Orph [Élite] 11446 Inviato 12 Giugno 2019 Condividi Inviato 12 Giugno 2019 3 ore fa, ArmandoBis ha scritto: In passato, le relazioni soddisfacenti fra un uomo e una donna che durassero tutta la vita, seppure minoritarie, non erano così infrequenti. Oggi sono rarissime. Secondo me, per il motivo di cui sopra. Ma semplicemente secondo me era perchè le relazioni tipo matrimonio avevano un altro senso che era legare famiglie e consentire passaggi di patrimoni ed eredità, la prostituzione era normale e le amanti accettate, in quel contesto le relazioni "da tutta la vita" avevano un senso, oggi abbiamo svuotato la cosa di tutto questo e siamo in un contesto sociale che stigmatizza la prostituzione quindi ci sono più elementi centrifughi che centripedi per una relazione di quel tipo che resta svuotata del senso "storico" che aveva. In questo modo viene di nuovo fuori la componente prettamente naturale e biologica (e si sono d'accordo in sostanza con Aivia su questi aspetti). Barney2996 e ^'V'^ ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160784 Inviato 12 Giugno 2019 Condividi Inviato 12 Giugno 2019 4 ore fa, ArmandoBis ha scritto: L'intervento di V è un piccolo, ma estremamente denso saggio di biologia. Me lo studierò con attenzione perché c'è molto da imparare. Soprattutto per me che ho un'impostazione diversa, più fondata sulla psicoanalisi, dove gli istinti non giocano praticamente alcun ruolo (altra cosa sono le pulsioni). La psicoanalisi segna una cesura assoluta fra l'uomo e gli altri mammiferi. Detto questo, pare che anche certo darwinismo applicato alle relazioni uomo-donna sia abbastanza contestato. Sto leggendo alcuni testi sull'argomento, magari ne parlerò più avanti. Riguardo alla problematica del titolo, a mio avviso il problema nasce nell'eccessivo intervallo che separa l'adolescenza dal pieno conseguimento dell'età adulta. È questo che rende tutto più difficile. In passato, le relazioni soddisfacenti fra un uomo e una donna che durassero tutta la vita, seppure minoritarie, non erano così infrequenti. Oggi sono rarissime. Secondo me, per il motivo di cui sopra. Forse quello che dici essere "darwinismo delle relazioni contestato" sì riferisce alla psicologia evo? La psicologia evo è interessante ed avvincente, ma non è confutabile. Si osserva un comportamento attuale e se ne inferiscono le motivazioni arcaiche. Perché si è sviluppato quel pattern comportamentale, per adattarsi a cosa. Questo presuppone alcune cose oggetto di sacrosanto dibattito. Una è che i pattern comportamentali si trasmettano come organi e funzioni fisiologiche. Una è che quel comportamento osservato davvero sia patrimonio di specie, ovvero presente in tutte le culture, o non sia invece frutto di una cultura. Una è che spesso chi costruisce quelle ipotesi evo può proiettare nel passato quello che a lui sembra normale oggi. Ad esempio li sentirai dire che la donna vuole per sé il miglior cacciatore. Perché da 140 anni circa esiste la coppia mononucleare, egli è cresciuto credendo fosse normale, e la proietta nel passato ancestrale. Nemmeno riflette sul fatto che c'è il miglior team di caccia, non il cacciatore migliore, che senza frigorifero la miglior preda in tre giorni è da buttare. Trenta kg di capretto senza frigorifero non sono una cosa che porti ad una femmina e suo figlio, sono ciò che portate al clan, e alle vostre femmine. Questo fenomeno proiettivo li portò per anni a vedere le impronte di tre ominidi e chiamarle passeggiata di famiglia. Intesa maschio femmina figlio. Solo molto più tardi si resero conto che fossero le orme di un giovane uomo e delle sue due fighe. E sì, la psicologia evo è esposta a molti bias di interpretazione, non è confutabile e ci colpisce perché amiamo la narrazione e le storie, così come amiamo dire che una cosa ne causa un'altra, trovare dei nessi causali e dare senso alle cose. Quello che sopra hai letto, tuttavia, non contiene psicologia evo. [continuo più tardi da PC] ATTAR, Orph, Ozymandias e 4 altri ha reagito a questo 7 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160784 Inviato 12 Giugno 2019 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 12 Giugno 2019 3 ore fa, Orph ha scritto: Ma semplicemente secondo me era perchè le relazioni tipo matrimonio avevano un