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Mi sento normale (ed è questo il più grande successo)


vol-à-voile

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OdetoJoy

Forse in questa società si è perso il concetto di destino

Di essere predestinati a qualcosa

Anche perchè in questo cammino trovi un sacco di falsi idoli

A partire dall'idea che devi passare la vita a cercare l'altra metà, e poi sposarla e vivere in parassitismo reciproco per sempre, quando l'altra metà in realtà non è fuori da Sè stessi ma dentro di noi

A seguire la chimera che lavorando ti realizzerai, quando poi le personre realizzate con il lavoro le conti sulla punta delle dita, e se non stai attento te ne accorgi a 40 anni che il lavoro non è il tuo destino

Dopodichè ci sono tutte quelle stronzate religiose\new age\massoneria ecc..

Sicuramente non puoi metterti alla ricerca della tua strada quando non hai un tetto, uno stipendio decente, e appagamento sessuale\sentimentale

Per cui raggiungere il livello di volavoile è uno step base per poi andare oltre, a meno che non vuoi vivere in survival mode come fa Aivia

Se togli i falsi idoli, e hai i bisogni base appagati, beh, hai la serenità di guardarti dentro e non puoi fare altro che unire pian piano i punti del tuo destino, all'indietro ma non in avanti, come diceva Steve Jobs nel famoso discorso fatto all'università di Stanford

O come diceva Gelsomino, "quella percezione che hai di te stesso, quando ti svegli la mattina, con il sole sulla fronte"

Quando ancora non sei ben sveglio, ma non stai neanche sognando..

 

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vol-à-voile
31 minuti fa, OdetoJoy ha scritto:

per poi andare oltre

cioè?

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Unbreakable

@vol-à-voile per me la tua "normalità" è fonte d'ispirazione.

E non tanto per i traguardi concreti che hai ottenuto, perchè quelli sono soggettivi e relativi.

Ma per il fatto che sei ti sei dato da fare, non ti sei buttato giù ed hai reagito proattivamente alle difficoltà.

Ed infine sei riuscito a raggiungere uno stato di tranquillità e quiete interiore, che è l'obiettivo che tutti perseguiamo seppur con mezzi differenti.

E soprattutto in questo percorso non sei stato plagiato da credenze quali l'alpha deve fare così, il beta in quell'altro modo ed il gamma diversamente. Hai mantenuto la tua individualità ed il tuo lato umano consapevole che le cose non si cambiano semplicemente leggendo il manuale di seduzione di Giorgio o il libro sull'Inner Game di Aldo.

Per il resto sono molto affine a ciò che dice @purple pill che leggo sempre con piacere, visti i suoi contenuti tutt'altro che banali. 

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gelsomino
8 ore fa, purple pill ha scritto:

quando assapori il vero equilibrio e la vera felicità inizi a comprendere inevitabilmente come, alle nostre latitudini, la maggior parte dell'umanità rientri (a vario titolo) in uno di questi due squilibri, e come in realtà - per questo motivo - non ci sia proprio nessuno da compiacere e impressionare.

anche perché, molto spesso, "fare colpo" su queste persone significa invitarle a sabotarti.

Vado a dormire con queste parole in testa, ne avete scritte tante buone in questo thread ,

ma queste hanno un sigillo molto forte, il dolore,

se ripenso a tutte quelle volte che me lo son preso al culo,

per fare lo splendido, e sempre a cercare di trovare scuse,

giustificazioni ...

Sai qual'e' la differenza tra noi e le vecchie comari che spiano da dietro le finestre PURPLE?!?

E quel dolore , quel dolore lì,

siamo arrivati allo stesso punto dove le comari ci stavano da un pezzo !!!... e senza averlo mai provato.

Non volevo neanche scriverlo 'sto post, ma 

poi, sai , questa cazzo di crescita personale, 

la gente ti fa a pezzi, ho talmente tante di quelle cicatrici addosso,

che certe volte mi chiedo  come abbia fatto ad arrivare qua,

e tutti hanno le proprie ragioni, qualcuna piu' voluminosa delle altre,

ma credo che in fondo al mio animo ci sia che ,

mi interesso di crescita personale per non provare piu' dolore,

e questi post di risposta, sono una sorta di 

memorandum , di memento ,

non credo si possa sfuggire al dolore, 

ma credo che faccio di tutto per non farmi raggiungere, 

per non farmi mettere spalle al muro.

