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Pillola di Motivazione 17: Cosa puoi fare per NON UCCIDERE i tuoi neuroni


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Giraluna

Che libri interessanti che ti arrivano @TAuRus

Non è che per non uccidere i tuoi di neuroni ti cimenteresti a fare il traduttore dal russo all italiano, così poi impareresti a fare anche l editore e ce li passi belli tradotti, in vendita? 😆

Sai, non sarebbe male 😂

Scherzi a parte, sto notando, anche grazie a certi tuoi spunti, che reperire certi autori è davvero difficile qui in Italia, per chi non è un universitario come me. Degli autori che mi suggeristi ne ho trovato uno, per fortuna. L altro mi sa che qui in Ita è praticamente sconosciuto, almeno fuori dall ambiente universitario. Però di sicuro ho affinato il criterio su cui baso la ricerca (sempre grazie ai tuoi spunti), permettendomi di scovarne uno interessante. L ho ordinato. Adesso sono proprio curiosa di leggerlo.  

È stato difficile, trattandosi di cose che fuori dall ambito accademico, non trovi né fra gli scaffali in libreria né a cui puoi accedere con semplicità nelle biblioteche comunali. Per cui, gioco forza vuole che quando non sono di così facile reperimento, t ingegni ad affinare come e sulla base di cosa sceglierne uno anziché un altro sullo stesso argomento dato che solo quando lo ordini, dunque lo paghi, puoi darci un occhio se sia effettivamente scritto e strutturato su sostanza e non paranza. Cosa non da poco per chi fa parte della generescion tutto e subito, a casa e con un clic. Ti permette di schivare ciofeche più volte di quante ne potresti acquistare se il tuo cervello restasse nella routine. 

Più accesso si ha a conoscenza di nicchia, ossia fuori dal proprio quotidiano e più in generale della media del proprio paese, come imparare lingue o materie e sport, più sei sveglio e meno intorpidito. È vero. 

L ultimo esempio ieri mentre ne leggevo un libro che riportava un esperimento. Li per lì avevo già tratto la conclusione ancor prima di leggere i paragrafi successivi. Invece prima non ci avrei fatto caso e avrei atteso quanto scritto dopo. Mi sono decisamente rallegrata della cosa! Credo che in quel momento abbia potuto avere quel piccolo risultato perché da diverso tempo sto studiando due lingue (magari c infilo anche il russo a questo punto 😂), ho iniziato a fare palestra e mi sto dedicando ad una materia nuova per la mia crescita personale. Fossi rimasta più pigra, credo che appunto il cervello non si sarebbe mosso prima ancora dei miei occhi mentre leggevano le righe successive. Forse un area dello stesso non è più così zombie come prima.

Daje 💪

Modificato da Giraluna
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TAuRus
10 ore fa, Giraluna ha scritto:

Che libri interessanti che ti arrivano @TAuRus

Non è che per non uccidere i tuoi di neuroni ti cimenteresti a fare il traduttore dal russo all italiano, così poi impareresti a fare anche l editore e ce li passi belli tradotti, in vendita? 😆

Sai, non sarebbe male 😂

Intanto non credo di essere all'altezza di un lavoro del genere... Magari non è vero, ma credo che non sarebbe male avere una laurea in medicina per tradurre un testo così 🤣

Sono circa 80 pagine di testo molto tecnico e altrettante pagine con i disegni come questi:

Spoiler

gindtse1.jpg

 

gindtse2.jpg

 

 

10 ore fa, Giraluna ha scritto:

Fossi rimasta più pigra, credo che appunto il cervello non si sarebbe mosso prima ancora dei miei occhi mentre leggevano le righe successive. Forse un area dello stesso non è più così zombie come prima.

Quando si dice che il cervello va allenato come il muscolo è vero e non è vero.

Non è vero nel senso che ovviamente i neuroni non ti crescono come i muscoli, però è vero nel senso che l'allenamento (cicli di stress e riposo) aumenta la vascolarizzazione e di conseguenza la possibilità di vita per i neuroni e le relative sinapsi (queste ultime invece si moltiplicano pure, tra l'altro).

Quindi fai bene ad allenarti, in tutti i sensi!

