Vai al contenuto

Voglio mettere la Teoria in Pratica


Wyatt99

Messaggi raccomandati

^'V'^
2 minuti fa, giuseppe90 ha scritto:

@^'V'^

Posto che il tuo è stato un bellissimo intervento, che, detto en passant, getta laddove merita, cioè nel cesso, buona parte delle fregnacce pua, e che avremmo voluto tutti, da adolescenti, ma anche un po' oltre, qualcuno che ci parlasse così,

ciò su cui si può discutete secondo me riguarda le modalità dell'"attacco".

È fuori discussione che l'andazzo seguito finora dall'utente è destinato al fallimento, prima di tutto perché sta fingendo, non è se stesso, e questa non è una buona cosa, a meno che (ma non è il nostro caso) non si sia degli esperti "attori". In tal caso potrebbe durare un po', ma poi comunque prima o poi il castello di sabbia crolla.

Io ho dei dubbi sul fatto che sia una buona cosa andare lì e spiattellarle in faccia ciò che veramente sente, cioè che "quando la vede gli tremano le gambe, sente come una contrazione allo stomaco, che è per questo che aveva fatto il giullare, ecc.".

Capisco il tuo discorso: tu dici che facendo così si connette a lei, si pone in risonanza emotiva, perché le dice di sentire e provare quelle stesse "debolezze" che pure lei manifesta. 

Però io ho il sospetto che questo possa solo farlo apparire come un idiota che sta ingigantendo una cosuccia da niente, mettendo il carro davanti ai buoi...

Saranno le mie esperienze a deviarmi in questo modo, ma io la metterei giù in maniera più "soft", prima di tutto parlandole una buona volta - basta fare il cazzone! - e portando avanti l'interazione con "normalità". Poi in base al contesto si possono sviluppare diverse dinamiche...

Non le farei la "dichiarazione d'amore" prima ancora di sapere anche solamente che suono ha la sua voce. Sarei più "tranquillo", magari una richiesta d'uscita visto che, da quello che ho capito, si tratta di compagni di scuola (che poi mo è agosto, se ne parla a settembreXD) e in quel contesto può risultare complicato isolare...

 

Preciso una cosa: io sono stato in one itis per una che quasi non avevo manco sfiorato e vorrei un mondo in cui un comportamento come quello da te consigliato, cioè dire a una papale papale ciò che veramente si sente e si prova, sia cosa normale, ma non è così e bisogna guardare all'efficacia della propria azione.

Non vorrei che essltassimo troppo il comportamento "vado, provo, fallisco", perché comunque si è tentato, quindi va bene a prescindere da tutto. Ammiro lo stoicismo, però si vive meglio da epicurei e qui questo dovremmo cercare di fare.

Sennò rischiamo di fare come quelli che si sentono soddisfatti solo perché hanno aperto tot set in serata. Col cazzo! Meglio mezzo, di set, ma con chiusura sennò si continua a sentir male.

E dov'è il potere? 

Dove si sente il peso dell'impatto totale quando lui dice papale che ciò che vorrebbe è una relazione, se prima non ha introdotto il fatto che gli tremano le gambe? 

Chiunque può andare da una tipa che si vorrebbe scopare, a dirle "ti ho vista passare, sei carina, vorrei una relazione

Dov'è la vulnerabilità? La forza, dove. 

Quello che fa apparire pesantissimo il fatto che sia lì a dire cosa vuole, è proprio il fatto che a lui tremano le gambe e chhiunque altro al suo posto si sarebbe andato a nascondere dietro una friendzone massacrante (presente quando lei si lamenta con l'amico degli stronzi che la chiavano e lui pensa se lametta o corda?) 

Lui ha in comune con lei questa ansia ed insicurezze. Ok, ponte. 

Ma cosa lui ha che lei non ha e che a lei serve per aprire le porte della vita? 

Che NONOSTANTE le insicurezze, può stare lì a dire cosa è e cosa vuole, una cosa che lei non avrebbe il coraggio di fare nemmeno pungolata. 

Fare finta che queste insicurezze non ci siano e dire cosa si vuole, non è la dimostrazione di alcun grande potere, al massimo è la dimostrazione che gli ormoni ti fanno tirare il cazzo nella direzione di quella figa. 

Sai che novità. 

Cosa ha lui che lei non avrebbe in dieci anni di gossip, di teatrini, di ore a vestirsi e poi stare a casa perché non ha niente da mettersi e i capelli sono elettrici? 

