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Videogiochi, un ostacolo allo sviluppo personale?


giuliuz

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Yuber
Il 4/9/2019 alle 10:31 , giuliuz ha scritto:

Buongiorno,

ritorno in questo forum dopo diverso tempo su cui non ho scritto molto ma da cui ho letto e assorbito molto. Forse è da questo forum che è partita la mia crescita personale che come motivazione iniziale aveva il semplice provarci e riuscirci con le ragazze ma poi ha preso una strada un po' più consistente (non che la mia motivazione iniziale fosse qualcosa di negativo 😉).

Ora vorrei chiedere un'opinione anche ad altre persone che frequentano questo forum e che stanno percorrendo un percorso di crescita in qualche modo simile al mio.

Non ho molto tempo libero dal lavoro, una mezz'oretta finito di mangiare in pausa pranzo, la sera e diversi weekend (non tutti perchè d'inverno lavoro anche nel fine settimana) e il tempo libero che ho lo dedico alla lettura di libri (possibilmente libri che mi facciano scoprire qualcosa di interessante o che mi facciano pensare), lo dedico allo sport e a qualche serata in discoteca o qualche breve viaggio.

E' da un po' di tempo però che avrei voglia di ricomprarmi una console per giocare a qualche videogioco stimolante, quindi qualcosa con una trama, non Fifa & co. (l'ultima cconsole che avevo si è rotta circa 6 anni fa e non ho più sentito la necessità di ricomprarne una fino a questo momento). 

Sono combattuto sul da farsi perchè:

- ascoltando la mia parte razionale trovo diverse motivazioni per non acquistare una console, ovvero spreco di soldi (circa 300 € + spesa annuale per abbonamento online circa 50€) che potrei usare per comprarmi libri, per fare un weekend in un posto nuovo o per fare nuove esperienze e spreco di tempo che potrei utilizzare per uscire o per leggere/studiare.

- ascoltando la mia parte irrazionale trovo le motivazioni opposte, nel senso che mi dico che quei soldi in fondo non sono poi tanti e che spenderli non mi precluderebbe il fare le altre cose, mentre il tempo perso dipenderebbe solo da quanto tempo effettivamente decido io di perdere e che forse un po' di svago non ha mai fatto male a nessuno (sicuramente meglio giocare ad un videogioco che guardare passivamente la tv o scrollare la home di Instagram).

 

Voi come la pensate?

 

Il videogioco è arte , perché per costruire un videogioco c è l impegno di disegnatori , che modellano il mondo di gioco , c è l impegno di scrittori e sceneggiatori , che creano una trama avvincente , c è l impegno di musicisti e compositori , che scrivono e suonano le colonne sonore . In soldoni non dovresti chiudertici , in fin dei conti il videogioco è l unione tra un libro e un opera teatrale con l unica differenza che l attore sei tu.

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  • 6 mesi dopo...
glimow94

I videogiochi come qualsiasi forma di arte/intrattenimento possono darti emozioni e spunti di riflessione che poi starà a te assimilare per la tua "crescita".

Al pari dei film, che non sono tutti cinepanettoni, anche nel mondo dei videogiochi esistono opere impegnate  e autoriali.

Ti consiglio dunque qualche titolo:

-Shadow of the colossus (ma anche ICO e The last guardian,tutte opere del maestro Ueda)

-Bioshock (Bioshock : INFINITE  su tutti...un vero capolavoro, ma prendi la collection che trovi a 20 euro ovunque)

-Nier: automata (un action filosofico sci-fi, capolavoro assoluto)

-Catherine (puzzle game attinente alla seduzione la cui storia narra di un ragazzo combattuto nella scelta fra due ragazze, una la sua fidanzata e l'altra l'amante)

-Death Stranding (perfetto da giocare in questo periodo, affronta il tema dell'alienazione sociale e del negato contatto umano quando un evento catastrofico colpisce il pianeta)

-Prey

EDIT:  ho visto che l'ultima risposta al post risale al 22 settembre 2019..lascio comunque il post per chi ne ha bisogno 🤣

Modificato da glimow94
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  • 6 mesi dopo...
Guts

I videogiochi possono essere utili per imparare una nuova lingua. Si ci sono anche film, libri, fumetti, ma sono a fruizone più passiva, per un principiante l'uso continuo di termini ricorrenti nei videogiochi può aiutare. C'è qualche gioco narrativo di spessore paragonabile agli altri medium, e ci sono giochi-simulatori di livello molto alto usati anche in ambiti professionali, ma sono una minoranza. Per tutto il resto i videogiochi sono uno degli investimenti di tempo più inutili possibili.

