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Giudicata e abbandonata


Clessidra

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Comunque cassandra tu autostima zero 

Anzi sotto zero 

Sprecare addirittura tempo e pensieri per uno così 

Vabene che è medico ed ha una buona e rassicurante professione 

Vabene che hai 31 anni e magari hai voglia di stabilità 

Però per dio 

Come si fa anche solo a farsi dei problemi per uno che ragiona così?! 

Come ci si fa ad accompagnare con uno che ragiona così?! 

Come si fa a vincere di squadra con un compagno così?! 

Come hai fatto a sprecare del tuo tempo per scrivere qui per un soggetto del genere?! 

 

Devi lavorare molto su di te 

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leavingmyheart
5 ore fa, Clessidra ha scritto:

Ciao a tutti, 

è la prima volta che scrivo. Mi piacerebbe avere un confronto, un parere e forse una consolazione... 

Conosco questa persona a gennaio. Io 31 anni, lui 38. Iniziamo a frequentarci e sembra andare tutto bene, a parte qualche discussione a causa di una sua eccessiva tendenza al controllo... Ma vengo al punto. 

Durante una chiacchierata esce fuori che a lui sarebbe piaciuto conoscere tutto di me, che avrei fatto bene a confidarmi, per costruire una conoscenza su basi solide ecc. 

Bene, gli confido che diversi anni fa ho affrontato una interruzione volontaria con il mio primo fidanzato, avevo 23 anni, studiavamo e non ce la sentivamo di diventare genitori.

Succede che si arrabbia, mi dice che la nostra storia era chiusa, che questa cosa era molto difficile da accettare, che NON MI GIUDICAVA ma ero abbastanza grande ai tempi. E mi lascia. 

Ora mi sento una merda. 

Ho sbagliato a fidarmi nel raccontare una cosa così intima e dolorosa. 

Cosa ne pensate? Vi siete mai trovati in questa situazione? Come reagireste se una vostra fidanzata vi raccontasse ciò? 

 

 

Può essere che questa gravidanza ti renda ai suoi occhi "sporcata" quando magari il primo ad inseminarti voleva essere lui. Forse non è tanto l'aborto in sé quanto il pensiero del seme di un altro dentro di te che gli ha fatto scattare la rotella.

 

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Detto così su due piedi a me non me ne fregherebbe nulla.

Però dal punto di vista basico maschile effettivamente a qualcuno potrebbe dar noia. E' una reazione che non viene con la coscienza ma che viene probabilmente in maniera del tutto naturale.

Io stesso in passato persi completamente interesse in una ragazza semplicemente perché mi confessò di avere una patologia.

Mi sono sentito stronzo 1000 volte... mi sono maledetto per questo mio comportamento... avrei voluto flagellarmi perché inspiegabilmente, da un giorno all'altro non mi attraeva più. E non potevo farci nulla... non potevo davvero farci nulla... 😞

 

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Clessidra
36 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

 

Può essere che questa gravidanza ti renda ai suoi occhi "sporcata" quando magari il primo ad inseminarti voleva essere lui. Forse non è tanto l'aborto in sé quanto il pensiero del seme di un altro dentro di te che gli ha fatto scattare la rotella.

 

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Sì probabile. Inoltre è una persona che ha vissuto poco e niente. Niente viaggi, due sole fidanzate di cui la prima totalmente apatica. Prima volta a 29 anni. Probabilmente ai suoi occhi appaio troppo vissuta... 

Probabilmente il suo volermi un "bene dell'anima" era fumo... 

16 minuti fa, batch ha scritto:

Detto così su due piedi a me non me ne fregherebbe nulla.

Però dal punto di vista basico maschile effettivamente a qualcuno potrebbe dar noia. E' una reazione che non viene con la coscienza ma che viene probabilmente in maniera del tutto naturale.

 

Senso di possesso esclusivo intendi? 

In questa situazione, come penseresti di reagire? 

