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I danni (anche economici) della scuola italiana sulle persone.


newcome

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Gamberetto

Al lavoro ho conosciuto un tirocinante. Aveva 28 anni, un ragazzo normale, abbastanza timido. Parlava poco ma quando diceva qualcosa di solito era spesso ad effetto.

Un giorno, credo vicino la fine del tirocinio perché poi non l'ho più visto, parlavamo in pausa pranzo e gli ho raccontato della mia passione per l'informatica, i linguaggi di programmazione in generale e che il mio indirizzo di studi appunto non mi era servito ad un cazzo, facendo tutt'altro nella vita e non avendo mai approfondito a scuola programmazione. A parte quella cagata di Pascal.

Lui mi ha risposto (parafraso, non ricordo le esatte parole) che "Non è mai troppo tardi per niente. Quando ti dicono che se non fai X prima dei 30 anni puoi smettere, è una cazzata. È troppo tardi quando sei sul letto di morte."

Io i libri in mano li ho ripresi. Male che va, imparo qualcosa per me.

Cosa ti impedisce di prendere una triennale in ingegneria anche in 5 o 6 anni?

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AntonW
15 hours ago, newcome said:

Ditemi quali sono state le vostre esperienze.

E soprattutto, voi, avete trovato la vostra via?

Era troppo tardi o siete tra i pochi fortunati che hanno sempre saputo cosa avrebbero fatto da grandi?

Tante seghe , troppe seghe.

E' ora di iniziare a muovere il culo e stare meno a parlare e parlare e parlare.

I genitori sono imperfetti e possono dire cose errate anche in buonafede.

La scuola pubblica è quasi sempre un disastro perché ha come obiettivo quello di dare
impiego agli insegnanti e non quello di formare i ragazzi.
Infatti sono insegnate materie spesso inutili da docenti svogliati.
Ma c'è la scuola privata.

Ma soprattutto c'è qualcosa che una volta non c'era.

C'è il web.
C'è l'accesso a qualsiasi tipo di informazione in maniera istantanea.

Quindi oggi è tutto più facile ma devi:

1. studiare materie che servono

2. imparare lavori utili

3. non smettere mai di studiare e formarti, MAI.

Poi il fatto che durante la vita cambi modo di fare, di pensare, lavoro, non è un problema.
Non viverlo come un problema.

Viviamo in una società veloce e "liquida".

Fra 20 anni faremo dei lavori che non esistono ancora...

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Ruggero

Io ero lo studente modello, il preferito di tutti i prof e le prof che hanno avuto a che fare con me. Ho una competenza in materie umanistiche davvero notevole ( competenze certificate, non lo dico io ). Prevedevano tutti un futuro brillante per me, data la mia competenza nella conoscenza del latino e del greco. Poi c'è stata la rivoluzione digitale ed il mondo è cambiato nel giro di pochi anni.

Il lavoro migliore che ho fatto è stato il magazziniere. Poi stop e mi ritrovo a 34 anni a sopravvivere grazie alla pensione di mia madre. Morale della favola : lasciate perdere le materie umanistiche.

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newcome
Inviato (modificato)
4 ore fa, AntonW ha scritto:

Tante seghe , troppe seghe.

E' ora di iniziare a muovere il culo e stare meno a parlare e parlare e parlare.

I genitori sono imperfetti e possono dire cose errate anche in buonafede.

La scuola pubblica è quasi sempre un disastro perché ha come obiettivo quello di dare
impiego agli insegnanti e non quello di formare i ragazzi.
Infatti sono insegnate materie spesso inutili da docenti svogliati.
Ma c'è la scuola privata.

Ma soprattutto c'è qualcosa che una volta non c'era.

C'è il web.
C'è l'accesso a qualsiasi tipo di informazione in maniera istantanea.

Quindi oggi è tutto più facile ma devi:

1. studiare materie che servono

2. imparare lavori utili

3. non smettere mai di studiare e formarti, MAI.

Poi il fatto che durante la vita cambi modo di fare, di pensare, lavoro, non è un problema.
Non viverlo come un problema.

Viviamo in una società veloce e "liquida".

Fra 20 anni faremo dei lavori che non esistono ancora...

 

Sono d'accordo in linea di principio.