altro senso che era legare famiglie e consentire passaggi di patrimoni ed eredità, la prostituzione era normale e le amanti accettate, in quel contesto le relazioni "da tutta la vita" avevano un senso, oggi abbiamo svuotato la cosa di tutto questo e siamo in un contesto sociale che stigmatizza la prostituzione quindi ci sono più elementi centrifughi che centripedi per una relazione di quel tipo che resta svuotata del senso "storico" che aveva. In questo modo viene di nuovo fuori la componente prettamente naturale e biologica (e si sono d'accordo in sostanza con Aivia su questi aspetti). E comunque ci stiamo riferendo agli ultimi 1500 anni, da quando la poligamia a vita ebraica si è fusa con la poligamia seriale e i matrimoni monogamici romani che duravano mesi, univano le famiglie e si passava alla moglie successiva, creando il costrutto della monogamia (come a Roma, ma loro avevano le puttane, le amanti e soprattutto per monogamia si intendeva la luna di miele fino a gravidanza, poi avanti un altro matrimonio di unione tra famiglie) a vita (come presso gli ebrei, ma loro a vita ci stavano con più mogli, che comunque ripudiavano anche solo per capriccio cambiandole, i cristicoli rifiutarono questa leggerezza, scrivendo in bocca al loro duce che il marito può ripudiare una moglie solo se questa ha commesso porneia, si è fatta scopare). Il risultato sono 1500 anni di monogamia de iure e non de facto, tutti avevano figli illegittimi, e puttane, ma questo non era al centro di alcun dibattito infatti lo scopo del matermonium era dare discendenti legittimi per la linea di successione paterna, creando l'asse ereditario più traballante e incerto che si possa immaginare. Tuttavia, per quasi tutti gli anni implicati non si trattò di vita mononucleare monogamica, quanto di filiazione legittima in matrimonio monogamico, ma le famiglie erano casati di 20-30 persone dove le donne stavano tra donne facendo le donne, i maschi facevano i maschi, avevi zii, nonni, venti cugini, figli che si crescevano l'un l'altro in ordine di età, e li avevi insieme come nella tribù umana precedente la rivoluzione agricola. Poi con la fuga nelle città e la rivoluzione industriale si slitta senza accorgersene verso la coabitazione di un maschio ed una femmina, prima volta in assoluto nella storia e preistoria. Il modello non regge, ma ci sono le amanti ufficiali e le puttane e in qualche modo tiene botta. Poi avendo tolto la compagnia e il supporto femminile alle donne, queste si sentono trascurate dal marito e si attacca la prostituzione, si tolgono le puttane legali e il modello stesso che si stava creando per tentativo casuale, implode. Nasce allora il divorzio e le lotte di genere. Poi negli anni 80 il colpo di grazia. Si decide che i figli biologici sono legittimi quanto quelli nati nel matrimonio. Invalidando il senso stesso del matrimonio monogamico, che era quello di - matermonium, fare una madre - avere figli legittimi per l'asse ereditario. Se prima era normalissimo, perché in linea con la biologia, che i maschi avessero comunque puttane e amanti, ma ci fosse un qualche senso legale e sociale nella coppia dato che solo i figli di lei avevano diritti, con la decisione di dare diritti ai figli biologici inizia il declino finale di ogni senso possibile di quella istituzione che già fece implodere l'Impero Romano d'Occidente. Si iniziò a sindacare su dove piantasse il cazzo l'uomo. Non solo doveva servire una donna e la progenie di lei per essere a posto con la funzione sociale e normativa della filiazione regolamentata, no, ora doveva anche garantire che mai sarebbe stato soddisfatto in quanto uomo, e che se fosse stato beccato ad essere un solo giorno felice, gli si sarebbe portata via la casa e lo stipendio. E' la fine di quella impostura culturale, confonderla con l'amore è lo sforzo ragionato e patetico di 50 anni di brainwashing mediatico. E... sapete... quando si studiano i cromosomi X e Y... si scopre che per ogni Y ci sono in giro 16 X. Ossia, si scopre che con l'avvento delle caste, dell'agricoltura, delle possibilità di accumulo di potere e capitale, si passò dalle 3-4 fighe fecondate da ogni Y vincente, ci fu in pochi secoli un'impennata per cui erano in media sedici, le fighe di ogni Y vincente. In media significa