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pregi e difetti


Roberta Farnese

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Roberta Farnese

L'Impero dei Sensi è stato una mattone... ma di una bellezza unica (tra l'altro il Giappone per me ha un fascino incredibile e sono appassionata della sua cultura, folklore e filosofia), però, forse sarò banale, ma Eyes Wide Shut per me è il top... ancora meglio Senso 45 del Maestro Tinto 😉

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freefall
Il 13/10/2019 alle 20:48 , Roberta Farnese ha scritto:

L'Impero dei Sensi è stato una mattone... ma di una bellezza unica (tra l'altro il Giappone per me ha un fascino incredibile e sono appassionata della sua cultura, folklore e filosofia), però, forse sarò banale, ma Eyes Wide Shut per me è il top... ancora meglio Senso 45 del Maestro Tinto 😉

Senso 45 mi è scappato, prima o poi lo vedrò. Ho visto parecchie volte Senso, quello di Visconti, quando preparai il monografico sul regista, per un esame universitario (1 milione di anni fa). Volli visitare i luoghi di Ferrara "centro" immortalati nella pellicola. Nel finale del film la Calamai è tremendamente sexy, ciononostante il contesto...

Eyes wide shut mi ha interessato per quell'abisso interiore che si apre nel protagonista, quando diventa geloso della moglie. La ragazza mascherata che lo salva alla festa ha una eleganza deliziosa nei movimenti  ;)

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Roberta Farnese

Concordo con la tua considerazione citando Eyes Wide Shut, aggiungo anche l'aggettivo "psichedelico" e introspettivo, tutto sommato un film degno di Kubrik, Film degni di nota (tutti o quasi) i film della collana Sex and violence "Il cinema estremo Giapponese", il Mondo di Utamaro è molto bello 😍

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freefall
8 ore fa, Roberta Farnese ha scritto:

Concordo con la tua considerazione citando Eyes Wide Shut, aggiungo anche l'aggettivo "psichedelico" e introspettivo, tutto sommato un film degno di Kubrik, Film degni di nota (tutti o quasi) i film della collana Sex and violence "Il cinema estremo Giapponese", il Mondo di Utamaro è molto bello 😍

Mi capitò sott'occhio il libro "Il cinema come arte sovversiva", di Amos Vogel: "film sovversivi per il contenuto e la storia, film che scardinano l'esistente e che ci interrogano sulle armi del potere e le ribellioni ad esso". Mi piacque talmente tanto che avevo progettato una Tesi, in "Storia del cinema", dedicata a questo testo.

Si trova, usato, in vendita sul web o in molte biblioteche (lo vidi là).

Il sesso è citato spesso nel libro. A riguardo, hanno scritto: "La storia del cinema è anche una storia di strappi e ferite. È la storia di ciò che lo sguardo è o non è in grado di percepire e accettare: se il cinema riproduce e reinterpreta il reale, ci sono sempre state e ci sono ancora zone d'ombra che vengono celate, sottintese o appena sfiorate. I grandi tabù del cinema sono, da sempre, il sesso e la morte, ma anche la loro rappresentabilità è stata ripetutamente infranta. Cosa succede quando vengono abbattute le barriere del mostrabile, anche se in nome di una maggiore libertà d'espressione? “L'abolizione di un tabù porta alla sua svalutazione e alla finale accettazione di esso come 'normale', non più minaccioso né stimolante”. 

Dovesse capitarti l'opportunità, dacci un'occhiata. ☺️

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Roberta Farnese

Sicuramente lo cercherò, mi piace molto leggere e documentarmi sulla storia del cinema e il connubio tra Eros e Thanatos è tra i più intriganti. Grazie del consiglio 😉

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