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LTR finita e possibile ritorno


89Giulia89

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89Giulia89

@gosurfing Alla fine a causa di un'emergenza di lavoro sto passando il weekend in studio, quindi abbiamo rimandato a venerdì prossimo.

@piratadeicaraibi In alcune parti, il discorso che fai tu è quello che mi sento ripetere spesso. Anche io ho il dubbio di fare una cazzata a non tornare indietro... Sicuramente negli anni una relazione deve evolvere, ma deve avvenire in maniera naturale. Io non voglio sposarmi e lui nemmeno. Per i figli l'età ci sarebbe, ma attualmente non posso pensarci. Sto facendo gavetta in uno studio della mia città e se tra un anno passo l'esame di abilitazione, mi hanno già assicurato un posto da associata. Fare figli vorrebbe dire rinunciare a tutto sul piano lavorativo.. o al massimo dovrei rientrare a lavoro quando il bambino ha 1 mese e pagare una baby-sitter per almeno 12 ore al giorno. Al momento non mi piace come soluzione.

Tra l'altro fare un figlio quando si è una coppia instabile, per me porta a diventare proprio una di quelle coppie che tu hai descritto. 

Sicuramente il rischio che corro è quello di arrivare a 35 anni e pentirmi, capire che avrei voluto una famiglia e magari allora sarò sola e me lo scordo. Ma non penso che abbia comunque senso fare un passo indietro ora se non ne sono convinta al 100%. Da quello che vedo quando mi guardo intorno, le coppie sono infelici perché non hanno coraggio di cercare ciò che vogliono davvero. Ci si accontenta di chi si trova, ci si adagia e ci si addormenta, salvo poi sentire in sottofondo una sensazione di frustrazione e infelicità che non va via.

 

 

 

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piratadeicaraibi
6 minuti fa, 89Giulia89 ha scritto:

Sicuramente negli anni una relazione deve evolvere, ma deve avvenire in maniera naturale

beh, 12 anni sono tanti...se certe necessità non sono avvenute in modo naturale in questo mega tempo per me è NATURALE che ora stai al capolinea.

6 minuti fa, 89Giulia89 ha scritto:

Io non voglio sposarmi e lui nemmeno

Io non sono per il matrimonio, ma sicuramente contrarlo è indice di una presa di responsabilità da entrambe le parti. La convivenza, non ci prendiamo per i fondelli, non è per nulla la stessa cosa. Entrambi non avete sentito in 12 anni la fiducia reciproca per prendere la responsabilità o l'impegno di un progetto in comune, investire sulla coppia: che sia figlio, matrimonio, casa, negozio, etc.

6 minuti fa, 89Giulia89 ha scritto:

Per i figli l'età ci sarebbe, ma attualmente non posso pensarci.

Ho fatto l'università, e il 90% delle ragazze mi elencava in ordine cronologico la sua vita: studio, lavoro, amore, figli...
Purtroppo ho imparato che la vita non è proprio così...e che facciamo se viene prima un figlio della laurea, o prima l'amore?.
Un mio amico ha studiato dieci anni! per laurearsi in Ingegneria, poi la fidanzata ha detto: beh, però ora ci sposiamo.
Si è sposato e ciò che guadagna tutto in mutuo, moglie, e spese classiche.
Beh...sto tizio ha vissuto?...mentre mi parlava era depresso...mi diceva: che palle.

7 minuti fa, 89Giulia89 ha scritto:

Sto facendo gavetta in uno studio della mia città e se tra un anno passo l'esame di abilitazione, mi hanno già assicurato un posto da associata. Fare figli vorrebbe dire rinunciare a tutto sul piano lavorativo.. o al massimo dovrei rientrare a lavoro quando il bambino ha 1 mese e pagare una baby-sitter per almeno 12 ore al giorno. Al momento non mi piace come soluzione.

Certo, a bocce ferme, naturale che ragioni con razionalità.

7 minuti fa, 89Giulia89 ha scritto:

Tra l'altro fare un figlio quando si è una coppia instabile, per me porta a diventare proprio una di quelle coppie che tu hai descritto. 

hai un rapporto di 12 anni, non puoi riferirti al momento instabile attuale. In questi 12 anni non avete mai avuto tale pensieri nemmeno quando in rapporto stabile. Osservo poi che proprio quando nascono bambini che non dormi la notte, la voglia di sesso cala in alcune, etc, etc...il caos nel 90% delle coppie emerge...e si supera (almeno nelle coppie delle generazioni passate si superava al 90%, per dire) adeguandosi alla nuova vita.