Le palle. 

Esiste una affinità di sentire interiore che apre con la risonanza il muro di lei e la dispone a fidarsi, ma questa lasciata a se stessa significa friendzone, non è che se declami le cose che avete in comune scoperete o sarà colpita, al massimo si fida e ascolta invece di abbassare lo sguardo e scaricare tensione. 

Una volta aperta la porta, lei le palle non le avrà mai. 

E sono ciò che la colpisce e al contempo la spaventa un po' del tipo che "cazzarone" lo è davvero. Lui riesce a sostenere una pressione sociale che a lei la schiaccia. 

Aggrapparsi a lui nella vita significa, per lei, sopravvivere. Ma un po' ne ha paura perché in fondo non potrebbero essere più diversi ed il rischio che lui grossolanamente le tiri pressione sociale addosso è sempre dietro l'angolo. 

E però c'è questo che cazzarone non è. 

E che sta COI FATTI dimostrando di poter reggere dieci volte la pressione sociale che regge il cazzarone. 

Il cazzarone infatti sberleffa e lancia macchiette di inchiostro e battute come un calamaretto, per reggere la pressione. 

E il nostro eroe invece è lì, proprio davanti alla cosa che gli mette più pressione, e la affronta senza schizzetti di inchiostro e battute del cazzo. 

Aggrapparsi a lui, nella vita, significa, per lei, sopravvivere senza nemmeno la paura di fare gaffes a causa sua o che tiri addosso pressione. 

 

Cita

È fuori discussione che l'andazzo seguito finora dall'utente è destinato al fallimento, prima di tutto perché sta fingendo, non è se stesso, e questa non è una buona cosa, a meno che (ma non è il nostro caso) non si sia degli esperti "attori". In tal caso potrebbe durare un po', ma poi comunque prima o poi il castello di sabbia crolla.

 

Quando iniziai a fare video per lavoro non mi era facile essere spontaneo davanti alla camera come lo sono a tavola con delle persone. 

Così siccome sapevo che un ex utente ora bannato perché spara cazzate - e che ha comunque un seguito di pagatori che lo stanno a sentire tutt'ora bevendosi scemenze assurde - studiava recitazione e affini, gli chiesi del suo insegnante, siccome l'utente continuava a dirmi che questi grazie alle sue abilità come attore e capacità di fingere, aveva un successo smisurato con le donne pur essendo spiantato e che come insegnante di teatro ed affini era bravissimo. 

Conobbi questo tale e gli chiesi di aiutarmi, essendo io digiuno ed ignorante delle materie della recitazione, a capire come essere me stesso e spontaneo di fronte alla telecamera, pagandolo ovviamente. 

Purtroppo lui cercava di farmi imparare a recitare parti e ruoli di attori, ossia edulcorarmi e rendermi artificiale - e in fondo il suo mestiere è questo, ignorante io che non ci avevo pensato - e io invece volevo solo imparare ad essere davanti alla telecamera come sono in real, perché non riuscivo ad essere spontaneo del tutto. 

Così lasciai perdere la collaborazione dato che tirava nella strada contraria di quel che cercavo. 

Ma rimanemmo in contatto, e per tutto il tempo mi raccontava di quanta cazzo di figa tirasse su grazie alle sue maschere e finzioni, e di come però non chiudesse per rispetto alla LTR. 

Poi si lasciano. 

E lui CREDE di potersi rifare una vita sessuale in fretta. 

Dopo sei mesi di seghe e di uscite ogni sera a fare l'attore e il pagliaccio da circo con tutte, mi chiama disperato. 

Sei mesi provandoci con tutte, nemmeno un bocchino. 

E gli chiedo come mai, quando era fidanzato, si raccontasse questa favole che non chiudeva per sua scelta ma che ci stavano tutte. 

E lui mi dice che siccome inscenando personaggi riesce a fermarle e conoscerle, magari farle ridere, farle parlare un po', allora dato che poi non chiedeva il numero e non sessualizzava la cosa, credeva che fosse una sua scelta ma che siccome erano lì a ridere o a parlare, se avesse voluto chiudere avrebbe potuto... 

Ehm... no, ma non lo dico io, lo dicono i tuoi sei mesi di seghe. 

Intanto l'altro utente, ormai mi sembra già bannato, continua a seguirne i preziosi insegnamenti di seduzione e artificio di sé, falsa presentazione e mascherata da drag queen... e a spiegare quanto sia importante il teatro nelle relazioni. 

