questo non l'ho mai capito...

 

 

 

Molte persone, soprattutto quelle che non sanno stare da sole, stanno in una forma grezza. Hanno assorbito del veleno, ma essendo "distratte" dalla comitiva in cui hanno le radici, dalla famiglia che tende sempre a farli restare ingessati (stessi discorsi, ruoli, abitudini...) non hanno avuto neppure il tempo per riflettere, manca loro l'incentivo. Quindi urlano, ma non sanno il perché. È come quando hai gli ormoni a 100 e diventi irascibile, e sei anche più predisposto a piangere; ci riesci meno subito dopo l'eiaculatio. Tu vivi queste diverse emozioni, ma non necessariamente sei cosciente che i problemi li affronti meglio a stomaco pieno e "scarico". 

Per questo esiste la psicoterapia, per rendere consapevoli. Io non l'ho mai fatta perché non mi serviva, ma evidentemente altri ne hanno bisogno.

Nella dolore vissuto in solitudine si conquista una consapevolezza nuova, a volte...

Anche qui sul forum lo vedi: gente che ti cuce addosso problemi e dubbi che in realtà sono i loro e senza esserne consapevoli li proiettano in te; parlano a se stessi senza saperlo.

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LetDown

@gort hai ragione sul discorso della virilità: ho provato a sessualizzare come mi hai detto tu.

Il 17/3/2019 alle 15:21 , leavingmyheart ha scritto:

Nella dolore vissuto in solitudine si conquista una consapevolezza nuova, a volte...

 

Se non altro ho acquistato una maggior consapevolezza delle mie capacità, dei miei desideri, di ciò che voglio o non voglio fare...ed anche la consapevolezza che, pur non potendo fare una vita da eremita, bisogna comunque imparare a fare a meno degli altri e a trovare la forza in sé stessi.

La psicoterapia mi ha fatto capire che i miei problemi derivavano da alcune mie convinzioni errate, dal rapporto con mio padre e dal mio voler essere sempre un bravo ragazzo, dal mio essere troppo buono.

Ed è proprio questo il punto: oggi un'altra presa in giro sui capelli, ma stavolta mi è sembrata veramente intrisa di una cattiveria fine a sé stessa, e in presenza di quest'altra ragazza che mi piace hanno iniziato a chiedermi "che tipo di ragazze ti piacciono? Ma ce l'hai mai avuta una ragazza? Per quanto tempo siete stati insieme?"

Mi è passato un brivido per un momento, perché io la ragazza non ce l'ho mai avuta, e sono riuscito a defilarmi egregiamente...ma perché succede questo?

Restituisco un'immagine remissiva e poco virile in questi casi perché sono troppo buono: per non offendere nessuno sopporto a testa bassa, ed essendo già un tipo tranquillo e gentile le persone se ne approfittano ancora di più.

Per un periodo della mia vita ho praticato il pugilato: ero dotato di una potenza eccezionale ed ero veloce come se pesassi 10 kg di meno.

Questo, unito ad una certa ferocia e determinazione, mi rendeva una macchina da combattimento eppure negli allenamenti avevo sempre la premura di non infierire sui miei compagni e di ridurre drasticamente la potenza dei miei colpi; premura che, ovviamente, non veniva ricambiata.

Io sono troppo buono rispetto allo standard: accumulo rabbia per non far torto a nessuno e la scarico sul mio corpo...per un anno ho sofferto di tendiniti e contrazioni muscolari al punto da avere dolore in ogni posizione, non riuscire a piegarmi o a sollevare oggetti a causa della rabbia che avevo accumulato:rendendomi conto delle origini della mia rabbia grazie alla psicoterapia, il dolore è svanito in pochi giorni.

Ma in questi giorni sento il dolore tornare ad intervalli, è un vero e proprio campanello d'allarme: sono troppo buono, devo buttare fuori questa rabbia, scatenare la mia aggressività e imparare a fregarmene del benessere degli altri quando gli altri se ne fregano del mio...e solo quando avrò imparato ad essere un buono "normale", e non una specie di capro espiatorio, potro' finalmente vivere più sereno.

Devo liberare di più i miei istinti: per quale motivo devo sopportare 4 ragazzine quando posso azzittirle con uno sguardo? Sono forse Gesù, che devo porgere l'altra guancia? 

Il 17/3/2019 alle 15:21 , leavingmyheart ha scritto:

 

Anche qui sul forum lo vedi: gente che ti cuce addosso problemi e dubbi che in realtà sono i loro e senza esserne consapevoli li proiettano in te; parlano a se stessi senza saperlo.

Purtroppo me ne sono accorto...

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leavingmyheart
4 ore fa, LetDown ha scritto:

@gort hai ragione sul discorso della virilità: ho provato a sessualizzare come mi hai detto tu.

