Vai al contenuto

I danni (anche economici) della scuola italiana sulle persone.


newcome

Messaggi raccomandati

Boulevard

D'accordo su tutto.

Personalmente ho odiato talmente tanto il Liceo che ho fatto praticamente contro voglia, che quando faccio un incubo ( e vi assicuro che mi capita spesso) sogno di essere di nuovo a scuola e di dover rifare la maturità. Veramente uno schifo tutto. Dai compagni, alle insegnanti subumani. Tutto.

Se non fosse stato per i miei genitori probabilmente non sarei mai arrivato alla fine,  ma comunque li ringrazio.

Il giorno che ho dato l'orale stavo praticamente per piangere dalla gioia e facevo il ghigno alla scuola ..ancora godo.

Per questo ho coltivato un "odio" verso lo studio, perché la scuola italiana mi ha fatto odiare studiare. Studiare cose inutili. 

Poi, oh, mi ha dato una cultura e non sono un ignorante "terra-terra" come tanti.( nel senso che almeno so scrivere)

Il problema che ormai i titolo di studio sta diventando sempre meno valido, perché ormai si diplomano tutti, e si laureano (quasi) tutti.

La laurea ormai sta diventando quasi carta igienica in Italia.

I migliori, sono i miei ex compagni di Liceo super secchioni, fatti passare per Intelligenti (come giustamente hai sottolineato), quando ormai poverini non se li incula manco la madre da quanto sono mongoli, che erano convinti di fare i soldi dopo la laurea  e ora lavorano per 1000 euro al mese. 

Modificato da Boulevard
  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

el pato
12 minuti fa, newcome ha scritto:

Spiega meglio cosa intendi dal tuo punto di vista, per favore.

Spunto interessante...

 

Io ce l'ho con la generazione dei miei genitori invece, anche per il fatto di aver sbandierato a destra e sinistra lezioni di vita e progetti lavorativi, senza accorgersi che il mondo è cambiato...
 

per posto che meritano intendo nel cesso, in gabbia, appesi, a parlare da soli per strada, decidete voi. Come si era sempre fatto tra l'altro. Il mondo è cambiato senza dubbio,  io non rinfaccio loro il fatto di non essersene accorti, nè di averci cresciuti con le loro idee e i loro valori,  ma di non aver fatto nulla per difendere il loro di mondo, rinfaccio il fatto di essersi fatti abbindolare da sti venditori di niente o di merda che giustificano tutto in nome della libertà (che sia economica, di costumi ecc.).  In 2 parole meglio l'italia degli anni '80 o '90 che america, inghilterra o scandinavia, non so se è chiaro ciò che intendo ora. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Bussola

Ogni generazione pensa d'aver scoperto l'acqua calda , ma il  mondo di ora è lo stesso di sempre.

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

gelsomino
1 ora fa, el pato ha scritto:

In 2 parole meglio l'italia degli anni '80 o '90

Il novembre del 1991 cade il muro di Berlino.

Avvenimento che potremmo paragonare alla fine del gold standard exchange.

Sto pensando che se facessi un paio di ricerche sul web,

neanche tanto dispendiose in termini di risorse tempo/sbattimento,

potrei scriverci un saggio e potrebbero farci addirittura una specie

di documentario NEtFLIX.

Dicevo, da quel momento,

anche se la vita della maggior parte del personale italienish ,

prosegue, per lo piu' senza cambiamenti allo stile di vita e quantaltro,

la cortina di fumo che ha nascosto tutti i nostri vizi comincia a scomparire.

Il cialtronismo , il parassitismo, il clientelismo,

il buonismo dettato da "usanze divinatorie" ,

il pressapochismo e altre cosettine che hanno creato questo mix letale ,

questo morte a rilascio lento e la biodisponibilità  delle radiazioni ,

immune alle teorie vere o presunte del ganglio di mesmer 😉

L' onesto professore di filosofia,

con i suoi esami di diritto,

che non saprebbe spiegare nemmeno la legge morale del criceto che 

incarta la cioccolata, fatta con la carta stagnola del btp al dieci per cento.

I programmi ministeriali di studio, che qualcuno dice che sono antiquati,

ma poi se li confronti, vedi che lo standard è uguale dappertutto.

Ma in Germania,  fanno cose hitech, mentre da noi,

non funziona neanche piu' fare il lavoro da schiavi  a quattro soldi,

che tante soddisfazioni ci ha dato in passato,

perchè c'e' un miliardo di cinesi che lo fa a meno soldi di noi.