Sono diventato una vecchia comare della crescita personale,

ma ci sono arrivato ,mio malgrado, 

attraverso il dolore , e questo tuo post mi ha impressionato,

ma non ho alcuna voglia di sabotarti 😉 . 

Potrei scrivere mille cose sull'argomento "fare colpo" e ,

non escludo di farlo prima o poi .

Ne scrivo una e poi vado a dormire,

molte volte credo che la voglia di "fare colpo" ,

sia stata dettata dal desiderio nascosto,

ma ora che lo vedo è grande come il SOLE ,

il desiderio di essere rispettato ,

il RISPETTO.

Perdonate il mio post ,

ma in questo periodo sto lavorando su questo ,

ed ogni giorno devo schivare trappole ,

da nemici amici e quantaltro ,

e non sono una vecchia comare con la figa slabbrata e secca ,

che puo' permettersi di dare  un senso , un "significato " di inutilità a quasi tutto ,

devo " cristallizzare la teoria" ....

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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vol-à-voile
Inviato (modificato)
12 ore fa, nic101 ha scritto:

non sei stato plagiato da credenze quali l'alpha deve fare così, il beta in quell'altro modo ed il gamma diversamente. Hai mantenuto la tua individualità ed il tuo lato umano consapevole che le cose non si cambiano semplicemente leggendo il manuale di seduzione di Giorgio o il libro sull'Inner Game di Aldo.

Ognuno può fare ciò che vuole: c'è chi si butta su manuali per migliorarsi, c'è chi prende Tinder e accetta qualsiasi donna pur di chiavare, c'è chi se ne va in Thailandia a trombarsi anche le mosche, c'è chi va con uomini ecc ecc.
Non credo tuttavia che questo debba essere catalogato come un successo o insuccesso.

Ognuno setta le proprie priorità o i propri obiettivi e se li raggiunge, è felice con se stesso.

DISCORSO PERSONALE: non ho mai creduto nella seduzione, non ho mai creduto nei corsi, non ho mai credito in nulla di nulla di ciò che ho spesso letto su questo forum (e mi riferisco alla parte dei corsi e compagnia bella, non alle storie e ai topic di utenti). Ma io sono io, sono un essere umano e potrei tranquillamente sbagliarmi, rimango però della mia PERSONALISSIMA idea.

 

Aggiungo un'ulteriore postilla al discorso riguardante la mia crescita personale e il mio raggiungimento della cosiddetta "normalità".
Ho scritto che ho letto - e tanto - dei temi più disparati: filosofia, storia, economia e molto altro.
Non appena ho cominciato col nuovo lavoro, ho iniziato a condividere pensieri e parole su LinkedIn e a farmi un nome in compagnia grazie ai tanti likes avuti.
Non ho avuto difficoltà a salire di posizione in azienda e non ho tutt'ora difficoltà a trovare aziende che SETTIMANALMENTE mi contattano per un colloquio di lavoro.
L'altro ieri ho terminato un colloquio con una nota marca mondiale di moda e l'esito oggi è stato positivo, per cui tecnicamente ora mi trovo in un limbo di positività anche per quanto riguarda il lavoro.
Non avete idea di quanto è bello essere richiesto professionalmente.
E pensare che 3 anni fa, nel mezzo del mio paesone-città in cui vivevo, mi sentivo una emerita nullità in grado di poter fare nulla. 

Modificato da vol-à-voile
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gelsomino
3 ore fa, purple pill ha scritto:

questo tanto per dire che gli altri possono pure insaponare la corda, ma la testa nel cappio di solito ce la infili tu.

alla fine, nei rapporti umani, fin quando non c'è un fucile puntato, ognuno è vittima di se stesso,

E poi semmai delle circostanze, dell'imbecillità altrui ecc...

Hearts on Fire.... PURPLE....

NON MOLLEREMO MAI!!!!

 

 

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OdetoJoy
Il 13/5/2019 alle 23:59 , vol-à-voile ha scritto:

cioè?

Oltre alla soddisfazione che ti senti normale, e cioè appagato..

Ma tu, non hai mai avuto un'immagine interiore di te stesso nelle varie fasi della tua vita?

Un'immagine o un pensiero o un racconto ricorrente nella tua mente?

Di solito queste cose vengono fuori scrivendo un libro\racconto o disegnando o creando canzoni (se sei uno che si occupa di musica)

Cioè in quegli stati di flusso dove il tuo lobo frontale è disconnesso e può fluire liberamente la tua interiorità, nell'oggetto che stai creando

 

 

 

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vol-à-voile
11 ore fa, OdetoJoy ha scritto:

Oltre alla soddisfazione che ti senti normale, e cioè appagato..

