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Menefrego

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Boulevard
1 hour ago, senza nome said:

Mi sembra che Amazon all'inizio avesse circa 200k che da qualche parte erano usciti.(sulla cifra potrei sbagliare)

 

Amazon ha fatto anni e anni in rosso (come sta facendo ora tesla) perché gli investitori appunto investivano e permettevano comunque di andare avanti, nonostante agli inizi non avesse utili.

Spoiler

Durante gli anni Novanta era solo una delle numerose start-up tecnologiche in perdita, come molte aziende all’inizio della storia. Quando si quotò, nel 1997, era una società non particolarmente promettente rispetto alle altre “dot com”, le prime imprese digitali che comparvero e crebbero moltissimo di valore in quel periodo. Nel 2000 e poi nel 2001, con l’esplosione della prima bolla delle società digitali, il valore delle loro azioni crollò insieme a quello di Amazon. Ma il suo fondatore, Jeff Bezos, si era preparato meglio di molti rivali. La società aveva messo da parte capitali sufficienti a superare un lungo periodo di difficoltà. Bezos li aveva raccolti presentando progetti che sembravano sempre più promettenti mano a mano che la sua società si allargava dal settore dei libri a quello della musica e dei giocattoli.

Grazie al denaro raccolto e alla fiducia dei primi investitori, Amazon poté concentrarsi su una serie di importanti investimenti a lungo termine – su cui non si preoccupò di diffondere molti dettagli. L’investimento ha poi prodotto quella che è oggi la divisione di Amazon che genera la maggior quantità di profitti, Amazon Web Services, che si occupa di cloud computing: in breve, gestisce e affitta grossi e potenti server.

https://www.ilpost.it/2018/02/10/amazon-wall-street/

 

Modificato da Boulevard
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leavingmyheart
24 minuti fa, Boulevard ha scritto:

ma quanto c'è dietro Amazon, il non pagare tasse

 

Credo che comunque lo faccia legalmente. Ma è giusto che sia così, le leggi sono quelle che sono.

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leavingmyheart

Io questa antipatia per i colossi non l'ho mai capita comunque...

Senza google e amazon sarei perduto, chi cazzo ci vuol tornare a com'era prima cazzu 😐😐😐

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Rivaroxaban
1 ora fa, leavingmyheart ha scritto:

 

 

Mah guarda, chi popola la classifica di Forbes non è che abbia una grande rilevanza, anzi. Anche se fossero in maggioranza di umili origini non significherebbe nulla lo stesso. 

 

Quando si parla di questi argomenti bisogna restare su dimensioni ragionevoli, diciamo da povero a benestante, da 0 a 1 milione è un argomento serio. Anche da 1 milione a 2 mln. Da 0 a 50 miliardi no, e neppure da 1 mln a 1 miliardo sono argomenti seri...

Miliardario lo diventi soprattutto con una gran botta di culo di stare al posto giusto al momento giusto, non sono processi riproducibili. C'è il momento della Microsoft, di Google, di Facebook, ma il momento è UNO. 

Chi usa esempi del genere (come Warren Buffet negli investimenti 😂) solitamente ha una conoscenza molto più televisiva che reale. 

 

 

Punto 1: spiega logicamente e quindi con dati alla mano il perche non dovrebbe significare nulla il fatto che un personaggio stilato nella classifica Forbes anche se fosse di umili origini non avrebbe rilevanza per la discussione in merito

Punto 2: Quale regola statistica vieta che per parlare di quesi argomenti bisogna rimanere su dimensioni ragionevoli? Chi stabilisce la serietà di un argomento?

Punto 3: fare critiche all'intelligenza di una persona non conoscendola é abbastanza sciocco e quantomeno lezioso....probabile captatio benevolentiae?

 

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20 ore fa, leavingmyheart ha scritto:

 

Scusa ma mica definisci la ricchezza in base alla figa 😒

E comunque una figa vive dentro un network limitato, i conti li fa con ciò che è disponibile, a lei.

 

Vive in vari network. 

A parità di genetica, il gemello omozigote che fa tre lavori per pagarsi i muri, la macchina, la vita...

E il gemello che ha tempo e denaro... 

