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Scrittura creativa 2.0


Rivaroxaban

Scrittura creativa  

5 utenti hanno votato

  1. 1. Scelta tra i seguenti titoli proposti per scrivere un saggio breve

    • Amore e razionalità nel XXI secolo
    • Sexting: approccio alla cultura sessuale nel mondo dei social network
    • Introspezione e retrospezione
      0
    • Egodistonia relativa o egosintonia assoluta?
      0
    • Il gioco dei contrari: approccio ad un evento con gli occhi di un individuo del sesso opposto

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  • Poll closed on 14/11/2019 at 13:31

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Rivaroxaban
18 minuti fa, Giraluna ha scritto:

@Rivaroxaban in soldoni, su cosa vuoi che si scriva? Sul titolo che ha preso il 40% di voti?

Sarei abbastanza ispirata, ma non così specificatamente. Tra l altro a me dei social non importa nulla.  Sono sulla scia di aspetti che esplorano il profano.

In realtà ho creato il topic con dei titoli giusto come linea guida ma  in tutta onestà penso che chissene frega dei titoli.

Scrivi quello che senti e voila😉

 

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gelsomino

Non ci ho capito quasi nulla ,

nulla di cosa cercavi in questo post,

per assurdo , mi ha chiarificato molto il tuo ultimo post,

in cui dici di scrivere quello che si sente!

Eccolo, allora, il titolo,

il titolo, è fondamentale,

il titolo è marketing, vedi il caso clamoroso,

de "la slitudine dei numeri primi",

ma anche la copertina, la copertina è il biglietto da visita del libro,

la copertina giusta fa miracoli, l'incipit,

tutti leggono le prime righe,

se ci trovano qualcosa che gli da emozioni, allora potrebebro decidere di comprare,

perchè puoi scrivere ache il mistero dei sette frati,

ma se poi rimane sulla scrivania dell'editore e non pubblica,

poi magari ci vuole anche il marketing,

e se non ti chiami montemagno e non hai un cazzo di milione di follower,

non ti s'inculla nessuno e zero.

Poi magari anche l'argomento,

perchè magariil tuo sogno segreto e che quella pazza tettona,

con quel rossetto burroso,

ci scommetteresti, che se fai un saggio,

sulle relazioni sociali dele marmotte, quando fa piu' freddo,

ti titilerebbe la minchia, in maniera spettacolare,

ma non incasseresti un euro dal libro.

Cose di questo tipo mi son venute in mente, mi sento un po' Montemagno adesso, 😉 

anche altre cose, che il mistero dei sette frati è un titolo davvero cazzuto, anche se i frati fossero solo sei,

e che la solitudine dei numeri primi ha avuto successo anche grazie al fatto che Marco se ne andato....

 

 

 

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Giraluna
6 minuti fa, Rivaroxaban ha scritto:

Scrivi quello che senti e voila😉

 

Orbene. Sono vibrante (in senso positivo). Voglio fare un regalo a quei lettori che starebbero  a leggermi per ore. Vado a produrre. 

Ps: ho letto che sei calabrese doc. Io mezza calabrese. Non ancora stata in Calabria. È sempre bella come nei ricordi di mio padre? 

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gelsomino
Il 28/12/2019 alle 18:32 , Priest ha scritto:

Era una fredda notte di Dicembre,

 

Mi permetto, non descrivergli la temperatura, fagliela sentire addosso,

prenditi cura dei lettori,

" Faceva davvero un freddo cane , era una notte di DICEMBRE fredda come il ghiaccio"

Saluti

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Rivaroxaban
18 minuti fa, Giraluna ha scritto:

Orbene. Sono vibrante (in senso positivo). Voglio fare un regalo a quei lettori che starebbero  a leggermi per ore. Vado a produrre. 

Ps: ho letto che sei calabrese doc. Io mezza calabrese. Non ancora stata in Calabria. È sempre bella come nei ricordi di mio padre? 

Sono piu di dieci anni che non vado. Rimane sempre quel fascino tutto o nulla a mio avviso

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Rivaroxaban
19 minuti fa, gelsomino ha scritto:

Non ci ho capito quasi nulla ,

nulla di cosa cercavi in questo post,

per assurdo , mi ha chiarificato molto il tuo ultimo post,

in cui dici di scrivere quello che si sente!

Eccolo, allora, il titolo,

il titolo, è fondamentale,

il titolo è marketing, vedi il caso clamoroso,

de "la slitudine dei numeri primi",

ma anche la copertina, la copertina è il biglietto da visita del libro,

la copertina giusta fa miracoli, l'incipit,

tutti leggono le prime righe,

se ci trovano qualcosa che gli da emozioni, allora potrebebro decidere di comprare,

perchè puoi scrivere ache il mistero dei sette frati,

ma se poi rimane sulla scrivania dell'editore e non pubblica,

poi magari ci vuole anche il marketing,

e se non ti chiami montemagno e non hai un cazzo di milione di follower,

non ti s'inculla nessuno e zero.