 

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Giraluna
2 ore fa, TAuRus ha scritto:

con i disegni

Che immagini, 80 pagine ben concentrate, ingiallite dal tempo, che però non lo ha reso meno contemporaneo nonostante i suoi 72 anni! Muoro di fronte a fonti così 😍

Domenica scorsa ero in visita ad una villa, che aveva la sua biblioteca. Tomi dal 500 fino al 20 secolo! Non hai neanche idea della voglia che avevo di aprire le bacheche e spiarci dentro!

2 ore fa, TAuRus ha scritto:

Quindi fai bene ad allenarti, in tutti i sensi!

💪😀

Non so chi lo abbia sostenuto e se abbia un fondamento concreto che usiamo solo il 10% del nostro cervello, però il fatto che ad esempio la neocorteccia sia stata scoperta di recente forse la dice lunga su quanto possa essere vero. Intendo che forse esiste la possibilità che quelle aree del cervello venissero già osservate, senza però conoscerne i nomi proprio perché usiamo una piccolissima parte di esso. 

La domanda che mi pongo a riguardo ed anche genericamente sulla struttura del cervello e di tutte le sue aree è sempre la stessa: esiste la certezza che (parte di) ciò che è pervenuto sino a noi dal passato, in questo campo, sia effettivamente stato scoperto di recente, oppure c è una piccola probabilità che venne insabbiato (non per forza per chissà quale losca ragione quanto più perché magari non ritenuta di rilevante interesse finché poi non si è dimostrato il contrario)?

Modificato da Giraluna
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TAuRus
3 ore fa, Giraluna ha scritto:

Non so chi lo abbia sostenuto e se abbia un fondamento concreto che usiamo solo il 10% del nostro cervello

È un mito. Qui c'è qualche riferimento in merito: https://it.wikipedia.org/wiki/Sfruttamento_del_10%_del_cervello

Si può dire che la mente ha un limitatissimo accesso al resto del cervello, quindi "consciamente" possiamo usare/comprendere/fare poca roba. Anzi, in realtà pure l'idea di poter fare qualcosa consciamente, come se la mente potesse decidere autonomamente, è un'illusione, e in realtà il cervello non funziona così (è il cervello a guidare la mente e tutto il corpo e non viceversa).

 

3 ore fa, Giraluna ha scritto:

però il fatto che ad esempio la neocorteccia sia stata scoperta di recente forse la dice lunga su quanto possa essere vero. Intendo che forse esiste la possibilità che quelle aree del cervello venissero già osservate, senza però conoscerne i nomi proprio perché usiamo una piccolissima parte di esso

Oddio, il "di recente" è relativo, nel senso che già all'inizio del secolo scorso Brodmann presentò la sua mappa della corteccia, di cui fa parte la neocorteccia (quella composta da 6 strati).

Ne ho parlato qui:

I nomi in realtà non esistono, siamo sempre noi umani ad assegnare i nomi, per poter trasformare i pezzi del mondo reale in oggetti intellettuali e poterli poi maneggiare nella mente. In tal senso, sì, se nessuno ha dato un nome a qualcosa, significa che nessuno ha compreso il suo significato/importanza.

Comunque credo che la scienza sia sempre correlata alla tecnologia, e se ci pensi fino agli ultimi due secoli studiare in modo approfondito una cosa come il cervello fu pressoché impossibile.

 

3 ore fa, Giraluna ha scritto:

La domanda che mi pongo a riguardo ed anche genericamente sulla struttura del cervello e di tutte le sue aree è sempre la stessa: esiste la certezza che (parte di) ciò che è pervenuto sino a noi dal passato, in questo campo, sia effettivamente stato scoperto di recente, oppure c è una piccola probabilità che venne insabbiato (non per forza per chissà quale losca ragione quanto più perché magari non ritenuta di rilevante interesse finché poi non si è dimostrato il contrario)?

La scienza è fatta dagli umani, ereditando questi due problemi: il dogmatismo e la politica.

E considerando che nella maggior parte dei casi (o quantomeno fino all'applicazione) la scienza non comporta vantaggi economici e quindi deve essere sovvenzionata... Se coloro che gestiscono i flussi finanziari sono soggetti al dogmatismo o alla politica... Beh, difficilmente i ricercatori scopriranno qualcosa che va contro qualche dogma o contro il vento politico.

Magari fino a 20-30 anni fa c'era più dogmatismo e ora c'è più politica.

Ma siamo sempre lì, bisogna filtrare enormi quantità di informazioni per trovare qualcosa di davvero utile e comporre il proprio puzzle.

 

Ma lascia stare il cervello, che è un argomento complicato.