anche che abbiamo plus varianti e minus varianti, per cui magari uno ne aveva solo due e un altro cento. Così si costruirono le più fulgide civiltà e gli imperi, dato che gli uomini forti si univano agli uomini forti della famiglia di lei, lei, lei, lei e quell'altra, creando quel tessuto sociale a struttura di potere multinazionale che era la vera struttura scheletrica e portante degli imperi che hanno dominato e portato acquedotti, istruzione e civiltà. Ora, tolta la struttura a rete di potere tra uomini forti, e costringendo gli uomini migliori a fare unioni legittime con solo un casato per volta, si disperse la forza dominante e implose l'Impero Romano, e questo è una conseguenza sociale grave, ma riguarda la prosperità di alcune linee di sangue a discapito di altre che hanno sbagliato politica perdendo potere e risorse. Tuttavia la questione biologica era salva: gli uomini migliori nonostante fossero divisi e dominati, figliavano comunque con molte femmine, i figli illegittimi erano ovunque. Ora invece, quando da pochissimi anni si è andato imponendo il modello della monogamia biologica, non sociale, per cui il maschio non solo dovrebbe sposarsi a una - cosa che prima era pagata dal padre di lei, e con animo grato, ora sembra quasi sia un favore che il padre di lei ti fa (really?!) -ma in più davvero dovrebbe scopare solo lei pur avendo le opportunità (really!?), la questione si è fatta catastrofica non solo socialmente. Non è più solo il problema che siamo passati da Leonida e Cesare ad un comico che stringe alleanze coi giubbetti catarifrangenti e i cantanti punk. C'è proprio la gravissima questione biologica in ballo. Infatti esistono vertebrati che praticano la monogamia sociale per crescere i cuccioli, e la giusta poligamia reale per infornarli. (i test del DNA mostrano che fino al 70% dei cuccioli delle specie che formano coppie, sono di un maschio migliore di quello che fa il nido o che sta in coppia). Ma se davvero li si forza a figliare in regime monogamico reale, biologico , il risultato è che quel ceppo genetico si spegne contro gli scogli della vita lanciando spruzzi funebri all'aria. Bastano poche generazioni. E spesso, quando si sente dire "le coppie di una volta duravano", ci si riferisce con esse ad un periodo recentissimo, una parentesi del tutto nuova in 3 milioni di anni, più o meno parliamo della finestra 1900 - 1980, ossia da quando si è provato a stare in coppia ma con la massima promiscuità maschile possibile, a quando si è deciso che i figli biologici possono portare via i soldi ai figli della sposata. Siamo tutti così piccoli e limitati nello spazio e nel breve tempo di vita... Che davanti a milioni di anni di evoluzione e adattamento riusciamo a dire "una volta" riferendoci a due spruzzetti di vite fa... Speriamo solo che l'organizzazione mondiale della sanità, col suo appello a fare qualcosa contro i batteri gram negativi le cui cure son ferme da 50 anni, ottenga valide risposte. Se no arrivare al 2050 senza la giusta poligamia di chi è forte contro gli stessi... Sarà davvero malthusianamente dura. Outsider, DiceMan, Voyager e 10 altri ha reagito a questo 6 7 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ArmandoBis [Partecipante] 5011 Inviato 12 Giugno 2019 Autore Condividi Inviato 12 Giugno 2019 L'argomento è avvincente ed estremamente complesso. Per messa in questione del darwinismo mi riferivo ad autori che mettono in dubbio la natura egoistica delle scelte fatta dalla femmina (uso il termine femmina perché si ritiene il comportamento umano in linea con quello della maggior parte delle specie viventi) e finanche il concetto stesso di scelta del gene, cioè se sia possibile effettivamente "scegliere i geni" da parte della femmina (magari quando padroneggerò meglio la materia potrò essere più esauriente, ma dietro a questa obiezione vi sono delle antinomie non risolte.) Riguardo al matrimonio, mi riferivo all'ultimo secolo. E' dagli inizi del '900 che l'amore romantico ha rifatto la sua comparsa e quindi la donna che sposavi doveva assommare tutte le qualità che un tempo andavi a cercare (e trovavi) in donne diverse. Questo nuovo romanticismo ha procurato danni incommensurabili, perché poi la realtà quasi mai coincideva con la fantasia. Però, una cosa occorre