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Rebecca, la prima moglie


Edo

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OdetoJoy
1 ora fa, Edo ha scritto:

Me lo chiedo pure io, forse avevo bisogno di esplorare il mio lato bisex ahahaha

La verità è che avevo voglia di un trombamico a portata di mano e sto qui ha casa per conto suo a due minuti da me e ero stanca di scopare in macchina dovendomi fare più di mezz'ora di strada.

All'epoca stavo frequentando il tipo della pseudo mltr e avevo bisogno di una persona che non fosse psicologicamente per me pesante e che non mi trattasse psicologicamente male

Ci ho scopato un paio di volte ma non sentivo nulla per via delle dimensioni per cui ho lasciato perdere. Mesi più tardi mi ha ricontatto per farmi conoscere un suo amico, il mio attuale fidanzato

Sei seria? Pensavo fossero leggende che si dicono le ragazze tra di loro quando uno non le piace o non le ispira o per dispetto 

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6 minuti fa, OdetoJoy ha scritto:

Sei seria? Pensavo fossero leggende che si dicono le ragazze tra di loro quando uno non le piace o non le ispira o per dispetto 

Serissima, what's the problem? 😉

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OdetoJoy
38 minuti fa, Edo ha scritto:

Serissima, what's the problem? 😉

Può essere non capito non detto a voce

Il tono era ironico del tipo "imo probabilmente non ti prendeva a prescindere, non erano le dimensioni"

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4 minuti fa, OdetoJoy ha scritto:

Può essere non capito non detto a voce

Il tono era ironico del tipo "imo probabilmente non ti prendeva a prescindere, non erano le dimensioni"

No no erano proprio le dimensioni. Per me sono importanti come per alcuni uomini è importante l'indice di massa corporea di una donna, la taglia del seno, l'altezza o la forma del sedere

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Oneiroi

Hai sottolineato tu stessa che, piuttosto che con l'amico, preferiresti facesse una toccata e fuga con una escort. Questo perché farebbe davvero qualcosa per il suo benessere di uomo e di conseguenza per il tuo. Non so quanto consciamente, dicendo questo hai già trovato la causa scatenante del tuo fastidio.

Non sono né la quantità di tempo dedicato, né l'ordine gerarchico delle sue priorità, né le modalità o le dinamiche che regolano il loro rapporto ad infastidirti: lo dici tu stessa "il tempo perso con me lo recupera".

La scusa del ripagare un debito non ti ha convinta. Giustamente. Al di là della lealtà che lega un rapporto tra uomini, un debito viene sempre posto nelle condizioni di essere estinto, tacite o meno che siano. Quello che invece descrivi sembra piuttosto il mutualistico supporto emotivo che si danno le fighe, con annessi pettegolezzi e commenti infastiditi in assenza dell'interessata.

Alla luce di tutto questo, è diminuito il suo valore ai tuoi occhi: è questo che ti ha smosso qualcosa dentro.

Un uomo si misura anche dalle persone di cui si circonda, da come decide di spendere il suo tempo e dalla fermezza con cui sfoltisce i rami secchi. Il tempo è una risorsa limitata, l'unica che non puoi comprare. Dedicarla a qualcosa che non ci dia un ritorno, un seppur minimo beneficio per indiretto che sia, è un sintomo.

La vera domanda che ti devi porre, a mio avviso, è di quanto si sia mossa la tua bilancia. Quanto, per temere che l'unica strada percorribile sia sabotare un rapporto che vedi controproducente, sbottando con lui.

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  • 3 settimane dopo...

Aggiornamento: lui e l'amico sono andati al cinema a vedere un film che io e lui abbiamo già visto e che a me non interessava affatto rivedere anche perché sono andati oggi pomeriggio e non volevo perdere il pomeriggio così. Ci accordiamo per trovarci, dopo il film, all'uscita del cinema, cioè mezz'ora di macchina da casa mia, per cenare insieme. Li avviso che sono in macchina, lui mi chiama e mi dice che hanno deciso di cenare in un ristorante vicinissimo a casa mia e che, tempo di uscire dal cinema, si sarebbero messi in macchina per raggiungermi. Così faccio dietrofront e mi siedo a fare aperitivo da sola in un bar per ammazzare il tempo. Mi scrivono dicendomi di portare pazienza che un terzo tizio loro amico stava aprendo un set fuori dal cinema e che dovevano ancora partire dal cinema per raggiungermi e che non sapevano quando sarebbero partiti per via di questo approccio. E io ad aspettare. 

