Questo è un messaggio popolare. Bluesy_Voice [Élite] 419 Inviato 10 Dicembre 2019 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 10 Dicembre 2019 Marco, innanzitutto ti ringrazio per il tuo post. Leggere un messaggio di sincera ed autentica gratitudine è qualcosa che riempie il cuore: avresti potuto scrivere soltanto "Grazie, AiViA" ed il destinatario avrebbe capito, ma tu hai voluto fare qualcosa di più condividendo le tue impressioni e questo è un dono per tutto il Forum. Non ho (ancora) avuto il piacere di conoscere personalmente AiViA, ma in quello che hai scritto ritrovo molte delle impressioni ricevute dai messaggi scambiati e dagli interventi all'interno del Clan. A tutto questo aggiungo la sensazione di avere a che fare una persona dotata di grande umiltà: un Uomo che, pur avendo abilità, cultura ed esperienze sicuramente superiori alla media, ha manenuto la capacità di ascoltare gli altri con genuino interesse. Tutto il Forum potrebbe dire GRAZIE per gli innumerevoli interventi densi di contenuti inseriti nell'area pubblica. Ma io, caro AiViA, sono egoista e desidero RINGRAZIARTI personalmente per quello che hai saputo darmi: in un modo di comunicazioni veloci ed "usa e getta" ancora conservo il tuo messaggio del 23 luglio 2015. L'ho appena riletto e ne percepisco ancora tutta la carica empatica che a suo tempo mi hai trasmesso. Potrei dirti GRAZIE anche per molto altro: qualcosa che non scriverò mai, ma che, se un giorno avremo occasione di incontrarci, ti racconterò faccia a faccia nella speranza di riuscire a comunicarti tutto quello che ha significato per me. GRAZIE. AiViA! E GRAZIE anche a te Marco per avermi indirettamente stimolato a scrivere questo mio intervento. DF-1, Fromzerotohero, acersa e 16 altri ha reagito a questo 13 6 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maldoner [Élite] 3637 Inviato 11 Dicembre 2019 Condividi Inviato 11 Dicembre 2019 11 ore fa, ^'V'^ ha scritto: Mostra contenuto nascosto 🖤 Mostra contenuto nascosto Giovedì... Jueves. Non capisco bene lo spagnolo ma sei riuscito ad organizzare un incontro con lei, partendo da zero, senza dire assolutamente nulla che abbia un contenuto? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160806 Inviato 11 Dicembre 2019 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 11 Dicembre 2019 11 ore fa, Maldoner ha scritto: Non capisco bene lo spagnolo ma sei riuscito ad organizzare un incontro con lei, partendo da zero, senza dire assolutamente nulla che abbia un contenuto? Le ho detto quando ci sono, ossia non di mattina ma di pomeriggio-notte, le ho chiesto se lei vivesse al sud come me che siamo terroni, o se al nord in città, perché questo cambia l'improvvisabilità del link up, se vive al nord serve programmazione, pianificazione del viaggio se viene in corriera, ecc. Se al sud appena mi libero qualche ora la avviso, e come sono i suoi turni di lavoro per trovarci tipo battaglia navale. Anche se non si capisce molto, ti giro l'audio che si vede nello screenshot. Poi quando mi ha detto che è libera lunedì, giovedì e sabato, le ho donato la piena libertà di scelta, il controllo, il potere. Cioè quello di scegliere se venire lei da me mercoledì notte o giovedì pomeriggio-sera-notte. In realtà è un dilemma test, perché volevo vedere se disposta a venire di notte, questo mi dà un tipo di ritmo, o se preferisse venire con calma il pomeriggio, e questo dà un altro ritmo al contesto. Ha scelto il pomeriggio, pur avendo il mercoledì notte libero perché giovedì non lavora. Questo mi dice più cose di come vuole sembrare, che mille chiacchiere a vuoto. Spoiler Questa cosa della battaglia navale con giorni e ore, è un continuo, infatti qui l'affitto costa come un lavoro full time, e di solito le tipe se non vivono in schiena a qualcuno fanno due lavori oppure lavorano molto più di 40 ore a settimana, ieri sera avevo casa sistemata e ho invitato una hostess di volo, che non ci riusciamo a incrociare, ma 'sta mattina aveva un corso in aeroporto ed ha foldato (questa presa anche lei in uscita a coppia col ragazzo baciandosi, magari @Marco_drake avrà voglia di scrivere come sia andata, era presente). Avevo anche invitato una barista che insegna inglese come primo lavoro, e però erano 22 ore che lavorava tra classi di inglese e bar, e mi ha risposto alle 3:59 che si era svegliata per il gatto che voleva uscire, ma cotta di sonno, e può solo la domenica che non ci sono io, sono al nord. Allora sono uscito, di martedì, la notte ideale per invitare contatti già presi...perché in giro non c'è nulla. Sono stato in tre locali vuoti, come unico avventore, poi in una discoteca con tutti maschi, una tipa che credo di conoscere perché mi ha salutato, con tre maschi ed una bella ragazza mora, molto bella, al tavolo con una sorta di fidanzato total random e un tipo grosso col braccio come la mia coscia. Ho preso una birra senza pagare, a volte mi riesce, non sempre, bisogna vedere come è recettivo (negativo) il percorso ipotalamo subcorticale del barista, non solo quanto sono positivo io sulla realtà. Poi ho guardato quella tipa... cercando di vedere il sistema oltre lo spazio presente e il tempo corrente. La foresta, non l'albero. Allora non c'era altra soluzione che cercare un entanglement ma fuori dalle fessure di quel sistema a tre, tipo grosso, fidanzato random e target. In teoria la serata era morta e finita, era da andare a casa (a sentir specchietto) ma se vedi oltre la punta del naso, si può essere entangled con le stesse sensazioni di qualcuno che non è presente, ma che sta sentendosi dire dal suo specchietto che è finita, e non ha un giusto padrone che lo faccia stare muto. Ho preso e sono andato in un club di lap dance, che costa dieci euro entrare e dieci la bevuta, ma non pago. Lì ho fatto i miei complimenti al cambio di colore dei capelli di una che stava fuori a pescare passanti, siamo entrati a ballare un po', ho fatto il mio gioco di sguardi con una che ci piacciamo ma fa sempre la sostenuta perché ha il fidanzato e le