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Autori di se stessi


Giraluna

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Giraluna
1 minuto fa, Init1 ha scritto:

Una casa editrice seria che è davvero interessata al tuo lavoro NON chiede soldi all'autore.

Ciao Init1!

Grazie anche a te per il tuo intervento. Ci tengo dunque a spulciarlo per bene visto il tempo dedicatomi.

Allora, questa faccenda dei soldi mi era puzzata sin dall inizio. Ero abbastanza scettica a riguardo, ma confesso che poi col tempo, soprattutto vedendo un po l esperienza del mio vecchio amico ed il paese in cui viviamo, dove la meritocrazia manca poco che venga inserita nell albo dei geroglifici da quanto desueta sta diventando, non mi parve più un dettaglio così strano. 

Per cui molto bene il fatto che  invece è esattamente come la pensavo inizialmente. 

7 minuti fa, Init1 ha scritto:

scrivi qualcosa di te, bastano davvero poche righe utili a capire chi si ha di fronte. Qualcosa di spontaneo e naturale, non strafare. Puoi scrivere la tua presentazione nel testo della mail.

La scrittura è la prolungazione del mio braccio, sino a risalire al mio corpo. Per cui sarà un piacere dare vita alla spontaneità e naturalezza di cui mi hai fatto cenno. 

8 minuti fa, Init1 ha scritto:

questo è fondamentale. Scrivi una sinossi di ciò che stai proponendo interessante e che catturi subito l'attenzione. Il primo filtro degli editori avviene in questa fase.

Ce la metterò tutta. Ho provveduto a scrivere un prologo che invogli a proseguire. Sfrutta sopratutto il mistero. Per cui credo che la proposta di ciò che andrò a descrivere la potrei improntare sempre su questa scia oscura, opportunamente adattata al contesto, ossia ad un pubblico di editori. 

11 minuti fa, Init1 ha scritto:

In bocca al lupo!

Grazie! 

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TADsince1995
5 ore fa, Giraluna ha scritto:

Tad autore? Che io sappia ha solo scritto qualcosa, ma non è stato pubblicato 😕

Questa è bella. TAD, se ci sei batti un colpo! Non a gelsomino però eh. 

Avevo scritto dei racconti da ragazzino, uno dei quali vinse una specie di competizione online taaanti anni fa, ma non mi sono mai spinto fino alla pubblicazione. Se escludiamo gli articoli che ho scritto 10 anni fa per la più importante rivista italiana di un certo settore.

In compenso, con me caschi comunque bene, conosco diverse persone che hanno scritto romanzi e li hanno "pubblicati" (notare le virgolette). Da quello che mi hanno raccontato, l'editoria italiana è una discreta giungla, un ambiente caotico e di certo non remunerativo, almeno inizialmente.

Se sei esordiente, nella maggioranza dei casi i costi di stampa e distribuzione te li devi accollare tu. Un mio amico si è dovuto pagare tutto lui. Una mia amica, in particolare, ha scritto un libro che ha avuto un discreto successo (c'è pure su amazon), stampato in migliaia di copie, a un concorso letterario ha pure vinto un premio in denaro che non ha mai riscosso, ha girato l'Italia per promuoverlo e fare presentazioni in giro, arrivò persino a entrare in contatto con Feltrinelli, ma a quanto ho capito non ci ha nemmeno ripreso le spese per i viaggi.

Certo, se sei brava potresti fare la fine di Andy Weir!

Comunque, domani chiedo dettagli a un mio collega il cui figlio ha pubblicato di recente un libro e se non ricordo male l'investimento non è stato comunque eccessivo, qualche centinaio di euro.

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gelsomino
2 minuti fa, TADsince1995 ha scritto:

Comunque, domani chiedo dettagli a un mio collega il cui figlio ha pubblicato di recente un libro e se non ricordo male l'investimento non è stato comunque eccessivo, qualche centinaio di euro.

bugia del collega

i figli so piezz e core...

