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Menefrego

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leavingmyheart
4 minuti fa, ^'V'^ ha scritto:

 

Certo, ho scritto che qui da noi è una favola bella e buona, e che però pure negli USA tirano fuori uno studio dopo l'altro che dimostra che lo sia anche lì. 

Solo che tu parli di american dream come del geppetto che facendo sacrifici una vita arriva ad un benessere superiore a quello del padre. 

Ed è un significato che esiste. 

Io parlo rimanendo dentro all'argomento di cui stavo parlando, ossia della favola che la gente va in serie A partendo da tante buone speranze, e facendolo in modo individualista all'americana. 

Quando Tony Montana sbarca in america e dice "questa è l'america, dove chi ha tanti soldi fa le fighe migliori", lui non sta parlando di lavorare tutta la vita per affrancarsi dal livello del padre, ma sta parlando di sbancare per poter scopare bene. Diverso da poter scopare. 

E decide di perseguire questo suo progetto nell'unico modo che funzioni al di fuori di superenalotti vari, mediante lo spaccio di grosse quantità di droga, l'estersione, l'omicidio e fa poi la fine di quelli che fanno in questo modo. 

Molte persone, invece, pensano che ci siano modi legali e che finiscono bene per conseguire il suo stesso risultato, che da quella frase notiamo benissimo non fosse "diventare ricco e potente" o "essere un criminale", ma "fare le fighe migliori". 

Quei modi, dati alla mano, non ci sono qui e non ci sono là, non in senso causale, può succedere per caso di inventare il social network del decennio, ok. 

Però altri cento hanno fatto dei social network forse anche migliori, e però non hanno soldi. 

Allora la risposta non è lo scoramento, e nemmeno la criminalità di Tony Montana che finisce come finiscono i criminali. 

La risposta è su un altro binario. 

Questo che sto dicendo non ha alcuna attinenza e non rientra nel quadro semantico di "american dream sì, no", perché stiamo parlando di due diverse accezioni del termine. 

Tu di quella storica, del figlio di immigrato che diventa medico, io di quella del linguaggio corrente. 

Quella storica, in ogni caso, è fortemente smontata da vari studi. 

Nel senso di molto ridimensionata. 

Ed è contemporaneamente vero che alcuni nomi googlabili invece hanno costituito plus varianti in quella curva. 

Spesso per una commistione di cause che non si possono insegnare ma ti ci devi trovare in mezzo, e nel momento giusto. 

E questo vale anche al contrario, come il brasiliano che inventò i manichini per negozi semoventi, fece i soldi, espanse la produzione, arrivò la crisi e nonostante il prodotto fosse ottimo e la gente lo volesse, non potevano pagarlo per cui fracassò e andò a fare il lavapiatti negli USA. 

 

 

Mah guarda, non so cosa dirti a questo punto... voglio dire, tu assumi l'american dream come il sogno venduto al pubblico di poter andare in serie A e mi tiri fuori Scarface... 😐😐😐😐

se quello è l'argomento così sia, ma lo trovo pretestuoso perché, ripeto, si può essere persone benestanti senza stare in serie A, e ti assicuro che chi incassa rendite medie per 5000$ al mese (ad esempio da un patrimonio allocato opportunamente in obbligazioni + certificati) vive molto meglio di chi ha uno stipendio di 10'000$ per cui deve farsi il culo 12h al giorno. Può comprarsi tutte le puttane che vuole e permettersi una vita agiata. Pur senza andare a cena da Ennio Doris o le partitelle a golf con Zucchinaberg o il sultano del Brunei...

Nessuno straccione persegue davvero una cosa simile, quello a cui pensa è solo di smettere di fare la fame, e solo quando ha la panza piena cerca di comprarsi la macchina figa. E quando ce l'ha può pensare a prendersene un'altra con cui non sfigurare coi nuovi colleghi, non prima. I muri si fanno un mattone per volta eh.