riconoscere, che il fenomeno delle coppie (non necessariamente persone sposate) che stavano insieme in modo soddisfacente per una vita non era così raro. Questo dipende dal fatto che si diventava adulti prima e, in generale, il rapporto uomo-donna non era così conflittuale (l'economia era più semplice, se ti mettevi con uno che aveva voglia di lavorare eri a posto; oggi invece devi individuare fra cento candidati fabbricati con lo stampino dalle università, quale riuscirà a sopravvivere alle varie ondate di cambiamenti tecnologici e gestionali... Complicato, non trovate?). Questo a prescindere se l'uomo è monogamo o poligamo. Secondo me non è né uno né l'altro. La sua conformazione è frutto di una miriadi di eventi accidentali ma soprattutto dipende dalla situazione che si trova a vivere. Se uno considera sacro il vincolo matrimoniale ma la consorte è una scassapalle di prima categoria, quanto tempo può resistere? Del pari, se uno si ritrova con una donna eccezionale poi magari non gli interessa tanto ascoltare le sirene che si presentano, specialmente se valgono molto meno della compagna. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160784 Inviato 12 Giugno 2019 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 12 Giugno 2019 3 ore fa, ArmandoBis ha scritto: Questo dipende dal fatto che si diventava adulti prima e, in generale, il rapporto uomo-donna non era così conflittuale (l'economia era più semplice, se ti mettevi con uno che aveva voglia di lavorare eri a posto; oggi invece devi individuare fra cento candidati fabbricati con lo stampino dalle università, quale riuscirà a sopravvivere alle varie ondate di cambiamenti tecnologici e gestionali... Complicato, non trovate?). Complicato, ma ancora più complicato se devi reggere nel tuo cervello l'ipotesi conflittuale con le tue scelte effettive, che tu stia cercando qualcosa di diverso dai soldi e che tu lavori e sei emancipata. Un po' come il metastudio su meetic, in cui non so che percentuale ma altissima, credo il 90%, dichiarava di non avere problemi ad accettare inviti da persone di colore, dichiarava di non essere razzista, poi incrociando i dati reali dei contatti accettati e dei date effettivi, si scopriva che una percentuale mi pare sotto al 3% nei fatti aveva accettato contatti e date interracial. Cita Questo a prescindere se l'uomo è monogamo o poligamo. Secondo me non è né uno né l'altro. Biologicamente esistono due appartenenti al regno animale che sono monogami, e sono un parassita del pesce che si fonde nella copula ed una sotto specie rara di pipistrello che vive solo in una particolare isola. Biologicamente. Poi socialmente esistono diverse specie di vertebrati in cui il cucciolo non è autosufficiente alla nascita e necessita investimento parentale congiunto, ed in queste specie i maschi meno adatti formano coppie. In questo modo si assicurano il 30% minimo della discendenza di lei, a patto di prendersi cura del 70% della discendenza dei più adatti. La specie umana ha cuccioli che ci mettono 4-7 anni ad essere autonomi quel minimo da poter sopravvivere con la madre, e questo ha portato alla formazione di coppie sociali come negli altri casi assimilabili. Il problema della parola monogamia è che essa contiene un significato sociale - formazione di coppie - ed uno biologico/genitoriale. Dal punto di vista sociale l'abbattimento delle tribù e poi dei casati familiari - che sono coloro i quali si prendono cura della progenie - ha senza dubbio favorito l'emergere del modello di sopravvivenza a coppie, che è un modello sociale. Ma il modello riproduttivo di ogni specie - a parte quel parassita del pesce e quello strano pipistrello - è funzionale ed efficiente quando prevede la differenziazione del genoma. La differenziazione del genoma avviene, nel maschio, con la poligamia sincronica. Distribuzione a ventaglio. E questo plasma i nostri bisogni e necessità verso l'altro sesso, anche il più innamorato se potesse fare un mese di reverse gang bang con le modelle di Victoria's Secret, lo farebbe, perché non farlo potendolo fare corrisponde al tenere la mano nel braciere di Caio Muzio Scevola. Possibile, ma al costo di frizioni interne e dolori terribili. La differenziazione del genoma per parte femminile avviene in modo seriale, e come Caio Muzio Scevola anche lei può combattere tutta la vita contro l'istinto di differenziare, ma è un conflitto interiore che la porta comunque ad essere acida, isterica, insoddisfatta, disperata, in ansia e piena di acredine verso il compagno. Esistono persone che riescono, per aderire ad un modello culturale disfunzionale, a tenere a vita la mano nel braciere? Certo. Ma 1) Facessero tutti come loro ci estingueremmo in poche generazioni, o verremmo comunque conquistati, schiavizzati e spazzati via dal primo ceppo genetico che è rimasto in flusso con la spinta alla differenziazione del genoma e l'ipergamia. 