Poi magari anche l'argomento,

perchè magariil tuo sogno segreto e che quella pazza tettona,

con quel rossetto burroso,

ci scommetteresti, che se fai un saggio,

sulle relazioni sociali dele marmotte, quando fa piu' freddo,

ti titilerebbe la minchia, in maniera spettacolare,

ma non incasseresti un euro dal libro.

Cose di questo tipo mi son venute in mente, mi sento un po' Montemagno adesso, 😉 

anche altre cose, che il mistero dei sette frati è un titolo davvero cazzuto, anche se i frati fossero solo sei,

e che la solitudine dei numeri primi ha avuto successo anche grazie al fatto che Marco se ne andato....

 

 

 

Ma infatti non c'era da capire nulla. Si chiama scrittura creativa apposta.

Mi ricordi molto la beat generation tipo Kerouac da come scrivi.

  • Grazie! 1
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^'V'^

Il gioco dei contrari: approccio ad un evento con gli occhi di un individuo del sesso opposto

 

Questo groviglio di radici, tronco spezzato che si rispecchia nel paesaggio invernale adora i suoni ovattati dalla neve. 

Perché quel manto niveo sotto il quale la vita brulica di nascosto ha in sé l'imprevedibile curiosità dei bambini che rompono tutto, fanno rumore... quando nessuno li vede. 

Quei bambini d'estate vengono a sedersi su quel che rimane di questo tronco. 

Mi è difficile usare la vostra prima persona singolare, giacché nel mio mondo sono foresta, bosco...ora più che mai, ma certamente fui una betulla. 

Fui una betulla tremolante nella nebbia, non ho sempre apprezzato l'inverno, ne ho avuto paura. 

Da sotto, da sopra, da dentro. 

Al freddo e al buio mi sentivo sola e il mio unico conforto, il sole, non sapevo se sarebbe tornato. 

Non lo sapevo. 

Poi un giorno un uccello dalla bianca livrea fece il nido fra i miei rami. 

Mi sentii scelta. 

Anche lui aveva freddo, non so perché non volasse via, lui che poteva. 

Mi resi conto che il proteggerlo divenne la mia ragione di vita e così dimenticai le mie paure, dimenticai anche di aspettare il sole. 

Fui abbattuta dall'uomo. 

E divenni l'arco. Ed ero la freccia. 

E fui il bersaglio che un istante era ed un istante dopo non era più... 

Un uccello dalla bianca livrea. 

Avevo già visto il vino rosso cadere sulla neve candida ma nulla poteva prepararmi a questo. 

Di nuovo l'inverno, ormai il tronco tagliato che vedi e credi ti possa parlare. 

Con le loro radici altre betulle mi sentirono bisognosa di nutrimento, morente e raggiunsero me.

Per evitare morissi da sola. 

Non è meraviglioso? 

Come fai tu, che hai le gambe, a non buttarti in ginocchio... 

Sta succedendo qui sotto, sotto ai tuoi piedi, non si vede, sotto la neve, i bambini che fanno baccano nascosti...ricordi... perché ti ho detto che mi rispecchio nel paesaggio invernale... 

Tu vedrai un germoglio nascere dalla mia carcassa questa primavera. 

Non sono io, non so chi sia, ma è una betulla. 

Vorrei capire... voi... tu. 

Come farai, allora, a non buttarti in ginocchio. 

Come fate. 

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Giraluna

 Qualcuno al tuo posto - quando vorresti che qualcuno potesse fare 

L'abisso nei tuoi occhi verdi è così profondo che il mio sguardo v'indugia generosamente.

In ginocchio dinanzi a te, avvicino il mio viso al tuo e sento quel respiro oltre il petto ansimante.

Chino il capo appena sento quel lieve grattare contro le pareti del tuo piccolo guscio.

Sei in gabbia. 

Hai le mani sporche di fango. Le vesti ricoperte di polvere. Vuoi giocare ancora e ancora. 

Una bimba ormai violata, che mi chiede di cucirle addosso qualche bel ricordo.

"Non lo posso portare a casa o la mamma lo getta via".

"Allora mettilo sopra il lettone che hai a casa del papà, così di notte ti farà compagnia".

"Sì, perché ho paura del buio. Tu hai paura del buio?".

Eccola che arriva, come una scialuppa che raccoglie il naufrago, quella stretta alle mie catene. Sono legata a quella vocetta desiderosa di esplorare le rocce scoscese di una gola profonda. 