Per tante, ma non tutte le cose, si è ancora in tempo se lo si vuole veramente.

Il problema è che da adulto l'istruzione e l'apprendere non si fanno più sui banchi di scuola finanziati dal ministero; ma ci si deve pagare corsi professionali che, se vuoi che siano utili, costano cari.

Da adulti non si sta 6 ore tutte le mattine a scuola, perché tanto si ha solo quello da fare.....ma anzi eventuali studi o corsi ti tocca farli ritagliandoti tempo libero la sera dopo il lavoro....nel weekend...la mattina presto....

Quando hai 18-19 anni ci può stare di lavorare pressoché gratis qualche anno per imparare veramente un mestiere....quando invece sei adulto e hai spese fisse tutti i mesi, la vedo dura.

Per cui si, teoricamente si può rimediare ai danni dell'istruzione, ma più si va avanti con l'età e più diventa tutto più complicato.

Per quello la cosa migliore è trovare qualcosa che ci piace quando ancora si è giovani e sfruttare il fatto che si abita ancora con i genitori, sfruttare il fatto che apprendere è l'unico mestiere e non si deve anche lavorare nel frattempo....ma la scuola purtroppo non aiuta....

Ed è quello il problema, confonde le idee invece che indirizzarti verso qualcosa....

 

2 ore fa, Ruggero ha scritto:

Io ero lo studente modello, il preferito di tutti i prof e le prof che hanno avuto a che fare con me. Ho una competenza in materie umanistiche davvero notevole ( competenze certificate, non lo dico io ). Prevedevano tutti un futuro brillante per me, data la mia competenza nella conoscenza del latino e del greco. Poi c'è stata la rivoluzione digitale ed il mondo è cambiato nel giro di pochi anni.

Il lavoro migliore che ho fatto è stato il magazziniere. Poi stop e mi ritrovo a 34 anni a sopravvivere grazie alla pensione di mia madre. Morale della favola : lasciate perdere le materie umanistiche.


Premetto che non voglio assolutamente sminuire le tue competenze e i tuoi titoli di studio con il discorso che sto per fare; ma viviamo in un mondo in cui non c'è spazio né per l'arte, né per la filosofia e né per tutto ciò che non serve a produrre beni materiali o servizi.

Oggi latino e greco servono meno che saper parlare l'Indi o il creolo haitiano.

Un datore di lavoro ti paga per ciò che puoi apportare come competenze terra terra....o in termini di produzione, di beni e servizi; o in termini di ottimizzazione, risoluzione di problemi e risparmio per la sua azienda.

Es. se sei un bravo consulente fiscale che gli fa risparmiare qualche migliaio di € ogni anno sulle tasse....o se hai l'auto lavaggio che in mezz'ora fa splendere dentro e fuori la porsche del titolare mentre ha quel ritaglio di tempo in cui è a pranzo.

Anche io ad esempio ho varie abilità dal lato umano e sociale, e anche io sono sempre stato appassionato di studi umanistici....per me sono sicuramente argomenti più interessanti rispetto all'interessarsi di macchinari industriali.

Il problema è che non ci trovi lavoro con quelle competenze.

Ti potranno aiutare a gestire certe situazioni, a rapportarti con l'essere umano; ma ad uno che ha fatto solo studi umanistici (anche avesse 3 lauree) francamente nemmeno io chiederei di fare il dirigente della mia azienda e di farmi quadrare i conti.

 

 

Modificato da newcome
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Ruggero
1 ora fa, newcome ha scritto:

Oggi latino e greco servono meno che saper parlare l'Indi o il creolo haitiano.

 

 

Hai perfettamente ragione. I miei compagni delle medie che sono andati negli istituti professionali ora lavorano tutti stabilmente. Io invece sono andato al liceo classico ed ora sono un fallito ormai fuori dal mercato del lavoro.

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Bussola

@Ruggero

Come fai a definirti fallito a 34 anni?   

Personalmente  ho iniziato a 15 anni a lavorare, non avevo voglia di studiare all'epoca e manco sapevo cosa volevo fare.

Diciamo che ora sono un meccanico industriale, sono sveglio e imparo veramente in fretta , studio anche parecchio per conto mio, alla fine è anche un hobby\passione, non solo un lavoro.