2) Se uno su mille per questa adesione acritica a modelli che gli sono stati inculcati, davvero riesce a tirare tutta la vita combattendo internamente ed evitando ciò che lo rende sano e felice, questo ci dice qualcosa di quella persona, ma non ci dice nulla su monogamia o poligamia. Quella stessa persona in una cultura statalista o religiosa in cui ti dicono che per essere approvato devi praticare zoofilia passiva, troverebbe il modo di farsi scopare dai ciuchi. Ma non perché la nostra natura ci richieda questo per il miglioramento - adattamento - della specie. Ora, incrociando quanto su detto, con l'osservazione incontrovertibile che in ogni specie anatomicamente e fisiologicamente compatibile con la nostra (che abbiamo molta capacità di calcolo mentale ma siamo del regno animale, non siamo funghi, licheni, batteri, cianobatteri, alghe azzurre e non siamo vegetali) il dimorfismo sessuale - stazza del maschio fratto stazza della femmina - corrisponde esattamente al grado di poligamia naturale di quella specie, e che il rapporto peso/testicoli corrisponde al millimetro al grado di promiscuità sessuale delle loro femmine, si può facilmente notare come il nostro dimorfismo sessuale e il nostro rapporto peso testicoli corrisponda per filo e per segno, al millimetro, alla nostra necessità e desiderio maschile di avere più donne, e alla promiscuità delle nostre donne e la loro tendenza ad andare a vantaggi. In realtà l'accesso femminile all'alcool, ai social, alle uscite nei locali da ballo con amiche ubriache, a tinder, ad internet in generale, ha spostato la promiscuità femminile (pur ipergamica) di qualche tacca oltre il nostro ritmo di adattamento come volume testicolare, e siamo tutti un po' in crisi con le nostre sensazioni. Siamo in crisi perché da un lato il dimorfismo è il riflesso del nostro moto interiore per competere tra maschi (in successo, potere, affiliazione, social proof, adattamento) al fine di avere più femmine. E che ci siano fedeli e ci stimino e ci dicano "sei il re della foresta". Dall'altro lato esse, le femmine, sono andate velocemente più in la nello spettro della promiscuità, e la logica ci imporrebbe, la ragione, la fredda osservazione del loro comportamento, ci imporrebbe di pagarle e levarcele dai coglioni avanti un'altra con relazioni di sei ore. Per vivere il numero di femmine che ci rende felici, senza lo strazio per la loro mancata fedeltà e rispetto che ci rendono depressi. La logica e il calcolo tuttavia hanno la stessa forza sui nostri istinti e la nostra fisiologia, che hanno nel decidere con la ragione che da oggi la figa è un buco viscido e peloso che mi fa schifo e in luogo di essa sarò attratto dall'insalata, che costa poco, fa bene ed è una facile preda. Impossibile. Rimaniamo così a soffrire e deprimerci non poco, poiché la fisiologia e i sistemi motivazionali hardwired ci vogliono a competere in status, successo e cercare un piccolo harem contemporaneamente al dare qualche vantaggio a femmine di passaggio non fedeli, perché si facciano scopare. I cambiamenti tecnologici e culturali, tuttavia, mettono le femmine in una posizione più promiscua di quella che il nostro cuore al momento riesca a sostenere, e non ce la facciamo proprio ad andare solo a puttane e lasciar perdere la lotta tra competitor per apparire interessanti e vincenti alle femmine. Questa è già una lotta epocale che la nostra fisiologia deve affrontare, ossia come, scaricare i cavalli della poligamia a terra in un mondo in cui - i vincenti non sempre sono i migliori e più adatti, spesso sono solo stati in tv perché gay marchettari, o semplicemente sono benestanti di famiglia. (l'accumulo