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Il mio canto del cigno. Addio Germania.


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Ciao @Akira93

Non vi è dubbio che ne esco rafforzato o meglio ne uscirò. 

Per quanto sia emotivamente provato, so di essere sulla linea giusta, so che il mio addio alla Germania ben si concilia con una crescita che troverò altrove ma che non avevo qui. 

La mia decisione ha avuto un tempo di incubazione molto lungo, svariati mesi, forse ho realizzato questo anche un anno fa quando terminai un master con sensazioni davvero strane. 

Non ho mai amato questo posto, ora che il mio film si avvia ai titoli di coda, realizzo il mio percorso e sono abbastanza lontano da avere rimpianti. 

Ho accettato una nuova sfida professionale altrove, non so se ne renderò pubblici i dettagli ma ho scelto col cuore non con un calcolo mentale. 

Per fortuna sono una persona con una gran testa, vado via dalla Germania avendo persino guadagnato una discreta cifra dalla vendita di un piccolo appartamento ma non voglio più dare priorità al denaro rispetto alla mia vita. 

Per il lavoro che faccio ho bisogno di continui aggiornamenti, di ampliare le conoscenze e di essere emotivamente sereno, insomma ho la necessità di avere la spia della motivazione ben accesa, negli ultimi mesi ero totalmente a terra. Avevo smesso di fare tutto, sfogavo tutto lo stress correndo o con lunghe sedute di nuoto, questo mi ha anche causato un calo fisico significativo in quanto non riuscivo nemmeno a integrare apporti calorici che sarebbero dovuti essere sui 4000 giornalieri. In più il livello di stress era più elevato del solito, cosa che generalmente controllavo in modo magistrale. 

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Finale.

Ho concluso, messo insieme tutte le mie cose, 3 anni in un attimo, oggi è la mia ultima notte a casa. Non è difficile capire come mi sento.

Domani sarò in hotel, farà freddo ma sarà davvero l'ultima, e martedi' mi concederò un breve riposo prima di una nuova avventura.

E' stato senza dubbio il mio momento più duro della mia vita, quello emotivamente più intenso, l'unico nel quale ho avuto paura di non avere abbastanza difese.

Quasi come un lutto, come un dolore lancinante che non ti lascia mai, che si accentua di notte e ti stritola il collo non appena alzato.

Queste mie parole passeranno, come del resto tutto passa per una legge di vita , so che appena le rileggerò con gli occhi del me stesso cresciuto mi faranno ancora un pò male ma verranno accompagnate da un sorriso beffardo di chi per l'ennesima volta sa ce l'ha fatta.

Porto a casa una grande lezione. La più grande che potessi imparare. Mai giocare con se stessi a tal punto da non essere onesti. Io mi sono meritato questo dolore perché non mi sono mai realmente fermato ad ascoltarmi, non mi sono dato la possibilità di capire, non ho accettato di tornare indietro, ripetere la strada, non appena ho compreso che non ero nella direzione giusta.

Ho lasciato stare e ho continuato a correre. Poi un giorno mi sono perso e soltanto in quel momento mi sono dovuto fermare. Non c'era nulla attorno a me se non un posto lugubre, nel quale la felicità era un sentimento totalmente assente, spento, rivedevo il mio viso ancora giovane e mi chiedevo "ma cosa sto facendo?". 

Il risultato nella mia vita è che cresceva quel sentimento di oppressione e scaricavo sulla mia vita tutto il mio malessere. Certo lo facevo con nobiltà, senza rabbia, nemmeno risultando indiscreto ma non ero io. Tutti i rapporti iniziavano a incrinarsi, il male iniziava ad invadermi senza sosta fino a perdere totalmente il controllo della mia vita, delle mie emozioni, di tutto ciò riusciva ad essere ammaestrato.

Farò recapitare a lei una lettera, è l'ultima cosa che farò prima di andar via.

 

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Nuovo_utente

 @comeback 

Capita nella vita di percorrere strade che si rivelano sbagliate o semplicemente non funzionali a quello che siamo e a ciò a cui più aspiriamo.

 

Tornare indietro, come dice il tuo stesso nickname, è spesso una cosa difficile. 

Ammettere di aver sbagliato, di averci visto male...sembra quasi uno smontarsi pezzo pezzo da soli. Vediamo il tutto come una sconfitta. E invece secondo me non c’è cosa più bella di parlare sinceramente al nostro Io più profondo. 

 

Il tutto passa per la cosa più difficile che esiste nella vita: ACCETTARE.

Accettare di aver intrapreso un percorso senza sbocchi o con esiti non previsti. Accettare di ricominciare. Accettare di ripartire da zero, per l'ennesima milionesima volta.

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comeback

Domani si riparte. In tutti i sensi.

E' la mia ultima notte in Germania, dopo circa 3 anni lascio tutto e vado via per ripartire ancora una volta e di finire distante. Ancora una volta mi rigioco tutto contro ogni attesa, tacendo le voci di chi mi ha accusato di sbeffeggiare la buona sorte della mia vita per ricominciare da zero, scegliendo l'incerto al certo, nuove emozioni a mere lusinghe di stabilità che non stavano facendo altro che soffocarmi.

Riparto senza il minimo dubbio di perdere qualche certezza ma di aver fatto la cosa giusta.

Oggi ho ricevuto più di 200 messaggi di saluto, molti erano lunghi, poco banali, direi sinceri. Mi hanno ricordato di questo tempo passato insieme e tanti mi hanno emozionato. 

Davanti a me un nuovo progetto di vita, una nuova direzione fatta di tanti leciti dubbi ma di un forte entusiasmo. Credo che questo sarà l'ultimo giro della mia vita, poi inizierò a pensare seriamente di stabilizzarmi, di metter su famiglia, di inizia a impegnarmi per costruire qualcosa laddove dovessi trovare condizioni.

Ho sentito la ragazza del post, forse se avessimo avuto più tempo le cose sarebbero andate diversamente e so che per quello che è durato è stata emozionalmente sincera ma non credo fosse pronta per una sorta di stabilità che imprudentemente entrambi avevamo chiesto. Fermare il flusso è stato importante, mi ha ricaricato, rigenerato, mi ha permesso di rivedere alcune cose e credetemi mi sembra di essere maturato tantissimo. Adesso però non importa, domani si riparte.

Un caro saluto e grazie del vostro supporto.

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Maldoner

Quanto di questa tua scelta è stata influenzata dalla presenza/assenza di rapporti sociali e amorosi soddisfacenti?

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comeback
19 minuti fa, Maldoner ha scritto:

Quanto di questa tua scelta è stata influenzata dalla presenza/assenza di rapporti sociali e amorosi soddisfacenti?

Con molta onestà direi 80% e ho avuto una vita sociale piuttosto attiva.

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Maldoner
38 minuti fa, comeback ha scritto:

Con molta onestà direi 80% e ho avuto una vita sociale piuttosto attiva.

Cosa non ti ha soddisfatto? 

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comeback
1 minuto fa, Maldoner ha scritto:

Cosa non ti ha soddisfatto? 

cultura poco interessante, una vita prettamente orientata al lavoro, poche possibilità di svago, figa locale veramente scadente.

Brava gente però, non ricordo di avere mai avuto nessun problema.

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Nuovo_utente

Torni in Italia?

Non ricordo se l’hai detto o meno dove ti sposti...

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PapuPetagna

I cambiamenti sono dolorosi ma non altrettanto quanto rimanere bloccati in situazioni dove non si vuole più stare. Vedrai che tra un po’ di tempo guarderai tutto questo con occhi diversi.

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