7 minuti fa, 89Giulia89 ha scritto:

Sicuramente il rischio che corro è quello di arrivare a 35 anni e pentirmi, capire che avrei voluto una famiglia e magari allora sarò sola e me lo scordo. Ma non penso che abbia comunque senso fare un passo indietro ora se non ne sono convinta al 100%.

condivido

7 minuti fa, 89Giulia89 ha scritto:

Da quello che vedo quando mi guardo intorno, le coppie sono infelici perché non hanno coraggio di cercare ciò che vogliono davvero. Ci si accontenta di chi si trova, ci si adagia e ci si addormenta, salvo poi sentire in sottofondo una sensazione di frustrazione e infelicità che non va via.

purtroppo

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89Giulia89
36 minuti fa, piratadeicaraibi ha scritto:

beh, 12 anni sono tanti...se certe necessità non sono avvenute in modo naturale in questo mega tempo per me è NATURALE che ora stai al capolinea.

Io non sono per il matrimonio, ma sicuramente contrarlo è indice di una presa di responsabilità da entrambe le parti. La convivenza, non ci prendiamo per i fondelli, non è per nulla la stessa cosa. Entrambi non avete sentito in 12 anni la fiducia reciproca per prendere la responsabilità o l'impegno di un progetto in comune, investire sulla coppia: che sia figlio, matrimonio, casa, negozio, etc.

In realtà abbiamo convissuto 3 anni. Non abbiamo comprato casa insieme perché lui ha ereditato casa dal nonno e ci siamo trasferiti lì. 

Per i figli il discorso è un po' complesso. Ho iniziato a lavorare a 18 anni perché non mi piaceva studiare e perché non sopportavo di essere economicamente dipendente da qualcuno. Nel tempo ho capito che per fare ciò che mi piace mi sarei per forza dovuta laureare e l'ho fatto senza mai smettere di lavorare. Sto  per arrivare esattamente dove volevo e non voglio mollare o rallentare ora. Con il mio ex parlavamo di bimbi, ma non sapevamo quando sarebbe stato il momento giusto. Potrei non averne mai? Sarà dipeso da una mia scelta. Se me ne pentirò o no, non posso proprio saperlo ora.

Comunque per la scelta di tornare indietro o meno non prenderò nessuna decisione prima di aver sentito cosa ha da dirmi lui. Se il rapporto deve tornare ad essere esattamente quello di prima ho capito che non fa per me.

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  • 2 settimane dopo...
89Giulia89

Aggiorno la situazione, ho bisogno di sfogare un pò. Venerdì ho visto il mio ex, aveva organizzato una bella serata, siamo andati ad un concerto e ci siamo divertiti come non facevamo da tempo. Alla fine abbiamo passato il weekend da me. Domenica abbiamo parlato  con calma e abbiamo deciso di non tornare insieme, nessuno dei due sente una spinta poi così forte. Lui all'inizio ha insistito un pò ma poi ha ammesso che forse è più per paura di perdere una persona come me che per una reale voglia di stare insieme. 

Dopo che abbiamo chiarito tra di noi, mi ha detto che suo papà da un mese è in ospedale in gravi condizioni. Sul momento sono rimasta male perchè non ne sapevo nulla, ma so che è suo diritto scegliere cosa dirmi sulla sua famiglia. Suo papà mi ha sempre trattata come una figlia (e sì, io ho avuto grossissimi problemi nei rapporti con mio padre). Un paio di anni fa ho avuto una proposto di praticantato nello studio dove lavoro attualmente e dovevo decidere se lasciare o meno un lavoro davvero ben pagato e con orari fantastici. Tutti mi consigliavano di non farlo e lui, che è un imprenditore, mi ha detto che per come sono fatta non mi sarei mai sentita davvero realizzata lavorando da dipendente. Ha avuto ragione e mi ha aiutata tantissimo a crescere professionalmente, mi ha presentato tutti i suoi clienti più importanti e mi ha insegnato come muovermi in certi ambienti. Spesso ci trovavamo la sera, aprivamo una bottiglia, lui si accendeva la sigaretta e passavamo ore a parlare di lavoro, politica, film.. qualsiasi cosa. Una persona d'oro. Non mi ha mai detto che stava male su esplicita richiesta di suo figlio.

Domenica sera sono andata a trovarlo in ospedale, lui si è commosso, io sul momento ho tenuto botta ma la sera da sola a casa è stato devastante. In ospedale ho trovato anche la mamma del mio ex che mi ha chiesto di andarle a fare compagnia ogni tanto perchè sta passando un brutto periodo, ovviamente. Ieri sono andata da lei con il gelato, l'ho portata a passeggiare e le ho promesso che sabato la porto al mare. 

