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Nuovo lavoro all'estero: LTR vs. benessere economico


seal

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89Giulia89
44 minuti fa, seal ha scritto:

Mantenerla è mio dovere

Sicuro? 

44 minuti fa, seal ha scritto:

Riguardo l'entrata mensile, assolutamente, infatti le avrei garantito (oltre a pagare ovviamente casa, auto, alimenti eccetera), tutto ciò che le servisse per parrucchiere, estetista, vestiti e in generale tutti i bisogni che una donna può avere. È perfettamente normale. Le ho sempre detto che per le sue spese le avrei lasciato la carta e non avrebbe nemmeno dovuto chiedermi il permesso, ma ci mancherebbe! Anche la piscina in giardino è una cosa che farei per lei, io non amo il sole. Le sto offrendo ben oltre UN MINIMO di stabilità, e credo di darle la giusta ricompensa per il fatto che si prenda cura della casa.

Ma se OLTRE a questo devo pure darle un tesoretto (un quarto del mio stipendio) da usare in caso di separazione, allora capisci che faccio bancarotta. In pratica è un assegno di mantenimento preventivo, ancora prima di separarsi.

Personalmente mai rinuncerei al mio lavoro e mai mi farei mantenere. Capisco però che una donna che diventa casalinga a circa 30 anni, debba tutelarsi il più possibile. Rischia di trovarsi a 50 anni da sola, con esperienza lavorativa prossima allo zero, dopo aver passato 20 anni a vedere di casa/figlio/marito. Una situazione piuttosto infelice.

Non sbaglia lei a provare a pararsi il culo così, non sbagli tu a non volere una donna che ragiona in questo modo. 

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seal
38 minuti fa, 89Giulia89 ha scritto:

Non sbaglia lei a provare a pararsi il culo così, non sbagli tu a non volere una donna che ragiona in questo modo. 

Verissimo, se solo non fosse che di famiglia è molto più ricca di me e di quanto lo sarò per molto tempo, ma sto divagando.

In ogni caso, dovesse trovarsi sola a 50 anni, sarebbe appropriato corrisponderle un assegno. Ma solo una volta divorziati, non prima.

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seal
40 minuti fa, 89Giulia89 ha scritto:

Sicuro? 

 

Se lei provvede alla casa, si, sono sicuro che sia mio dovere mantenerla.

Più di questo, più di lasciarle la carta e rendermi disponibile a darle una mano in caso di divorzio non so che fare.

Pretendere preventivamente di pararsi il culo abbassa il tenore di vita non solo mio, ma anche suo e di nostro figlio, che comunque vorrei, anche se non subito.

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Sandstorm11

Ma scusa, se la tua paura è quella di non riuscire a reggere il trasferimento più la concomitante nascita di un figlio parlane con lei e dille che tu vorresti posticipare l'eventuale concepimento. L'hai già fatto? Lei cos'ha risposto? No perchè mi sembra che tu ti stia facendo i conti un po' per i fatti tuoi, se comunque ci tieni a questa persona non mi sembra la cosa più giusta

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seal
43 minuti fa, Sandstorm11 ha scritto:

Ma scusa, se la tua paura è quella di non riuscire a reggere il trasferimento più la concomitante nascita di un figlio parlane con lei e dille che tu vorresti posticipare l'eventuale concepimento. L'hai già fatto? Lei cos'ha risposto? No perchè mi sembra che tu ti stia facendo i conti un po' per i fatti tuoi, se comunque ci tieni a questa persona non mi sembra la cosa più giusta

Cosa ti fa pensare che stia facendo i conti per i fatti miei?

Ne ho già ampiamente parlato con lei. Per me l'ideale è tra 6-7 anni, per lei prima possibile, la mia proposta è un compromesso di 3 anni.

Idem per lo stipendio che dovrei darle: accetto di stare piu lontano dal luogo di lavoro per stare in un residence con piscina, che lei vuole tanto, pago macchina, alimenti, spese mediche, non le do limiti particolari a spese da estetista/parrucchiere/shopping (purché non mi prosciughi il conto ovviamente). Ma trovo impensabile che si debba mettere il carro davanti ai buoi e mettere già da parte i soldi per un divorzio.

Ma nulla, figlio subito e stipendio mensile come paracadute da eventuale divorzio, anche a costo di fare rinunce sul resto, perché il suo obolo mensile non si tocca.

Io penso di essere ragionevole e di averle offerto condizioni di vita più che dignitose. Poi boh... se per un uomo è normale stipendiare la moglie in previsione di un possibile divorzio beh, povero zerb... volevo dire uomo!

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seal
3 minuti fa, Edriv ha scritto:

Esistono i tribunali per stipendiarla post divorzio.

Infatti, per questo non capisco il senso di mettere il carro davanti ai buoi.

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leavingmyheart
1 ora fa, seal ha scritto:

Infatti, per questo non capisco il senso di mettere il carro davanti ai buoi.

 

Curiosità:

con quante donne sei stato nella tua vita ? 

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seal
9 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

Curiosità:

con quante donne sei stato nella tua vita ? 

Se ti riferisci a 'non capisco il senso di mettere il carro davanti ai buoi', non lo capisco parlando e ragionando da uomo.

Ma la mia affermazione non è del tutto esatta.

Sono stato con abbastanza donne, sia prima che durante la LTR, da capire perché una donna faccia così 😉

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leavingmyheart
Adesso, seal ha scritto:

Se ti riferisci a 'non capisco il senso di mettere il carro davanti ai buoi', non lo capisco parlando e ragionando da uomo.

Ma sono stato con abbastanza donne, sia prima che durante la LTR, da capire perché una donna faccia così 😉

 

Ma è la stessa di cui parlavi qui ??