Dimmi solo una cosa: mangiare la carne rossa fa bene o fa male? 🤯

Ti cito il consiglio dell'Alzheimer's Association per prevenire la demenza:

"Quello che si mangia può avere il massimo impatto sulla salute del cervello, attraverso il suo effetto sulla salute del cuore. Le migliori prove disponibili suggeriscono modelli di alimentazione positivi per il cuore, come, ad esempio, una dieta mediterranea, che possono anche aiutare a proteggere il cervello. Una dieta mediterranea comprende relativamente poca carne rossa e mette l’accento su cereali integrali, frutta, verdura, pesce, crostacei, noci, olio d'oliva e altri grassi sani."

Hai capito? Le migliori prove disponibili ti dicono di mangiare poca carne e molti cereali 🤣

Certo, così come una volta le migliori prove disponibili suggerivano di dare ai bambini l'eroina contro la tosse.

 

Anzi, te ne dico un'altra, ancora più semplice.

Stamattina ero dal macellaio dove vado di solito e gli ho chiesto come affilassero i loro coltelli (che tagliano visibilmente bene).

Gliel'ho chiesto perché qualche settimana fa ho portato i miei in ferramenta e, dopo aver pagato 3€ per ogni coltello, non è cambiato nulla.

M'ha risposo: "eh, è un bel casino, una volta te lo facevano bene, ora non lo sa più fare quasi nessuno".

Ti risparmio i dettagli, il punto è che siamo nel 2019, c'è chi vuole colonizzare Marte, ma non c'è più nessuno in grado di affilare bene un cazzo di coltello da cucina.

Sono conoscenze occulte o insabbiate? Non credo.

Forse semplicemente nessuno sa sfruttarle per fare un po' di soldi, e quindi nessuno se ne occupa...

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Unbreakable

@TAuRus mi è venuto un dubbio sul tema dato che mi appassionano molto questi argomenti.

Molto semplicemente:

Non è che il nesso causale qui è invertito ? Non è che questi tizi son diventati accademici o altro rispetto ai semplici operai proprio perchè, ex ante, avevano un cervello ben costruito ?

Di sicuro allenare il cervello, come fai notare, aiuta. Credo tuttavia che questo libro, nel caso in cui non siano presenti studi longitudinali, dia un contributo limitato alla causa. Tu che dici ?

Certamente ci sarà un'interazione natura/cultura, sarebbe interessante capire la percentuale delle due determinanti.

Poi come hai trovato un libro russo degli anni 40 non lo so, ma se mi indicassi qualcosa da leggere in materia (magari non in russo 😁) mi faresti una gran cortesia.

  • Grazie! 1
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TAuRus
3 ore fa, nic101 ha scritto:

@TAuRus mi è venuto un dubbio sul tema dato che mi appassionano molto questi argomenti.

Molto semplicemente:

Non è che il nesso causale qui è invertito ? Non è che questi tizi son diventati accademici o altro rispetto ai semplici operai proprio perchè, ex ante, avevano un cervello ben costruito ?

Di sicuro allenare il cervello, come fai notare, aiuta. Credo tuttavia che questo libro, nel caso in cui non siano presenti studi longitudinali, dia un contributo limitato alla causa. Tu che dici ?

Certamente ci sarà un'interazione natura/cultura, sarebbe interessante capire la percentuale delle due determinanti.

Poi come hai trovato un libro russo degli anni 40 non lo so, ma se mi indicassi qualcosa da leggere in materia (magari non in russo 😁) mi faresti una gran cortesia.

 

Non è il nesso ad essere invertito, è che possono coesistere entrambe le situazioni.

Come ho già spiegato in questi due video...

...Ognuno nasce con una propria morfologia del cervello. Anzi, ognuno viene concepito con un certo programma per la formazione del cervello. Poi, subito dopo il concepimento, entrano in gioco i fattori ambientali che possono essere favorevoli e lasciare che il programma genetico faccia al meglio il suo lavoro, o negativi e interferire nello sviluppo del feto.

E così anche dopo la nascita: se le circostanze presentano stimoli giusti al momento giusto, il cervello si sviluppa nel migliore dei modi, altrimenti si può solo perdere (neuroni+sinapsi).

Negli anni passati certamente gli scienziati potevano avanzare soltanto delle ipotesi sui nessi causali, perché strumenti come fmri non esistevano, e per osservare il cervello di una persona bisognava aspettare che morisse.