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  • 2 mesi dopo...
Molchat
Il 4/9/2019 at 10:31, giuliuz ha scritto:

Sono combattuto sul da farsi perchè:

- ascoltando la mia parte razionale trovo diverse motivazioni per non acquistare una console, ovvero spreco di soldi (circa 300 € + spesa annuale per abbonamento online circa 50€) che potrei usare per comprarmi libri, per fare un weekend in un posto nuovo o per fare nuove esperienze e spreco di tempo che potrei utilizzare per uscire o per leggere/studiare.

- ascoltando la mia parte irrazionale trovo le motivazioni opposte, nel senso che mi dico che quei soldi in fondo non sono poi tanti e che spenderli non mi precluderebbe il fare le altre cose, mentre il tempo perso dipenderebbe solo da quanto tempo effettivamente decido io di perdere e che forse un po' di svago non ha mai fatto male a nessuno (sicuramente meglio giocare ad un videogioco che guardare passivamente la tv o scrollare la home di Instagram).

Voi come la pensate?

 

Metto anche io alcuni videogiochi allo stesso piano di un libro, un quadro, un film. Ho vissuto l'epoca delle sale giochi e mi fa sorridere, vedere i ragazzi più grandi che prendevano in giro me e i miei compagni che giocavamo ai cabinati, vederli oggi attaccati ai videopoker come degli zombi. Pure le tendine hanno, non sia mai li vedi in faccia.

Prediligo giochi dove posso giocare con la mia ragazza per partite veloci (tipo i vecchi Street Fighter). L'online è tossico e pieno di frustrati: se perdi ti insultano, se vinci ti insultano il doppio. 

So che questo è un forum di seduzione e per molti questa attività è uno spreco di tempo, ma lasciate che vi mostri l'abisso.

Ci sono persone, in Italia e nel mondo, che decidono di comprare giochi basandosi non sul genere preferito, su cosa è di tendenza, su quel remake che riporta loro all'infanzia, e nemmeno in base alla storia.
Questa gente cerca in rete quanti trofei/achievement può sbloccare da quel gioco, e soprattutto se tra essi c'è quello di platino, che è quello che dà più punti. Per chi non lo sapesse, esiste un ranking dove hai dei punti a seconda di quanti trofei/achievement possiedi. 

Paragoniamo questa cosa al leggere un libro: apri un libro, sfogli tutte le pagine e lo chiudi, "dlin!" ecco il trofeo. Cosa ricordi, di quel libro? La storia, i personaggi, le atmosfere, la copertina? Niente di tutto questo, solo quel suono che tanto desideravi. Quella botta di energia al quale non rinunci, come con la droga, come quando ricevi i "mi piace" su Facebook. Ma non voglio andare troppo fuori tema.

Questa per me è un'autentica perdita di tempo. Paghi, per un'esperienza che nemmeno sai goderti a fondo.
Ho sempre cercato esperienze diverse dai soliti Fifa o i vari sparatutto, ma è una passione che, come molte altre, la vita ti costringe ad accantonare per un attimo.
Ci sono alcune giornate in cui tutto quello che voglio, una volta a casa, è scaldarmi una cosa al microonde e dormire. Ho fatto qualcosa che abbia dato un senso alla giornata, e sono contento così. 

Poi, so che parlo da matusa, ma mi dà fastidio spendere per contenuti extra, quando compravo avevo sempre giochi completi. Mai fatte microtransazioni per vestiti virtuali o cose superflue all'esperienza videoludica. Quello davvero è uno spreco di soldi.

Segnatevi Animal Crossing e i Pokemon, se ci provate con una nerd. Però nella mia esperienza, potenzialmente triggera il doppio di una donna mestruata ed è talmente infognata con queste passioni, che perderà il senso di molte conversazioni che farete. Se siete fortunati, magari è la solita cagna inconsapevole che si finge nerd per fare la cosplayer su instagram, o in qualche fiera.