Però onestamente passati i 30 (ne ho 31 ora) sono andato un pò in crisi, mi son rotto il cazzo di lavorare in sto settore , non ho famiglia da mantenere , non ho più nessun hobby costoso, chi me lo fà fare di passare 160 ore al mese in quegli ambienti di merda?

Mi son preso un'anno sabbatico, nel 2020 vedremo che fare , ma penso che mi butterò se trovo in qualche ramo turistico\agricolo , o se no riapro p.iva e vado in giro a far riparazioni varie.

 

 

 

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el pato

Io sinceramente non ce l'ho con la generazione dei miei genitori per quello che hanno insegnato ai figli, per la scuola, l'università ecc. tutte cose effettivamente controproducenti al giorno d'oggi. Io ce l'ho con la generazione dei miei genitori perchè non hanno messo al posto che meritano i predicatori di libertà, non so se rendo l'idea. 

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Eurogianlu
4 ore fa, newcome ha scritto:

 

Sono d'accordo in linea di principio.

Per tante, ma non tutte le cose, si è ancora in tempo se lo si vuole veramente.

Il problema è che da adulto l'istruzione e l'apprendere non si fanno più sui banchi di scuola finanziati dal ministero; ma ci si deve pagare corsi professionali che, se vuoi che siano utili, costano cari.

Da adulti non si sta 6 ore tutte le mattine a scuola, perché tanto si ha solo quello da fare.....ma anzi eventuali studi o corsi ti tocca farli ritagliandoti tempo libero la sera dopo il lavoro....nel weekend...la mattina presto....

Quando hai 18-19 anni ci può stare di lavorare pressoché gratis qualche anno per imparare veramente un mestiere....quando invece sei adulto e hai spese fisse tutti i mesi, la vedo dura.

Per cui si, teoricamente si può rimediare ai danni dell'istruzione, ma più si va avanti con l'età e più diventa tutto più complicato.

Per quello la cosa migliore è trovare qualcosa che ci piace quando ancora si è giovani e sfruttare il fatto che si abita ancora con i genitori, sfruttare il fatto che apprendere è l'unico mestiere e non si deve anche lavorare nel frattempo....ma la scuola purtroppo non aiuta....

Ed è quello il problema, confonde le idee invece che indirizzarti verso qualcosa....

 


Premetto che non voglio assolutamente sminuire le tue competenze e i tuoi titoli di studio con il discorso che sto per fare; ma viviamo in un mondo in cui non c'è spazio né per l'arte, né per la filosofia e né per tutto ciò che non serve a produrre beni materiali o servizi.

Oggi latino e greco servono meno che saper parlare l'Indi o il creolo haitiano.

Un datore di lavoro ti paga per ciò che puoi apportare come competenze terra terra....o in termini di produzione, di beni e servizi; o in termini di ottimizzazione, risoluzione di problemi e risparmio per la sua azienda.

Es. se sei un bravo consulente fiscale che gli fa risparmiare qualche migliaio di € ogni anno sulle tasse....o se hai l'auto lavaggio che in mezz'ora fa splendere dentro e fuori la porsche del titolare mentre ha quel ritaglio di tempo in cui è a pranzo.

Anche io ad esempio ho varie abilità dal lato umano e sociale, e anche io sono sempre stato appassionato di studi umanistici....per me sono sicuramente argomenti più interessanti rispetto all'interessarsi di macchinari industriali.

Il problema è che non ci trovi lavoro con quelle competenze.

Ti potranno aiutare a gestire certe situazioni, a rapportarti con l'essere umano; ma ad uno che ha fatto solo studi umanistici (anche avesse 3 lauree) francamente nemmeno io chiederei di fare il dirigente della mia azienda e di farmi quadrare i conti.

 

 

Marchionne era laureato in filosofia...

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newcome
2 ore fa, el pato ha scritto:

Io ce l'ho con la generazione dei miei genitori perchè non hanno messo al posto che meritano i predicatori di libertà, non so se rendo l'idea. 

Spiega meglio cosa intendi dal tuo punto di vista, per favore.

Spunto interessante...

 

Io ce l'ho con la generazione dei miei genitori invece, anche per il fatto di aver sbandierato a destra e sinistra lezioni di vita e progetti lavorativi, senza accorgersi che il mondo è cambiato...
 

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