Ogni lacrima che potevo versare, ogni battaglia che potevo intraprendere, ogni intruso che potevo scacciare in quel momento non erano nulla in confronto alla guerra da cui avrei voluto liberarti.

"Ne ho avuta molta quando ero piccola come te".

"A me serve un abbraccio o non riesco a dormire".

Ti penso rannicchiata in quel letto, spaventata dalle ombre che ora non puoi accettare. Vorrei poterti dire che un giorno saranno tue amiche. Che le controllerai. 

"Non hai nulla da temere. Ora hai anche Miguel a vegliare su di te".

Il tuo sorriso basta. Mi basta per capire quanto ti è stato tolto. Quanto non ti verrà mai dato. 

Per cullarti almeno un momento e soffiarti la brezza di un respiro. 

Hai le vesti di una sguattera mentre voli per il prato come un angelo. 

"Ho paura" mi ripeti spesso ed io in quell'abisso sporgo il palmo della mia mano e ti trascino via.

Mentre stringo la tua manina, sento scorrere in me la forza di un esercito. La potenza di chi ho amato e mi ha amato, che mi ha insegnato a lottare. 

Sei nel mio Tempio, piccola creatura. Sei verbo e sgomento.

Sei al sicuro. 

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Rivaroxaban
4 ore fa, Giraluna ha scritto:

Hai le vesti di una sguattera mentre voli per il prato come un angelo

La parte in assoluto piu toccante. Chapeau mademoiselle

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Giraluna
3 ore fa, Rivaroxaban ha scritto:

La parte in assoluto piu toccante. Chapeau mademoiselle

Grazie. 

Credo dipenda dal fatto che la vedo. 

Sono stata scambiata per sua madre tante volte quante mi è stato chiesto se ero la nuova sposina del padre. Non sono né l una, né l altra. Non sarò nessuna delle due. Sono l unica, per ora, verso la quale si è affezionata da subito, suscitando lo sgomento degli altri. Volevo credere ad una esagerazione. Invece ho visto che è proprio così: scappa da molte persone e viene a nascondersi dietro di me. 

I bimbi sanno essere spietati nella loro ruvida innocenza, ma ti sanno anche riconoscere lo spazio che meriti. Fra i suoi disegni mi ha riconosciuto quello d onore: al centro, per mano, in mezzo a due altri bambini, fra cui ella stessa. 

Ha capito che ci somigliamo. 

Molti mi fanno sapere di dirgli quando può o non può fare determinate cose. Rispondo ogni volta che non ne ho il diritto. Suo padre lo ha. Non sono il capo di nessuno. Non lo voglio essere. Sono padrona me stessa esattamente come lo può essere lei. Sicché quando sta in mia compagnia, alle domande a cui un adulto risponderebbe con qualche bugia, pur di farsi trovare pronto, le dico che non lo so

Perché hanno chiuso l acqua?

Non lo so. 

Perché si fa così?

Non lo so. 

Non lo so. 

Non lo so. Che bel suono.

Se c è una cosa che ho imparato da quando ho intrapreso il mio percorso è che ognuno ha il suo posto. Ed il mio, con lei ed i bimbi sfasciati in particolare, non è quello di un untore. 

Nel mio Tempio si trovano poche persone, a cui presto attenzione, curo le ferite e di cui raccolgo i tormenti. Per entrarci non serve poi fare molto, ma viene fatto da pochi e loro lo hanno fatto: hanno prima chiesto il permesso. 

A costoro devolvo la mia protezione, la mia devozione ed il riconoscimento di un luogo dove possono approdare per ripararsi dal freddo, dalla fame e dalle fatiche del loro viaggio. Alcune mi conoscono già e, forse, mi leggono ancora. Altre, come lei, vi sono entrate da poco. Nonostante mi abbia visto altre volte, solo ora ho potuto farla entrare, quando ho capito che non mi avrebbe scambiata per un genitore, chiedendomi il permesso di entrare nel mio Tempio, con quel disegno in cui sto al centro e sono una bimba esattamente come lei. Solo un po più alta. 

A volte, caro Riv, vorrei poter fare di più - mi riferisco in generale -, ma sto scoprendo, con la ritrovata padronanza di me stessa e la totale connessione fra pancia e mente, che il potere non significa affatto fare di più bensì lasciar fare. Il mantello o il riparo verranno a cercarlo loro. Ed io sarò qui mentre glielo lascio aperto, con quel sorriso di muta riconoscenza per avermi scelta. 

È meraviglioso quando bussano al mio Tempio ed apro la porta, scoprendo quei volti. 

Entra. Fa come fossi a casa tua. 

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