di denaro in natura non si era mai visto). - la promiscuità femminile è sbalzata più in là sullo spettro grazie a tecnologia, usi e costumi, uso di alcolici e droghe. Questo non è male né bene, semplicemente sullo spettro è più verso il modello di poligamia scimpanzé che gorilla, e noi come dimorfismo e rapporto peso testicoli ci situiamo a metà strada, per cui non siamo adatti a questo scenario e ci crea un bel po' di frizioni in pancia. Non sarà facile adattarci, già solo collezionare qualche momento nella vita che non faccia schifo e in cui ti viene da dire "grazie" è diventato uno scopo tutt'altro che scontato o semplice. Ma se questa già è la nostra lotta epocale, non abbiamo l'hardware e il software per adattarci in così poco tempo. Perché aggiungerci una attiva e razionale lotta contro la nostra natura, contro noi stessi, i nostri desideri, bisogni, provando a vedere se una specie naturalmente poligama (come tutte) che basa la sua sopravvivenza di specie sulla differenziazione del genoma, e premia con felicità e piacere quando la si ottiene, con frustrazione e dolore quando non la si ottiene o persegue... possa essere monogama (in senso biologico, non sociale) per opinione personale? E' possibile che la frase Cita Secondo me non è né uno né l'altro. Non possa essere difesa con la legge e la giustissima usanza della libertà di opinione, perché da qualsiasi punto di vista scientifico e non filosofico culturale la si osservi, suona esattamente come: I falchi hanno le ali o i cingoli? - Secondo me né uno né l'altro. Questo senza nulla togliere alla realtà osservabile che un falco possa essere convinto a non volare tutta la sua vita e a strisciare come un verme scarificandosi il petto e la gola, perché convinto che un falco buono è un falco coi cingoli. Chiunque di noi può trovare nella vita un simile falco o umano, ma questo non ci parla della natura alata o cingolata del falco, della natura poli o mono umana. Ci dice un'altra cosa, sulla natura dell'uomo come animale sociale e dipendente dal gruppo per sopravvivere e prosperare come specie. Ci dice che per noi la cultura di gruppo a volte può essere così importante da riuscire a mettere il singolo in aperta lotta con tutto ciò che lo fa stare bene e che fa il bene della specie. E questo è un rischio molto importante e se per esempio parliamo dei cosiddetti Social Justicer che sembrano affermare sempre e solo il contrario della verità e di qualsiasi evidenza scientificamente o statisticamente riscontrabile, persone che sembrano in aperto scontro con ogni fondamento biologico e fisiologico, in realtà sono persone che hanno trovato un ambito, un gruppo, una moltitudine, entro la quale mettersi in mostra e sapere di avere nemici comuni, sapere di poter avere riconoscimento sociale, like, approvazione attaccandoli. E non è con la logica, i dati, il discorso, che li puoi distogliere dalle falsità dimostrate e dimostrabili che vanno estremizzando e spammando. Perché stanno obbedendo ad una natura molto molto cablata in profondità, quella tribale di una specie a sopravvivenza sociale, che cerca l'approvazione e rifugge il biasimo, che cerca lo status all'interno di una cerchia. Siccome non siamo piante di fagiolo, che cadono su un terreno e se lo tengono a vita, col suo clima, piovosità, durezza, ed esposizione al sole, ma possiamo sceglierci gli amici, i gruppi, il Clan... Noi abbiamo la grande responsabilità di sceglierceli i gruppi, dai quali ricevere affetto, protezione, amicizia e supporto, validazione e status, che siano il più possibile specie specifici e il più possibile social programming free e no nonsense. E possibilmente che non siano basati sul lancio congiunto di sassi su nemici immaginari (outgroup), ma sulla costruzione di un disegno comune ammirevole e vantaggioso per tutti (Cattedrale). Sarà davvero dura con il rapporto peso testicoli che abbiamo, nell'ambiente dato in cui i migliori coi soldi hanno già vinto ai blocchi di partenza, in cui le femmine sono diventate troppo rapidamente più promiscue di quanto ci potessimo adattare di conseguenza, sarà dura. Ma mettere la mano nel braciere e tenercela a vita per farsi battere le mani da gente che ti vuole al rogo e scopare tua sorella, beh, quella se uno ne prende coscienza, è una