In tutto questo non capisco se sto superando dei limiti che non dovrei superare. Il mio ex già ieri mi ha proposto di uscire una sera e mi ha scritto che gli manco troppo. Io gli ho spiegato di nuovo che al momento non penso di riuscire a portare avanti una relazione. Non ho voglia di impegnarmi, non ho voglia di fare compromessi, vorrei solo stare da sola per un pò. Vorrei stargli vicina in questo periodo ma non saprei gestire bene la cosa emotivamente e forse è giusto che lui trovi riferimento in persone diverse da me. Io voglio bene alla sua famiglia, lui sa che i suoi tengono molto a me e ha detto che li ha visti così contenti che gli fa piacere se sto accanto a loro. Però non vorrei che questo portasse a forzare la situazione tra noi due.

Sento di avere, spero momentaneamente, perso l'equilibrio che avevo creato in questi mesi. E ho paura che questa situazione possa ferire lui ulteriormente. 

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piratadeicaraibi
2 ore fa, 89Giulia89 ha scritto:

Aggiorno la situazione, ho bisogno di sfogare un pò. Venerdì ho visto il mio ex, aveva organizzato una bella serata, siamo andati ad un concerto e ci siamo divertiti come non facevamo da tempo. Alla fine abbiamo passato il weekend da me. Domenica abbiamo parlato  con calma e abbiamo deciso di non tornare insieme, nessuno dei due sente una spinta poi così forte. Lui all'inizio ha insistito un pò ma poi ha ammesso che forse è più per paura di perdere una persona come me che per una reale voglia di stare insieme. 

Dopo che abbiamo chiarito tra di noi, mi ha detto che suo papà da un mese è in ospedale in gravi condizioni. Sul momento sono rimasta male perchè non ne sapevo nulla, ma so che è suo diritto scegliere cosa dirmi sulla sua famiglia. Suo papà mi ha sempre trattata come una figlia (e sì, io ho avuto grossissimi problemi nei rapporti con mio padre). Un paio di anni fa ho avuto una proposto di praticantato nello studio dove lavoro attualmente e dovevo decidere se lasciare o meno un lavoro davvero ben pagato e con orari fantastici. Tutti mi consigliavano di non farlo e lui, che è un imprenditore, mi ha detto che per come sono fatta non mi sarei mai sentita davvero realizzata lavorando da dipendente. Ha avuto ragione e mi ha aiutata tantissimo a crescere professionalmente, mi ha presentato tutti i suoi clienti più importanti e mi ha insegnato come muovermi in certi ambienti. Spesso ci trovavamo la sera, aprivamo una bottiglia, lui si accendeva la sigaretta e passavamo ore a parlare di lavoro, politica, film.. qualsiasi cosa. Una persona d'oro. Non mi ha mai detto che stava male su esplicita richiesta di suo figlio.

Domenica sera sono andata a trovarlo in ospedale, lui si è commosso, io sul momento ho tenuto botta ma la sera da sola a casa è stato devastante. In ospedale ho trovato anche la mamma del mio ex che mi ha chiesto di andarle a fare compagnia ogni tanto perchè sta passando un brutto periodo, ovviamente. Ieri sono andata da lei con il gelato, l'ho portata a passeggiare e le ho promesso che sabato la porto al mare. 

In tutto questo non capisco se sto superando dei limiti che non dovrei superare. Il mio ex già ieri mi ha proposto di uscire una sera e mi ha scritto che gli manco troppo. Io gli ho spiegato di nuovo che al momento non penso di riuscire a portare avanti una relazione. Non ho voglia di impegnarmi, non ho voglia di fare compromessi, vorrei solo stare da sola per un pò. Vorrei stargli vicina in questo periodo ma non saprei gestire bene la cosa emotivamente e forse è giusto che lui trovi riferimento in persone diverse da me. Io voglio bene alla sua famiglia, lui sa che i suoi tengono molto a me e ha detto che li ha visti così contenti che gli fa piacere se sto accanto a loro. Però non vorrei che questo portasse a forzare la situazione tra noi due.

Sento di avere, spero momentaneamente, perso l'equilibrio che avevo creato in questi mesi. E ho paura che questa situazione possa ferire lui ulteriormente. 