Quei cinesi che CLINTON ha fatto entrare nel WTO ,

che gli voleva dare la democrazia e loro democraticamente si son presi 

tutte le nostre filiere produttive ....hhhahahahahh.
 @Ruggero

che ogni tre per due presenta autonomamente le proprie referenze 

da fine latinista ed ellenista, ma forse è rimasto anchegli stesso

vittima di altri autoreferenzianti.

Gente che non sa mettere nemmeno la firma,

proprietarie di immobili milionari a trastevere,

di ad ain con su per tra fra, filastrocca detta tutta d'un fiato.

L'educazione fisica in palestre fatiscenti, con tutte da 220 euro,

il contributo scolastico volontario,

le gite scolastiche, 

il bidello che apre le porte e non da piu' le sigarette.

Il dirigente scolastico, le segreterie , le segretarie

delel AZIENDE SCOLASTICHE,

la mensa, i contributi della mensa, i genitori che non riescono a pagare la mensa....

le manifestazioni, non plastick, no frontiers, no TAV.

La verita'.... 

.... le connivenze.... le connivenze nascoste....

le complicità....

urrà urraà urrà.... viva la libertà...w la figa.... viva diadainconsupertrafra.....

 

 

 

 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

leavingmyheart
Il 14/3/2019 alle 19:54 , newcome ha scritto:

Finché hai fatto solo le scuole in Italia, hai sempre abitato in Italia e non hai un elemento di paragone, forse ti accorgi che la scuola italiana fa danni....ma fino ad un certo punto...

Il problema è quando vedi in altri paesi, come funziona il sistema scuola e il sistema scuola-lavoro; che allora tanti problemi iniziano ad avere un perché.

Prendiamo il percorso scolastico dell'italiano medio fino all'università.

 

Gli dicono sin da subito (genitori e insegnanti) che più studia in termini di ore e più prenderà come voto....e implicitamente è quello l'importante.

Falso

L'errore fondamentale è nell'ignorare il concetto e nel sottovalutare l'importanza dell'aver capito qualcosa, dando invece importanza al sapere a memoria 4 cose perché si è stati li a ripetersele ore, prendere un bel voto, e archiviare l'argomento tra le cose inutili.


Tra genitori (e spesso sono gli insegnanti in primis a farlo), si inizia a fare l'associazione intelligenza = bel voto.....bambino/ragazzo poco intelligente = brutto voto

Falso

Ho conosciuto imprenditori, piuttosto che gente che eccelle in qualcosa, gente super intelligente di base; che magari andava male a scuola....semplicemente la loro intelligenza gli faceva filtrare ciò che ritenevano inutile, modi di fare che ritenevano controproducenti, e glieli faceva rifiutare fin da piccoli.

 

Cresci, vai verso le superiori e ti viene fatto credere che se vuoi un futuro e se vuoi essere preso in considerazione per i lavori migliori devi andare in un liceo....mentre invece negli istituti professionali ci vanno i baby delinquenti, i poveri, quelli che non si lavano, i figli degli operai e chi più ne ha più ne metta.

Falso

A parte che se il sistema scolastico è valido, teoricamente dovrebbero esserlo tutti gli indirizzi di studio....al contrario se fa cagare, si è tutti sulla stessa barca.....
Peccato però che nei professionali dimenticati da dio, tipo le scuole dei frati o i corsi di avviamento professionale nudi e crudi, ti insegnino a saldare....a lavorare al tornio...
Mentre invece il figlio sboroncello del piccolo imprenditore che fa il liceo scientifico, quando esce non è né più acculturato né più ignorante di uno che certe cose se le è studiate per i cazzi suoi da adulto....con la differenza che lo sboroncello non ha imparato nulla lavorativamente parlando e ha passato 5 anni a studiare cose o inutili, o superate, o senza alcuna applicazione né pratica e né di insegnamento per la vita...


Risultati?


Si avvicina la fine delle superiori.

Chi non aveva voglia di studiare nemmeno ai professionali, forse ha smesso e si è messo a lavorare....qualcuno magari ha avuto la fortuna di trovare chi gli insegnasse un mestiere da zero che in nessuna scuola ti insegnano, sfruttando la giovane età per pagare 4 soldi ma tenersi uno a lungo termine.....es. pizzaiolo, idraulico, gommista, muratore...

Tanti che avevano fatto i licei in vista dell'università, rimangono così disgustati dal metodo italiano che non ci pensano nemmeno a continuare....per cui si ritrovano prossimi ai 20 anni senza alcun tipo di esperienza professionale e spesso senza avere un'idea di cosa fare.