Morale della favola: ho aspettato un'ora tra una cosa e l'altra. Mi sono incazzata perché se c'è una cosa che non tollero è la disorganizzazione della gente visto che io per raggiungerli dopo il film ho fatto i salti mortali per organizzarmi con la macchina e se me l'avessero detto per tempo mi sarei fatta venire a prendere a casa all'ora che mi avrebbero detto.

Alla fine lui voleva cambiare i programmi per venire da me, lasciare l'amico e passare la serata con me perché mi ha sentito alterata, molto alterata. Il tutto condito da una valanga di "porta pazienza". Un cazzo. Bastava solo che durante la pausa del film mi dicessero l'ora precisa in cui trovarsi e dove e mi sarei presentata lì senza fare avanti e indietro. E senza fare aperitivo da sola. E ora sono a cena da sola perché non avrei mai potuto fare buon viso a cattivo gioco vedendoli (dato che nemmeno sono capaci di approcciare una e portarla fino all'fclose). E poi me ne vado al cinema per conto mio perché se li vedo rovino la serata a tutti. Odio quando le persone si approfittano del mio tempo perché tanto sono buona, non pretendo nulla e non ho mai fatto scenate della serie "stasera la passi con me e disdici con il tuo amico" sennò ti lascio. E questi episodi mi mettono davvero a dura prova.

È già successo in passato con altra gente: puntualmente ritornano con la coda in mezzo alle gambe per chiedermi scusa. Ma non è meglio attivare prima il cervello e pensare a sta povera crista che aspetta un'ora da sola e cerca di disturbare il meno possibile!? 

Ma davvero a essere disponibili, fare ottimi pompini con ingoio, non rompere, non rovinare i programmi altrui si viene ripagate così? 

(Scusate lo sfogo ma tanto è il mio thread e non è nemmeno ot)

Per quanti se lo stessero chiedendo avrei preferito che avessero fatto tappa da una escort piuttosto che farmi aspettare per un motivo davvero insignificante. È il fatto che non abbiano pensato a me che aspettavo lì da sola come una deficiente che mi dà estremamente fastidio

P.s. la tentazione di non mentire quando mia mamma mi chiederà cosa ho fatto stasera, come del resto fa sempre non come interrogatorio ma perché si interessa, è grandissima. Ma credo che mentirò. Voi che dite? Meglio mentire o perseverare nel mio comandamento di sincerità totale?

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Seba

Menti, almeno non ripensi all'incazzatura. 

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42 minuti fa, Seba ha scritto:

Menti, almeno non ripensi all'incazzatura. 

Quindi mentirei per non sputtanarlo dopo che lui mi ha fatto un torto per star dietro al suo amico sfigato...mmmm...mi piacerebbe trovare una versione che non prevedesse una mia menzogna...se dovessi mentire per il bene di qualcun altro non ci penserei due volte a farlo ma quando si tratta di me ho dei dubbi. Ora vedrò che fare.

Grazie mille per lo spunto

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senza nome
7 minuti fa, Edo ha scritto:

Quindi mentirei per non sputtanarlo dopo che lui mi ha fatto un torto per star dietro al suo amico sfigato...mmmm...mi piacerebbe trovare una versione che non prevedesse una mia menzogna...se dovessi mentire per il bene di qualcun altro non ci penserei due volte a farlo ma quando si tratta di me ho dei dubbi. Ora vedrò che fare.

Grazie mille per lo spunto

A spanne, ho letto a tratti, mi sembra di capire che le attenzioni che vorresti non ti vengono date e manchi, almeno nel tuo modo di vedere il mondo, il rispetto in talune circostanze, entrambe le cose sono impossibili da avere adottando un comportamento lassista, se non date inzilmente di propria sponde.

Le cose, purtroppo, sono poche da fare: lo lasci perché non ti va bene tale comportamento, cerchi di farti andare bene questi comportamenti o metti in atto degli atteggiamenti manipolatori(taciti)al fine di avere quello che vuoi(quello che tendono a fare il 90% delle donne e il 95% delle "fidanzate").

Il sangue amaro, gli sfoghi, i continui tornare sulle medesime cose and so on, per quanto fisiologici, non servono minimamente a cambiare lo stato delle cose ed evitare questo loop settimanale(?).