Modificato da Molchat
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Mi ero dimenticato di dare apporto a questa discussione, visto che l'argomento mi tocca in pieno. Ho iniziato a giocare quando avevo 6 anni sul ms-dos con i giochi che erano la trasposizione di quelli nes, nintendo 64 ecc...  fino a qualche mese fa alcuni titoli recenti sul pc (mai avuto console). Principalmente appassionato di strategici, tipo Starcraft che è il mio preferito.

Quello che ha detto @Improve Your Skill è la sintesi. 

Il rapporto con questo tipo di prodotti dipende dall'attitudine personale, io ho capito definitivamente che tendo ad abusarne, quindi l'ho tolti completamente. 

FIno a quando parliamo di giochi arcade/platform dove fai una partita cosi per e finisce li, va anche bene, è un divertimento come altri. Anche quando è una storia interessante che porti avanti come se fosse un film interattivo, tipo molti fps in single player. 

Tuttavia il mondo dei videogiochi stesso si è evoluto talmente tanto che è cambiato il concetto stesso di videogioco, un nerd oldschool tipo me  che ha giocato quasi tutto degli anni 2000 l'ha toccato proprio con mano questo approccio

Non è piu la partita a fifa con gli amici per divertirsi e passare un'oretta di svago in un giorno di pioggia. 

L'impostazione attuale è di droga a tutti gli effetti, da quando è entrata la componente online nel discorso. 

Quest'estate ho provato per la prima volta World of warcraft, perchè era gratuito con limitazioni, mi ha preso cosi tanto che ho passato 5 ore filate un giorno libero. Mentre warzone che adesso va di moda tra gli sparattutto online, mi faceva innervosire a livelli enormi.  In più c'è il discorso di @Molchat di gente che gioca solo per sbloccare i trofei. 

Tolte alcune perle rare, frutto di sviluppatori che volevano trasmettere una visione attraverso questo media, il resto è pensato per tenerti appiccicato allo schermo piu possibile e farti sborsare continuamente soldi, non c'è manco una volontà di arricchirti con contenuti che ti facciano pensare o un'estetica che ti meravigli (alcuni mondi virtuali erano talmente belli che volevi entrarci dentro).  

Ormai prendono quello che già funziona e tendono a riproporlo all'infinito, come in altri settori dell'intrattenimento. 

Oggi sconsiglio vivamente, a chiunque ci si avvicini la prima volta e non, di dedicare tempo ai videogiochi, perchè non è piu uno svago ne un arricchimento. 

Anche se alcune storie che ho vissuto nel virtuale erano stupende, io sono uno di quelli che rimpiange il tempo dedicato  nell'infanzia e nell'adolescenza a giocare con tastiera e schermo, perchè è tempo che ho perso per imparare cose che mi potevano tornare utili in futuro, o hobby piu sani come l'attività sportiva. Chi dice il contrario un po' se la racconta. 

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  • 3 settimane dopo...
Il 22/12/2020 at 17:21, Akira93 ha scritto:

Tolte alcune perle rare, frutto di sviluppatori che volevano trasmettere una visione attraverso questo media, il resto è pensato per tenerti appiccicato allo schermo piu possibile e farti sborsare continuamente soldi, non c'è manco una volontà di arricchirti con contenuti che ti facciano pensare o un'estetica che ti meravigli (alcuni mondi virtuali erano talmente belli che volevi entrarci dentro). 

È triste constatare come questo stratagemma sia ormai applicato ad innumerevoli ambiti. A partire dalle relazioni interpersonali in cui si cerca di manipolare l'altro per fargli "sborsare" attenzioni e validazione, senza offrire uno scambio sincero e onesto.

Una volta c'era il cabinato in cui inserivi il gettone e facevi la tua partita. Per continuare, occorreva un altro gettone.

Poteva non andarti bene, tuttavia era chiaro e deciso fin dall'inizio.

Ora invece, in un mondo artistico saturo di reboot, pigrizia e speculazione, non è mai chiaro. Compri il videogioco riempito di nulla, e poi ti serve il DLC. Guardi il film in sala e per avere il finale vero devi comprare il blu-ray con la special edition.

Il 22/12/2020 at 17:21, Akira93 ha scritto:

Anche se alcune storie che ho vissuto nel virtuale erano stupende, io sono uno di quelli che rimpiange il tempo dedicato  nell'infanzia e nell'adolescenza a giocare con tastiera e schermo, perchè è tempo che ho perso per imparare cose che mi potevano tornare utili in futuro, o hobby piu sani come l'attività sportiva. Chi dice il contrario un po' se la racconta. 