Dopo un altro anno, il recitante morto di seghe mi chiama perché ha un progetto di business. 

Un suo amico che si intenderebbe di internet markette (il solito che ha fatto un corso americano che batti le mani e ti dicono che con zero capitale e costi fissi usi le tue competenze e passioni per guadagnare on line) gli avrebbe suggerito come fare soldi grazie alle sue grandissime abilità di saltimbanco del rimorchio, usando l'acting, la recitazione, in chiave seduzione, ecco il corso on line che venderà. 

E lui mi chiede se questo progetto lo vogliamo fare in due, così io ci metto il nome e alcune competenze e lui si occupa del programma del corso, così spende i suoi esercizi di teatro venduti però nell'area della seduzione. 

Al che gli chiedo se in quell'anno abbia rivoluzionato la sua vita, dato che da quanto ricordo la sua vita era il lavandino. 

Mi spiega che ha conosciuto una, molto sotto standard, hanno avuto una mezza relazione ma lei lo ha trattato malissimo e fatto a pezzi, e poi non trova altro. 

Gli chiedo se ha capito chi sono, che ci metto la faccia, che non sono come quelli lì dei corsi su internet, che sono io, che non è possibile che mi metta a fare 'ste cazzate lui mi dice che tanto la gente non capisce un cazzo e secondo lui (cioè secondo il suo amico) la seduzione è una nicchia che può tirare. 

Va beh, con qualcuno alla fine si sarà messo in combutta per vendere l'ennesima fuffa, non ho più seguito la scemenza. 

Ma - proprio ma - noi siamo abituati a riconoscere che le manipolazioni e le false presentazioni, le storielle DHV dei PUA a volte possono funzionare per qualche ora prima che crolli tutto. 

Siamo abituati a riconoscere che questo è un grande casino se nel frattempo ti sei fulminato per lei, e lei ti sfancula o ti distrugge perché il castello di sabbia crolla presto. 

Eppure... 

Questa piccola finestra di opportunità che un attore da strapazzo che fa il cazzone potrebbe avere, al rischio di farsi davvero male se entrano in gioco sentimenti, può darsi funzioni a Los Angeles, a Londra, in città con dieci milioni di abitanti e un via vai continuo di alcolizzate depresse... a San Francisco un mio amico nerd carino con cinque o sei colleghi nerd smanettoni non carini come lui e la maglietta di guerre stellari uscendo una sera, fecero TUTTI ons. 

Per cui magari anche un attore da strapazzo può rimorchiare con qualche maschera una tizia alcolista e depressa che voleva trovare fortuna e ha trovato da lavare i piatti. 

Ma questo tipo di teatro operativo è il più distante possibile dalla realtà di un'isola dove la gente ti rivede e parla di te, da un complesso universitario o scolastico, da un paesino e... a quanto pare visto un anno e mezzo di seghe e di una relazione tossica al ribasso da parte di uno che l'attore lo fa benissimo e brutto non è, pure una città medio piccola ma non paesino come è Bologna. 

Sconsiglierei con tutte le mie forze di mettersi a fare gli attori saltimbanco, i cazzoni recitati, i PUA, in posti che non siano PUB, con musica bassa dove si possa parlare, in città con almeno 10 M abitanti e molto turnover di alcoliste disilluse, prima dei social. 

Se siamo già nell'era dei social e compagnia, anche le suddette realtà diventano assimilabili ai paesini, la gente googla, parla, chiede... deve essere davvero fast la questione se si vuole far passare una maschera recitata, e non è un istituto scolastico, di giorno, alcool free, a gruppi sociali comunicanti, il luogo ideale per fare fast e vaffanculo. 

E non è, quella con cui davvero vuoi una relazione, la donna ideale con cui provare a recitare cazzate per vedere se sui grandi numeri, aprendone cento, ti entra un fast. 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

giuseppe90
16 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Le "fregnacce" PUA ci hanno aiutati un bel po'. 

Infatti molti ragazzi invece di stare a pensare "oddio e adesso cosa le vado a dire", si sono convinti di dominare il diagramma di flusso dell'interazione, di sapere cosa bisogna dire, e sebbene questo non fosse vero, hanno trovato la fiducia per fare quel maledetto passo avanti verso di lei. 

Questo vale anche per me.

