Gainsbourg [Élite] 1574 Inviato 26 Settembre 2019 Condividi Inviato 26 Settembre 2019 18 hours ago, sfulcrum said: Aggiungo anche il tipo di fondo; poi una cosa figa, anche se capisco difficile, sarebbe l'analisi del passo per capire prima se ci sono problemi durante la cinematica dell'atto e vedere di prevenire prima che rompersi poi. sono più o meno cose che valuti quando ti compri le scarpe per correre. cosa che per me è fondamentale. considerando specialmente il non avere l'elasticità dei 20 anni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cameronlochiel [Partecipante] 104 Inviato 27 Settembre 2019 Condividi Inviato 27 Settembre 2019 (modificato) Per esperienza personale, la cosa migliore è la varietà. Da tutti punti di vista. A meno che non ci siano obiettivi agonistici, o divieti di tipo sanitario. Da alcuni anni nuoto regolarmente; ho imparato bene o male gli stili classici, e questo mi consente di variare gli allenamenti, con minor noia e beneficio o scarico per alcune catene muscolari. In seguito ho aggiunto la corsa, che tuttora alterno alla piscina. Piano piano ho aumentato le distanze, variando i tempi, i fondi su cui mi muovo e gli impegni respiratori e metabolici. Il tipo di lavoro muscolare è completamente diverso rispetto al nuoto, come ovvio. La sensazione successiva varia da una stanchezza generale lieve, quasi una rilassatezza (nuoto), a una di tipo più profondo, ma localizzato, diciamo più fisica che generale (corsa). Certamente, come detto sopra la scelta delle scarpe è fondamentale, per non farsi male, perchè ci vuole poco. L'analisi del cammino è il top, come detto da Sfulcrum, ma è difficile da eseguire e interpretare (e costosa); in alcuni negozi vengono utilizzati tapis roulant dove poter provare, collegati a sistemi computerizzati, che danno una idea del tipo di appoggio e della relativa calzatura (A2, A3, A4 etc.) adatta. Sono attività che faccio da solo, isolandomi dopo, o prima, di una giornata di lavoro (in mezzo alle persone e alle continue richieste di attenzione), che mi servono a scaricare la testa e mi ricaricano. Dopo qualche tempo, ovviamente, si crea una sorta di "dipendenza", correlata agli ormoni e trasmettiori prodotto durante e dopo lo sforzo. Comunque niente che non si possa gestire, anzi si impara a conoscersi meglio. Serve tempo e costanza, ma i risultati mentali, fisici e poi relazionali, si vedono. Modificato 27 Settembre 2019 da Cameronlochiel Gainsbourg ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Apache [Partecipante] 432 Inviato 28 Settembre 2019 Condividi Inviato 28 Settembre 2019 (modificato) La corsa la reputo come un piacevole finisher al mio allenamento. Copro distanze brevi, massimo 5000 metri. Fondamentale è la tecnica, le scarpe e soprattutto lo scenario per essere motivato. All'inizio meglio correre con un podista esperto, insegnerà come gestire il fiato e l'impostazione. Si fa molta fatica, ma se corri nei boschi come fa il sottoscritto l'allenamento sarà stimolante. Modificato 28 Settembre 2019 da Apache Orph ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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