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[Video Serie] Schegge di Cuore - Splinters of my Shin


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Tony Montana
21 hours ago, ^'V'^ said:

Perché? 

Perché sto cercando di atterrare. 

Sto cercando di cascarci fuori in piedi. 

Invece di accettare di cadere. 

E di sporcarmi.

🖤

Ci ho messo tanto tempo per comprendere il potere e l'eleganza dell'accettazione.

Siamo bombardati dal problem solving e planning da un lato, cablato nel nostro sistema nervoso e nella cultura occidentale. E dall'altra c'è l'onda di ispirazione orientale di presenza, mindfulness e meditazione di massa.

Una sintesi dei punti forti delle due l'ho trovata solo nel Predator State (e forse in qualche principio di base della ACT).

Ora ritengo che l'accettazione sia uno dei pochi mindset fondamentali da dover adottare per una vita piena, ricca e soddisfacente.

 

Mi concedo la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso,
e la saggezza per conoscerne la differenza.

Vivendo un giorno per volta;
assaporando un momento per volta;
accettando la difficoltà come sentiero per gli FFM.

[Preghiera della serenità 2.0]

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Back Door Man
18 hours ago, illuminista said:

 

Ho fatto il salto, senza cercare di atterrare in piedi.

Oggi pomeriggio mi ha chiesto lei di vederci, ci siamo visti e le ho manifestavo quello che sentivo, che la volevo terribilmente ma mi trattenevo dal fare qualsiasi cosa, per non metterla nei guai.

Come dici nel video cha ha citato qui sotto Anonymo, le ho detto quanta sete avessi di lei in mezzo al deserto, ma come non mi potessi piegare al mio principio di farla mentre è ancora con l'amico, anche per tutelare lei.

 

Adesso però non so come andare avanti:

- Potrei evaporare come 3 anni fa, ma non voglio farlo, la sento molto più vicina a me in questo momento, e la voglio veramente.

- Potrei facilmente, dato che è molto presa da me, fregarmene dei miei principi morali, andare da lei con una scusa e chiudere la pratica. 
Ma non voglio farlo, vorrei costruire una relazione e non voglio metterla nella condizione di vergognarsi, né di passare per puttana. Così come non voglio pugnalare direttamente l'amico. So che comunque l'attrazione e l'infatuazione è già presente, e lui soffrirebbe comunque, ma ci tengo che chiuda con lui prima di aprire con me.

- Potrei aspettare, farmi vivo di tanto in tanto, e sperare che si molli con lui per poi agire definitivamente. 
Anche questa situazione però mi sembra un tira e molla fastidioso e dal finale molto incerto.

 

Al momento non vedo una 4ª opzione, non ho esperienze in questo tipo di situazioni come in molte altre, per cui chiedo a voi se dalla vostra esperienza vedete una via d'uscita positiva per noi, e non troppo dolorosa per il mio amico.

 

Capisco anche se pensate che io sia uno stronzo, che stia pugnalando il mio amico, che dovevo farmi da parte subito, senza intromettermi. 

Ma devo anche rispettare, per una volta, il mio sentire, e se dovessi scappare di nuovo non me lo perdonerei mai.

 

Vedete uno spiraglio di possibilità?

 

 

 

Io ragiono diversamente.

Chiedi troppo, IMO.

Una donna può soddisfare più uomini.

Potresti semplicemente aggiungerti al tuo amico.

Immagino che questa idea ti crei dei conflitti. OK.

Pensa però che per aggirare questo ostacolo che riguarda soltanto il tuo sistema di credenze pretendi di estromettere il tuo amico.

Il conflitto diventa più grande. Si estende a lei e lui.

Potresti cominciare scopando la donna del tuo amico. E facendo in modo che nessuno sappia niente.

Dopo scopato ti sentirai molto meglio.

 

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illuminista

Grazie a tutti per i consigli, non voglio intasare ulteriormente il thread con la mia situazione personale, nonostante i consigli discordanti per ora sono orientato verso la massima esposizione, scoprire le mie carte fino in fondo e buttarmi, senza cercare di atterrare in piedi, con la consapevolezza di potermi fare molto male, ma senza il rimpianto di non aver fatto tutto ciò che era possibile fare.

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DreamSpirit
22 minuti fa, illuminista ha scritto:

Grazie a tutti per i consigli, non voglio intasare ulteriormente il thread con la mia situazione personale, nonostante i consigli discordanti per ora sono orientato verso la massima esposizione, scoprire le mie carte fino in fondo e buttarmi, senza cercare di atterrare in piedi, con la consapevolezza di potermi fare molto male, ma senza il rimpianto di non aver fatto tutto ciò che era possibile fare.