altre lo sanno (e chi non ce l'ha) poi ho triangolato gli sguardi con un'altra che ci siamo conosciuti di sfuggita ad una festa al nord, mentre la mia ballava al palo davanti a me, e si annoiavano a morte, non c'era nessuno. Allora ho ignorato target mentre ballava e sono uscito a parlare con triangolamento a pungolo di target, ho indotto la voglia di festa, di divertirsi, generato paranoia e senso di vuoto, di insignificanza a stare lì, allora lei ha convinto una collega a venire con me alla discoteca e offrirmi una bottiglia al tavolo. Solo che non potevano venire via così presto perché il turno non era finito, ho detto al gerente (che consideravo e con cui mi fermavo a parlare quando anni fa era uno svolantinatore di strada rumeno ignorato da tutti) che me le portavo a divertirsi, ha negoziato 20 minuti casomai venisse qualcuno di lì a poco... Ho aspettato 20 minuti che potessero cambiarsi e dargliela su con quella serata vuota, se no sarebbero dovute stare un'altra ora e mezza, mentre dicevano a target se volesse venire con loro che venivano con me, e target si è seduta in modo sexy fissando il vuoto e traguardando con la visione periferica se la guardassi. Le ho dato un chupa chups, si è alzata e ha ballato con quello in bocca, poi mi sono portato le due amiche mentre ballava col chupa chups. Arriviamo in disco. Prendiamo il tavolo di fianco al target discoteca di prima, che il grosso non c'era più, ma solo lei e total random fidanzato con camicia a quadrettoni. Lei si è messa a guardare, poi ha commentato qualcosa tipo che tristezza pagare il tavolo per due che potrebbero essere probabilmente delle puttane. Poi quando ha visto che pagavano loro per me, hanno cambiato tavolo, con la scusa di lei di voler stare più in pista, sono scesi dal palco in un tavolino livello pista e si è messa tutto il tempo a lanciare occhiate curiose. Da quel tavolo infatti poteva vedere tutta la scena senza stare accanto a noi voltata. Ho dato due chupa chups alle amiche perché con 130 euro di vodka se lo erano meritate, e hanno iniziato a tociarlo nella vodka tutto il tempo in modo molto carino con quelle belle unghie e le luci colorate, ma avevo finito la batteria appena dopo aver invitato un amico ad unirsi... video_2019-12-11_16-10-55.mp4 L'ho invitato perché sarebbe andato su di giri e avrebbe spinto per andare all'after, creando un potenziale opposto di risposta, perché le due tipe non avevano nessuna verve da after, ma solo voglia di farsi delle insta story che dentro al locale dove lavorano non possono e non gli dà social proof in senso proprio social, e andare a casa, fino al nord. Avrei giocato di contrasto (after<--->chill out) per vedere se venissero a fare un pit stop da me, generando un maggior potenziale di risposta data la scomoda opzione after, invece che imbarcarsi in corriera fino alla capitale bevutelle e stanche. Lui in 17 minuti secchi è arrivato, e tutto è andato secondo contrasto, ha spinto per convincerle ad andare dopo all'after, hanno espresso voglia di relax e riposare i piedi dalla notte sui tacchi, solo che una delle due aveva cose da fare in tarda mattinata in capitale e così alla fine hanno preso la corriera per non lasciare da sola una delle due in corriera a quell'ora. Quella che aveva da fare in tarda mattinata cercava tutto il tempo con lo sguardo un pollo che la portasse fino a Las Palmas per non andare in corriera, e io avevo una macchina noleggiata, ma ho apprezzato che non me lo abbia nemmeno suggerito indirettamente. Non avrei mai voluto riportassero a target "poi ci ha portate fino a las palmas ed è tornato giù". In realtà non volevo fare il pit stop da me per provarci, ma per dar loro buone sensazioni, farle sentire a loro agio ed eventualmente anche fermarsi a dormire. Questo avrebbe creato un marker di posto sicuro verso la loro collega che è il mio target e che era rimasta a ballare col chupa chups mentre me le portavo, sicuramente le avrebbe escusse sul mio comportamento e su cosa avessimo fatto, c'è uno strano e lungo tira e molla fra noi, solo che una volta si è tradita dicendo ad una sua collega qualcosa su di me con gli occhi a cuore, l'ho vista mentre credeva fossi voltato e non calcolava gli specchi, e da lì le carte sono più scoperte e il tira e molla più manifesto e danzato. In ogni caso, ho minato qualcosa di buono da un martedì, tutto vuoto o chiuso... E specchietto muto. "E' vuoto, il martedì, l'unica che ti piace è sul tavolo privato rialzato con quei due, dai, vattene a casa" Ma muto, suca. Edward Heiderich, Trilly, Xeniade e 17 altri ha reagito a questo 14 6 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Resilienza.... [Élite] 1781 Inviato 12 Dicembre 2019 Condividi Inviato 12 Dicembre 2019 (modificato) Queste cose riesco a capirle quando succedono. Riesco pure a leggerle. Ma non saprei portarle alla mente razionale. Sinceramente non so come fai. Modificato 12 Dicembre 2019 da Resilienza.... Xepino ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Unbreakable [Élite] 2014 Inviato 12 Dicembre 2019 Condividi Inviato 12 Dicembre 2019 15 ore fa, ^'V'^ ha scritto: perché ha il fidanzato e le altre lo sanno (e chi non ce l'ha) Aivia, come ti comporti con quelle fidanzate senza metterle a disagio e considerando il "microcosmo" in cui vivi ? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160806 Inviato 12 Dicembre 2019 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 12 Dicembre 2019 Il 12/12/2019 at 07:17, nic101 ha scritto: Aivia, come ti comporti con quelle fidanzate senza metterle a disagio e considerando il "microcosmo" in cui vivi ? Sono "tutte" a disagio, sono delle persone disagiate ed incastrate a doppio nodo nelle loro menzogne e in quelle degli altri, che assassinano il mondo. Ci si mettono da sole, non servo io. Spoiler Questa mattina mi chiama e mi richiama una che conosco appena, non le rispondo perché non rispondo e anche perché credo le sia partita per errore, poi mi manda audio se la sua amica [nome] sia con me, perché ha il telefono staccato e hanno detto che è andata con uno, e allora la sta cercando perché che cazzo le passa per la testa di andare con uno e pensava fossi io perché hanno detto che è italiano. Le ho chiesto se sia andata con la sua figa, che si fa dei problemi, boh. E questa è single, e ho capito che il Kairos era ieri sera, di solito quando è bevutella mi fa dei tira e molla poi ritratta e dice che se viene con me trova l'inferno (qualunque cosa intenda nella sua testolina). A parte il mio missare la serata in cui ci stava col cervello, è un disagio che vai con uno e hai le amiche che fanno il rastrellamento di centri abitati per ritrovarti e che poi non ti lasceranno vivere. Ma ieri notte mi sono perso la serata in cui capisce, dato che ero da una che è single e felice di esserlo e di vedersi con me da tempo, ma riesce ad incasinarsi la vita e crearsi dei disagi perché alla sua famiglia deve dire che sono il fidanzato e la chiamano tutti i giorni o quasi e salutano anche me e chiedono se vada per natale con loro, e se non dice che sono il fidanzato ma che sono un maschio e sta benissimo così come mai nella vita, teme che le faranno una lavata di testa assurda. Al contempo deve incasinarsi la vita a dire che sono il fidanzato a persone del nord che ci hanno visti a degli eventi, finendo incastrata a bestia nel disagio perché nord e sud sono a 40 minuti di corriera, non sono due lati del mondo, e le persone son quelle, e si parlano, e così era a tavola con delle persone e c'era una tipa che baciai un anno fa, e lei mostra una foto dove ci sono anch'io, e la tipa dice "ma quello è Aivia!" e lei va giù di testa e non mangia più perché non ha il coraggio di chiedere perché mi conosca, e inizia a pensare che se me la sono fatta lei lo può dire a quelli che conoscono entrambe e che credono sia il fidanzato, e così le diranno che è scema a stare... fino ad arrivare a chiedermi, davanti al mio sguardo sbigottito e "ma fai serio?" quando vado a caccia di non farmi vedere con qualcuna che si capisca che me la faccio o voglio farla, se no se c'è qualcuno a cui lei ha "dovuto" dire che sono il fidanzato poi vanno a dire che lei è scema. Quella lì che era alla cena e che avevo baciato, non mi piaceva, ma 5 pakistani o simili stavano dando molto fastidio a lei ed amica WP, ma davvero fastidio e in modo pesante, allora sono andato a chiedere cosa volessero da mia moglie, l'ho kissata, hanno chiesto scusa e sono andati. Lei ci è impazzita, voleva le foto che ci baciamo, voleva stare a ballare con me, voleva voleva... ma sapeva che l'amica war pig non l'avrebbe mai perdonata se avesse concluso qualcosa con un italiano... che tra l'altro non ti sposa. Così alla fine le ho detto che avrei dovuto comunque sborrare per poter dormire, e che siccome era così elettrizzata, se voleva e senza compromessi e impegni strani, quel latte era per il suo piacere. E lei ci stava a pezzi perché diceva che era la cosa che voleva di più al momento, e che ci strippava, ma essendoci la sua amica dopo avrebbe dovuto o espatriare o sposarmi, pena diventare la barzelletta sulla bocca di tutti e non trovare più un fidanzato. Si sono create un inferno in terra con l'effetto conformante della morale che nessuno segue davvero ma che tutti devono mostrare di seguire, e ne sono attrici e parte, non vittime, allo scopo di farsi dei danni di continuo l'un l'altra e rimettersi in riga... I maschi per poter scopare si devono fidanzare, poi li vedi drogati per il dolore e la mancanza di varietà, che ti verbalizzano proprio di essersi dovuti fidanzare per fare sesso, ma che ne traggono il 10% del necessario e che allora si drogano per non sentire male. Le fighe per non essere sparlate si devono fidanzare, cioè, se si viene a sapere che uno ti ha chiavata, o devi dire che è stato contro la tua volontà, o ti ci fidanzi. E ancora non hanno capito perché noi maschi parliamo di fatti, al più di concetti, non di persone, dato che hanno creato una cultura ridicola in cui per essere pari vogliono scimmiottare i lavori e gli atteggiamenti maschili... imparassero questo, se ci riescono, ma non possono. Come quella... c'era un tale che si era dovuto sposare, e la sua amante aveva due figlie e non lavorava, e lui che stava molto bene di soldi le passava i soldi, ed erano 13 anni che si amavano, e che la aiutava senza problemi con le figlie. Allora una che conosceva lei si è inviperita perché strippava a pensare che a lei passano dei soldi mentre lei se la deve cavare lavorando e con i soldi che ruba all'ex marito con la forza dello stato. E così ha contattato la moglie del tale su fb, per dirgli vita morte e miracoli dell'amante, e il marito ha dovuto perdere l'amore e l'amante rimanere senza Vero Sesso e l'appoggio economico, perché se divorziava la moglie era in grado di portargli via tutto. E se le spacchi una scala sulla schiena, a quella bestia inutile infame, vai pure al gabbio. Si sono costruite un inferno, tra menzogne, deresponsabilizzazioni e invidie, calunnie, infamate. Nulla di nuovo per noi che siamo italioti, ma qui è elevato alla N. Non c'è solo il discorso fidanzato, c'è anche il discorso amiche. Senza amiche non escono, non fanno nulla. Se l'amica si trova bene con uno non hanno più con chi uscire e allora devono sabotarle la relazione in ogni modo, ho visto anche ricorrere ad improbabili voodoo, torcendo e strappando l'apice di una piantina dopo averle dato il nome dell'amica che ha pestato una gioia. Se poi l'amica commette l'errore di essere felice, per essere stata fatta stare bene, è guerra, campagna di tormento psicologico. E il modus è ambivalente, da un lato per non essere sputtanate come troie non si fanno quello che piace all'amica, non importa se a lui l'amica non piaccia, e gli piaccia invece l'altra. Dall'altro però le devono fare del male. video_2019-12-09_16-39-57.mp4 In questo video sembriamo felici, invece nessuno scoperà perché piaccio all'amica che non mi piace... Però questo video è la versione mia e soft di quello fatto da lei col suo telefono per