 

  • Grazie! 1
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Grazie @senza nome per le tue idee. Mettere in atto atteggiamenti manipolatori significa andare contro la mia natura perché non sono così e dovrei mentire e ciò mi causa sofferenza. Preferisco raccogliere dati e fare i conti alla fine. Il bilancio si stende sempre al 31/12, mai prima

Lo sfogo lo faccio solo qui perché sennò so che potrei essere molto cattiva con quegli sfigati. D'altronde capiteli, seguono i video di un altro super sfigato sedicente pua, uno che è passato qui sopra ed è stato bannato e dimenticato malamente, uno che ha evidenti problemi con le donne e con la percezione di sé, non so se sia schizofrenico ma poco ci manca (l'altro giorno ho beccato il mio ragazzo a guardare la diretta facebook di sto qui, per dire). Devo imparare a farmi entrare in questa mia cazzo di testa che dalle persone con problemi mentali anche se non certificati, non posso aspettarmi chissà che. Solo che dalle persone normali che frequentano sti malati pensavo di trovare un po' più di polso. Ma anche qui sono un'illusa io: la verità è che la gente, anche quella normale, ha paura di rimanere da sola senza amici e pur di non rischiare si tiene attorno sti soggetti.

Alla fine al cinema ho visto l'unico film disponibile nell'orario che serviva a me e, neanche a farlo apposta, si chiamava La rivincita delle sfigate, la storia di due tipe delle superiori che si sentono sfigate e cercano di rimediare tutto all'ultima serata prima del diploma. La classe in cui sono inserite è composta da "fighi" secondo le intenzioni del regista ma in realtà sono tutti sfigati cronici. Beh, pure le più sfigate tra gli sfigati loro compagni di classe, in confronto ai soggetti di cui parlo nel thread sono ganze. 

Tempo fa ho letto una frase che diceva più o meno che sono le persone più paurose ad essere le più pericolose. Contestualizzavo la frase solo in ambito di lotta urbana o ambiente dell'alta finanza (entrambi ambienti che io non ho mai frequentato e chissà perché me li immaginavo) ma stasera credo di aver capito che la più grande paura di un animale sociale come l'uomo (e cioè quello di rimanere solo, senza amici, senza tribù) sia ciò che lo rende più pericoloso e lo porta a comportarsi così male nei confronti dei suoi simili. Ora resta da capire se affrontare sta gente paurosa e pertanto pericolosa per renderli innocui o se portare pazienza perché da piccola mi ripetevano sempre di portare pazienza con i bambini meno fortunati di me. Mi sa che la prima ipotesi è una lotta contro i mulini a vento perché se uno nasce con dei pesanti bug non ci si può fare niente. Però anche la mia pazienza ha un limite.

@senza nome l'ipotesi di lasciarlo non la prendo in considerazione perché quando sono con lui sto benissimo, non mi manca nulla. Ha una famiglia fantastica (per fortuna non becco solo figli di alcolisti o di famiglie disfunzionali) e mi trovo bene con tutti. Però riconosco che anche in lui c'è questa sorta di germe della paura di rimanere senza il suo migliore amico e di non aver nessun altro di così vicino. Sarà che io non ho di questi problemi perché sono sempre stata piuttosto solitaria e le persone che ho da sempre ci sono sempre state e non hanno problemi mentali quindi non riesco a capire bene le dinamiche. Vado al cinema da sola, vado in vacanza da sola, vado a fare le varie attività da sola e non perché non abbia nessuno con cui andare ma perché mi piace avere i miei tempi, nonostante in compagnia delle persone come me mi ci trovo molto bene. Durante l'adolescenza avevo anch'io paura di rimanere sola ma era una paura infondata perché se facevo due conti al volo erano davvero troppe le persone che avrei invitato volentieri a questa o quell'altra cosa. Dev'essere veramente brutto avere paura (fondata) di rimanere da soli. È un fattore che ho riscontrato anche in molte persone del forum, non importa se sei un bravo gamer o un afc, la paura di rimanere soli prende tutti e tutte e fa fare cose inspiegabili. Ora sto ripercorrendo alcuni fatti che sono successi e che mi hanno dato molto fastidio con delle persone del forum. Se ci penso bene tutte queste persone così diverse tra loro, sono accomunate dal fatto di aver paura di rimanere soli, senza clan, senza gruppo, c'è chi riesce a nasconderlo meglio e chi no ma di base c'è questa paura. Che poi si tratta anche delle persone che si innamorano perdutamente di qualcuno in maniera più veloce, chissà se le due cose sono collegate

 

(Ho messo molta carne al fuoco ma questo soliloquio notturno mi serve per capire un po' come comportarmi con la maggior parte della gente con cui ho a che fare, perché di fatto è così)

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