Qualcuno andrà all'università solo perché non ha voglia di lavorare, o perché ha provato a cercare lavoro ma non l'ha trovato....ecco....questi o ci metteranno 10 anni per prendere una laurea inutile, oppure per mancanza di voglia smetteranno a 22-23 anni senza aver né imparato nulla di teorico e né di pratico....ritrovandosi come quelli della categoria qui sopra, ma con qualche anno perso in più.

Chi ha finito la scuola professionale, e cerca lavoro in quell'ambito per cui dovrebbe teoricamente essere già formato, si accorgerà invece del salto tra l'istruzione in Italia e il mercato del lavoro è abissale....si fa la contabilità ancora scrivendola a mano e si pagano tasse scomparse negli anni 80....l'informatica la fai su computer di almeno 15 anni e senza internet perché altrimenti questi birbantelli cercano i porno....anche a chi vengono messe a disposizione condizioni migliori, si accorge che comunque ciò che impara in 5 anni di professionale, lo avrebbe potuto imparare in 6 mesi di lavoro se fosse andato a scuola finita la terza media.

Aggiungo inoltre quelli, come me, che sono stati confusi fin da subito....finendo per fare indirizzi di studio giusto per fare qualcosa, e si sono ritrovati spaesati al momento di cercare lavoro....per cui, o abbiamo trovato la nostra strada lavorativa ormai da adulti e gli studi sono serviti a poco/niente, oppure ancora peggio il disgusto verso lo studio è passato così in età avanzata che era troppo tardi....troppo tardi per iscriversi a ingegneria a 35 anni....troppo tardi per imparare come apprendista a fare certi lavori.

Io sinceramente fatico a pensare a qualcuno della generazione dei nati e cresciuti in Italia tra gli anni 80 e gli anni 90, che abbia trovato la sua via...

Che abbia fatto un'università che non fosse inutile...

Che i genitori non lo abbiano condizionato con una marea di cazzate...

Che abbia studiato cose sensate e non programmi di studio già vecchi quando sono usciti e spesso inutili.

Che abbia capito cosa volesse fare fin da ragazzo...

Che gli fossero messi a disposizione gli strumenti migliori per capirlo...

Qualcuno che abbia fatto stage che fossero serviti....e non solo fare delle fotocopie...

 

Mi sale il disgusto solo a pensarci.

E il danno è anche economico, oltre che di tempo perso, aspettative disilluse....

 

C'è magari quello che sarebbe stato un buon geometra, che fa l'operaio perché gli hanno fatto schifare così tanto la scuola che ha smesso a 15 anni...

E c'è magari quello che sarebbe stato un piastrellista felice, che i genitori lo hanno obbligato a laurearsi controvoglia a 35 anni  <<perché comunque essere dei laureati è sempre meglio di chi non lo è>>

 

Ditemi quali sono state le vostre esperienze.

E soprattutto, voi, avete trovato la vostra via?

Era troppo tardi o siete tra i pochi fortunati che hanno sempre saputo cosa avrebbero fatto da grandi?

 

 

Ho sempre odiato la scuola. Non mi piaceva niente, il liceo è stata gran una rottura di coglioni. 

Tendenzialmente si fanno troppe cose e male. Due giorni alla settimana facevo 6 ore anziché 5, roba da pazzi, arrivavi a casa esausto e figurati poi a studiare che voglia c'avevi...

Andrebbe sicuramente abolito il latino e anche educazione fisica che non è certo materia da fare in un liceo e sostituirla eventualmente con un corso dove si impara a prestare soccorso, fine. Aggiornare i programmi di storia, sfoltire quella più antica e arrivare almeno agli anni 70-80 invece di fermarsi alla morte di Hitler, e studiare anche un po' di storia americana e asiatica (il mondo non gira attorno a Roma). Ci vuole assolutamente un po' di insegnamento di programmazione, fondamentali di economia ed educazione civica. Basta con letteratura inglese e via pure storia dell'arte e promessi sposi.

L'ideale è una scuola dove si entra alle 8 e di esce alle 12, oppure dalle 9 alle 13. Basta con 3 mesi d'estate a fare un cazzo, per gli studenti molto meglio più giorni liberi spalmati durante l'anno, il beneficio è maggiore.

E vaffanculo agli zaini di 20 kg di tomi, le famiglie che si dissanguano per comprare i libri fintamente aggiornati delle case editrici parassite. Siamo nel 2019, a scuola si dovrebbe andare col tablet e un paio di quaderni.

 

Ecco, se il liceo fosse stato questo, non dico che lo avrei amato di più, ma mi avrebbe fatto vomitare di meno.

L'università non mi ha disgustato di meno, ma sicuramente ho trovato più obiettività dai prof, alle superiori quelle zoccole non ti davano il voto per la performance che hai avuto nella singola interrogazione com'è giusto che sia, ma la davano ad personam, mediando la performance con quelle passate. Dai prof maschi ho visto sempre molta più obiettività.