 

 

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TADsince1995
Adesso, gelsomino ha scritto:

bugia del collega

i figli so piezz e core...

Ovviamente i costi li ha sostenuti lui, anche perché il figlio è appena maggiorenne. Anche se, da quello che mi racconta, tutta la trafila fu abbastanza "seria", con tutta una procedura di approvazione, correzione di bozze ecc...

Ovvio che se ti presenti con una bomba e la sai presentare bene puoi anche puntare in alto.

Andy Weir era praticamente quasi del tutto un illustre sconosciuto. A 40 anni suonati ha pubblicato il suo primo libro, che dopo 4 anni è diventato un film di Ridley Scott con Matt Damon...

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gelsomino
Adesso, TADsince1995 ha scritto:

Ovviamente i costi li ha sostenuti lui, anche perché il figlio è appena maggiorenne. Anche se, da quello che mi racconta, tutta la trafila fu abbastanza "seria", con tutta una procedura di approvazione, correzione di bozze ecc...

Ovvio che se ti presenti con una bomba e la sai presentare bene puoi anche puntare in alto.

Andy Weir era praticamente quasi del tutto un illustre sconosciuto. A 40 anni suonati ha pubblicato il suo primo libro, che dopo 4 anni è diventato un film di Ridley Scott con Matt Damon...

Tad, parlavo della cifra , con duecento euro non le fanno nemmeno partire le rotative...

pero' fa vergogna dire la cifra esatta 😉

 

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TADsince1995
1 minuto fa, gelsomino ha scritto:

Tad, parlavo della cifra , con duecento euro non le fanno nemmeno partire le rotative...

pero' fa vergogna dire la cifra esatta 😉

 

Se non erro si parlava di circa 400, con una tiratura limitatissima. Oggi poi ci sono anche gli ebook che sono una strada percorribile.

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gelsomino
1 minuto fa, TADsince1995 ha scritto:

Se non erro si parlava di circa 400, con una tiratura limitatissima. Oggi poi ci sono anche gli ebook che sono una strada percorribile.

Ahhh ecco.....

Dove gliele hanno stampate alla tipografia sotto casa?!? 😉

hahahahhahah

 

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Crescendo63
2 minutes ago, TADsince1995 said:

Andy Weir era praticamente quasi del tutto un illustre sconosciuto. A 40 anni suonati ha pubblicato il suo primo libro, che dopo 4 anni è diventato un film di Ridley Scott con Matt Damon...

Andy Weir è un ottimo esempio del modo più "moderno" di diventare autore (che mi sembra finora non sia stato qui menzionato). pubblicarsi e promuoversi da soli.

"The Martian" di Weir io l'ho conosciuto per caso su Goodreads, ben prima che si parlasse del film. A quanto ho capito Weir ha scritto e diffuso i suoi romanzi in autonomia, promuovendoli con vari strumenti online, fino a farsi conoscere e apprezzare. E' una strada che molti autori perseguono, sia perché salta i vincoli dell'editoria tradizionale, sia perché ti lascia maggiore controllo (anche economico) sulla tua opera.

 

Ovvio che se trovi un editore che ti supporta, ti toglie un sacco di castagne dal fuoco. Se lo trovi 😉

Altrimenti, se davvero ritieni che la tua opera possa piacere ad un vasto pubblico, forse la Rete offre più possibilità di un mondo (l'editoria tradizionale) rimasto per certi versi ancorato al passato (specialmente in Italia).

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Bussola
9 minuti fa, gelsomino ha scritto:

 

Su Amazon vende chiunque , non lo userei certo come riferimento.  PS non mi si cancella il quote 

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gelsomino
Adesso, Bussola ha scritto:

Su Amazon vende chiunque , non lo userei certo come riferimento.  PS non mi si cancella il quote 

perdonami non ho capito

io amazon non l'ho proprio citato

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