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Ex ragazza sospetta borderline, aiuto!


Knight58

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Knight58
11 ore fa, PapuPetagna ha scritto:

Borderline o no, è il solito caso di ragazza a cui interessa solo ed esclusivamente piacere agli uomini. Stop. Non gliene frega niente di LTR o ONS, cerca solo validazione e conferme.

Chiediti perché non riesci a staccare la spina.

Beh, probabile che cerchi validazione e conferme, però la storia è durata 3 anni e mezzo.. Oppure era un modo soft per dire che mi avrebbe usato come stampella finché non avesse trovato un'altra preda?

Non riesco a staccare la spina dal mio punto di vista perché i miei sentimenti erano veri, perché sono convinto che una persona sana non possa comportarsi così,  perché sono preoccupato per lei nonostante tutto e perché probabilmente sono in una situazione di codipendenza..

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Knight58
6 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Ho letto una riga a caso ed era già sufficiente per mollarla...

Purtroppo è la verità, ma quando mi ci sono trovato, ho sempre pensato che forse potevo essere io la causa, che i miei problemi stavano portando a fondo anche lei, che avrei dovuto impegnarmi di più.. Solo ora ho una visione un attimo più rispondente alla realtà. Non dimenticate che ero anche sotto antidepressivi, sono fibromialgico, non mi è sempre tutto così chiaro e anche per questo,  prima di accusare, metto in discussione prima me stesso. 

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Nic101

Guarda, se mi avessi fatto questa domanda a inizio storia sicuramente ti avrei risposto che sì, non ho superpoteri ma sicuramente avrebbe potuto contare su di me e che avremmo potuto risolvere tutto insieme e che insieme ne saremmo usciti. Ora so che non è così, ma neanche lontanamente.

È verissimo ciò che dici, infatti è sempre stata colpa mia per tutto, colpa di questo, colpa di quello, colpa del mondo.. Mai una volta si è messa in discussione, e quando mi ha rinfacciato che non l'ho aiutata con i problemi di cui mi aveva parlato, le ho risposto più volte ciò che dici, ovvero che non mi ha mai dato la possibilità di farlo, che ci ho provato, ma che non è possibile aiutare una persona che non vuole essere aiutata.

Infine io cosa abbia non lo so, ma cercando casualmente in internet cosa provano i bulimici e le ragioni per cui viene, ho scoperto appunto questo disturbo e mi si è gelato il sangue perché mi sono ricordato gli accenni che mi aveva dato  quando ci siamo conosciuti e un paio di post sulla sindrome prima di metterci insieme, senza contare poi tutte le varie analogie.

 La mia storia precedente a questa è durata più tempo, ma dal momento che ho notato di non essere creduto, e probabilmente di essere stato tenuto per pura comodità gli ultimi periodi, ho salutato e sono sparito. 

Credimi che preferirei mille volte avere la certezza  che sia solo una stronza di merda, e che non ho alcun problema ad ammettere di essere stato un coglione totale ad accettare tutto ciò che ha fatto.

Ma il sospetto che possa essere in difficoltà, non mi permette nemmeno di odiarla..

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Amon
Il 22/5/2019 alle 21:27 , Knight58 ha scritto:

[...]

Ciao, non quoto  il lungo messaggio, ma l'ho letto tutto e ho notato grosse somiglianze con la mia ex, che appunto, molto probabilmente, era borderline. Più o meno come la tua.

Se hai voglia dai una lettura ai thread che ho in firma, specie a quello sulla mia LTR, dove molti utenti, al tempo, mi diedero una serie di validissimi consigli.

Ora, la tua situazione è un pelo differente perché dici di soffrire anche di un disturbo che io non ho, ma sappi che proprio in funzione di ciò, sei la persona più adatta per attrarre quel tipo di persone... esse si nutrono - direi hanno bisogno - delle insicurezze altrui.

Un po' perché non si reputano degne di una persona 'sana', forte e sicura. Un po' perché solo un fragile potrebbe accettare i loro estremismi.

Io a quei tempi, per avere la possibilità di vivere la storia più intensa della mia vita, accettai  le sue follie, le scenate di gelosia, le isterie. Proprio perché come contropartita mi dava, nei momenti positivi, un'amore che pareva più una vera e propria venerazione incondizionata. Oltre al sesso più bello mai fatto.

Però poi un giorno ti spara l'ennesima scenata scaturita dal NULLA e vedi all'improvviso tutto molto chiaramente. Capisci che non meriti di essere trattato a quel modo. Che alla fine il gioco non vale la candela.