L'american dream da te descritto è la definizione che TU hai scelto di dargli. Un americano medio non pensa assolutamente a una roba del genere. La cultura diffusa è il migliorare la propria condizione di vita, che può voler anche dire fare carriera come ingegnere e consentire alla propria famiglia una vita più agiata. È quello l'american dream, non raggiungere la top 100 del mondo. E neppure la top 1000 o 10'000...

Tu poi puoi dire "sì ok ma chi è più ricco ha una vita sessuale potenzialmente maggiore". Ok, e allora ? cosa c'azzecca con te ? niente, a te non toglie nulla. 

Certo che se uno fa il Tony Montana che pensava di cuccare offrendo un gelato, beh allora... Menny invece cuccava anche da straccione, ma è un esempio poco esemplare perché è un uomo molto bello e quindi poco didattico.

Mel Gibson è molto più interessante (Arma Letale 2), e faceva il poliziotto che viveva in roulotte, non il finanziere...

 

Comunque, sì, c'è la sfiga, il culo, e quindi ? che vogliamo fare, darci all'eterno lamento ?? 

Qual è l'obiettivo di tutta questa discorsiva ?

 

 

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23 minuti fa, leavingmyheart ha scritto:

 

 

Mah guarda, non so cosa dirti a questo punto... voglio dire, tu assumi l'american dream come il sogno venduto al pubblico di poter andare in serie A e mi tiri fuori Scarface... 😐😐😐😐

se quello è l'argomento così sia, ma lo trovo pretestuoso perché, ripeto, si può essere persone benestanti senza stare in serie A, e ti assicuro che chi incassa rendite medie per 5000$ al mese (ad esempio da un patrimonio allocato opportunamente in obbligazioni + certificati) vive molto meglio di chi ha uno stipendio di 10'000$ per cui deve farsi il culo 12h al giorno. Può comprarsi tutte le puttane che vuole e permettersi una vita agiata. Pur senza andare a cena da Ennio Doris o le partitelle a golf con Zucchinaberg o il sultano del Brunei...

Nessuno straccione persegue davvero una cosa simile, quello a cui pensa è solo di smettere di fare la fame, e solo quando ha la panza piena cerca di comprarsi la macchina figa. E quando ce l'ha può pensare a prendersene un'altra con cui non sfigurare coi nuovi colleghi, non prima. I muri si fanno un mattone per volta eh.

L'american dream da te descritto è la definizione che TU hai scelto di dargli. Un americano medio non pensa assolutamente a una roba del genere. La cultura diffusa è il migliorare la propria condizione di vita, che può voler anche dire fare carriera come ingegnere e consentire alla propria famiglia una vita più agiata. È quello l'american dream, non raggiungere la top 100 del mondo. E neppure la top 1000 o 10'000...

Tu poi puoi dire "sì ok ma chi è più ricco ha una vita sessuale potenzialmente maggiore". Ok, e allora ? cosa c'azzecca con te ? niente, a te non toglie nulla. 

Certo che se uno fa il Tony Montana che pensava di cuccare offrendo un gelato, beh allora... Menny invece cuccava anche da straccione, ma è un esempio poco esemplare perché è un uomo molto bello e quindi poco didattico.

Mel Gibson è molto più interessante (Arma Letale 2), e faceva il poliziotto che viveva in roulotte, non il finanziere...

 

Comunque, sì, c'è la sfiga, il culo, e quindi ? che vogliamo fare, darci all'eterno lamento ?? 

Qual è l'obiettivo di tutta questa discorsiva ?

 

 

Non lo so perché l'hai iniziata tu, io sono del partito che sopra i 3500 al mese in EU e i 75k netti all'anno USA non vi sia correlazione tra soldi e felicità, mentre al di sotto sì. 

Cmq non mi posso pagare lo stipendio da febbraio, e sono felice e mi sento pieno e presente. 

Forse se togli quel [omissis] dall'avatar potremmo smussare le illusorie divergenze che tanti lutti stanno adducendo agli achei. 