Avranno due vite molto diverse. Sentimentalmente e sessualmente. 

Perché esserci, in quei network, ed avere la logistica, ed il tempo... il maledetto tempo... e non parlatemi di quello che poi a 60 anni dopo 40 di clausura e deep work si compra la porsche... esserci in quei network, invece che a casa presto perché la mattina sveglia alle 6, e fuori una sera a settimana con gli euro contati... costa quanto l'american dream. 

Esserci proprio come tempo libero e soldi. 

Spoiler

 

Hai presente scemo e più scemo? Quando non salgono in quel network di pallavoliste sulla corriera perché sono scemi? 

Nella vita reale questo ci accade ogni giorno, ma solo perché invece di essere sulla corriera siamo a fare il doppio lavoro, e perché pur avendo una settimana libera quando passa quella corriera, l'autista ti spiega che le tipe non sono pro, e non vanno a soldi, però il biglietto costa quello che stai buttando in affitto perché non sei padrone dei muri... e così non li hai. 

Una volta una ragazza immagine di una discoteca mi disse queste parole... abbiamo preso in 5 ragazze la casa ad Ibiza dal - al, ma è una casa da sei e non vogliamo un'altra ragazza che non è delle nostre, ti va di venire tu... così spendiamo meno e ci fa pure comodo se c'è un maschio....? 

Voglio far sentire a chi mi ha fatto un dispetto, cosa ho provato le settimane successive non avendo né il tempo per andarci né i soldi per pensarlo. Altro che elicottero Apache. 

Quante te ne devo raccontare di storie simili? Ne ho. Non mille, ma ne ho. 

Tempo e denaro sono correlati alla figa, e non solo perché uno debba pagare, ma anche solo esserci, in quel maledetto ristorante dove se ci vai una volta non becchi nulla, ma se ci vai due volte a settimana incontri proprio lei... costa tempo e denaro, e uno non può averne una sola delle due, come chi sacrifica tutto per forse avere soldi a 60 anni, forse. 

Il padre di una che conosco è un industriale partito dal niente. 

Ok, altri tempi. Anche se ai suoi stessi tempi moltissimi altri non hanno concluso nulla. 

Ok, sta molto bene di soldi. 

Ha avuto la prima figa che gli piacesse davvero a 60 anni circa, una di 39. Amante ufficiale. 

Zero tempo, mai un giorno libero... 

Una volta che ci sei, in quei network dove è lei... e che hai la logistica, che non è per poveri... perché ho perso un FFM servito e tirato in faccia con due sorelle da 9 della repubblica cieca... perché non mi avevano pagato la serata e non potevo prendere la stanza nel loro albergo e il receptionist non mi faceva salire senza stanza dicendomi chiaramente che mi stava odiando e che avrebbe usato ogni cavillo del regolamento per farmi lo sgambetto... e se non mi pagavano una serata non avevo niente... 

Una volta che ci sei ossia hai tempo, denaro e logistica... Perché sono qui a correre dietro all'affitto da pagare per cui non sono a ballare... e ho appena preso un flake di un date che mi sognavo da agosto perché non ho 4 ruote per andarla a prendere e il taxi non lo vuole prendere che ad uscire di casa dopo le 18 ha paura che le possano fare qualcosa.... 

Una volta che ci sei ci sono due categorie di vincitori in quel network... quelli che vincono la competizione maschile e quelli che hanno da dare vantaggi. 

Entrambe le cose sono al 90% (spannometria) stabilite all'atto di nascita... e noi ci scanniamo per beccarci quelle che rimangono. 

Per emergere un po' nella serie B, e per avere dei vantaggi da far annusare che possano andar bene a quelle della serie B. 

Ora, 

20 ore fa, leavingmyheart ha scritto:

stai mettendo assieme dei punti un po' così, per fare esercizio mentale, ossia confronti due "gemelli" (e già lì devi trovare), uno col ristorante e uno cuoco.

e l'età ? e il carattere ?

Voglio dire, città X, 100 ristoranti, cioè 100 proprietari (semplificando), e non sono solo uomini. Cuochi, quanti ? boh, facciamo 400-500 ?  camerieri ? 800, 1000 persone ?