mandarlo all'amica e dirle che ha vinto, che mi ha con lei. "te gané!". Insomma, le vuole fare del male, ma non concretizzare davvero, se no è "una troia", infatti poi il video lo rifaccio io, perché per avere la versione originale serve il numero, e se c'è il numero ci sono screenshot, e lei deve mostrare all'amica che scherzava, le ha fatto del male, perché è ciò che vuole, ma non ne farà a se stessa, facendosi dipingere come "troia" in giro dall'amica, infatti non mi richiama nemmeno, nel senso che non mi manda il contatto. Poi ci si ribecca, prima o poi, sono tutti game di mesi, al più quindici giorni. Tutti aperti senza dare confidenza a nessuna che ogni cosa fai o dici viene estremizzata e distorta per farti apparire un balordo, se piaci loro, in modo da farti terra bruciata, e poi però non gli piaci più perché hanno bruciato la terra. Se non gli piaci, tutto viene estremizzato e stravolto per "salvare" le amiche da te. Se gli piaci, tutto viene stravolto per "salvarsi" dal vedere amiche con te. Una sera becco un barista che conosco dal primo giorno che arrivai, è il ragazzo che mi fa il caffè la mattina. Si era appena lasciato dopo sette anni ed era la prima volta che usciva... libero... carico... Parlava con una tipa non bella italiana che conoscevo di vista perché è sempre in giro e me la ricordavo per il gesso al braccio, e la vedevo sempre parlare con tutti, con varie etnie, e pure noi - io e lei - ci si salutava. Allora mi avvicino, mi salutano, sia lui che lei, e lui mi chiede... ah, ma la conosci!? E io, senza nessun doppio significato, sereno, e dato che lui lo conosco benissimo, dico "ma certo, chi non la conosce, conosce tutti", il che significa che la vedevo sempre in compagnia e parlare con tanti tipi di persone. Lei non dice niente. Poi scoprirò che nella sua testolina di cazzo ha tradotto in femminese distorto quel che ho detto, ossia secondo lei le avrei dato della puttana. Me lo verrà proprio a dire, un sabato, mentre sono in cerca di cibo, e nemmeno capisco di cosa stia parlando, poi mi ricordo la frase, le chiedo come mai se ha capito questo non abbia detto subito qualcosa, ci saremmo chiariti subito. Lei invece si era fatta venire la gastrite per giorni, fino a scoppiare e venirmelo a dire, ma è una cazzata assurda. Va beh, le chiedo scusa se traducendo con blocco note un flusso video le fossero tornati quei simboli strani che non capiva e ci avesse proiettato le sue paranoie, avrei dovuto capirlo e dire "la conosci?"...sì/no, codice binario. Non capisce cosa abbia detto, ma quando mai potrebbe succedere. Comunque, una sera vedo un target importantissimo, 3 dita sulla scala digitale, uno dei 4 game di quest'isola che fatti (e rifatti) quelli posso morire sereno. Ad un bar non fisso di un festival gay. Ci lavora. Finalmente riesco a chiudere il contatto, mi sembra un sogno, e però non ho batteria, nemmeno lei, non ha carta e penna, e torno dopo un po' col fogliettino, mi dice che mi contatta l'indomani. Poi vedo che c'è lei, quella che crede erroneamente le abbia dato della puttana. Vedo che ha assistito alla scena, del bigliettino e dei sorrisi. E mannaggia al dio incel, vedo che si conoscono. Ovviamente non mi ricontatterà. Non voglio nemmeno immaginare quanto avrà lavorato contro quel sorriso. Io ci avevo lavorato da giugno. (Anche se @Marco_drake ha assistito ad uno strano uso dei primi due Predator Nine Seals, con cui alla fine questo mese ho chiuso quel cazzo di contatto...uff). E allora, come mi comporto con quelle che sono fidanzate. Non lo so, ogni donna è un mistero a sé, ognuna è unica e speciale, in parte. Ogni volta devo improvvisare, adattarmi, raggiungere lo scopo win win, possibilmente win win win. Ogni cilecca fa il giro dell'isola in due giorni, ogni momento da collezione soffocato nella menzogna e nel nascondino fra subsapiens. Per farlo ho dovuto affilare moltissimo specchietto, anche se pare che lo bistratti, portare fiducia e discrezione, due qualità base del Clan, a livelli prima sconosciuti, da me, aumentare moltissimo la percezione strategica, fino a renderla priva di pensiero razionale, trovandole dei riduttori di complessità da operativo sul campo pagato per eliminare opzioni, non da analista pagato per fornire opzioni. Imparare a farmi le domande giuste, così da dedicare pochissimo all'intelligence e decidere con pochissimi dati nella fog of war quasi totale, investendo tutto nell'azione senza disingaggio. Bloccare di continuo il loro processo di acquisizione informazioni con delle rotture di schema, questo mi è connaturato perché non hanno nemmeno il linguaggio o le categorie dove mettermi, non da ieri. E, soprattutto, farlo senza un soldo e con l'amara condizione per cui amo operare da solo ma se non ti vedono con della gente si spaventano e vanno in paranoia. Se ti vedono con della gente vanno in paranoia per la gente che frequenti (il motto qui è dimmi con chi giri e ti dirò chi sei). Se ti circondi di gente poi hai l'amico che si fidanza e gli vanno a dire che la sua ragazza se la intende con me perché la vedono sorridere quando parla con me e divertirsi, mentre con lui ha sempre il muso, e quello invece di pagare una 300 euro per farsi dire cosa sbaglia che è lampeggiante, deve versarti della merda intorno, nel migliore dei casi venirti a dire di non parlare più con la sua donna (che gli ho fatto fare io) se no vanno a dire che è un cornuto. Poi non se la porta in certi locali dove lei vorrebbe venire "se no vanno a dire che sei una puttana". E il dramma umano si propaga e si autoalimenta... Appena arrivato conobbi via chat una war pig che parlava italiano per esserci stata sei anni, e chiarendo bene che non cercavo sesso o relazioni improbabili, ma un contatto sul campo, un'amicizia, un social connector, per conoscere qualcuno... la invitai a prendere un caffè di pomeriggio in un centro commerciale. Non riuscii mai a convincerla perché non conosceva qualcuno che mi conoscesse e così non sapeva cosa avrebbero detto di lei vedendola con me. Come