Magari infatti ti sto a rispondere per la stessa ragione per cui non riesco a sborrare con un porno interracial dove un [omissis] pianta la minchia in una bionda, ma sborro copiosamente e di gusto nel fare delle [omissis]. 

Potrebbe essere una cosa inconscia, perché a livello dichiarativo e anche nei comportamenti faccio facilmente amicizia con dei [omissis], forse anche più che coi caucasici. 

E non per finta o per politically correctness, infatti sono etero. Per cui mi è impossibile anche solo sentir parlare la Clinton. 

Uno deve essere una persona perché mi possa parlare. 

Ma quando si parla di competizione sessuale, ad un livello profondo e non dichiarativo, mi rendo conto che c'è qualcosa che mi fa stare a risponderti in modo non costruttivo ed è la stessa cosa per cui una mi scende sessualmente se l'ha toccata un [omissis]. 

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7 ore fa, Rivaroxaban ha scritto:

Parli di gaussiane ma chi dice che la distribuzione dei dati sia normale,

Non indicano la stessa cosa?

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Rivaroxaban
6 ore fa, RDLF ha scritto:

Non indicano la stessa cosa?

Appunto per parlare di gaussiane devi avere una distribuzione di dati normale il che vuol dire avere un campione di riferimento rappresentativo della popolazione che si vuole analizzare, omogeneo e con un numero sufficientemente grande da poter approssimare la distribuzione dei dati ad una normale o gaussiana che dir si voglia. Ora non conoscendo a priori i dati che si vogliono analizzare nessuno ci vieta di dubitare che i dati non siano distribuiti in maniera normale

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20 ore fa, Orph ha scritto:

Non è tanto il plasmare è avere la cazzimma oppure no.

Non è così scontato che chi nasce ricco la possegga (ci sono ampie casistiche in merito).

Poi nascere ricchi non vuol automaticamente dire nascere in famiglie con una giusta affettività (quasi mai di solito visto che chi i soldi li fa di solito ha tempo per quello e non per altro).

Cioè è molto piccola la fetta di cui tu parli quelli nati ricchi e con tutte le skill al posto giusto (fitness) e inoltre con la "fame" di uno che si è fatto da solo per strada che si è preso i calci che sa cosa vuol dire essere nessuno ecc ecc.

Mi spiego?

sisi, avevo inteso perfettamente, ma dipende sempre da come vengono educati. Prendi ibraimovic, ha dichiarato che non fa mai vincere i suoi figli, dice che si devono guadagnare tutto.

Se tu nasci con 10 milioni di euro ma ti educano a guadagnarti tutto, a puntare ai 100 milioni ecc...., starai bene si, ma la fame ti verrà perchè è cosi che ti hanno plasmato, anche se bisogna stare attenti a non finire nella mentalità degli obiettivi da raggiungere altrimenti rimani frustrato a vita.

 

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19 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Allora perché rispondi invece di domandare? 🙂 

Quando un game è in stallo... ad esempio sei indeciso tra i pro ed i contro equipollenti di un week end in montagna ed uno al mare... ma stai aspettando nell'indecisione e sei bloccato nel dilemma... 

Bisogna ingrandire o rimpicciolire la prospettiva. 

CUT

sembra una tesi di laurea, che spettacolo.

 

 

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  • 8 mesi dopo...
TEMPORARILY
Il 15/11/2019 alle 02:37 , ^'V'^ ha scritto:

I geni interagiscono con l'ambiente e a differenza di una pianta di fagioli tu puoi scegliere il tuo ambiente sia fisico - alimentare che sociale. 

C'è margine e c'è epigenetica. 

Le risorse certo che vanno e vengono, non siamo nel medioevo con le classi stabilite alla nascita né in una dittatura comunista. 

Tuttavia... 

Ho motivo di ritenere che a qualcuno faccia comodo far credere AGLI INDIVIDUI divisi et imperati che essi possano sfondare la gelatina balistica. 