Le guerre del secolo precedente, producendo un'infinità di feriti e quindi di casi studio, hanno permesso di confermare o smentire molte ipotesi.

Ma ora, nel 2019, i meccanismi di cui ho parlato nel video sono ormai conoscenze confermate, che si possono leggere nei libri di neurologia, non più soltanto delle ipotesi.

Per quanto riguarda le persone delle relative immagini, beh, certo, per quei casi non esiste il "prima e dopo" (parliamo di persone morte negli anni '10-20 del secolo scorso), ma ciò non toglie che sono perfette per mostrare l'effetto dei meccanismi già noti. Anche perché siccome in Russia/URSS queste ricerche venivano svolte in modo massiccio, le ipotesi si basavano su un'infinità di casi. Per esempio: i poveri avevano quasi sempre una morfologia encefalica più semplice, mentre chi proveniva da famiglie nobili (e quindi ha studiato) aveva una morfologia più complessa. E si tratta di parametri che non si trasmettono geneticamente: così come in una famiglia povera può nascere un genio, allo stesso modo in una famiglia ricca può nascere un cretino. Solo che i poveri rimanevano "semplici" perché mediamente non avevano accesso nemmeno alla formazione scolastica. 

Infatti, immagino che analizzare coloro che sono nati dopo la rivoluzione del '17 sia diventato più difficile poi.

  • Grazie! 2
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Giraluna
13 ore fa, TAuRus ha scritto:

è il cervello a guidare la mente e tutto il corpo e non viceversa.

Quando lo dicesti nell altro video saltai dal divano dalla contentezza. Stavo proprio cercando di capire chi guidava tutta la baracca per aiutarmi nei momenti di stress. Almeno per gestirli in maniera più funzionale. 

13 ore fa, TAuRus ha scritto:

se ci pensi fino agli ultimi due secoli studiare in modo approfondito una cosa come il cervello fu pressoché impossibile.

È vero. Non ci avevo pensato a questo dettaglio. Ora ci sono strumenti come la risonanza che rilevano l attività cerebrale durante lo svolgimento di un test. 

13 ore fa, TAuRus ha scritto:

mangiare la carne rossa fa bene o fa male? 🤯

 

13 ore fa, TAuRus ha scritto:

Le migliori prove disponibili ti dicono di mangiare poca carne e molti cereali 🤣

Certo, così come una volta le migliori prove disponibili suggerivano di dare ai bambini l'eroina contro la tosse.

Le migliori prove, scrivono. A questo punto chiederei questo, fossimo a parlarci dal vivo: sulla base di quali ricerche e studi? 

Quando non si specifica l origine delle prove ho imparato che occorre darci una letta sommatoria a quanto scritto poi. Inoltre da donatrice di sangue posso sostenere che senza un apporto di almeno due giorni di carne rossa l emoglobina subisce un tracollo. Per cui a meno che non sia stato scoperto un enzima o qualche nutriente dannoso nella carne rossa, non è riducendola, senza specificare da quante quantità maggiori a quante di meno tra l altro, che si ha la certezza di prevenire l insorgere della malattia. 

La nutrizione dipende dal proprio organismo. Al quale occorre non escludere nulla. È vero che si dovrebbe lavorare sulle quantità, tuttavia equilibrando tutti i macro e micro nutrienti all interno della dieta sulla base del proprio sistema organolettico e storia clinica passata.  

Se la memoria non m inganna dovrebbero pure aver scoperto la causa dell Alzheimer. Non ne sono sicura. Metto le mani in avanti. 

14 ore fa, TAuRus ha scritto:

Forse semplicemente nessuno sa sfruttarle per fare un po' di soldi, e quindi nessuno se ne occupa

O, come ben scrivi, magari nessuno vuole sfruttarle. 

Siamo, appunto, nel 2019. Un paio di settimane fa accompagnai mia madre all ospedale per una infiltrazione a delle cisti fibroqualcosa al piede. Quando gli chiesi da cosa hanno origine l ortopedico mi rispose che ancora non si conosco le cause e che probabilmente influiscono lo stress ed il carico (mia madre è sovrappeso). 