Già solo il network dei ristoranti prevede:

1) proprietari mediamente non giovanissimi con estetica e attitudini variabilissime

2) addetti ai lavori di età con estetica e attitudini variabilissime

 

Un 26enne che possiede un locale e un 26enne cuoco suo sosia competono tra loro quando ci provano con la stessa tipa, il che non succede pressoché mai, non solo perché è altamente improbabile che siano sosia e abbiano le stesse abilità con le donne, ma perché le fighe sono tante.

Tu li stai mettendo in competizione nella tua immaginazione, ma la realtà raramente coincide con quella cosa lì.

E anche se si verificasse una situazione simile, e lei si fidanzasse con lui per tradirlo poi con te, cosa dovresti invidiargli esattamente ? I soldi di sicuro, ma non certo perché si sia comprato "lei". Sì potrebbe comprare dei ménage a troie, ok, ma quello è un altro tema. 

 

Possiamo fare esempi infiniti e anche tirare in ballo Zukerberg, Soros e un tizio di Modena che non so come si chiami ma ha una villa molto grossa perché un giorno ha avuto un'idea da farci sentire idioti tutti per non averci pensato prima, i tubi modulari che usano i muratori al posto del secchio con carrucola come una volta. 

Brevetto mondiale... ha avuto i soldi per produrre e brevettare... e ha fatto i soldi. Ok. 

Ma a parte gli esempi dei pochissimi che hanno vinto alla lotteria o hanno investito per errore in bitcoin all'inizio convinti di stare facendo altro e distratti mentre erano sul sito (esempio reale di uno che conosce un ragazzo del clan, che si è sbagliato ed ha messo 4k in bitcoin sbagliando a cliccare sul sito, convinto di stare provando ad investire in forex mi pare, ed ora è milionario per sbaglio), o che si sono inciampati per sbaglio nel social network del decennio. A parte gli esempi per corsi di motivazione. 

Semplicemente mi riferisco e mi riferivo ai diversi studi USA che mettono in crisi il concetto stesso di sogno americano, mobilità sociale e compagnia. 

Ci sarà sempre l'eccezione, quello che inventa la killer app e la vende ai big a milioni. 

Ma se guardiamo ai dati dei vari studi condotti negli USA per stressare il concetto di mobilità sociale e sogno americano... notiamo facilmente che sono favole per le presentazioni dei multilevel... e per le campagne elettorali... 

Poi se per "sogno americano" tu preferisci intendere che nonno muratore, padre infermiere e figlio medico è sogno americano... va bene. Intendiamo due accezioni differenti. 

Cita

Un 26enne che possiede un locale e un 26enne cuoco suo sosia competono tra loro quando ci provano con la stessa tipa, il che non succede pressoché mai, non solo perché è altamente improbabile che siano sosia e abbiano le stesse abilità con le donne, ma perché le fighe sono tante.

Ho scritto che la loro vita sessuale e sentimentale è diversa, molto. 

Non ho scritto che loro due per strane ragioni vanno a pescare nello stesso network e la stessa figa va con uno o l'altro a seconda del lavoro. 

Anche se è possibilissimo, dato che se vivessero entrambi nella mia isola il cuoco si vedrebbe l'altro scopare proprio le tre che gli piacevano. 

A me capita. Lato cuoco. 

Le fighe saranno anche tante, ma per qualche magia, dovuta a vantaggi, risorse, tempo libero, modello della macchina, casa di proprietà, social proof perché la gente ti saluta e ti presenta come Leaving del ristorante di tendenza MyHeart... ecc... 

Per qualche magia a parità di genetica dopo tre anni ci sarà quello che fa il cuoco per pagarsi la casa che ha fatto X (quantità e qualità) e l'altro che ha fatto Y dove Y>X 

E poiché noi maschi siamo in competizione (come ogni specie a riproduzione sessuata) per numero e qualità di uteri, ossia per la fitness genetica passata alla prossima generazione e numero di tentativi... 