Sostituisci Playstation a tastiera e siamo lì. Non svalutare comunque la consapevolezza a cui sei arrivato, soprattutto se ora la cosa ti fa stare meglio e hai trovato / stai trovando la tua dimensione con le tue attività autoteliche.

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giannicarlo
Il 4/9/2019 at 16:25, Improve Your Skill ha scritto:

 

3) giochi online: se non il male assoluto, quasi. E lo dico dopo 4 anni di League of legends e hearthstone. In questo caso l'impegno in termini di ore è necessario, e nemmeno per divertirsi, ma proprio per arrivare a un livello base da non fare schifo e sentirsi frustrati ogni partita. Oltretutto qui si entra a contatto con la tossicità degli altri utenti, per molti dei quali quel gioco è alla pari di una ragione di vita.

A mio parere, le categorie 1 e 2 possono avere dei risvolti positivi, la terza nessuno o quasi.

Dipende, se sono MMO ti do ragione al 100%, rischi di perderci l'esistenza. 

Se sono giochi dinamici tipo "warzone o simili" dove il livello del player dipende solo dall'esperienza maturata in gioco credo sia diverso.

Aggiungo che poter parlare con i propri amici mentre si gioca allo stesso gioco sia qualcosa di incredibile. Ti permette di vivere esperienze che sennò non potresti.

Alcuni videogiochi aumentano le tue capacità tattiche, cognitive, di problem solving. 

Molte persone hanno questo preconcetto verso i videogiochi.

Lo stesso preconcetto che poteva avere un padre verso un figlio musicista 100/200 anni fa.

E sfortunatamente non si vuole accettare che il futuro si muove verso quella direzione, in un mondo tecnologico dove chi ieri veniva denigrato oggi fa lo streamer e si paga l'affitto "giocando".

Poi chiaro che se ci passi tutto il giorno non fa bene, come non fa bene passare tutti i giorni tutto il giorno su un libro.

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Bolt
41 minuti fa, Improve Your Skill ha scritto:

È triste constatare come questo stratagemma sia ormai applicato ad innumerevoli ambiti. A partire dalle relazioni interpersonali in cui si cerca di manipolare l'altro per fargli "sborsare" attenzioni e validazione, senza offrire uno scambio sincero e onesto.

Una volta c'era il cabinato in cui inserivi il gettone e facevi la tua partita. Per continuare, occorreva un altro gettone.

Poteva non andarti bene, tuttavia era chiaro e deciso fin dall'inizio.

Ora invece, in un mondo artistico saturo di reboot, pigrizia e speculazione, non è mai chiaro. Compri il videogioco riempito di nulla, e poi ti serve il DLC. Guardi il film in sala e per avere il finale vero devi comprare il blu-ray con la special edition.

Sostituisci Playstation a tastiera e siamo lì. Non svalutare comunque la consapevolezza a cui sei arrivato, soprattutto se ora la cosa ti fa stare meglio e hai trovato / stai trovando la tua dimensione con le tue attività autoteliche.

 

Il 22/12/2020 at 17:21, Akira93 ha scritto:

Mi ero dimenticato di dare apporto a questa discussione, visto che l'argomento mi tocca in pieno. Ho iniziato a giocare quando avevo 6 anni sul ms-dos con i giochi che erano la trasposizione di quelli nes, nintendo 64 ecc...  fino a qualche mese fa alcuni titoli recenti sul pc (mai avuto console). Principalmente appassionato di strategici, tipo Starcraft che è il mio preferito.

Quello che ha detto @Improve Your Skill è la sintesi. 

Il rapporto con questo tipo di prodotti dipende dall'attitudine personale, io ho capito definitivamente che tendo ad abusarne, quindi l'ho tolti completamente. 

FIno a quando parliamo di giochi arcade/platform dove fai una partita cosi per e finisce li, va anche bene, è un divertimento come altri. Anche quando è una storia interessante che porti avanti come se fosse un film interattivo, tipo molti fps in single player. 

Tuttavia il mondo dei videogiochi stesso si è evoluto talmente tanto che è cambiato il concetto stesso di videogioco, un nerd oldschool tipo me  che ha giocato quasi tutto degli anni 2000 l'ha toccato proprio con mano questo approccio. 