Se non altro ho acquistato una maggior consapevolezza delle mie capacità, dei miei desideri, di ciò che voglio o non voglio fare...ed anche la consapevolezza che, pur non potendo fare una vita da eremita, bisogna comunque imparare a fare a meno degli altri e a trovare la forza in sé stessi.

La psicoterapia mi ha fatto capire che i miei problemi derivavano da alcune mie convinzioni errate, dal rapporto con mio padre e dal mio voler essere sempre un bravo ragazzo, dal mio essere troppo buono.

Ed è proprio questo il punto: oggi un'altra presa in giro sui capelli, ma stavolta mi è sembrata veramente intrisa di una cattiveria fine a sé stessa, e in presenza di quest'altra ragazza che mi piace hanno iniziato a chiedermi "che tipo di ragazze ti piacciono? Ma ce l'hai mai avuta una ragazza? Per quanto tempo siete stati insieme?"

Mi è passato un brivido per un momento, perché io la ragazza non ce l'ho mai avuta, e sono riuscito a defilarmi egregiamente...ma perché succede questo?

Restituisco un'immagine remissiva e poco virile in questi casi perché sono troppo buono: per non offendere nessuno sopporto a testa bassa, ed essendo già un tipo tranquillo e gentile le persone se ne approfittano ancora di più.

Per un periodo della mia vita ho praticato il pugilato: ero dotato di una potenza eccezionale ed ero veloce come se pesassi 10 kg di meno.

Questo, unito ad una certa ferocia e determinazione, mi rendeva una macchina da combattimento eppure negli allenamenti avevo sempre la premura di non infierire sui miei compagni e di ridurre drasticamente la potenza dei miei colpi; premura che, ovviamente, non veniva ricambiata.

Io sono troppo buono rispetto allo standard: accumulo rabbia per non far torto a nessuno e la scarico sul mio corpo...per un anno ho sofferto di tendiniti e contrazioni muscolari al punto da avere dolore in ogni posizione, non riuscire a piegarmi o a sollevare oggetti a causa della rabbia che avevo accumulato:rendendomi conto delle origini della mia rabbia grazie alla psicoterapia, il dolore è svanito in pochi giorni.

Ma in questi giorni sento il dolore tornare ad intervalli, è un vero e proprio campanello d'allarme: sono troppo buono, devo buttare fuori questa rabbia, scatenare la mia aggressività e imparare a fregarmene del benessere degli altri quando gli altri se ne fregano del mio...e solo quando avrò imparato ad essere un buono "normale", e non una specie di capro espiatorio, potro' finalmente vivere più sereno.

Devo liberare di più i miei istinti: per quale motivo devo sopportare 4 ragazzine quando posso azzittirle con uno sguardo? Sono forse Gesù, che devo porgere l'altra guancia?  

Purtroppo me ne sono accorto...

 

per dirtelo nelle tue parole, non ha senso interrogarti sulle tue abilita' di pugile se fai pugni con una schiappa. Il campo di battaglia e' il piu'. Se non ti scegli le persone all'altezza rischi di darti le risposte sbagliate. Prima c'e' chi vale e chi no, poi ci sono le tue risposte giuste o sbagliate a quella data persona. Se hai a che fare con chi non vale una sega o poco piu' perdi sempre perche' e' un gioco falsato in partenza. Perdi nel senso che non arrivera' mai il momento in cui potrai dire "sto bene, amo e sono amato".

 

 

 

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LetDown
Il 20/3/2019 alle 02:16 , leavingmyheart ha scritto:

 

per dirtelo nelle tue parole, non ha senso interrogarti sulle tue abilita' di pugile se fai pugni con una schiappa. Il campo di battaglia e' il piu'. Se non ti scegli le persone all'altezza rischi di darti le risposte sbagliate. Prima c'e' chi vale e chi no, poi ci sono le tue risposte giuste o sbagliate a quella data persona. Se hai a che fare con chi non vale una sega o poco piu' perdi sempre perche' e' un gioco falsato in partenza. Perdi nel senso che non arrivera' mai il momento in cui potrai dire "sto bene, amo e sono amato".

 

 

 

Ho capito quello che vuoi dire. Metterò le cose in chiaro al più presto e se questo dovesse portare a fare terra bruciata, come hai detto tu, che succeda pure: non avrei mai dovuto aspettare così tanto.

Alla fine, la colpa è mia. 😓

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  • 1 mese dopo...
fjuk
Il 6/3/2019 alle 23:01 , LetDown ha scritto:

Come si fa a reagire quando ti prendono in giro a causa della calvizie senza dare in escandescenze ma, allo stesso tempo, senza farsi mettere sotto?