A volte può succedere per caso, ma non succede in modo causale e prevedibile... 

Spesso... le stesse persone che spingono perché i maschi siano soli e tutti contro tutti... e monogami e con la camicia di flanella a quadri... 

Spesso le stesse persone fanno tanta figa e non sono affatto tutti contro tutti, ma parte di un Clan, visibile o invisibile che sia. 

Quando sono venuto in questo forum era la fiera del "se vuoi puoi lo ha detto Henry Ford", molte persone sembravano invasate. 

La seduzione anni 90-2000 si è spesso intrecciata con PNL, motivatori americani e desinenze americane dello sviluppo personale, comprendenti le le aree finanziarie, i quadranti di cash flow ecc. 

Individui singoli ce la possono fare giusto se inciampano nel superenalotto o nel social network del secolo. 

Certo, possono fare meglio del loro padre, alcuni ci riescono nonostante i tempi. 

Ma qui le persone credevano tipo di sbancare. 

Non mi va di prenderlo in giro, è un bravo ragazzo, ma nel 2013 mi contatta uno che aveva appena lavorato tutta l'estate... e mi dice che ha messo via dei soldi e che vorrebbe gli dessi qualche dritta per smettere di lavorare come nella ruota del topo e far lavorare i soldi per lui, che aveva già lavorato abbastanza per i suoi gusti. 

Credetti avesse un milione e seicento mila, gli chiesi di che cifre stessimo parlando e mi rispose... 2000 euro. Diconsì duemila euro. 

 

 

----------------

Ok, dopo questa giusta pausa... 

Se nasci fagiolo non muori pesco, a livello genetico, ma c'è una differenza enorme tra un fagiolo rattrappito ed uno rigoglioso e pieno di vita... 

Enorme. 

Il problema è che le pseudoscienze che ronzano attorno al settore grottesco dello sviluppo personale hanno per 40 anni messo in testa alle persone "diventa un pesco". 

E così se ti dico che pesco non ci diventi è normale se mi rispondi  "Ah, quindi secondo te siamo determinati al 100% dai geni..."

E' normale ma fuorviante. 

Lo stesso discorso vale per le risorse. 

Se anche uno su cento di quelli che hanno dedicato la vita, ogni euro ed ogni minuto a risalire la china economica ce la fa... 

Se anche... ma di regola uno su cento è un dato troppo generoso, diciamo uno su mille... 

Ecco, chi vuole vivere gli ultimi 30 anni di rinunce sue per avere un macchinone a 60 anni? 

E soprattutto... chi vuole vivere gli ultimi 30 anni di rinunce degli altri 999 che hanno messo la vita sul piatto per i soldi ma poi il macchinone non arriva nemmeno a 60?

Alcune persone sì, altre no. 

E soprattutto... parte dalla premessa yankee, anti-naturale e confutata dalla maggior parte dei dati reali... 

Che noi come individui si possa arrivare da qualche parte. 

Come individui... 

Porca puttana avete visto il 2 Luglio, gente del clan che mandava soldi a gente, anzi a competitor che non conosce di regioni e città lontane...perché potessero pagarsi la borsa di studio o il mensile... avete visto? 

Cosa è la ricchezza, e cosa è il potere... se non il potere di dare via metà di quello che si possiede senza battere ciglio... si sente. La presenza. Densa. 

Si sente. Nel qui ed ora. 

Ho chiavato una come capo del ristorante? Sì. 

Ho chiavato una come milionario? Sì. 

Perché ho detto cazzate? Ho finto di essere ricco? 

No. Perché era la loro percezione, per come parlavo col cameriere, per come mi comportavo con gli altri, ecc. 

Poi scoprono che non ho un soldo, dopo esserci conosciuti davvero... e gli vado benissimo lo stesso. 

E allora... se parliamo di fottuta serie B... lasciando stare quelli che... il calcio. 