 

Comunque, gli aneddoti non valgono una sega. Studiare è importante, i titoli contano, eccome. 

Poi i singoli più svegli si arrangiano sempre, ma non fanno statistica.

Link al commento
Condividi su altri siti

TADsince1995
Il 14/3/2019 alle 19:54 , newcome ha scritto:

Che abbia capito cosa volesse fare fin da ragazzo...

 

Il 14/3/2019 alle 19:54 , newcome ha scritto:

Io sinceramente fatico a pensare a qualcuno della generazione dei nati e cresciuti in Italia tra gli anni 80 e gli anni 90, che abbia trovato la sua via...

Il 14/3/2019 alle 19:54 , newcome ha scritto:

E soprattutto, voi, avete trovato la vostra via?

Era troppo tardi o siete tra i pochi fortunati che hanno sempre saputo cosa avrebbero fatto da grandi?

 

Tra le mille sfighe e svantaggi che ho avuto in vita mia, ho avuto una enorme fortuna. Una cosa di cui bacio la terra ogni giorno. Una cosa che mi rendo conto hanno avuto in pochi, guardando molti miei coetanei o anche gente una decina d'anni più giovane.

Ho capito quello che volevo fare da grande a 7 anni, quando ho aperto il manuale del Commodore64 e ho visto questo.

hot_air_balloon.jpg.dcc1139aa6693a1a142c9d116583265e.jpg

 

Fu come un imprinting animalesco. Oggi è il lavoro che faccio da 20 anni. Con qualche piccolo compromesso, in realtà avrei voluto fare videogiochi, alla fine ho fatto web, embedded e applicazioni enterprise. Ma mi ritengo un privilegiato a fare il lavoro che ho sempre voluto fare.

Unico rimpianto non essermi più laureato a 7 esami dalla fine.

Il problema non è la mancanza di gente capace o in gamba, il problema è che molti non hanno avuto la fortuna di capire cosa gli piace. Non hanno avuto un indirizzo spontaneo, di pancia, intimo. E non l'indirizzo che gli hanno dato i genitori, per carità magari in buona fede.

Perché non avere un indirizzo, uno scopo, un'ispirazione è moooooooooooolto peggio che averli ed eventualmente fallire.

  • Mi piace! 3
  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

gelsomino
17 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

Andrebbe sicuramente abolito il latino e anche educazione fisica che non è certo materia da fare in un liceo e sostituirla eventualmente con un corso dove si impara a prestare soccorso, fine. Aggiornare i programmi di storia, sfoltire quella più antica e arrivare almeno agli anni 70-80 invece di fermarsi alla morte di Hitler, e studiare anche un po' di storia americana e asiatica (il mondo non gira attorno a Roma). Ci vuole assolutamente un po' di insegnamento di programmazione, fondamentali di economia ed educazione civica. Basta con letteratura inglese e via pure storia dell'arte e promessi sposi.

...e tutti i laureati in materie umanistiche, che li mettiamo a fare?!?...

li facciamo vendere le enciclopedie porta porta?!?...

...ahhhh...no...in epoca di digitalizzazione, non c'e' mercato hahhahahahah!!!

La gente si illude di aver voce in capitolo, 

la democrazia, le piattaforme con nomi suadenti,

e il sistema si autorigenera e non cambia un cazzo,

i giovani, il futuro dei giovani, 

ahhahahaah.... 

18 milioni di pensionati ......

gli altri mandati a fare gli expats, molte volte come diceva ,forse einaudi,

con la sola forza delle proprie braccia,

il loro voto non conta un cazzo...........

vengino siori e siore venghino.......

il circo barnum.... 

la donna cannone è scappata,

ha perso 40 kili stando dietro una friggitrice professionale a frigger hamburger e patate.

ps.. il discorso scuola è molto semplice,

questo volevo sottolineare, la gente crede che sia una istituzione 

formativa, ed invece è diventato nientaltro che un enorme stipendificio, 

con annessi e connessi.

siisisisis, ci sono le eccezioni, ma tutto quello che non è eccezione è un grosso cazzo nel culo

di chi ci perde tempo e risorse per essere "preparato alla vita".

 

 

 

Modificato da gelsomino
Link al commento
Condividi su altri siti

3 ore fa, Boulevard ha scritto:

Personalmente ho odiato talmente tanto il Liceo che ho fatto praticamente contro voglia, che quando faccio un incubo ( e vi assicuro che mi capita spesso) sogno di essere di nuovo a scuola e di dover rifare la maturità. Veramente uno schifo tutto. Dai compagni, alle insegnanti subumani. Tutto.