Perfetto, si, ora intendo perfettamente.

Per rispondere alla tua domanda, bè onestamente no, ma c'è anche da dire che il mio cervello ultimamente è in un flusso continuo di pensieri molto leggeri che vanno avanti da soli: non hanno alcun contatto reale con la realtà ma sono talmente che leggeri che mi fanno capire che sto bene con me stesso.

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OdetoJoy

Sparando a zero visto che non ti conosco...

Forse dovresti incominciare ad ascoltarli e dargli di più un senso.. 

I pensieri sono neocorticali, roba inutile a meno che non devi risolvere un problema, però..generalmente sono l'epifenomeno di ciò che senti 

Sappi che nella mia vita non c'è una singola azione razionale o pensiero del quale non ho riconosciuto il sentire interiore che lo generava dopo un po' di elucubrazioni interiori 

I pensieri sono servi del sentire 

La neocorteccia è serva della parte del cervello più emotiva 

Se ti senti triste fai pensieri tristi 

Se ti senti felice fai pensieri felici

I pensieri sono le briciole che poi ti portano a ciò che senti veramente nel profondo 

Ed è il primum movens se vuoi dare senso vero interiore alla tua vita, se vuoi creare una strada, un destino 

Rehinold Messner diceva che gli piaceva andare in montagna in compagnia..ma più di ogni altra cosa aveva bisogno di andarci da solo, per sentire se stesso e avere le intuizioni interiori che l'hanno poi portato a fare quello che ha fatto.. 

Per capire che senso dargli ti serve comunque una base di nozioni per capire come funziona la psiche, per non vagare nel buio da solo

Per avere quella base puoi prendere spunto da chi nella psiche ha vagato per tutta la vita e cioè CG Jung 

Il suo modello è molto vicino alla verità, sebbene alcune cose che dice non le condivido, però lo schema base è quello 

Un libro semplice e interessante è L'uomo e i suoi simboli. 

Ovviamente la scelta finale sta a te, questa è una opinione personale sulla base della mia esperienza. 

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Danny90
Il 29/4/2019 alle 12:02 , vol-à-voile ha scritto:

Faccio delle considerazioni della mia permanenza sul forum dato che finalmente ho un po' di tempo libero da lavoro e mi piacerebbe condividere con voi tutto ciò che ho passato.
Arrivai sul forum in condizioni pietose, "grazie" ad una one-itis per una persona che ad oggi dovrei riempire d'oro colato per avermi letteralmente salvato da me stesso.
Lì per lì non compresi i problemi che avevo a monte e il tutto fu purtroppo aggravato da una situazione in cui venni truffato dal mio ex datore di lavoro il quale mi mise in mezzo per un business rubandomi poi dei soldi (su questo punto ci torneremo alla fine).
Immaginatevi cosa deve essere essere in one-itis in una città medio-piccola - con lei che mentre tu lavori, ti ronza attorno da perfetta stronza - e aver a che fare con problemi economici dovuti ad un figlio di buona donna che ti frega con il sorriso stampato sulle labbra.
Avrei potuto tranquillamente cedere, sarebbe stata la soluzione più facile.
Ma non l'ho fatto.

Sono stato aiutato (e tanto) da questo forum con post, topic, messaggi privati (3 anni fa conobbi persone magnifiche con cui oggi mi intrattengo volentieri privatamente) e tanto altro che mi ha aiutato ad analizzare non la situazione che stavo vivendo, quanto me stesso: ero io il mio principale problema..ma non l'ho capivo.

Il primo passo per uscire dalle sabbie mobili è stato il più difficile: 1) IMPEGNARSI.
Cosa significa questa parola? Significa cercare non di distrarsi da situazioni a noi poco redditizie, quanto più organizzarsi per incrementare le proprie chance di miglioramento del proprio io (fisico o mentale che sia poco importa).
Cominciai dalla base: chiesi ad un mio amico personal trainer di aiutarmi ad appassionarmi alla palestra, cosa che prima si facevo ma in maniera molto blanda.
Ho cominciato un percorso in cui ero in palestra quasi 6 giorni su 7, comprendendo che il classico schema "day1 petto - day2 gambe - day3 spalle - day4 ammazziamoci di alcol nel weekend" era sbagliato e cominciando a seguire un lavoro molto più complesso e articolato in cui lavorare con più gruppi muscolari in un solo giorno senza però stressare più di tanto il muscolo come facevo prima e cercando quindi di abbinare cardio e addominali il giorno seguente all'allenamento.
Ho cominciato quindi a migliorare in resistenza fisica e muscolatura.
Ho subito anche due sublussazioni in tutto ciò ma sono altrettanto felice di dire che non solo sono state dovute al (nuovo) lavoro avuto, ma che le ho superate brillantemente con un lavoro di fisioterapia in cui il mio amico personal trainer ha avuto un ruolo chiave.