Davvero la ricchezza che dobbiamo cercare... per competere come inutili bestie individualiste, proiettili demenziali persi a spingere inutilmente tipo Sisifo nella gelatina balistica... è quella lì di rinunciare a 20-30 anni di vita perché dopo in un caso su mille forse avremo delle case da vecchi? 

Ma davvero Sapiens arriva solo fin qui? 

Questa specie tribale che funziona e prospera a Clan, davvero crede che o le risorse le hai dalla nascita e ciccia, o le puoi accumulare in tempi brevi da individuo come dice chi mi deve vendere un corso americano di leccabuste del futuro... 

Davvero c'è solo questo paradigma, questo binario... per cui o da solo e lagnandomi perché sono perduto... o da solo gasandomi perché se voglio posso? 

Daiii 

Davvero se uno spiega a degli invasati filo yankee che no, purtroppo senza soldi fai una vitaccia, in ogni caso anche se poi li fai... nel raro caso... 

L'unica cosa che viene da chiedere o obiettare è se sia vero o no che qualcuno li ha fatti? 

Come faccio a non fare una vitaccia se non sono nato in serie A? Dipende per forza dai soldi? 

@^'V'^ Leggendo questo ed altri tuoi interventi percepisco una saggezza ed una esperienza importanti però mi sfugge il senso ultimo delle tue parole. Quale sarebbe dunque la corretta strategia da adottare nel caso in cui si giochi in serie B?

Nella mia breve esistenza ho sempre immaginato di arrivare a conquistare una posizione economica di rilievo. D'altra parte ho imparato a diffidare dell'imperativo "se vuoi puoi" per i motivi che hai magistralmente esplicato. Tant'é che quando sono quasi inciampato nella mia attuale professione che offre un buon rapporto costi/benefici ho quasi messo da parte quel sogno per dedicarmi ad affari più terreni.. 

Se ho capito bene tu sconsigli ad un qualsiasi player di serie B di giocarsi il tutto x tutto nel tentativo di accedere alla classe A, se non altro per un motivo puramente probabilistico. Inoltre giustamente osservi che quandanche ciò avvenga il rapporto costi/benefici risulterebbe comunque sconveniente. 

Ma davvero sono tanto numerose le persone che anelano unicamente al mero risultato economico da dovere essere trattate in modo così approfondito nel tuo post? Qui stiamo parlando di tizi che antepongono il denaro a tutto e tutti, finanche a loro stessi. Sinceramente non penso si tratti di un campione statisticamente rilevante.. 

Più significativo è il campione rappresentato dagli appassionati che per una coincidenza di N fattori riescono effettivamente ad accedere in serie A. Ma nessuno di loro inizialmente pensava di finirci davvero. La loro lezione pone la passione al centro di tutto. Il successo è solo la naturale conseguenza. 

Personalmente credo che il 100% dei top players di serie A siano anzitutto persone appassionate del proprio lavoro. Togliete Apple a Steve Jobs e questi creerà N aziende tecnologiche di successo. Certamente la passione da sola non basta ma certamente è conditio sine qua non perché si arrivi al successo. 

Il problema è che 1) solo l'1% della gente ha passioni monetizzabili e 2) solo l'1% di chi mette al centro le proprie passioni riuscirà nel suo intento.

Di fronte a questo scenario la stragrande maggioranza della gente preferisce trovare un compromesso. Il lavoro ideale è quello che presenta i più alti punteggi in tre campi

1) mansioni richieste

2) work-life balance 

3) stipendio 

La strada per la serie B è spianata. 

A questo punto però non ho capito come si inscerisce il discorso dei Clan di cui parli. 

Non vedo come dinamiche ancestrali come appunto quella dei Clan possano trovare un senso oggi XXI secolo. Oggi gli unici Clan che vedo si chiamano aziende e sono organizzate nel modo che conosciamo. Se uno vuole portare a casa il pane e non è in grado di procurarselo da solo si rivolge a una azienda e questa dividerà una parte dei suoi guadagni in cambio del suo lavoro. 