Chi sarà premiato dalle sensazioni migliori, chi avrà ricevuto più endorfine e benessere? (poi vige sempre "obbedisco ma non eseguo", si spara al nemico se no si viene fucilati, ma si sbaglia mira perché non si è scemi, ossia non è che avranno davvero ingravidato tutte queste, ma è per quelle sensazioni, che competiamo e combattiamo). 

Credo tu stia pensando alla competizione maschile come ad un incontro di scherma, come i cervi che si incornano per una tipa... mentre quello che stavo dicendo riguarda un tipo di competizione che è come la corsa, in cui si vince tagliando il traguardo, non in modo diretto. 

Quando vinci tra maschi significa che hai più status e money. E tempo. E logistica ecc. 

Quando hai queste cose, tu sei lì ad Ibiza con le cinque ragazze, io sono fuori da una porta a discutere con degli immigrati per 50 euro. 

Non è che ci siamo dovuti davvero scontrare in competizione diretta. 

Non ce n'è bisogno, tu hai vinto tutto. 

Quando quella ragazza mi proponeva la cosa di ibiza in un universo dove avessi avuto i soldi... e il tempo... sarebbe successo che un altro avrebbe detto ad una delle sue amiche che a ibiza conosce pinco e pallo, che con lui entrano nelle disco senza pagare e fare la fila... e che aveva già intenzione di prendere una macchina a noleggio ma se sono in sei può prenotare una di quelle da sette posti... 

E basta. 

La tipa si sarebbe inventata qualcosa per dirmi che alla fine non si fa più niente perché hanno messo nuvolo un giorno su quindici. 

E lui avrebbe vinto tra maschi, ma non è che avremmo fatto a schiaffi. 

E' così ogni giorno, la nostra vita, ma ripeto, non sono qui a dire che conosco un pakistano che poverino guadagna meno di un figlio di potenti. 

Sono a dire che fecero uno studio (ne hanno fatti diversi, anche per darsi contro tra repubblicani e democratici dando la colpa ogni volta agli altri) in cui si vedeva che i dadi, a dispetto del sogno americano tanto sventolato, erano tratti alla nascita. 

Erano migliaia "i pakistani", e migliaia gli altri. O chissà quanti. Ma di studi che smontano la mobilità sociale in america e l'american dream ce ne sono diversi e anche recenti. 

Non metto in dubbio che vi sia uno speciale pakistano nato in una pozzanghera da madre incerta, picchiato dai prof alle elementari perché unico senza merenda, obbligatoria, che poi a 26 anni ha i milioni. 

Esisterà. 

E buon per lui. 

Ma se parlo di lui quando parlo di possibilità economiche... allora sono uno yankee, o anche peggio uno di quegli italiani che copiano gli yankee e che fanno i corsi per disoccupati "diventa ricco con il computer" "diventa anche tu imprenditore con i campioncini di profumo tarocco", ecc. 

Non sono così. 

Da soli siamo stupidi proiettili in gelatina balistica. 

E non tutti sono nati da un Barret Cal. 50. 

In ogni modo, non voglio convincerti, se per te va bene pensare che le persone diventano ricche partendo da classi sociali non abbienti, a me va benissimo ed esempi ce ne sono anche. 

 

 

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1 ora fa, leavingmyheart ha scritto:

Poi, se si tratta di attrarre l'attenzione di qualche aspirante parassita che cerca la bella vita tranqui che non serve nessuna forbes. 

Non si tratta di quello. 

Si tratta delle due componenti, da un lato status social proof lifestyle dei vincenti... dall'altro lato vantaggi da tirare per terra "pezzi di carne". 

Non si tratta di "avere soldi così mi sposo con una che cerca un pollo". 

Si tratta del fatto che in entrambe quelle due componenti, noi (a parte alcuni) competiamo per la serie B, tutto qui. 

In serie A ci sono persone che hanno il pavimento dove abbiamo il soffitto. 

Ogni tanto ci va un calciatore, o uno che ha vinto al superenalotto, ok. 

Ma se parliamo di gente normale che va all'università a studiare per avere una professione decente o che fa impresa partendo con zero finanziamenti... 

Siamo in un altro torneo. 

Dentro al quale certo che ci sono i migliori, e dentro al quale certo che troviamo qualche vantaggio "pezzo di carne" da mettere sul piatto... ma è un altro torneo. 