faccio con le fidanzate... Sono tutte, fidanzate. Non si vede niente, ma sono tutte fidanzate, o con qualche situazione complicata, con qualche tipo che non si vede, con amico che amico non è, se proprio becchi una che è single ma single single... Poi ha bisogno della spalla per piangere dietro ad uno che è una merda perché ha scopato un'altra e glielo sono andati a dire. Insomma, single per modo di dire. O c'era la pro innamorata di me [e io un po' di lei] che voleva essere la mia fidanzata e che crollò tra le mie braccia quando le mostrarono il video spycam game del suo fidanzato che era stato in un club di scambisti... ed era incazzatissima perché aveva scopato una... e voleva mollarlo ed aggrapparsi a me... [certo]. Allora l'ho mollata ai suoi drammi, fai la pro e ancora non hai imparato ad avere un briciolo di rispetto per come sono i maschi? E anche se non capisci un cazzo di niente, ti pare che fai la pro e devi arrabbiarti con chi ti tiene vicina perché si scopa qualcuna... Allora non si vede niente, ma son sempre lì con quel cazzo di telefonino, a fare le single in pubblico, poi l'immagine whatsapp diventa questa. Se senti le farfalle nello stomaco, bevi acqua e affogale. Allora ieri sera ero molto eccitato, un bel climax di desiderio e però lei ha messo come sottofondo in TV il grande fratello, e c'era una stupida che starnazzava le sue cazzate con quella voce da idiota, e me l'ha smosciato, ma proprio anche la voglia, che mi era salita un bel po', crollata a picco. Allora le ho spiegato che mi faceva schifo sentir latrare bestie inutili dentro casa, che voglio un posto sicuro dove non debba sentire tipe parlare in quel modo aggressivo come fanno coi fidanzati. E lei mi ha detto... ah, qui poi in Canarias è assurdo, vedo sempre le coppie con lei che gli urla dietro in modo volgare, e lui che si vergogna, e le fa col dito shhh, e lei che incalza, lo offende, gli urla di tutto, e i motivi sono così stupidi, tipo che lui ha ordinato [per se stesso] al ristorante una cosa che non era molto buona, e lei gli deve urlare che è un idiota e cose così... Poi mi dice che lei non si permetterebbe mai, e che si è mollata con l'ex proprio per non dover stare a litigare per ogni stronzata, perché poi diverse donne sono ridicole, ma pure tanti maschi che sbottano perché una si è truccata o ha la gonna e strippano perché poi la gente pensa... Il disagio se lo creano. Sono bestie che pensano solo a prendere, e prendere, e voglio, e voglio, la loro è una vita di pretese subite e pretese inflitte. Tutto vuole prenderti, le bollette, le rate della carta, l'affitto, le pretese del fidanzato, le amiche, le commissioni da fare che prendono tempo, gli eventuali figli... E riescono solo a prendere e pretendere dal fidanzato, creando un continuo tiro alla fune di pretese, perché è l'unico nella catena alimentare umana che è più debole di una tipa, lo è anche il bambino ma non ha nulla da dare. Stanno sempre a industriarsi come piccole api infami, su come capire cosa vogliano gli altri, per manipolarli, affinché diano. Come il bambino che non ha la forza per costringere la mamma a dargli una merendina, e allora fa il bravo e cerca di manipolarla per averla, poi a scuola è più forte di un compagno, e lo minaccia di picchiarlo perché gli dia la sua merendina. Ma in nessun modo è in grado di andare al cazzo di negozio, appoggiare l'euro e prendersi la merendina ordinandola. In nessun modo è in grado di procurarsela da solo. E arriva uno che vuole solo dare, che prende nel dare. Arriva uno che da qualche parte ha una fonte di amore e di passione, di coccole a profusione, di merendine. E non c'è verso di usargli forza, o minaccia, ti ride in faccia se è il giorno fortunato, e non c'è verso di manipolarlo come fighe o bambini, ti guarda come fossi un topo, un essere inferiore. Per qualche ragione, però, viene nella tua vita per dare. Se solo stai zitta e non fai niente a testa di cazzo tua, altrimenti se ne va. Per non infierire e non interferire nella tua vita. Ho la sua attenzione signorina? E allora, non mettere a disagio, fidanzate, microcosmi... quale tecnica, modo... Che segreto tremendo... tanto augusto che il paradiso non ne possiede di pari principio, essendo incastrato nella dicotomia buoni cattivi, bianco e nero... Fiore di ogni felicità, porta una tale pienezza di doni... che le sue virtù eguagliavano quelle che si attribuivano alla Vera Vita, prima che iniziassero a tradurla come Regno dei Cieli. Perché risplende il divino e selvaggio calice? Perché, se è una pietra oscura? Quale grazia è accordata al sangue che lo colma, il sangue di chi nella povertà assoluta, anziché chiedere di essere dissetato, offre l'ultima goccia del proprio sangue vitale ad una causa più alta di un Sapiens quando è in piedi.... perché una falce, una zanna, è culla...? Quale poesia di metalli fusi insieme e carbonio, crea l'oscurità che risplende nella sua feroce eleganza e bellezza? Qual è il segreto del Predator Graal? Tu e la terra donna siete uno. [Non chiedermi l'esegesi perché ero in trance e sto piangendo, specchietto non sa, il fidanzato, non sa e non potrebbe sapere nemmeno coi disegni, il microcosmo, non sa]. Marco_drake, Fudōshin, Trilly e 14 altri ha reagito a questo 5 9 1 1 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