Fuori da una azienda uno può stringere legami con Tizio e Caio ma per quanto mi riguarda fintantoché non ci sono i soldi di mezzo si tratterà sempre di legami molto aleatori. Il soldo è ciò che muove il mondo. Qualsiasi rapporto in cui v'é di mezzo il soldo è definito un rapporto di lavoro. E qualsiasi rapporto di lavoro è subordinato alla presenza di una azienda..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Modificato da TEMPORARILY
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6 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

ma è proprio quella media, quella media che è lei, che è troppo brutalmente sopra la media umana di tantissime altre donne ma pure maschi che ho conosciuto, e di non preoccuparsi se inciampa, e di non temere se fa qualcosa benissimo e poi regredisce alla media, perché quello che amo di lei è la sua media. 

Grazie🖤

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TEMPORARILY
16 ore fa, ^'V'^ ha scritto:

Porco dio, siccome sono solo 6 anni che lo dico a disco rotto, e siccome internet è pieno di esseri inferiori e subumani che quel che riescono a capire è che voglia rubare 47 euro al mese a dei deficienti o che faccia la nuova scientology, te lo faccio dire da un Ted Talk che ho sentito oggi mentre facevo le slide di Fiamma. 

Si tratta solo del primo concetto di cui parla, non di tutto il talk. 

(Sì, lo so che hai 11 messaggi e forse non sono 6-8 anni che mi leggi dire sempre la stessa cosa, il tono esausto non era indirizzato a te ma al lettore medio). 

Un mio cliente a Londra, dove vive, mi pare al Tuiga ma forse sbaglio, applicando con talento e dedizione quello di cui ci occupiamo, è arrivato a fare un tavolo 3 maschi e 15 fighe. 

Fighe, in quel posto se hai le scarpe basse o i pantaloncini non ti fanno entrare, e se sei una figa mediocre non ti fanno entrare dando la colpa all'abbigliamento. 

Non parlo di uno possidente, parlo di uno che studia e per avere due spiccioli in tasca fa il promoter. 

E' entrato uno che ha speso 50'000 pound in bottiglie, e tutte le 15 fighe gli sono andate dietro. 

E ogni volta che è andato in posti pieni di figa ed il rapporto figa/braga al suo tavolo era quello giusto... è andata nello stesso modo. 

Figa vera intendo. 

Il game allora era quello di prendere quelle che si sono ubriacate appresso ai ricchi e sembrar loro ricco pure tu quanto basta per portarle al cesso e sborrare. 

E' un altro torneo, la serie A. 

Noi non ci arriveremo mai. 

E' un altro torneo quello dei nati ricchi. 

E diventare ricco a 70 anni dopo una vita di rischi, rinuncie e fallimenti non conta ai nostri scopi. 

Il nostro torneo è un altro. 

Facci pace. 

Immagina di essere appassionato di pallacanestro ma essere nato 1,60. 

Fai pace. 

E' un altro torneo. 

Io e te 50'000 sterle in bottiglie non li spendiamo. 

Esistono ed esisteranno mesi in cui guadagniamo più di un operaio, ma altri mesi in cui perdiamo soldi, e 50k in una sera senza battere ciglio è un altro mondo, un altro torneo. 

Questo non significa che quel mio cliente non si sia mai fatto e mai si farà una di quelle fighe, o che non le faccia io, o che non capiti a te. 

Ma c'è un principio in psicologia sociale di cui parlavo ieri sera a Katana. 

Un principio che fa partorire pensieri illusori. 

Immagina un giocatore di calcio la cui media per anni è di 15 goal a stagione (non so se siano molti o pochi, tiro a caso perché non seguo il calcio). 

Una stagione ne picchia 24 e i suoi fan gli fanno mille feste. 

Però la stagione seguente ne fa 14-16. 