E allora è meglio cercare altrove e, al limite, restare soli. Anche per un bel pezzo, se necessario.

Posso solo darti qualche consiglio molto generale. Devi lavorare su di te, e nonostante la tua malattia devi provare a sviluppare una struttura forte. Attrarrai sempre quel tipo di ragazza, anche per tua stessa necessità, quindi fai molta attenzione nei tuoi incontri futuri.

Con lei, penso l'avrai capito, prima o poi finirà perché arriverai al punto di rottura.

Ricostruisciti, ma un po' più solido.

Un abbraccio.

P.s. non devi affatto odiarla. Devi semplicemente accettare che anche lei è una vittima. Non può, per sua sfortuna, essere diversa da come è. Se non cambierà almeno un pochino avrà una vita molto dura, come probabilmente è stato fino ad ora. Devi solo mettere te stesso davanti e capire che non sei un crocerossino. Non sei obbligato ad aiutare nessuno... è una cosa che potrebbe risucchiarti, sottraendoti chissà quanti anni ed energie, senza che tu abbia la certezza di riuscire nell'impresa. Recuperare i veri borderline è difficilissimo, se non impossibile.

Modificato da Amon
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ArmandoBis
3 ore fa, Knight58 ha scritto:

Purtroppo è la verità, ma quando mi ci sono trovato, ho sempre pensato che forse potevo essere io la causa, che i miei problemi stavano portando a fondo anche lei, che avrei dovuto impegnarmi di più.. Solo ora ho una visione un attimo più rispondente alla realtà. Non dimenticate che ero anche sotto antidepressivi, sono fibromialgico, non mi è sempre tutto così chiaro e anche per questo,  prima di accusare, metto in discussione prima me stesso. 

Non volevo essere scortese.

Mi riferivo al passaggio in cui dicevi che ha mandato a monte vacanze già programmate, con biglietti già acquistati.

Ora, non so quanti anni hai, ma il non riuscire a tener fede agli impegni in modo così plateale è davvero qualcosa di estremamente raro, molto più delle scenate o dei graffi.

Ed è un chiaro indice del non riuscire a essere nelle situazioni, spia di un disagio veramente molto profondo.

Riguardo al fatto se essa soffre di una patologia o no, è una questione un po' nominalistica.

Questi interrogativi si risolvono col buon senso, e in questo caso è abbastanza chiaro che siamo davanti a un quadro patologico.

Sul quale purtroppo nessuno può intervenire; solo lei può farlo, qualora decidesse di fare un percorso psicoterapeutico.

 

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Knight58
23 ore fa, ArmandoBis ha scritto:

Non volevo essere scortese.

Mi riferivo al passaggio in cui dicevi che ha mandato a monte vacanze già programmate, con biglietti già acquistati.

Ora, non so quanti anni hai, ma il non riuscire a tener fede agli impegni in modo così plateale è davvero qualcosa di estremamente raro, molto più delle scenate o dei graffi.

Ed è un chiaro indice del non riuscire a essere nelle situazioni, spia di un disagio veramente molto profondo.

Riguardo al fatto se essa soffre di una patologia o no, è una questione un po' nominalistica.

Questi interrogativi si risolvono col buon senso, e in questo caso è abbastanza chiaro che siamo davanti a un quadro patologico.

Sul quale purtroppo nessuno può intervenire; solo lei può farlo, qualora decidesse di fare un percorso psicoterapeutico.

 

No, figurati, non sei stato per nulla scortese! Forse ero fraintendibile quando ho detto "prima di accusare, metto in discussione prima me stesso" ma intendevo dire che prima di attribuire una colpa a lei, ho sempre ricercato in me la causa. Ho spesso pensato di essere insopportabile e di portarla al limite per la mia problematica, lei ci è andata a nozze con la mia autocritica, spesso incoraggiandola, e purtroppo io riesco ad avere un minimo di consapevolezza del fatto che non può essere così solo adesso.

Io ho trent'anni, lei tre in più. Le ferie riuscivo a organizzarle anche appena maggiorenne, con lei non sono stato in grado di fare nulla. Potevo accettare ciò che decideva lei, oppure se proponevo io c'era sempre un qualche ostacolo. Anche se lei più volte mi ha detto di organizzare, non era evidentemente fattibile perché spesso il weekend eravamo in giro per volontariato, le date degli eventi le sapeva lei in quanto organizzatrice. Io  potevo organizzare ciò che volevo per poi sentire "quel weekend? Lo sai che siamo occupati". Allora mi sono fatto più furbo, ho pensato di organizzare insieme a lei, risultato: "no, adesso non ho voglia. / guarda non è serata. / non sono proprio dell'umore. / interessa a te, arrangiati e fai qualcosa da solo ogni tanto. / io lì non ci vengo. / e i gatti dove li mettiamo? / quello non è mare, è una pozzanghera..." Anche un tour operator l'avrebbe mandata affancoolo.