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1 minuto fa, Clessidra ha scritto:

Senso di possesso esclusivo intendi? 

In questa situazione, come penseresti di reagire? 

No, non intendo quello.

Se possiamo paragonarlo al mio caso, fu proprio una spinta senza controllo. 

Come se la natura mi avesse imposto in un attimo di non mettermi con quella ragazza perché sarebbe stato contro natura.

Mi è capitato solo 1 volta nella vita ma non c'è niente da farci. E' una cosa che suppongo pochi abbiano provato (spero) ed è un forte senso di repulsione al posto dell'attrazione. Lo puoi solo subire. Te ne dispiace tantissimo ma non puoi fare altrimenti che allontanarti. E' una sensazione di merxa... 

Secondo me non c'è da reagire: semplicemente accettare e dimenticare il prima possibile.

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kactus76
4 ore fa, Clessidra ha scritto:

No, è credente ma non è un fanatico religioso. È molto bigotto, questo si. E fa il medico. 

Appunto sicuro sarà un medico obiettore di coscienza come c’è ne sono molti ...probabilmente non prescriverebbe  nemmeno la pillola del giorno dopo.

Modificato da kactus76
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Tempesta91

@Clessidra dopo la botta del momento spero tu ti sia ripresa.

Non hai sbagliato a confidarti con lui, era stato lui a volerlo. Detto ciò, facciamo attenzioni alle domande che poniamo: le risposte potrebbero non piacerci.

C'è gente che non conosce il rispetto delle scelte altrui. Ci si può opporre a determinate cose e/o portare avanti le proprie cause senza risultare crudeli verso chi non la pensa come noi. Dico questo in caso avesse reagito così per convinzioni personali.

Dici che questo tizio manifestava una tendenza al controllo, il che può voler dire tutto e niente. Di sicuro c'è che, anche se in modo doloroso, è stato un bene che i nodi siano venuti al pettine. Almeno hai visto con chi avevi a che fare praticamente da subito. Ti sei risparmiata non pochi grattacapi.

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ciccioman333
3 ore fa, gold86 ha scritto:

Al tempo la mia ragazza prendeva la pillola.

O meglio, mi rassicurava ampiamente su questo tema.

Io mi fidavo, quindi quando avevamo rapporti non mi facevo particolari problemi e, sollecitato anche da lei, non usavo protezioni.

Lei, tuttavia, e lo scoprii dopo, ogni tanto si dimenticava di prenderla (e ne prendeva due il giorno dopo).

Inoltre, più di qualche volta, faceva uso di OKI ed altri farmaci che, solo dopo, ho scoperto che potevano interferire con la pillola.

Quando mi ha detto che non le veniva il ciclo da (vado a memoria) tre settimane (e se mi ricordo bene, poteva pure dirmelo prima) e che era incinta, mi sono sentito svenire e mi sono seduto in mezzo alla piazza in cui stavo camminando con lei.

Quando ho chiesto spiegazioni, è venuto fuori quanto sopra, e mi sono sentito tradito da lei.

Perché avevo riposto la mia fiducia in lei, e mi aspettavo che tutelasse al massimo la mia persona e la mia libertà di scelta, specie su un tema così importante.

Eravamo entrambi studenti universitari, non avevamo entrate, ma soprattutto eravamo troppo giovani per un passo del genere.

Io questo me lo sentivo proprio dentro.

Quindi, in effetti, l'ho messa di fronte ad una scelta:

a) se avesse continuato la gravidanza, mi avrebbe perso come partner, ma ci sarei stato come padre.

b) se avesse interrotto la gravidanza, sarei rimasto come partner perché mi avrebbe dimostrato di porre rimedio alla situazione in cui mi aveva messo, contro la mia volontà, tutelando la mia libertà.

Ha scelto la seconda strada, che poi credo abbia compromesso (unitamente ad altro) il rapporto che avevamo.