I suoi fan hanno la percezione che sia peggiorato, che qualcosa non vada, iniziano le critiche e le disamine sul suo peggioramento nelle riviste di settore. 

E' un'illusione. 

La sua media è 15 e tutti quanti tendiamo a regredire verso la media anche dopo fortuiti risultati eccezionali. 

La nostra, media. 

Ne parlano Tversky e Kahneman (1947). 

Il giocatore che vince il pallone d'oro ha un anno mediocre e tutti a parlarne male, l'attore che ha vinto l'Oscar ha un anno di scarso successo, e tutti a non capire che noi tutti torniamo alla nostra media. 

Sia quando abbiamo dei giri particolarmente sfigati, che quando abbiamo dei momenti particolarmente favoriti. 

Tutti a sputare sentenze: il giocatore che ha vinto il pallone d'oro poi è peggiorato forse si sarà sentito troppo sicuro di sé e non si sarà allenato, forse ha festeggiato troppo logorandosi... tutte cazzate. 

Se prima faceva in media 15 goal, il fatto che in una stagione abbia avuto un risultato plus variante rispetto alla SUA gaussiana ci dice solo che la gaussiana ha un senso, e così ci sono stagioni o momenti che si discostano dalla nostra media in peggio o in meglio. Ma noi tutti tendiamo a regredire verso la media, sia in positivo quando abbiamo fatto peggio, sia in negativo quando ci è andata bene. 

Ti sei fatto una modella e poi una superfiga? Perfetto. 

Ma non ti tagliare le vene se poi ti fai delle tipe del livello solito tuo. 

Ti sei fatto una cessa di tinder con le foto ritoccate e prese dall'alto sembrava carina ma poi dal vivo era un barile ma ormai eri lì e dovevi sborrare da diverse ore? 

Perfetto, è un risultato minus variante, ma tenderai in seguito a farti il livello di fighe che fai di solito. 

Ogni performance eccezionale tende a regredire verso la (nostra) normalità. 

Esiste uno shortcut per uscire dalla propria media? 

Sì. 

E' credere di diventare un giorno ricchi, di fare 25 goal a stagione, di fare modelle a catena di montaggio? No. 

Le persone credono di sentirsi migliori e si sentono premiate quando fanno sentire gli altri peggio, li puniscono, e si sentono derubate di valore quando fanno complimenti e si congratulano. 

Ma è dimostrato (con un esperimento Shaffner nel 1985 dimostrò le ipotesi di Tversky e Kahneman) che il rinforzo positivo è in genere più efficace nel promuovere comportamenti plus varianti rispetto alla propria media rispetto alla punizione per i comportamenti e i risultati minus varianti. 

Cosa significa? 

Che non puoi fare molto, sicuramente non in fretta, per alzare la tua media. Puoi avere risultati eccezionali. Ma poi torni alla media. 

Normalmente i formatori all'americana chiamano sul palco a testimoniare i clienti dell'edizione precedente del corso che hanno avuto risultati eccezionali, ma questo è fisiologico, su mille persone che hanno seguito un corso, 800 hanno avuto risultati allineati alla propria media, 100 hanno avuto risultati peggiori per motivi fortuiti, 100 ne hanno avuti di migliori per motivi fortuiti. 

Solo che cento persone sul palco che testimoniano risultati eccezionali ( e veri come i 25 goal in una stagione fortunata) sono una delle uniche cose che fa vendere corsi e che motiva gli iscritti. 

Invece ti dico... 

Guarda le persone attorno a te, quelle che vuoi nella tua vita. 

Se la smetti di pensare che a far loro una carezza stai perdendo qualcosa... se la smetti di pensare che sminuendone i risultati o punendole quando sbagliano diventi più figo... 

Se inizi a capire che (è dimostrato) quando ti congratuli con loro per ogni risultato plus variante, li stai aiutando a spostare un pochino in meglio la propria media... 

Ottieni due cose. 