Dipende dal carattere delle persone.
Personalmente in una situazione simile non ho voluto la mia ex vicino.
Preferisco stare da solo e raccogliere le mie forze e concentrarmi su me stesso che avere in aggiunta anche una situazione sentimentale ormai finita o tormentata o precaria.
Anche a parti invertite, se lascio la mia donna chiudo anche con i suoi genitori. Se proprio c'è un forte legame darò una spiegazione del mio allontanamento anche a loro.
Rimanere legati perchè si ammalano i genitori è come rimanere legati per i figli.....sono "colle" che non servono se il rapporto è sentimentalmente finito.
Avete fatto week insieme e poi avete deciso di non tornare insieme!. Lui ne esce più sincero di te perchè ha scopato e voleva altro rispetto a te che hai scopato nel week ma senza volere un rapporto. Vi state calando nella trombamicizia...l'equivalente di un rapporto finito. Se poi sta bene ad entrambi ok così, ognuno è libero di far ciò che vuole (le mie sono semplici osservazioni).
Se fossi in lui ti mollerei con no contact totale (e se capita avrei iniziato a conoscere altre, visto che la scelta è stata tua) e pur avendoti giustamente detto del padre avrei aggiunto di non venirlo a trovare vista la situazione e che avrei spiegato ai miei genitori il perchè, evitando a te il disagio. Questo per me avrebbe fatto un uomo maturo e che ti vuole bene: accettare la situazione, chiudere il rapporto con no contact totale, dirti che avrebbe spiegato lui la situazione ai genitori. Il peggior modo di dirsi addio è restare.

Modificato da piratadeicaraibi
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89Giulia89

@piratadeicaraibi Sul discorso dei genitori non posso che darti ragione. Ho sbagliato e devo correggere il tiro.

Per le scopate del weekend non penso sia questione di mancata/poca sincerità. Venerdì già al primo bacio gli ho detto che non volevo tornare indietro. La sua riposta è stata "Per il momento nemmeno io". Poi lui forse è un pò più confuso di me, alterna momenti in cui vuole tornare insieme e altri in cui dice che sta bene così. Alla fine nessuno dei due è mai stato da solo, ci siamo conosciuti a 17 anni ed entrambi avevamo avuto sempre qualcuno vicino. Rapporti sicuramente superficiali e magari anche solo di qualche settimana, ma da che ho iniziato ad uscire di casa non mi ricordo periodo in cui non avevo qualcuno. Sicuramente entrambi dovremmo uscire con altre persone, siamo sempre stati considerati una coppia bella (fisicamente) e le occasioni non mancherebbero. Penso che forse siamo bloccati nell'uscire con altri perchè la situazione tra noi è un pò indefinita. Razionalmente la cosa giusta da fare è dare un taglio netto, poi ci vediamo/sentiamo e in 5 min si torna all'inizio. Io lo vedo e penso sia l'uomo della mia vita, poi mi fermo a pensare e mi chiedo che cazzo ho in testa.

Non so perchè dopo 12 anni di monogamia e ormai a 3 mesi dalla rottura invece di aver voglia di conoscere persone nuove, ci troviamo a prenderci e mollarci. Penso che ad un certo punto dovrebbe essere fisiologico aver voglia di scopare con una persona nuova, da parte di entrambi. Nemmeno lui è uscito con nessuna e so per certo che un paio di (belle) ragazze lo hanno inviato ad uscire e ha sempre rifiutato. Non so se il fatto di non aver voglia di andare avanti sia dato dalla paura, da non so quali insicurezze o dal fatto che ci siano sentimenti e legami. 

1 ora fa, piratadeicaraibi ha scritto:

 Il peggior modo di dirsi addio è restare.

 Hai ragione, grazie.

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Riple
41 minuti fa, 89Giulia89 ha scritto:

Non so perchè dopo 12 anni di monogamia e ormai a 3 mesi dalla rottura invece di aver voglia di conoscere persone nuove, ci troviamo a prenderci e mollarci. Penso che ad un certo punto dovrebbe essere fisiologico aver voglia di scopare con una persona nuova, da parte di entrambi. Nemmeno lui è uscito con nessuna e so per certo che un paio di (belle) ragazze lo hanno inviato ad uscire e ha sempre rifiutato. Non so se il fatto di non aver voglia di andare avanti sia dato dalla paura, da non so quali insicurezze o dal fatto che ci siano sentimenti e legami. 

Perchè 12 anni sono talmente tanti che si diventa praticamente "parenti", e tu ti staccheresti facilmente da tuo fratello?

Inoltre si fa tremendamente fatica ad uscire dalla zona di comfort

Il vero distacco lo avrete solo quando arriverà un terzo incomodo

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Premetto che non ho mai avuto storie di tanta durata, quindi prendetemi con "beneficio d'inventario".

Faccio solo una considerazione forse fin troppo banale e logica (ma tant'e'... in certi momenti la logica pare sparire): se vi siete lasciati un PROBLEMA da qualche parte c'e' e -finche' non lo troverete e risolverete con qualunque SOLUZIONE decidiate necessaria- continuera' ad esserci, in un loop infinito. Finche' non ne uscirete distrutti.

Buona fortuna!

 

(con affetto... Self)

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