Però buttarsi significa che vai a casa sua, con del levitra/cialis già preso prima se non rizzi in tempi cortissimi di norma, stai alla scenetta del “non possiamo” ma le fai vedere che vuoi, poi la chiavi senza dire nulla 

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Marco_drake

"Invano,  ci  si  dirà, pretendete  di  andare  oltre  l’intelligenza:  come potreste farlo se non con l’intelligenza stessa? Tutto ciò che vi è di chiaro  nella  vostra  coscienza  è  intelligenza.  Voi  siete  interni  al vostro   pensiero   e   non   potrete   uscirne.  Dite,   se   volete,   che l’intelligenza  è  capace  di  progredire,  che  chiarirà  sempre  meglio un maggior numero di cose. Ma non parlate di generarla, poiché è ancora con la vostra intelligenza che ne fareste la genesi. L’obiezione sorge spontanea. 

Ma, con un simile ragionamento,  si  proverebbe  altrettanto  bene  l’impossibilità di acquisire qualsiasi  abitudine nuova.  È  nell’essenza del ragionamento  stesso  di  rinchiuderci  entro  il  cerchio  del  dato. Eppure l’azione spezza il cerchio.

Se non aveste mai visto un uomo nuotare, forse mi direste che nuotare è impossibile, visto che, per imparare a nuotare, bisognerebbe cominciare con il tenersi a galla, e  quindi  con  il  sapere  già  nuotare.  Il  ragionamento,  in  effetti,  mi inchioderà  sempre  alla  terraferma. 

Ma  se,  semplicemente,  mi getto in acqua senza avere paura, in un primo momento mi terrò a galla  alla  meno  peggio  dibattendomi  nell’acqua,  e  a  poco  a  poco mi adatterò a questo nuovo ambiente, imparerò a nuotare. Così, in teoria,   appare   quasi   un’assurdità   il   voler  conoscere   in   modo diverso  che  con  l’intelligenza;  ma  se  si  accetta  il  rischio  in  modo deciso,  forse  l’azione  taglierà  il  nodo  che  il  ragionamento  ha stretto e che non sa più sciogliere."


- Henri Bergson
 

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  • 1 mese dopo...
Anonymo

Sono sempre stato un artista nel disegnare infinite pieghe d'azzurro, senza mai arrivare a dare quella punta di rosso, se non ero certo del risultato.

Qualcosa è iniziato a cambiare quando ho guardato e riguardato questi video, pensando a come poterli applicare alla mia vita.

Poi sono entrato nel clan, e pian piano sto diventando una persona migliore, più consapevole e adulta.

Sapevo cosa fare, grazie ad @^'V'^. Ardevo dalla voglia di applicare quei concetti ma mancava ancora qualcosa per metterli in pratica. Avevo bisogno di una piccola spintarella, che mi ha dato @Dott.Mauro Grillini.

Dopo tanto azzurro con una ragazza, ho dato bella una pennellata di rosso, nella fantasia di riuscire a dare una cornice a un quadro bellissimo.

Le probabilità erano contro di me (su tutte: lei è una delle migliori amiche della mia ex), e i rischi tanti, il vecchio me mai si sarebbe concesso di fare questo passo.

Il risultato non è stato quello sperato, ma quel senso di coerenza tra i miei desideri e le mie azioni, quel senso di riconnessione alla mia natura, quella sensazione di non vergognarsi dei miei bisogni e di non nascondere ciò che volevo...sono stati qualcosa di impagabile.

Quanto ho da migliorare...ma mi piace pensare che la mia seconda vita è iniziata quel giorno di questa primavera in cui ho cercato di vivere quel brivido del rubare un bacio impossibile, per una volta per mia scelta e affrontando dei rischi, e non quasi per caso e/o quando la tipa ci stava sicuramente.

Volevo solo dire grazie ad Aivia e Mauro.

Di cuore.

🖤

EDIT: il vecchio me sarebbe finito in ONE-ITIS seduta stante dopo una cosa del genere.

Io no. Ho troppa fame di emozioni e di colori per fermarmi ai box.

Modificato da Anonymo
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  • 1 anno dopo...

@^'V'^ di recente ho visto questa bellissima serie video

 

e guardandola mi sono reso conto che immaginavo il tuo "diretto" molto più, diretto.

quantomeno sul lato verbale, nel senso di esplicito

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