Il passaggio 1) ha poi previsto il doversi buttare sui libri per poter apprendere cose nuove.
Ho letto veramente tanto (cosa che prima non facevo): mi ritrovavo la sera prima di andare a dormire a divorare un libro intero.
Ho letto cose senza senso, cioè leggevo per mera curiosità e alla fine sono riuscito ad apprendere tantissime cose di filosofia e storia.
Marx, Schopenhauer, Platone, ma anche libri di Gian Antonio Stella, Montanelli, Gervaso ecc.
Ora quando posso mi divoro documentari di storia perché ho scoperto che mi prendono tantissimo.
E non cito le letture fatte su questo forum perché dovrei veramente linkare un sacco di topic: mi è piaciuto molto leggere di come uomini come me sono usciti dalle one-itis, di storie di divorzi o di matrimoni mancati e molto altro.
Il passaggio 1) ha anche previsto l'apprendimento di una lingua.
Mi sono messo sotto con lo spagnolo (aiutato anche da mia madre che è professoressa di francese e aveva un collega spagnolo a scuola): prima di andare a lavorare (facevo orari dalle 20 sino a notte inoltrata), facevo un'ora giornaliera di corso intensivo con un professore madrelingua.
Da novembre a gennaio sono passato da un livello A2 a un livello C1 e il mese scorso ho passato brillantemente il C2 di lingua del DELE (pagato fra l'altro 200€, lo metto a verbale perché ora pagare una qualifica come questa per il sottoscritto è una barzelletta).

Nel divenire quello che sono oggi ho anche dovuto affrontare un passaggio cruciale: 2) MIGLIORARE LA PROPRIA POSIZIONE LAVORATIVA.
Passavo ore ed ore a cercare un lavoro che più potesse andare incontro alle mie capacità, salvo poi accontentarmi di una passione che amavo e che mi levava quasi il sonno per l'amore che ci mettevo e per lo studio che c'era dietro.
Mio zio me lo diceva sempre: "trova un lavoro che ami e sicuro che ti tradirà come la prima zoccola che incontri. I lavori non si amano, ti devono piacere e basta: altrimenti quando lo prenderai in quel posto, non ne vorrai più sapere..e se ti capita a 40 anni, bè.."... Aveva perfettamente ragione.
Sono stato per due anni in un bar, pagato a nero, a sgobbare come un dannato per una persona che ritenevo quasi il mio mentore, che mi teneva felice felice regalandomi bottiglie pregiate e che mi prometteva mari e monti.
Un giorno ci mettiamo a tavolino per fare un business assieme: l'idea iniziale mi piaceva, e molto, così decido di investire - supportato anche economicamente da mia madre - e fondare una SRL con lui.
Pochi mesi dopo, l'idea da A non diventa B ma Z: cambia completamente tutto il piano iniziale, troppi costi e poco senso per il sottoscritto e così comincio a dire che volevo uscire da quella società.
Dietro promesse di mesi e mesi che tutto mi sarebbe tornato, che i soldi erano l'ultimo dei problemi, alla fine ci incontriamo con i commercialisti e mi dice che non mi può restituire tutto (mi restituirà poi solo 1/3) perché il business andava male e da lì a poco avrebbe dichiarato il fallimento.
Immaginatevi come cazzo potevo stare: tradito dalla mia ex, tradito due volte da chi credevo un buon mentore e compagno di business e io stesso traditore di mia madre!
Potevo fermarmi a piangere, potevo lasciarmi andare e sprofondare tranquillamente.
Ma non lo feci.
Mi misi a cercare un lavoro che potesse soddisfarmi, che mi desse stabilità economica e che soprattutto mi garantisse di andare in un contesto multiculturale, cosa a cui l'università mi aveva abbondantemente abituato.
E alla fine trovai il lavoro che svolgo da 3 anni a questa parte.
Colloquio ad Amsterdam passato brillantemente, torno in Italia con un boost di energie pazzesco.
Mi trasferii a Londra - non nella parte più figa ma comunque fu un netto cambio di direzione - e cominciai a farmi strada in azienda.
Al momento vivo in Spagna, sempre per la stessa azienda, con uno stipendio abbastanza decente, responsabilità maggiori e con 4 mesi in cui non lavoro ed in cui il governo spagnolo mi da 1200€ al mese di disoccupazione.
Potrei tranquillamente trovarmi un lavoro in quei 4 mesi ma non lo faccio: sto bene così.
Ah, dimenticavo: ricevo SETTIMANALMENTE richieste di colloqui di lavoro per altre aziende su LinkedIn (lo scrivo perché domani sono a Napoli proprio per questo motivo).