È vero, se non accetta di essere aiutata nessuno può farlo, ma secondo voi quale sarebbe il modo migliore per comunicarle le mie preoccupazioni? Non posso affrontarla di petto, se la chiamo si agita, se ci vado di persona credo scapperebbe. Avevo pensato ad una lettera, in cui le spiego ciò che ho elaborato, con una chiusura a effetto tirando in causa l'album borderline.. 

Nel frattempo ho trovato dei suoi post in Facebook del 2015 che parlano del dbp...

Questa è la quarta settimana che non ho alcun contatto con lei.

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ArmandoBis

Credo che non vi sia un modo migliore di un altro per cercare di convincerla a fare qualcosa per modificare se stessa.

Credo che dovresti lavorare sull'attaccamento, cioè accettare che il suo destino dipende da lei.

Tu puoi fare ben poco.

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Highh

Mi sorprende il come tu ti sia potuto annullare come persona, a come questo tuo pensiero di preoccuparti di lei (lei che ti ha schiaffeggiato, graffiato, picchiato, umiliato e rovinato) ti abbia potuto far diventare un pezzo di carne senza carattere

.. e nonostante tutto la vuoi ancora?

Per adesso non stai bene, non sei nelle condizioni di subire ancora; 

Leggi questo post, c'è tutto quello di cui hai bisogno. 

 

Devi cercare di pensare razionalmente, so che è difficile, so che la vostra 'storia' è durata tanto ma se non vuoi perderla veramente devi lasciarla andare; concentrati su te stesso. 

Sei riuscito a smettere con la dipendenza dai farmaci, ora tocca smettere con la dipendenza da lei

Ci sei tu, solo tu

Buona fortuna. 

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Knight58
Il 28/5/2019 alle 20:57 , Amon ha scritto:

...

Amon, ho letto tutto ciò che hai in firma.. 

Spesso mi sono riconosciuto ma la sostanziale differenza fra me e te dal mio punto di vista è che tu probabilmente sei molto ma molto più consapevole di te stesso, mentre io mi sono annientato, perché ci credevo davvero, perché ero (o sono) innamorato.

È vero, di questo sono colpevole solo io, ma me ne sono accorto ora, ora che rivedo tutto con una chiave di lettura diversa, forse un po' più distaccato, sicuramente più analitico. Lei è stata bravissima, una vera maestra a farmi credere di essere la causa di tutto, e anche quando mi ha lasciato, mi ha portato a credere di essere io il problema, il che ha scatenato in me una reazione devastante con sensi di colpa enormi.. 

Io mi sono già ricostruito più forte, dopo aver toccato il fondo prima dei vent'anni, quando dopo anni di esami, visite, e approfondimenti, nessuno riusciva ad identificare  il mio problema di salute. Nel frattempo dovevo affrontare la vita e nessuno cercava di venirmi incontro, nemmeno la mia famiglia che non ha mai completamente capito cosa vivo. Ho avuto momenti di smarrimento totale, in cui ho pensato veramente di essere matto e sono arrivato a pensare ad una soluzione estrema.

Sono rinato dalle mie ceneri solo per la mia cocciutaggine di non darla mai vinta a niente e nessuno, per la voglia di dimostrare a me stesso di potercela fare,  e ho cominciato a vivere la vita in modo diverso, pensando che il domani potrebbe non esistere, e cercando di vivere a pieno ogni esperienza e senza portare rancore. Paradossalmente questa è l'unica grande differenza tra me e la mia ex: lei odia il mondo, continua a ripetere "tanto non muoio domani" e "ognuno deve risolversi i propri problemi da solo", io invece penso e vivo dicendomi che domani potrebbe essere troppo tardi, e cerco di fare di tutto per chi vedo in difficoltà.

Pensavo di aver imparato ad avere una visione distaccata e fredda su tutto, finché non è arrivata lei.. Mi ha scombussolato tutto, ho pensato fosse quella giusta perché non avevo mai provato nulla di simile, ma nemmeno paragonabile, e scoprire che forse era solo tutta un'illusione beh, mi ha un pelo segato le gambe. Mi avrebbe fatto meno male essere pugnalato alle spalle, nel sonno...