Una è che forse alcuni di loro faranno lo stesso con te. E questo ti aiuta ad alzare di due punti la tua media molto più che una stagione fortunata. 

Una è che se attorno a te hai persone con una media più alta... soffrirai di un altro fenomeno importantissimo e sottovalutato, ma documentato. 

La regressione, o meglio dire il livellamento... alla media dei propri vicini più prossimi, dei propri peer.

Se per te è difficilissimo passare da 15 goal di media a 17, di media, non di stagione fortunata. 

Se riesci a portare le persone che meritano e che hai attorno ad alzare la loro media, mediante l'incoraggiamento, il rinforzo positivo... l'innalzamento della loro media porterà la tua ad alzarsi. 

Senza contare che se anche loro fanno Clan, se anche loro ricambiano, la tua media si alzerà più facilmente. 

Il resto... quello dei nati ricchi... o di quelli che ci diventano a 23 anni perché gli esplode in mano un business per culo... è un altro torneo, non è il nostro. 

E questa non è una buona ragione per non combattere. 

Per non "tirare nel cesso quelle che si sono ubriacate con lo champagne dei ricchi."

Ma il loro è un altro torneo. Se tu e tuo figlio buttate via la vita, forse e solo forse tuo nipote potrà assaggiare quel torneo. Ma anche noi abbiamo un terreno di scontro. Anche noi abbiamo un margine. Nemmeno piccolo. 

Ieri sera ne parlavo a Katana, della media, perché come tutte le persone ha avuto performance eccezionali e inciampi. 

Ma le ho fatto il grafico della gaussiana dei suoi comportamenti e delle cose che dimostra di saper improvvisare e fare senza googlare, e le ho spiegato che quello che venero di lei non è qualche plus varianza casuale, che c'è stata come qualche inciampo, ma è proprio quella media, quella media che è lei, che è troppo brutalmente sopra la media umana di tantissime altre donne ma pure maschi che ho conosciuto, e di non preoccuparsi se inciampa, e di non temere se fa qualcosa benissimo e poi regredisce alla media, perché quello che amo di lei è la sua media. 

Ha pianto per l'emozione. 

E dire che non ho disegnato quel grafico nemmeno tanto bene. 

Sotto la mia media. Capita. 

Quindi riasumendo.. se ho capito bene. Il tuo suggerimento è sostanzialmente quello di spostare il focus dal nostro io e indirizzarlo verso chi ci sta intorno. L'obiettivo è quello di cercare di alzare progressivamente la media di queste persone così di riflesso questa alzerà la mia.. 

Ma questa non è una strategia enormemente più dispendiosa rispetto a cercare di entrare in contatto con persone caratterizzate da una media via via più alta? Non conviene lavorare su sé stessi piuttosto che cercare di cambiare il mondo? 

Poi sinceramente non ho capito come si collegherebbe questo approccio col tirarsi le fighe ubriache nel cesso. Da una parte suggerisci di riconoscere e premiare i comportamenti virtuosi delle persone che ci stanno intorno.. poi però mi porti come esempio il subdolo e maldestro tentativo di sfruttare una circostanza a proprio vantaggio.. approfittando di un momento di debolezza del nostro obiettivo che manco i peggiori accattoni di strada.. 

Probabilmente c'é un significato più profondo nelle tue parole perché dette così io personalmente non vi ravviso molto senso.. 

E' come se prendessi frame di argomenti anche molto distanti tra loro e cercassi di integrarli per dimostrare qualcosa. Però poi in soldoni.. in parole spiccie senza tirare in mezzo i massimi sistemi.. il succo qual'é!!?? 

In ogni caso il tuo essere così critico nei confronti della media degli uomini mi fa pensare che tu abbia effettivamente una conoscenza approfondita di questi temi e soprattutto che tu sia una persona di successo.. 

Quindi probabilmente sono io in difetto se non comprendo il senso ultimo delle tue parole.. 

 

 

 

 

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