Ti basti pensare che non si è fatta toccare, in nessun modo, per tre mesi.

Le sono stato vicino in quel periodo, ne ho compreso lo sforzo e non ho battuto ciglio.

Anche perché lo aveva fatto per me, e sentivo di doverglielo.

La storia, poi, se non ricordo male, è proseguita un altro annetto e qualcosa per poi terminare (mi ha lasciato lei).

Col senno di poi, è stata la cosa migliore per tutti.

 

Vuoi la riprova?

Da quasi due anni sono insieme ad una ragazza che, al contrario, ha avuto un figlio giovanissima.

Inutile dire che questo avvenimento le abbia stravolto la vita, anche perché lei immaginava un futuro differente per se stessa.

Non rimpiange la scelta di averlo avuto, ma rimpiange ogni giorno di avergli dato un padre come il suo ex compagno.

Da parte mia, con suo figlio mi trovo bene, e faccio tutto quello che dovrebbe fare suo padre (che non c'è mai, perché antepone le fighe al figlio).

Non mi pesa e lo faccio volentieri, ma l'ho scelto liberamente.

Proprio perché lei me lo ha detto fin da subito come stavano le cose.

Nell'interfacciarmi con lui, tuttavia, ho capito moltissime cose anche di me.

Tra le tante, che sicuramente, anni or sono, non sarei stato in grado non solo di mantenere, ma proprio di educare un figlio.

Lo avrei vissuto come un limite, una rottura di coglioni, qualcosa da cui scappare.

Un po' come sta facendo suo padre, e il piccolo ne soffre.

 

Non è questo il modo in cui voglio vivere un'eventuale paternità.

Non è questo il modo in cui far vivere bene un figlio.

 

sei stato fortunato, la maggior parte delle donne, tu volente o nolente, avrebbe tenuto il bimbo...

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Clessidra
12 ore fa, Tempesta91 ha scritto:

@Clessidra dopo la botta del momento spero tu ti sia ripresa.

Non hai sbagliato a confidarti con lui, era stato lui a volerlo. Detto ciò, facciamo attenzioni alle domande che poniamo: le risposte potrebbero non piacerci.

C'è gente che non conosce il rispetto delle scelte altrui. Ci si può opporre a determinate cose e/o portare avanti le proprie cause senza risultare crudeli verso chi non la pensa come noi. Dico questo in caso avesse reagito così per convinzioni personali.

Dici che questo tizio manifestava una tendenza al controllo, il che può voler dire tutto e niente. Di sicuro c'è che, anche se in modo doloroso, è stato un bene che i nodi siano venuti al pettine. Almeno hai visto con chi avevi a che fare praticamente da subito. Ti sei risparmiata non pochi grattacapi.

Si mi sono ripresa, ma rendo a ripetermi di esser stata stupida a confidare un così grande segreto con una persona che lo ha preso e gettato nel cesso. 

Sicuramente mi ha fatto capire che:

Il soggetto è un gran troglodita nella vita 

Non ha l'empatia di comprendere senza giudicare

Sicuramente non mi voleva bene

 

Ora ho necessità di qualche tempo per potermi perdonare di esser incappata in un tale soggetto e magari poter "dimenticare"... 

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30 minuti fa, Clessidra ha scritto:

Ora ho necessità di qualche tempo per potermi perdonare di esser incappata in un tale soggetto e magari poter "dimenticare"... 

La vita ci mette di fronte a infinite scelte: a volte ciò che ci sembra giusto, è sbagliato per gli altri. L'importante è fare sempre ciò che ci sembra giusto a noi perché gli altri vanno e vengono, mentre noi staremo con noi stessi per tutta la vita.

Perciò hai fatto bene a dirglielo se sentivi l'esigenza di doverglielo dire.

Questa esperienza non dovrebbe a mio avviso insegnarti a non dirlo più, bensì a selezionare le persone anche sulla base della sintonia che ci deve essere per una relazione o del buon sesso.

 

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