Io ho 22 anni e i capelli li ho iniziati a perdere quando ne avevo 16, quindi sicuramente si può dire che ormai "ci ho fatto il callo" ma non sono mai riuscito a gestire tutto ciò...quando ero più piccolo mi chiudevo in me stesso sopportando tutto fino a quando scoppiavo e rimettevo tutti in riga, ma nessuna delle due opzioni è quella giusta.

Adesso che sono finalmente riuscito ad accettare il mio stato di pelato (o comunque ce l'ho quasi fatta) quello che mi preoccupa è che tutte queste prese in giro mi facciano apparire debole o comunque sottomesso; in particolare, avendo riniziato l'università quest'anno, mi ritrovo da poco tempo in un gruppetto di ragazze con le quali ho stretto amicizia e due di queste da qualche giorno hanno iniziato a fare battutine e commenti sulla mia (non folta) chioma...per il momento mi sono limitato ad ignorarle, riderci sopra o comunque a non mostrarmi toccato da ciò...il che in effetti è vero: non me ne frega praticamente un cazzo, quello che mi fa incazzare è che comunque c'è stata una grande sofferenza da parte mia dietro tutto questo percorso e, come già detto, ho paura di apparire remissivo nei loro confronti.

Continuare a ignorare è fuori discussione perché non sono tipo da farmi mettere i piedi in testa, quando mi arrabbio mi basta uno sguardo per far zittire una persona ma comunque non credo sia questa la strada giusta...penso che invece dovrei rispondere colpo su colpo, con ironia e sarcasmo, in modo da rimettere queste due ragazzine al posto che le spetta.

La mia sensibilità può essere usata come un'arma...riesco a capire le debolezze delle persone che ho davanti, so come ferirle senza fare troppa confusione.

Che ne dite? Può essere questo il modo giusto?

P.S: Per favore, non trasformiamo anche questa discussione in un consulto su trapianti, minoxidil, protesi o in un insieme di commiserazioni sull'essere calvi...ce ne sono già troppe.

Comincia a parlare di diete e di quanto le vedi grasse. In questo modo gli spegni il cervello facendole entrare in paranoia. Tu stai tranquillo che la pelata non è una tragedia. Testa alta , sorriso e qualche battutina ben inserita. In caso non scopi , contatta qualche bella signorina da appartamento. Una volta che ti sei ben "riossigenato" , queste nemmeno le "vedi" .  Non ti fare sottomettere. Saluti. 

Modificato da fjuk
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mrc77
Il 27/4/2019 alle 22:34 , fjuk ha scritto:

Comincia a parlare di diete e di quanto le vedi grasse. In questo modo gli spegni il cervello facendole entrare in paranoia. Tu stai tranquillo che la pelata non è una tragedia. Testa alta , sorriso e qualche battutina ben inserita. In caso non scopi , contatta qualche bella signorina da appartamento. Una volta che ti sei ben "riossigenato" , queste nemmeno le "vedi" .  Non ti fare sottomettere. Saluti. 

La miglior difesa è sempre l'attacco 😉

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acquasalata
Il 6/3/2019 alle 23:01 , LetDown ha scritto:

Come si fa a reagire quando ti prendono in giro a causa della calvizie senza dare in escandescenze ma, allo stesso tempo, senza farsi mettere sotto?

Io ho 22 anni e i capelli li ho iniziati a perdere quando ne avevo 16, quindi sicuramente si può dire che ormai "ci ho fatto il callo" ma non sono mai riuscito a gestire tutto ciò...quando ero più piccolo mi chiudevo in me stesso sopportando tutto fino a quando scoppiavo e rimettevo tutti in riga, ma nessuna delle due opzioni è quella giusta.

Adesso che sono finalmente riuscito ad accettare il mio stato di pelato (o comunque ce l'ho quasi fatta) quello che mi preoccupa è che tutte queste prese in giro mi facciano apparire debole o comunque sottomesso; in particolare, avendo riniziato l'università quest'anno, mi ritrovo da poco tempo in un gruppetto di ragazze con le quali ho stretto amicizia e due di queste da qualche giorno hanno iniziato a fare battutine e commenti sulla mia (non folta) chioma...per il momento mi sono limitato ad ignorarle, riderci sopra o comunque a non mostrarmi toccato da ciò...il che in effetti è vero: non me ne frega praticamente un cazzo, quello che mi fa incazzare è che comunque c'è stata una grande sofferenza da parte mia dietro tutto questo percorso e, come già detto, ho paura di apparire remissivo nei loro confronti.

Continuare a ignorare è fuori discussione perché non sono tipo da farmi mettere i piedi in testa, quando mi arrabbio mi basta uno sguardo per far zittire una persona ma comunque non credo sia questa la strada giusta...penso che invece dovrei rispondere colpo su colpo, con ironia e sarcasmo, in modo da rimettere queste due ragazzine al posto che le spetta.