what_else [Élite] 1460 Inviato 12 Dicembre 2019 Condividi Inviato 12 Dicembre 2019 (modificato) 51 minuti fa, ^'V'^ ha scritto: Sono "tutte" a disagio, sono delle persone disagiate ed incastrate a doppio nodo nelle loro menzogne e in quelle degli altri, che assassinano il mondo. Ci si mettono da sole, non servo io. Nascondi Contenuto Questa mattina mi chiama e mi richiama una che conosco appena, non le rispondo perché non rispondo e anche perché credo le sia partita per errore, poi mi manda audio se la sua amica [nome] sia con me, perché ha il telefono staccato e hanno detto che è andata con uno, e allora la sta cercando perché che cazzo le passa per la testa di andare con uno e pensava fossi io perché hanno detto che è italiano. Le ho chiesto se sia andata con la sua figa, che si fa dei problemi, boh. E questa è single, e ho capito che il Kairos era ieri sera, di solito quando è bevutella mi fa dei tira e molla poi ritratta e dice che se viene con me trova l'inferno (qualunque cosa intenda nella sua testolina). A parte il mio missare la serata in cui ci stava col cervello, è un disagio che vai con uno e hai le amiche che fanno il rastrellamento di centri abitati per ritrovarti e che poi non ti lasceranno vivere. Ma ieri notte mi sono perso la serata in cui capisce, dato che ero da una che è single e felice di esserlo e di vedersi con me da tempo, ma riesce ad incasinarsi la vita e crearsi dei disagi perché alla sua famiglia deve dire che sono il fidanzato e la chiamano tutti i giorni o quasi e salutano anche me e chiedono se vada per natale con loro, e se non dice che sono il fidanzato ma che sono un maschio e sta benissimo così come mai nella vita, teme che le faranno una lavata di testa assurda. Al contempo deve incasinarsi la vita a dire che sono il fidanzato a persone del nord che ci hanno visti a degli eventi, finendo incastrata a bestia nel disagio perché nord e sud sono a 40 minuti di corriera, non sono due lati del mondo, e le persone son quelle, e si parlano, e così era a tavola con delle persone e c'era una tipa che baciai un anno fa, e lei mostra una foto dove ci sono anch'io, e la tipa dice "ma quello è Aivia!" e lei va giù di testa e non mangia più perché non ha il coraggio di chiedere perché mi conosca, e inizia a pensare che se me la sono fatta lei lo può dire a quelli che conoscono entrambe e che credono sia il fidanzato, e così le diranno che è scema a stare... fino ad arrivare a chiedermi, davanti al mio sguardo sbigottito e "ma fai serio?" quando vado a caccia di non farmi vedere con qualcuna che si capisca che me la faccio o voglio farla, se no se c'è qualcuno a cui lei ha "dovuto" dire che sono il fidanzato poi vanno a dire che lei è scema. Quella lì che era alla cena e che avevo baciato, non mi piaceva, ma 5 pakistani o simili stavano dando molto fastidio a lei ed amica WP, ma davvero fastidio e in modo pesante, ..... Non so come faccia a trovare la voglia di stare dietro a tutte queste rotture di scatole... sarò troppo pigro io, ma piuttosto non scopo più. Per fortuna esistono le pro ❤️ In un mondo dove le pro avessero prezzi ragionevoli, che chiunque si potrebbe permettere, o più semplicemente in un mondo dove il 10% delle donne facesse la pro aumentando l'offerta e provocando un calo dei prezzi... Le altre donne smetterebbero di fracassare le palle e farsi la guerra a vicenda. Modificato 12 Dicembre 2019 da alex5511 ^'V'^, SuitFlip, Outsider e 3 altri ha reagito a questo 5 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160806 Inviato 12 Dicembre 2019 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 12 Dicembre 2019 3 ore fa, alex5511 ha scritto: Non so come faccia a trovare la voglia di stare dietro a tutte queste rotture di scatole... sarò troppo pigro io, ma piuttosto non scopo più. Per fortuna esistono le pro ❤️ In un mondo dove le pro avessero prezzi ragionevoli, che chiunque si potrebbe permettere, o più semplicemente in un mondo dove il 10% delle donne facesse la pro aumentando l'offerta e provocando un calo dei prezzi... Le altre donne smetterebbero di fracassare le palle e farsi la guerra a vicenda. Anche se avessi un milione al mese da spendere in pro, e non ne lascerei un centesimo in cassa, sia chiaro... Anche se avessi un bolide nuovo fiammante per non doverci parlare e vederle spogliarsi prima che lo facciano altre. E non ne lascerei una decente al marciapiede, sia chiaro... Anche se avessi un etto di bamba alla settimana da distribuire o buttare, e le vedessi mentire al fidanzato pur di seguirmi nel cesso, e non ne lascerei in coda fuori, sia chiaro... A me la sensazione del primo bacio ogni volta che la vedo, quando le labbra si sfiorano e tutto scoppia, la sensazione del momento in cui siamo abbracciati occhi negli occhi, le coccole dopo aver fatto l'amore e il poter dormire con un corpicino cui batte il cuore che per me è un miracolo stranissimo, la complicità, il sentire la relazione salire da empatia a simpatia a sintonia ad affinità elettiva a simbiosi.... Dà qualcosa per cui sono disposto sempre a scendere in campo e lottare. Come quando si decide di andare a mangiare qualcosa prima del cinema, e il ristorante faceva schifo, e il film era una cagata insopportabile, però è stata una bellissima serata perché eravamo insieme, e la vita è, quel ristorante ed è quel cinema. E se avessi i soldi per far fare alle persone quello che mi serve, portarmi a spasso, farmi da mangiare, starmi ad ascoltare... Anche avessi una bella moglie un po' troia che ti riempie magicamente di persone attorno... Un ristorante dove gli amici mangiano a sbafo, che ti contorna di gente... Non vorrei mi venisse a mancare la qualità delle relazioni, perché in essa vedo gran parte della qualità della vita. Ecco dove trovo la voglia di star dietro alle mutilazioni di senso e significato esistenziale degli umani, sperando di scorgere una scintilla intelligente dietro gli occhi di un automa, guizzo divino e selvaggio nello sguardo cinereo, squallido, di uno zombie....cerco la qualità della mia vita, offro quella della loro. FourX, Quercia, Crocodile e 29 altri ha reagito a questo 12 19 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