Infatti dicevo "buona parte" delle fregnacce pua. La parte sul darsi una mossa, attivarsi, un contro-lavaggio (almeno per me) del cervello sulle credenze su sesso, donne e relazioni, ecc. si può salvare ed è ciò che ha salvato alcuni.

Pensavo piuttosto all'imperativo di non mostrarsi needy, dunque al dover andare da lei senza però farle capire che ti piace (🤔), alle routine da apprendere, al fermare sconosciute random per strada di primo pomeriggio come se non ci fosse un domani come strategia migliore un assoluto, vincente, per scopare ecc. ecc.

 

Comunque già che ci siamo io ho avuto due one itis: la prima l'ho brevemente descritta e m'è passata solo una volta finite le superiori ed è stata quella che m'ha fatto soffrire di più per via del fatto che la vedevo tutti i santi giorni.

Prima ce n'era stata un'altra con una ragazza che, fortunatamente, non stava a scuola con me.

Inutile dire che quando la incontravo ero un misto tra il super imbarazzato e il pietrificato. Per "corteggiarla" - ora a pensarci mi scappa un sorriso, ma anche un po' di occhi lucidi - feci sostanzialmente due cose: le mandai dei fiori e le scrissi una lettera in cui le dichiaravo il mio immenso e platonico amore.😳

  • Mi piace! 1
  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

giuseppe90
28 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Iniziai a vendergli fialette della mia piscia e olio di lino, da agitare e mettersi in faccia. 

Con tutta una storia credibile e scientifica dietro su nuovi feromoni segreto militare per operazioni sotto copertura nel campo delle informazioni. 

Non sapeva ovviamente fosse la mia piscia. Tutti quelli che lo conoscevano e lo vedevano passare, invece, lo sapevano. 

No, dai, non posso crederci 🤣🤣

"Mi raccomando: agita bene prima di passartela in faccia sennò non fa effetto"

Modificato da giuseppe90
Link al commento
Condividi su altri siti

giuseppe90
13 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

Dire grazie prima di sborrare è grottesco. Lo è davvero.

Condivido.

Ma lo capisci poi...non a 15-16 anni.

Soprattutto se hai la testa farcita di cazzate prive di qualsiasi legame con la realtà sulle donne, le relazioni e il sesso.

Modificato da giuseppe90
Link al commento
Condividi su altri siti

^'V'^
17 ore fa, giuseppe90 ha scritto:

Condivido.

Ma lo capisci poi...non a 15-16 anni.

Soprattutto se hai la testa farcita di cazzate prive di qualsiasi legame con la realtà sulle donne, le relazioni e il sesso.

Certo. 

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Maldoner
Il 7/8/2019 alle 22:48 , giuseppe90 ha scritto:

Condivido.

Ma lo capisci poi...non a 15-16 anni.

Soprattutto se hai la testa farcita di cazzate prive di qualsiasi legame con la realtà sulle donne, le relazioni e il sesso.

Curioso come pur avendo solo 3 anni meno di te non ho abbia passato quella fase di idealizzazione, ai miei occhi veramente ma veramente assurda. Io penso di essermi masturbato sul 90/95% delle compagne di classe che ho avuto (e ne ho avute parecchie), sin dalle elementari. Ma pure su quasi tutte le attrici che recitavano per Disney Channel, Nickeloden e canali vari.

Ma soprattutto più mi piaceva una ragazza, più l'associavo all'amore, e più desideravo di scoparla. Questa scissione tra amore e sesso non l'ho vissuta neanche un giorno.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

giuseppe90
7 ore fa, Maldoner ha scritto:

Curioso come pur avendo solo 3 anni meno di te non ho abbia passato quella fase di idealizzazione, ai miei occhi veramente ma veramente assurda. Io penso di essermi masturbato sul 90/95% delle compagne di classe che ho avuto (e ne ho avute parecchie), sin dalle elementari. Ma pure su quasi tutte le attrici che recitavano per Disney Channel, Nickeloden e canali vari.

Ma soprattutto più mi piaceva una ragazza, più l'associavo all'amore, e più desideravo di scoparla. Questa scissione tra amore e sesso non l'ho vissuta neanche un giorno.

Più che l'età i fattori che influiscono secondo me sono: la famiglia in cui cresci, la latitudine, paesello/metropoli, l'educazione ricevuta, ambiente religioso o meno, scuola cattolica/s. pubblica, ricevere o meno un'educazione sessuale e sentimentale e di che tipologia, avere o meno delle figure adulte a guidarti e di che tipo...