La mia sensibilità può essere usata come un'arma...riesco a capire le debolezze delle persone che ho davanti, so come ferirle senza fare troppa confusione.

Che ne dite? Può essere questo il modo giusto?

P.S: Per favore, non trasformiamo anche questa discussione in un consulto su trapianti, minoxidil, protesi o in un insieme di commiserazioni sull'essere calvi...ce ne sono già troppe.

Mi raso a lametta da quando avevo 25 anni, ben prima che l'alopecia facesse il suo liscio lavoro. Oggi ne ho 44 e ho una bella esperienza di pelate, bocce e calvizie.

Il mio modo di evitare le prese per il culo è di prendermi per il culo io per primo. Scuoto la testa come per sistemarmi degli immaginari capelli lunghi, mi metto un berretto e dico che non vorrei che il sole mi schiarisse i capelli e rido insieme agli altri di queste battute idiote. Ormai è il mio personaggio.

Non sono un pelato. Sono il Pelato.

E' diventato un valore aggiunto in un certo senso, un modo per mostrare indifferenza al giudizio altrui.

E nessuno si azzarda a prendermi in giro. Che senso ha ricordare al Pelato che è pelato? Sarebbe come sfottere il re perchè si ostina a portare quella ridicola corona demodè.

Mai prendersi troppo sul serio. Mai.

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Arturo Bandini
2 minuti fa, acquasalata ha scritto:

Mi raso a lametta da quando avevo 25 anni, ben prima che l'alopecia facesse il suo liscio lavoro. Oggi ne ho 44 e ho una bella esperienza di pelate, bocce e calvizie.

Il mio modo di evitare le prese per il culo è di prendermi per il culo io per primo. Scuoto la testa come per sistemarmi degli immaginari capelli lunghi, mi metto un berretto e dico che non vorrei che il sole mi schiarisse i capelli e rido insieme agli altri di queste battute idiote. Ormai è il mio personaggio.

Non sono un pelato. Sono il Pelato.

E' diventato un valore aggiunto in un certo senso, un modo per mostrare indifferenza al giudizio altrui.

E nessuno si azzarda a prendermi in giro. Che senso ha ricordare al Pelato che è pelato? Sarebbe come sfottere il re perchè si ostina a portare quella ridicola corona demodè.

Mai prendersi troppo sul serio. Mai.

se nella foto sei tu, stai alla grande.

sembri nato per portare la pelata 😁

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LetDown
Il 27/4/2019 alle 22:34 , fjuk ha scritto:

Comincia a parlare di diete e di quanto le vedi grasse. In questo modo gli spegni il cervello facendole entrare in paranoia. Tu stai tranquillo che la pelata non è una tragedia. Testa alta , sorriso e qualche battutina ben inserita. In caso non scopi , contatta qualche bella signorina da appartamento. Una volta che ti sei ben "riossigenato" , queste nemmeno le "vedi" .  Non ti fare sottomettere. Saluti. 

Per il futuro ho gia' deciso di rispondere per le rime ma con leggerezza, buttandola sul ridere.

Per il resto ho iniziato ad applicare il consiglio di @leavingmyheart e ho praticamente tagliato i ponti con due di queste tipe, e la cosa non mi dispiace affatto. 🙂

1 ora fa, acquasalata ha scritto:

Mi raso a lametta da quando avevo 25 anni, ben prima che l'alopecia facesse il suo liscio lavoro. Oggi ne ho 44 e ho una bella esperienza di pelate, bocce e calvizie.

Il mio modo di evitare le prese per il culo è di prendermi per il culo io per primo. Scuoto la testa come per sistemarmi degli immaginari capelli lunghi, mi metto un berretto e dico che non vorrei che il sole mi schiarisse i capelli e rido insieme agli altri di queste battute idiote. Ormai è il mio personaggio.

Non sono un pelato. Sono il Pelato.

E' diventato un valore aggiunto in un certo senso, un modo per mostrare indifferenza al giudizio altrui.

E nessuno si azzarda a prendermi in giro. Che senso ha ricordare al Pelato che è pelato? Sarebbe come sfottere il re perchè si ostina a portare quella ridicola corona demodè.

Mai prendersi troppo sul serio. Mai.

Io ti ammiro molto, perche' il mio obiettivo sarebbe proprio quello di arrivare al punto di scherzarci da solo e di fregarmene del resto, ma immagino che questo potra' iniziare ad accadere quando mi saro' scopato qualche tipa...

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acquasalata

Scoparsi qualche tipa è sempre un'eccellente cosa da fare.

Ma allo stesso tempo o prima devi scopare anche te stesso. 

Amati. Non è un vano incoraggiamento da coach di questo par di stivali.

Amati, e sarai amato, pelata o meno. 

"A chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha" (Mt 13,12)

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