Ed è la guerra dei pezzenti. 

Soprattutto se lo giochiamo in modo individualista come il sogno americano (chiama come vuoi il concetto) ci ha messo in testa. 

Individui privi di alcun potere e successo... che cercano di infliggere giochi a somma zero su competitor... 

La guerra dei pezzenti. 

Ed è assurdo soprattutto se pensi che anche negli USA dell'individualismo sfrenato e del se vuoi puoi, gli unici così scemi da abboccare sono i venditori rampanti e i pezzenti, perché se noti come operano quelli che stanno bene, pure la... si parla di clan invisibili, lobby, corporazioni e network di mutua prosperità... 

Però non stavo parlando del fatto che se uno ha tanti soldi dopo può avere l'aspirante parassita. 

Quantità e qualità di vantaggi "pezzi di carne" da tirare in terra, dipendono in gran parte da tempo e soldi. 

Allo stesso modo, avere successo in ciò che si fa, essere Leaving del ristorante MyHeart e non il cuoco che lavora tutto il giorno e due volte a settimana si concede un drink da qualche parte stanco morto, ma sia mai di sabato o venerdì che c'è da lavorare... 

E' qualcosa che dipende in gran parte da soldi e tempo. 

E sono due cose che se non le hai... fai fatica ad averle entrambe. 

Puoi scegliere se avere tanto tempo e zero possibilità... facendo un lavoretto ogni tanto... o se non avere un minuto per te stesso da qui a vent'anni...ma così forse guadagnare bene... 

Ma è molto molto raro e difficile che tu abbia soldi e tempo per vivere a pieno e così esserci, in quel maledetto network. 

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Praticamente la vita è 'na merda. 

È tutto deciso alla nascita, dal caso: i tuoi geni, le tue risorse...

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Roose Bolton
6 minuti fa, Maldoner ha scritto:

Praticamente la vita è 'na merda. 

È tutto deciso alla nascita, dal caso: i tuoi geni, le tue risorse...

c'è chi distilla il vino e chi distilla la blackpill 🙂

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Sia Bezos che Gates venivano da famiglie ricche.

Modificato da alfiere
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Rivaroxaban
1 minuto fa, Maldoner ha scritto:

Praticamente la vita è 'na merda. 

È tutto deciso alla nascita, dal caso: i tuoi geni, le tue risorse...

Guardando la prospettiva piu grande non é cosi.

Tu nasci con l'obbiettivo finale di morire. Da sempre é stato cosi dalla prima cellula fino all'organismo piu complesso

Allora la domanda é beh che viviamo a fare? Portiamo avanti un informazione e l'informazione siamo noi stessi

Viviamo con il costante pensiero che ci attanaglia la mente giorno dopo giorno dopo giorno su chi siamo, dove andiamo e cosa facciamo o vorremo compiere senza renderci conto che sono domande postulate e create ad hoc dal nostro stesso cervello per mantenere quella flebile, opaca e moribonda luce chiamata senso del se o identità.

Senza questo codice insito in noi stessi, a causa dell'estremo raziocinio che caratterizza la nostra specie qualsiasi individuo sarebbe portato a infrangere la regola primaria della natura degli essere inanimati: l'isitinto di preservazione e quindi la salvaguardia della stessa vita

Alche rendersi conto di avere dei limiti, e il limite stesso è l'identità del se. porta a chi mai volesse inoltrarsi a cercare di superare quel senso di ego che ci caratterizza e a comprendere che l'uomo che si libera da quella catena sarà davvero in grado di portare avanti il suo fine ultimo con coraggio stoico. Morire.

Ma non morire  lasciando dietro di se semplice polvere e miseria ma lasciando un informazione utile che serva al progresso della specie e non di se stesso alche quello stesso uomo poiche ha visto la cornice piu ampia si troverà per volontà naturale a voler migliorare se stesso non per egoismo ma per puro altruismo verso i figli degli uomini che verranno

Se tutto é stato predeterminato non é certo aleatorio anche perche nello stesso caos esiste una sovrastruttura che non possiamo comprendere

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