scelta attiva. Sempre rispettabile, è libera volontà. Però... ecco... IO NO dave87, what_else, sprint e 19 altri ha reagito a questo 12 10 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Attato [Élite] 4904 Inviato 12 Giugno 2019 Condividi Inviato 12 Giugno 2019 Il 17/5/2019 alle 16:52 , ArmandoBis ha scritto: Se una donna è difficile, ha valore. Se è facile, molto meno. Non mi sono mai innamorato di una difficile Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Orph [Élite] 11446 Inviato 12 Giugno 2019 Condividi Inviato 12 Giugno 2019 1 ora fa, ^'V'^ ha scritto: Però... ecco... IO NO Ok è ufficialmente uno dei post migliori di sempre grazie hai raccolto in una sola cosa fruibile un devastante e limpido spaccato della natura umana, è un traguardo di pochi davvero DF-1 e ^'V'^ ha reagito a questo 1 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Attato [Élite] 4904 Inviato 12 Giugno 2019 Condividi Inviato 12 Giugno 2019 (modificato) 17 ore fa, ^'V'^ ha scritto: per lui è come essere un tossico scalzo nella valle dei chiodi, con lo spacciatore che ha gli anfibi e corre via ridendo. Bella mi sono messo a ridere in prima battuta ma quanta realtà c’è in ciò e ci troviamo tutte le volte... Lo spacciatore poi allontanato, sarà interessato a tenere il contatto per sapere se hai cambiato fornitore per egoismo forse non è divertente ma grazie della spiegazione come sempre e la metafora Modificato 13 Giugno 2019 da Attato Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ArmandoBis [Partecipante] 5011 Inviato 13 Giugno 2019 Autore Condividi Inviato 13 Giugno 2019 Scusate, ma io non vi capisco. Sono state prese delle osservazioni tratte dalla biologia e rapportate pari pari all'uomo, affermando che esso (uomo e ovviamente donna) risponde ai dettami dell'istinto, con tutto ciò che ne consegue e che è stato mirabilmente descritto nei post di V. La conseguenza di questa operazione è rivendicare che il propio comportamento poligamico è un semplice fatto di natura, e la società opera una sorta di perversione nel sanzionarlo. Altre discipline (la psicoanalisi) affermano che l'uomo non ha istinti, ma pulsioni, che si plasmano sotto influenza degli ambienti e di fattori accidentali, generando un certo tipo di comportamento sessuale peculiare per ciascuno. Ad esempio, un comportamento poligamico e tendente all'infedeltà (ma anche no). Qual è la differenza fra le due posizioni? Che una afferma la generalità di certe tendenze e l'altra no. Ma dal punto di vista di chi è poligamico, entrambe affermano che è semplicemente fatto così, per ragioni naturali l'una, per ragioni accidentali l'altra. Il problema è il conflitto natura-cultura. C'è chi ritiene che gli istinti (o le pulsioni) vadano contrastati perché lo impone l'evoluzione dell'uomo, che consiste nell'edificare edifici culturali sempre più complessi. C'è invece chi respinge questa tesi. A parte le evidenti difficoltà delle posizione biologistica (non spiega perché esiste la cultura), non si vede perché rivendicare una naturalità dei propri impulsi rappresenti una giustificazione più forte dei propri impulsi, condensabile nella massima "è la natura che ci ha fatti così". Ma è un'impostazione che non prende neanche in considerazione il conflitto fra natura e cultura. Ad esempio, se io fossi un pedofilo e cominciassi a introdurre tematiche di questo genere verrei come minimo bannato e molti invocherebbero per me la castrazione chimica. Eppure obbedirei a un impulso istintivo, magari riuscirei a trovare qualche animale che attua comportamenti simili (anche se dubito che esista). Insomma, si cercherebbe di validare i propri comportamenti poligamici rifacendosi alla natura, ma l'uomo è tale proprio nel conflitto fra natura e cultura (Freud, Il disagio della civiltà). Io vi consiglio di apprezzare le differenze; se un falco si diverte a girare con gli anfibi, ebbe, contento lui... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Drive [Élite] 701 Inviato 13 Giugno 2019 Condividi Inviato 13 Giugno 2019 Difficile in che senso? Scegli quella che più ti piace, le fai uno squillo, le chiedi cosa fa e cosa vorresti fare tu, e ti fai fare un prezzo. giuseppe90 ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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