Sono le prime cose che mi son venute in mente, in ordine sparso.

A mio avviso l'età c'entra indirettamente, nel senso che grosso modo a partire dalla mia generazione (almeno dalle mie parti) c'è stato un incremento esponenziale di smartphone e connessione a banda larga. 

Tradotto: accesso pressoché illimitato ai porno, che magari possono "aiutare" nel liberarsi di certe idealizzazioni, della visione angelica della donna e di tutte le cazzate scollegate dalla realtà che ti possono inculcare genitori, parenti, educatori, ecc.

Io penso a un giovane di oggi: per quanto gli possano riempire la testa di stronzate ideologiche, religiose, ecc. gli basta un click per far crollare buona parte del castello di merda che gli hanno costruito nel cervello.

  • Mi piace! 1
  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

giuseppe90
9 ore fa, Maldoner ha scritto:

quella fase di idealizzazione, ai miei occhi veramente ma veramente assurda.

Devi pensare a questo ragazzetto in epoca pre-internet ad ampia diffusione e accesso che da quando aveva 1 giorno e per i 15 anni successivi ha ricevuto segnali, imposizioni, lezioni, indicazioni, ecc. tutte sempre e solo in una certa direzione, cioè quella di cui dicevo prima, riassumibile al meglio nel concetto secondo cui "il sesso è quella brutta cosa che gli uomini fanno alle donne deturpando la loro natura angelica".

Tutti quelli che lo circondano, tutto il suo mondo va ed è sempre andato in quella direzione, non senza generare frizioni e conflitti interni al ragazzo stesso, perché parliamo pur sempre di un adolescente in preda a una tempesta ormonale che se non si masturba 3, 4 volte al giorno gli esplodono le palle, uno che in quanto maschio etero ha comunque, se pur nascosto sotto quintali di merda, l'istinto, la natura che pulsa.

Succede, per esempio, che a questo ragazzetto capiti di avvicinarsi al paradiso per qualche secondo: il suo angelo indossa una camicetta e tra un bottone e l'altro si forma una fessurina attraverso la quale lui riesce a cogliere un lembo di pelle, la parte interna del seno.

Lui si arrapa, è inevitabile, il cazzo risponde, ma nello stesso tempo arrosisce imbarazzato, anche se lei non s'è accorta di niente, l'imbarazzo è verso se stesso a causa dell'azione compiuta dello sbirciare prorpio in quella direzione, e comunque tornato a casa e nei giorni successivi non si masturba ripensando a quegli attimi di paradiso, ma ad altro...

In qualche modo mette a tacere quell' attimo in cui si è palesata la verità, ma lui non può sapere che quella sia la "verità", perché tutti intorno a lui gridano il contrario, tutte quelle figure che per lui rappresentano gli adulti, le guide, gli esempi...

 

Capisco che sia complicato comprendere che livelli di dissociazione rispetto ai propri istinti si debbano raggiungere per arrivare a una cosa del genere, ma, se da quando sei nato tutto va nella direzione opposta, tu, bambinetto quindicenne, da solo non puoi andare oltre tutto quell'enorme e soverchiante potere che ti ha catturato fin da piccolo. La nostra mente, la "razionalità", non so se riesco a farmi comprendere, è potentissima e può mettere a tacere, opportunamente "addestrata", qualsiasi altro fattore...

Il punto sarebbe nel mettere tale enorme potere al servizio dell'individuo nella realizzazione piena e ottimale delle sue pulsioni e dei suoi istinti, non nell'addestrarlo a soffocarli generando inevitabilmente conflitti e frizioni interne.

 

Poi io per certi versi sono stato fortunato perché ho comunque avuto soddisfazione dal lato sessuale da adolescente, seppur non nella quantità e qualità volute (ma chi può dire il contrario?), ma mai da quelle delle quali ero "innamorato" e che mi facevano morire e, in un certo qual modo, per iniziativa femminile.

Ecco, mi sono sbloccato con una ragazza della quale in tutta onestà non me ne fregava niente, ma proprio zero, e in circostanze che mi hanno quasi costretto a farci qualcosa insieme. Questo mi ha aiutato a mettere da parte tutta la merda che avevo in testa, seppur solo temporaneamente, o meglio, forse sarebbe più corretto dire che non l'ho veramente messa da parte perché di lei non mi fregava molto... 

 

Modificato da giuseppe90
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...