OdetoJoy [Élite] 4710 Inviato 12 Dicembre 2019 Condividi Inviato 12 Dicembre 2019 Il 12/12/2019 at 13:57, ^'V'^ ha scritto: Sono "tutte" a disagio, sono delle persone disagiate ed incastrate a doppio nodo nelle loro menzogne e in quelle degli altri, che assassinano il mondo. Ci si mettono da sole, non servo io. Mi toccano da vicino queste parole perchè tutti questi disturbi da psicopatologia li ho incontrati parecchio in questa città, quasi come Montale ha incontrato il male di vivere Sicuramente non è lo stesso livello delle canarie, ma qualcosa di simile Social circle chiusissimi che manco ti rivolgono EC anche se entri con umiltà e conoscendo qualcuno dentro e portando valore Persone che escono da una vita sempre con la stessa compagnia e non capaci di relazionarsi con persone non note, come se lo straniero sia chissà cosa Esci da solo e ti guardano come se fossi pericoloso, malato o fossi il rosario, anche se sei vestito bene e parli come una persona educata, mentre se sei in un gruppo allora sei una persona affidabile con cui parlare (chick logic) Donne che bruciano la vita in LTR improbabili perchè così dicono le amiche e gli amici e solo guardandole negli occhi riesci a vederne l'infelicità e la frustrazione Certo leggerle nelle tue parole queste cose fa un altro effetto, lo descrivi con una chiarezza di visione che io non ho mai avuto probabilmente E onestamente non riesco che a pensare perchè bruciamo gli alberi per fare il fuoco quando sono così utili trasformando la CO2 e così belli da sentire quando sono mossi dal vento Perchè non usare un altro tipo di combustibile, molto più ecologico? A impatto zero sull'ambiente, anzi riduce i consumi mondiali TADsince1995, what_else e Gamebred ha reagito a questo 2 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. Marco_drake [Élite] 613 Inviato 12 Dicembre 2019 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 12 Dicembre 2019 I miei 15 giorni con Aivia Demon. Pagine strappate di un libro non ancora scritto. Pagina strappata... ...Velena Un vuoto Martedì sera, di quelli in cui ogni scusa è buona per non uscire. Ad ora di cena fuso orario Gran Canaria (22:15), il piano è restare a casa. Aivia mi ha avvisato che l’affluenza nei locali non sarebbe stata come le precedenti sere. Anzi, probabilmente sarebbero stati quasi del tutto vuoti. Ma, notte dopo notte, inizio a comprendere l’incapacità della ragione di prevedere il caos del futuro. Il disegno è in corso ma l’immagine apparirà solo all’alba. E il primo tratto sulla tela ancora bianca è il ricordo di un videogioco: 7 Sins. Con un bicchiere di vino e due T-bone (roca e medio-roca), Aivia si ricorda di un gioco più vero di tante altre cose che gli adulti catalogano come “serie”. Nel gioco sei un uomo appena arrivato ad Apple City: sei un cazzo di nessuno ma vuoi conquistare la città. Come? Iniziando come commesso in un negozio per signore, dovrai sedurre le giuste donne e scalare la gerarchia maschile. Relazionarsi con le donne e con il potere non è facile: genera stress, rabbia e appetito sessuale.. E se queste 3 barre (Stress, Anger & Sex) raggiungono il massimo, il nostro personaggio esplode, compiendo indicibili atti in pubblico. Atti di violenza se è la rabbia a fargli perdere il lume, un crollo psicotico per lo stress che lo rende patetico agli occhi di tutti, atti di sfogo sessuale se non regge più la tensione. Tutte queste cose comportano un crollo del social proof costruito con pazienza ed abilità. Il ricordo del gioco ci spinge a vederne il gameplay sul cellulare già durante la cena. E continuare sul computer una volta giunti a casa. Osservare il personaggio sedurre donna dopo donna con i suoi eloquenti discorsi sugli orfani vegani (doppiati abilmente con cadenzati blablabla. blablabla, blablabla), pungola la voglia di uscire. Un solo spritz, ci diciamo, andiamo a parlare al bar invece che a casa e poi torniamo. Perché la notte è vuota, ci diciamo. Ma non esiste notte vuota di possibilità: qualsiasi cosa potrebbe accadere, a patto che ci si lasci guidare dalla Musica. Prendiamo la nostra grigia macchina a nolo in direzione Kasbah e la parcheggiamo vicino ad un’imponente chiesa bianca e nera, la cui facciata è un triangolo dai lati curvi, come sulla superficie di una sfera. Da lì ci dirigiamo a piedi verso i nostri locali. Dico nostri perché ormai sono molte le sere passate insieme in quei disco-club. Il mio spaesamento iniziale di una movida totalmente differente dall’Italia è svanito. L’associazione di amico di Aivia, notte dopo notte dopo notte, ha portato i buttafuori a salutarmi come se fossi sempre vissuto lì. La barista a conoscermi come se fossi sempre stato lì. Ad avere lo sconto shot, come se fossi sempre stato lì. La prima tappa fissa è il Corner 21. Luogo in cui ordiniamo due spritz. E, per la prima volta, ci sediamo ad un tavolo. Quasi a ribadire la ferrea volontà di restare solo per uno spritz. Ma già che siamo qui, perché non fare un giro e vedere com’è la situazione? Scendendo le scale dal Corner verso il Dolce, noto un chioschetto delle crepes. È nuovo? No, mi risponde Aivia, c’è sempre stato. Ma quale coincidenza sarà il fatto di averlo notato proprio quella sera! Continuiamo verso il Dolce Club, passiamo al Pasha, un salto al Turbo ma è tutto vuoto. Una serata senza speranze. Quasi pronti a tornare verso la macchina e verso casa, un pensiero arriva dalla gola: perché non consolarsi con la nutella di una calda crepes? Ci ritroviamo seduti al tavolo del chioschetto, io a mangiare il mio dolce e Aivia ad ascoltare la Musica. Finita la crepes ero pronto ad arrendermi, tornare a casa, ma Aivia vuole fare un ultimo salto al Dolce Club. Una volta lì la situazione è desertica: siamo gli unici due clienti. Il buttafuori ed un PR lo avvertono per correttezza che non c’è nessuno. Aivia grida “Sììì! Allora riempiamolo! La natura va matta per colmare i vuoti” ed entra lanciatissimo a ballare. Salutiamo la barista e, già che ci siamo, inizio a ballare anch’io. Senza Aivia, onestamente, me ne sarei andato da un locale completamente vuoto, come penso avrebbe fatto chiunque. Ma sul momento Aivia mi disse una frase che cambiò interamente la mia prospettiva: “Abbiamo tutto il locale per noi”. Che bella frase! Il dj suona solo per me, la barista era in servizio solo per me, il buttafuori vegliava solo per la mia sicurezza. In quel momento ero il padrone del locale e nemmeno me ne ero accorto. Ballo nel mio modo rilassato mentre Aivia balla con la stessa energia del Sabato sera. Sul momento non ne capisco bene il motivo, che mi fu invece spiegato