Lì per lì mostrai di aver accettato la sua risposta. Lui non c entra nulla e fa bene il suo mestiere. Dentro di me, però, pensai che se in medicina esiste tuttora l espressione "non si conoscono ancora (le cause)" molto probabilmente non è del tutto vero. Forse sono di parte trattandosi del piede di mia madre, ma ho proprio avuto l impressione che in parte la medicina giustifichi così situazioni in cui non si dà da fare abbastanza per tutte le ragioni che ci possono stare dietro (dogma, politica e quant altro). 

Secondo me e le mie conoscenze in merito, davvero molto rosicate, sulla medicina e le sue prove, di alcune cose non ne conoscono le cause perché non hanno fatto alcuna prova. 

La stessa risposta la danno per i tumori. E qui forse qualcosa di legato all assetto psichico c è. Ma vaglielo a dire a loro che forse, forse per prevenirli occorre osservare l attività cerebrale. Ti rispondono che sono solo ipotesi e che non sei un medico. Vero. Ma almeno ci sono delle ipotesi. Sempre meglio di un niente cosmico rifilato ad ogni paziente che si vede cambiare la vita dall oggi al domani. 

D altronde, se non mi dici, tu medico, che sono state fatte prove/esperimenti, ma non si è riuscito ad individuarne le cause, in qualità di non addetto ai lavori posso dubitare del tuo vago "Non si conoscono le cause". 

Non sempre un camice fa di un individuo un medico. 

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  • 3 settimane dopo...
Mc Lovin
Il 14/10/2019 alle 17:18 , TAuRus ha scritto:

La scienza è fatta dagli umani, ereditando questi due problemi: il dogmatismo e la politica.

E considerando che nella maggior parte dei casi (o quantomeno fino all'applicazione) la scienza non comporta vantaggi economici e quindi deve essere sovvenzionata... Se coloro che gestiscono i flussi finanziari sono soggetti al dogmatismo o alla politica... Beh, difficilmente i ricercatori scopriranno qualcosa che va contro qualche dogma o contro il vento politico

È una affermazione pesante quella che fai, la potresti giustificare? Hai esempi di ricerche fermate per volere politico?

La ricerca nelle università pubbliche e le Onlus avanza grazie anche ai finanziamenti pubblici, un ricercatore ha tutto l'interesse a mettere il suo nome in una pubblicazione specie se l'ambito è inesplorato, con pochi competitors o contraddice teorie precedenti. Inoltre la comunità scientifica è mondiale, non esiste un "volere" o "dogmi" globali, se un paese è restrittivo verso certe tematiche (tipo medio oriente) c'è ne sarà un altro che non lo è. 

PS: mi potresti scrivere il nome del professore di anatomia e altre info sui suoi studi se le hai per favore, mi piacerebbe approfondire. Se ho tempo vedrò anche sul portale CIPE (Servizio di ricerca sui cataloghi delle università italiane)

Grazie :)

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TAuRus
Il 31/10/2019 alle 20:25 , Mc Lovin ha scritto:

È una affermazione pesante quella che fai, la potresti giustificare? Hai esempi di ricerche fermate per volere politico?

La ricerca nelle università pubbliche e le Onlus avanza grazie anche ai finanziamenti pubblici, un ricercatore ha tutto l'interesse a mettere il suo nome in una pubblicazione specie se l'ambito è inesplorato, con pochi competitors o contraddice teorie precedenti. Inoltre la comunità scientifica è mondiale, non esiste un "volere" o "dogmi" globali, se un paese è restrittivo verso certe tematiche (tipo medio oriente) c'è ne sarà un altro che non lo è. 

PS: mi potresti scrivere il nome del professore di anatomia e altre info sui suoi studi se le hai per favore, mi piacerebbe approfondire. Se ho tempo vedrò anche sul portale CIPE (Servizio di ricerca sui cataloghi delle università italiane)

Grazie 🙂

 

Oddio, è difficile portare esempi di ciò che non è avvenuto.

Però posso portare un po' di esempi che mi vengono in mente al volo, casi molto diversi, ma che fanno capire meglio il mio pensiero:

1. https://en.wikipedia.org/wiki/Grievance_studies_affair

2. https://www.lanazione.it/pisa/cronaca/strumia-cern-frasi-sessiste-1.4479337

3. https://www.nytimes.com/2016/09/13/well/eat/how-the-sugar-industry-shifted-blame-to-fat.html

4. Qualsiasi video in cui Jordan Peterson racconta la sua esperienza nel mondo accademico, tipo questo: 

 

 

 

P.S. se intendi l'autore del libro che ho citato nel video: Boris Gindze

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