Non è piu la partita a fifa con gli amici per divertirsi e passare un'oretta di svago in un giorno di pioggia. 

L'impostazione attuale è di droga a tutti gli effetti, da quando è entrata la componente online nel discorso. 

Quest'estate ho provato per la prima volta World of warcraft, perchè era gratuito con limitazioni, mi ha preso cosi tanto che ho passato 5 ore filate un giorno libero. Mentre warzone che adesso va di moda tra gli sparattutto online, mi faceva innervosire a livelli enormi.  In più c'è il discorso di @Molchat di gente che gioca solo per sbloccare i trofei. 

Tolte alcune perle rare, frutto di sviluppatori che volevano trasmettere una visione attraverso questo media, il resto è pensato per tenerti appiccicato allo schermo piu possibile e farti sborsare continuamente soldi, non c'è manco una volontà di arricchirti con contenuti che ti facciano pensare o un'estetica che ti meravigli (alcuni mondi virtuali erano talmente belli che volevi entrarci dentro).  

Ormai prendono quello che già funziona e tendono a riproporlo all'infinito, come in altri settori dell'intrattenimento. 

Oggi sconsiglio vivamente, a chiunque ci si avvicini la prima volta e non, di dedicare tempo ai videogiochi, perchè non è piu uno svago ne un arricchimento. 

Anche se alcune storie che ho vissuto nel virtuale erano stupende, io sono uno di quelli che rimpiange il tempo dedicato  nell'infanzia e nell'adolescenza a giocare con tastiera e schermo, perchè è tempo che ho perso per imparare cose che mi potevano tornare utili in futuro, o hobby piu sani come l'attività sportiva. Chi dice il contrario un po' se la racconta. 

Anche io spesso rimpiango di aver giocato molto a vari giochi online nei tempi andati. Dico "rimpiango" in un certo senso perché ad oggi mi rendo conto di aver fatto un grosso errore.

Perché i videogiochi online, sono fatti con il solo obiettivo di farti pensare sempre al gioco in sè e spingerti in una spirale infinita che coinvolge altre persone come te, che vengono risucchiate in un tunnel così profondo che ricorda veramente quello della droga.

Crescendo poi ho capito l'inghippo e il danno che stavano per arrecarmi e mi sono fermato in tempo. Ancora oggi, mi dedico a giocare online ma li vedo con un ottica differente e li tratto con un certo distacco. è per questo che gioco per lo più arcade, così mi diverto e mi faccio qualche partita.

Da evitare assolutamente, a parer mio, sono i giochi in cui c'è il cosiddetto progresso a tempo. Ovvero non c'è una storia, devi solo grindare e progredire il più possibile di livello, equipaggiamento e così via, spesso sei anche costretto a sborsare belle somme se ci tieni ad andare al top. 

Sono armi a doppio taglio. Se però sai usarle e conosci perfettamente le loro dinamiche, le sfrutti a tuo piacimento e lì hai vinto davvero.

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giannicarlo
3 minuti fa, Bolt ha scritto:

Da evitare assolutamente, a parer mio, sono i giochi in cui c'è il cosiddetto progresso a tempo. Ovvero non c'è una storia, devi solo grindare e progredire il più possibile di livello, equipaggiamento e così via, spesso sei anche costretto a sborsare belle somme se ci tieni ad andare al top. 

Sono armi a doppio taglio. Se però sai usarle e conosci perfettamente le loro dinamiche, le sfrutti a tuo piacimento e lì hai vinto davvero.

Su questo tipo di giochi c'è gente che monetizza vendendo spadini incantati a 2000 euro e passa.

Io stesso ho giocato per anni a metin2 usando bot rumeni per farmare.

Ti dico solo che quando ho venduto il mio primo account un paio di anni fà ho monetizzato 3500 euro.

 

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Bolt
25 minuti fa, giannicarlo ha scritto:

Su questo tipo di giochi c'è gente che monetizza vendendo spadini incantati a 2000 euro e passa.

Io stesso ho giocato per anni a metin2 usando bot rumeni per farmare.

Ti dico solo che quando ho venduto il mio primo account un paio di anni fà ho monetizzato 3500 euro.

 

Si, mi riferivo proprio a quella merda di M2 (e non solo) hahaha. Mi hai letto nel pensiero 

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