Ultimo passaggio - che forse è il risultato finale - è l'approccio col gentil sesso: 3) ASSOLUTO MENEFREGHISMO.
Ammetto che come tutti (come si evincerà dal topic della mia one-itis), il mio interesse principale per superare la one-itis era chiavare il più possibile per poter dimenticare la mia ex.
Per cui ho messo in porto diversi approcci disastrosi con l'altro sesso nei primi mesi di one-itis.
Una volta però cominciato il processo di guarigione e una volta finalmente focalizzato sui passaggi 1) e 2), ho cominciato a non fare il morto di figa e ad ottenere risultati al di sopra della norma.
Ho cominciato ad avere un approccio totalmente passivo con la seduzione e paradossalmente ho cominciato a chiavare a destra e sinistra, facendo la vita del marinaio (più donne a seconda del porto) e stabilendo una piccola agendina personale su Telegram e Snapchat di donne (fidanzate..ecco spiegato il motivo delle due app usate) con cui mi intrattenevo quando mi trovavo in un determinato posto.
Ho vissuto esperienze sessuali nuove (qualcuno avrà letto il mio diario) con più gente e sono riuscito anche a sfruttare il mio Instragram con trucchetti che ho condiviso qui e che reputo siano alla portata di tutti (bhe se ci sono riuscito io, perché non ci dovrebbe riuscire qualcun'altro?) e che ora è la mia business card ogni qualvolta mi trovo a parlare con qualcuna sia dal vivo che online.
"Maddai, fai questo lavoro?"
"Maddai, sei stato lì sul serio?"
"Maddai, viaggi molto quindi?"
 

Tirando le somme quindi, mi sento felicemente di dire che mi sento normale.
Normale perché mi alzo la mattina alle 5 prima di lavorare pensando che voglio un caffè con cialda e che me lo voglio godere sulla terrazza.
Normale perché lavoro e mi sento felice.
Normale perché il mio primo pensiero quando torno da lavoro è cucinare.
Normale perché mi esalta anche solo il pensiero di potermi fare una giornata in spiaggia nel posto in cui vivo mangiandomi 200gr di fragole comprate al supermercato per soli 50 centesimi.
Normale perché se voglio farmi un Negroni, vado al bar solo e me lo faccio senza farmi più problemi della compagnia.
Normale perché tutto ciò per me prima non era normale, ma era una continua ansia e insicurezza senza fine.

E non posso negare che gran merito di tutto ciò è anche per la motivazione che questo forum, con i suoi utenti, mi ha dato.
Grazie.

 

 

 

p.s. Vi ho detto che alla fine vi avrei parlato del mio ex datore di lavoro che mi aveva rubato dei soldi.
Bhe siccome ho lavorato per lui per 2 anni senza contratto, alla fine gli ho fatto una vertenza con i fiocchi.
Siamo andati in conciliazione e si è fregato con le sue mani perché ha dovuto ridarmi indietro una cifra bella alta, andando poco al di sopra della cifra che avevo dato io a lui per fare quel business di cui parlavo prima.
E alla fine non solo ho restituito i soldi a mia madre, ma le ho anche regalato un viaggio in business per Madrid.

Grande! Complimenti...leggendoti ho visto un po di luce in fondo al tunnel.

Nemmeno per me è un ottimo periodo e la risalita sta iniziando adesso...devo innanzitutto lavorare per guarire dalla dipendenza affettiva. Quando mi lascio vado alla ricerca spasmodica di un altra donzella da avere accanto senza preoccuparmi se mi piaccia o meno e senza nemmeno essermi ripreso. Lo riconosco però e adesso voglio guarire e lavorare su me stesso.

Mi sarai da ispirazione.

Anche io voglio arrivare a godere della normalità. Lo voglio cazzo.

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