 

Il 17/2/2016 alle 11:23 , seal ha scritto:

Ciao a tutti :) è da un'infinità di tempo che non scrivo sul forum anche se bene o male vi seguo sempre.

Allora, sono insieme ad una ragazza 5 anni più grande di me da un anno e mezzo. Tra noi è cominciata da amanti ma dopo un mese ha piantato il fidanzato con cui conviveva per mettersi con me. Lei è una ragazza molto particolare, non è propriamente una passeggiata, molto orgogliosa, indipendente, ma dentro di se terribilmente insicura. Con il suo ex è stata praticamente una traditrice seriale, uomini, donne, uomini e donne, almeno due sere a settimana, il sabato a ballare e li altri uomini. Ovviamente a completa insaputa dell'ex, che credeva a qualsiasi scusa potesse inventarsi per uscire.

Ora non so perchè, ma con me si è aperta subito sulla questione e mi ha raccontato di come abbia sempre separato le due cose, relazione e sesso. Quest'ultimo lo vedeva (parole sue) un gesto puramente materiale come il bersi un caffe, e ciò non le impediva di tornare a casa e voler bene al suo partner. Tuttavia nel primo mese con me cambia totalmente, passando da quella che era alla classica ragazza tutta casa e lavoro. Certo, non potrò mai avere la certezza matematica che sia stata sincera, ma a fiuto metterei la mano sul fuoco che non mi abbia tradito almeno regolarmente come faceva con gli altri. Anche perchè conosco i suoi orari di lavoro, quando non lavora è quasi sempre con me, quando non è con me mi telefona e sento che è a casa coi suoi, quindi o ha una doppia vita la notte o è sincera. Poi le scappatelle possono capitare in tutte le coppie, questo non lo so, ma il punto è che da quando è con me ha cambiato completamente modo di essere. Da donna ''femminista, solo di se stessa'' a donna casa e chiesa.

Mi sono chiesto a cosa fosse dovuto questo cambiamento. Mi è sembrato osservandola che questo cambiamento se lo sia imposta, quasi come se vedesse sbagliato il suo modo di vivere la relazione, come se si vedesse sbagliata lei stessa. Come se volesse in qualche modo redimersi e ''non essere più puttana'' come dice lei, davanti alla famiglia ma soprattutto davanti a se stessa. Credo anche che si sia davvero presa di me, molto più di quanto lo fosse dell'altro, anche questo me l'ha dimostrato sempre e per sua libera scelta. Il rapporto tra noi va davvero alla grande, siamo fidanzati, migliori amici, amanti, tutto... e il sesso va alla grande ovviamente. Anche questo penso che abbia contribuito alla sua autoimposizione di cambiamento.

Veniamo al problema, col cambiamento è venuta fuori una grande ansia, tanto nervosismo, che diceva di non avere mai avuto prima. Lei non sa bene a cosa sia dovuto questo nervosismo, tuttavia, ogni volta che c'è qualche litigio, più o meno piccolo che sia, viene sempre fuori il discorso seguente, qualsiasi sia il motivo del litigio.

Inizia a dire che vuole allontanarsi da me perchè sente il peso della relazione. Che sa di volere me ma non sa come. Insomma che vuole me ma le pesa l'idea di essere in una relazione e di dover ''rendere conto'' a qualcuno. In questi giorni di ''pausa'' dalla relazione lei continua a cercarmi come prima. In queste parentesi abbiamo modo di parlare di questo argomento. Lei ovviamente nega (a se stessa?) di rimpiangere la vita di prima, dice di non sentirne più il bisogno, di non volere più farlo. Tuttavia dopo un po che ne parliamo, e mettendogliela giu addolcita, passa da ''non sento il bisogno'' al ''si ma adesso non posso più farlo.. non potrei pretendere che tu mi stia vicino''. Poi la chiacchierata continua, e lei inizia a parlare di un legamo (quello tra noi) che non dipende dal lato fisico, che lei ha sempre separato le due cose, ma che noi nonostante tutto siamo anime gemelle (sempre citando lei..). Mi vuole ma non sa in che modo. Dice che mi ama perchè sono il primo a cui è riuscita a mostrarsi senza paura di essere rifiutata. Resta il fatto che non si è mai realmente allontanata ed è sempre lei a cercarmi in questi giorni.

Poi ad un certo punto regredisce. Di punto in bianco. Riavvolge la cassetta e ricomincia a negare a dire che è cambiata, che non è più come prima eccetera eccetera. Dal giorno dopo tutto torna come prima e lei ricomincia a parlare di matrimonio, bambini, eccetera e la relazione si ristabilizza. Dopo un mese e mezzo al massimo il ciclo si ripete, cosi va avanti da un anno e mezzo.

Lei secondo me si è imposta questa nuova vita e si è imposta di rinnegare ciò che era prima. Questo ovviamente le crea delle tensioni che prima o poi vengono fuori. Penso che non sia nata per una relazione chiusa. Anche io prima di lei ho avuto solo scopamicizie, amanti che avevano già il convivente e cose simili. Se devo essere sincero nemmeno a me dispiacerebbe un po' di ''varietà''. Quindi di certo l'imposizione non è venuta da me. Si è imposta il cambiamento, ogni tanto il suo vecchio modo di essere viene fuori, lo scontro tra la vecchia e la nuova lei le crea tensioni che lei imputa alla mia presenza. Mi faccio vedere aperto ad una maggiore libertà e lei si riavvicina e comincia a ''sbottonarsi'', poi riavvolge il nastro. Pensate che abbia intuito bene?

Ah per concludere vi racconto che ha fatto qualche seduta da una psicologa (poi ha smesso per il costo) che ha confermato più o meno quello che io dico qui.

 

 

perché se tu sei rimasto lo stesso che apriva quel topic, beh...

 

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