Merda, pure io. E sono passati quasi 13 anni dalla mia maturità.

 

31 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

L'ideale è una scuola dove si entra alle 8 e di esce alle 12, oppure dalle 9 alle 13. Basta con 3 mesi d'estate a fare un cazzo, per gli studenti molto meglio più giorni liberi spalmati durante l'anno, il beneficio è maggiore..

Concordo. E 5 anni sono infiniti. Ne bastano 4 alle scuole superiori.

Io devo pure ringraziare che abitavo dietro. C'era gente che tra tutto arrivava a casa alle 14.30. Coi compiti da fare. 

  • Haha 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Boulevard
8 minutes ago, sprint said:

Merda, pure io. E sono passati quasi 13 anni dalla mia maturità.

  

Concordo. E 5 anni sono infiniti. Ne bastano 4 alle scuole superiori.

Io devo pure ringraziare che abitavo dietro. C'era gente che tra tutto arrivava a casa alle 14.30. Coi compiti da fare. 

ahahah si anche per me ormai sono passati parecchi anni, mi capita spesso di sognare pure vecchi compagni di scuola (tutti degli infami o quasi)

Veramente 5 anni che ho odiato.

Btw..it's over..meglio lavorare 14 ore al giorno che stare 6 ore a scuola dove non vuoi stare, con gente con cui non vuoi stare, a farti dire che sei un fallito e lo sarai pure in futuro (giuro mi è stato detto dalla mia ex prof. di Lettere, ok poverina era/è alla frutta) a studiare cose che non ti interessano...

Comunque pure io dovevo prendere il pullman ogni giorno, perché nel mio paese non c'erano le scuole superiori, quindi anche io arrivavo parecchio tardi a casa...le bestemmie...con l'unica cosa che volevo fare era buttarmi nel letto...mi sta salendo il vomito solo a parlarne.

Well, almeno non sono mai stato bocciato, tanti miei amici hanno perso anni e si sono diplomati dopo 7-8 anni alle superiori...

Link al commento
Condividi su altri siti

newcome

Ok vedo che non sono l'unico allora a pensare certe cose.

Nella fascia di età dai 25 ai 35, la maggior parte della gente con cui ho parlato di questo tema, vede l'istruzione avuta come qualcosa che ha dovuto subire e basta.

Come fossero anni di galera in cui uno galleggia e vegeta aspettando di uscire per vivere veramente.

Molti però non si sono mai posti la domanda:  ma perché la scuola mi suscitava ciò? cosa aveva di sbagliato? come posso rimediare? perché non mi ha aiutato minimamente a trovare poi lavoro?

 

Se posso riportarvi la mia esperienza, io finiti gli studi ho quasi sempre trovato lavoro, ma in NULLA c'entrava qualcosa che potessi aver appreso a scuola.

Il computer che devo usare ora al lavoro, ho imparato ad usarlo decentemente dai 16 anni quando mi hanno comprato il primo che ho avuto.

Le lingue straniere che parlo e che mi hanno permesso di trovare almeno 2 lavori stabili; le ho approfondite da solo e una lingua in particolare l'ho incominciata e imparata da autodidatta.

La storia ad esempio (che mi piace un casino) l'ho sempre approfondita attraverso documentari e libri.....perché se ci basiamo sulla storia nei libri di testo c'è solo la favola della seconda guerra mondiale in cui gli americani sono cappuccetto rosso, tutti gli altri sono il lupo cattivo, alla fine il lupo cattivo muore e vissero tutti felici e contenti sotto il FMI e con le basi americane sul proprio territorio.


Per quella che è stata la mia esperienza in termini di apprendimento scolastico e carriera lavorativa successiva, nel mio caso avrei potuto tranquillamente smettere dopo le elementari.

Avrei imparato di più a guardare 5 ore di documentari, leggere libri e focalizzarmi sugli argomenti che mi piacciono per conto mio.


Molti di voi non hanno poi menzionato il lato umano della scuola.

Professori permalosi, studenti leccaculo che ottengono buoni voti perché il prof si lascia adulare, professori che fanno i maiali con le studentesse...

Paradossalmente io mi sono trovato tra Persone, tra gente vera, quando cambiando scuola (causa scelta sbagliata sotto consiglio dei genitori) sono finito in un istituto in cui c'erano i baby delinquenti della città....in cui quasi tutti erano ripetenti....e in cui un diverbio finiva a pugni e poi ognuno per la sua strada, invece che a minacce dei genitori di chiamare avvocati.

 

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...