Ho capito che non devo odiarla, anche perché non ci riesco sapendola vittima, come me, di un destino segnato dal fato, ma so che sarebbe tutto più semplice perché non mi importerebbe più niente di lei, e invece nonostante tutto, mi preoccupo e spero non arrivi a rovinarsi la vita in questo suo momento totalmente fuori controllo. L'unico sollievo è il non essere complice delle stronzate che combina..

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Knight58
Il 30/5/2019 alle 20:05 , Highh ha scritto:

Mi sorprende il come tu ti sia potuto annullare come persona, a come questo tuo pensiero di preoccuparti di lei (lei che ti ha schiaffeggiato, graffiato, picchiato, umiliato e rovinato) ti abbia potuto far diventare un pezzo di carne senza carattere

.. e nonostante tutto la vuoi ancora?

Per adesso non stai bene, non sei nelle condizioni di subire ancora; 

Leggi questo post, c'è tutto quello di cui hai bisogno. 

 

Devi cercare di pensare razionalmente, so che è difficile, so che la vostra 'storia' è durata tanto ma se non vuoi perderla veramente devi lasciarla andare; concentrati su te stesso. 

Sei riuscito a smettere con la dipendenza dai farmaci, ora tocca smettere con la dipendenza da lei

Ci sei tu, solo tu

Buona fortuna. 

Sinceramente il mio annullamento ha sorpreso anche me, non mi sarei mai aspettato di ridurmi così perché pensavo di essere cresciuto dopo la fine della mia vecchia relazione, di vedere tutto da un lato più razionale e invece è arrivata lei a mandare in vacca tutto ciò che credevo di aver assodato. All'inizio ho faticato un po' ad aprirmi, ma poi vedi sto esserino di meno di 40kg, tutto spaventato, pieno di insicurezze e pensi: ti insegno io come affrontare tutto senza ira ma con serenità, perché ci sono già passato! Perché io mi ero identificato in lei, mi sembrava il me di 15 anni fa, ovvero arrogantello, odio tutti, non mi servite, sono io a decidere la mia vita, nessuno mi dice quello che devo fare. Poi per me è arrivata la mazzata della malattia, quelli che credevo amici, si sono sciolti come neve al sole, la ragazza che non sopportavo più, i problemi quotidiani, qualche lutto che ti segna e ti ritrovi dall'essere il re del mondo all'ultimo coglione. Dall'essere il primo ad essere chiamato da chiunque per qualsiasi evento al non essere nemmeno considerato. 

Sono cresciuto, sono stato obbligato a crescere, sono stato con un'altra persona per più di cinque anni, la storia è finita perché  la sua carriera universitaria sarebbe durata ancora molto, io mi ero stancato di aspettare, lei mi ha usato finché le è servito, e una volta avuta la sua indipendenza mi ha piantato. Ci ho sofferto tanto ma per poco tempo, massimo un mesetto, forse sapevo che anche per me era finita ma non volevo ammetterlo. Sono stato solo diversi mesi finché ho conosciuto questa ragazza, dopo tanti anni l'aver trovato una persona che risvegliasse in me la voglia di impegnarmi mi ha subito stuzzicato e nonostante tutto, i momenti belli vissuti con lei non sono nemmeno paragonabili a tutto ciò che ho vissuto finora. 

Non ho insistito più di tanto dopo essere stato lasciato perché pensavo fosse solo colpa mia, ho pensato di dovermi prima rimettere in sesto e vedere se fossi o meno riuscito ad uscire dagli psicofarmaci. Ho pensato che anche se l'avessi convinta in quel momento, non sarebbe cambiato nulla, dopo due settimane saremmo stati punto e  a capo.

Allora ho cominciato a lavorare su me stesso, nel frattempo c'è stata la sua sfuriata dopo avermi baciato quando ci siamo incontrati per consegnarci le nostre cose, e ho colto l'occasione per iniziare un simil "no contact". Le ho scritto dopo una settimana per vedere se si fosse calmata, ma vedendo che continuava a cercare il litigio, l'ho congedata scrivendole che ero stufo del suo atteggiamento, che non serviva a nulla continuare a punzecchiarci e che se avessi voluto in futuro sentirla avrei provato a chiamarla, se avesse risposto, bene, altrimenti me ne sarei fatto una ragione e che non sarei stato lì ad elemosinare la sua attenzione visto come mi stava trattando e comunque se avesse voluto avrebbe saputo dove trovarmi, a patto di evitare rabbia e rancore per ciò che è stato in passato visto che mi stavo già punendo da solo per quello.

Oggi sono 4 settimane di silenzio, entriamo nella quinta..

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