più avanti: trasmettere energia, infondere l’aria del profumo di festa. Quanto potere abbiamo di dare energia agli ambienti, alle persone, alle situazioni, invece di rubarla e basta. Ma perché mai dovremmo fare tanta fatica in un locale vuoto? Dopo circa 40 minuti a ballare da soli, un gruppo di 3 ragazze entrano nel locale. Tre ragazze non certo belle ma, come le tessere del domino, essenziali per la svolta della serata. Vedendo Aivia ballare con quell’energia, invece di vedere un locale vuoto e andarsene, queste tre ragazze decidono di entrare. E vedendo Aivia ballare con quell’energia e in più tre ragazze (attirate indirettamente sempre da Aivia), entra in scena la donna protagonista di questa notte inchiostrata: Velena. Unione di Africa e Italia, di lingua nostrana ma scura di pelle e di abito: un nero tessuto che dal collo si allungava poco sotto le forme dei glutei, avvolgendo un fisico da urlo. Velena entra nel locale accompagnata dal fidanzato, anche lui di carnagione scura ma dialetto veneziano. Agli occhi di chi, come me, non è allenato a guardare, gli eventi sembrarono andare nel seguente modo. Possa il lettore perdonarmi se tra la musica alta, l’alcol e la mia ignoranza del quadro generale, saranno necessari molti chiarimenti a posteriori. Velena, esuberante, dopo circa una mezz’ora col ragazzo inizia a ballare con Aivia nonostante il fidanzato lì presente, nel locale semi-vuoto. Penso voglia farlo ingelosire per chi sa quale motivo. Dopo un po’ che balla con Aivia torna dal ragazzo e Aivia viene a chiedermi se avessi visto il colore delle sue mutandine. Cosa? Perché? E come farei a vedere il colore delle sue mutandine senza buttarmi a terra e guardare da sotto? Ma Aivia mi ribadisce la domanda. Gli rispondo semplicemente di no. Sono bianche, di cotone, come quelle da ciclo. Non capisco come Aivia faccia a saperlo. Mi spiegherà più avanti perché lei, prima di ballare con lui e ancora seduta al tavolo con il ragazzo, avesse deciso di aprire leggermente le gambe per mostrargli le mutandine. Continuiamo a ballare e, con mio stupore, Velena viene a conoscermi essendo entrambi italiani. Poco dopo faccio conoscenza anche con il ragazzo e, d’improvviso, ci ritroviamo a conoscerci tutti e quattro. Aivia offre un shot a tutti per celebrare l’incontro. Beviamo insieme e torniamo a ballare. Velena sale su un piano rialzato e s’improvvisa cubista, lanciando sguardi ad Aivia e chiamandolo sopra con lei. Il ragazzo non sembra particolarmente apprezzare il comportamento di Velena e prova a coprirla ed abbracciarla ballando sotto di lei, finendo per farla sedere sul cubo a baciarsi da fermi. Nel frattempo Aivia ha accettato di ballare con la più brutta delle tre ragazze arrivate in precedenza e che, già da un po’, subiva le spinte cattive (e al tempo stesso invidiose) delle amiche nel farla ballare con “il bel ragazzo al centro della sala”. Aivia mi spiegherà più avanti di aver accettato per due motivi: fare un bel gesto per quella ragazza che avrebbe voluto ballare con lui ma subiva gli sfottò delle “amiche”; rassicurare il ragazzo di Velena e dargli l’impressione di essere semplicemente uno che balla con le tipe. Strategia che sembra funzionare: il ragazzo di lei è stranamente aperto (dal mio punto di vista) alla nostra conoscenza e a proseguire la serata insieme. Ricambia gli shot offerti, offrendo un altro giro da quattro, e ci spostiamo tutti al Pacha. Anche qui, non capirò subito la motivazione dello spostamento: cambiare ambienti per dare alla coppia l’impressione di conoscersi da sempre. Anche al Pacha, il ragazzo ci offre un ulteriore giro di shot perché, per qualche motivo, si sente in debito. Aivia mi spiegherà (sempre in seguito) di avergli instillato la sensazione di debito offrendogli i primi shot al Dolce e il primo giro al Pacha, e mi spiegherà che ha calcolato il peso corporeo suo e di lui, che sarebbe crollato prima, a parità di shot, per un preciso motivo, ed usato il contraccambio di Robert Cialdini. Io inizio ad essere ubriaco e anche loro. Aivia, essendo il più grosso dei quattro, è invece sobrio. Altro aspetto che aveva, appunto, tenuto in considerazione per la mossa successiva: prendere la macchina. Senza che nemmeno io ne capissi il motivo, dal Pacha ci troviamo tutti e quattro in auto: io davanti e la coppia nei sedili posteriori. Poco prima di accendere il motore, il ragazzo di Velena dà voce al mio stesso dubbio: come ci siamo finiti qui in macchina e dove stiamo andando?. È la voce femminile a ripetere inconsapevolmente le parole suggeritele, poco prima e a gocce, da Aivia: “Stiamo andando a casa loro perché ho bevuto troppo e non puoi guidare per il momento, e nemmeno io, poi tu non hai la patente dietro e ci sono i posti di blocco.” Come mi spiegherà sempre più avanti Aivia (con la musica non avevo modo di sentire cosa si dicevano in privato), la coppia abitava a Las Palmas: distante ben 50 minuti di auto dai locali della Kasbah. E quando hai bevuto e sono quasi le 6 di mattina… non hai proprio voglia di guidare fin là, ci sono i posti di blocco… e Aivia aveva spiegato loro che non fosse il caso di guidare ma quello di decomprimere un po’ in relax. L’idea di una decompressione, di un riposo in una casa sicura e vicina prima della partenza, era per loro un’idea molto allettante. Soprattutto per lei. Così il dubbio del ragazzo svanisce e ci ritroviamo tutti a casa di Aivia. A questo punto, l’obiettivo era farli restare a dormire, o quanto meno prendere il contatto di lei, sfruttando un Kairos. Intanto Aivia prende il contatto di lui spiegandogli di non preoccuparsi per l’ospitalità, che a volte passa da Las Palmas e potrebbe aver bisogno dello stesso. Lui, felice, spiega che ha una stanza da letto in più, non utilizzata e che va benissimo. Purtroppo non fui presente al chiusura della nottata. Ma prima che cedessi all’ubriachezza e al sonno di una notte in piedi, andando a dormire, ricordo una simpatica scena di quando eravamo tutti e quattro a chiacchierare nel salotto di Aivia. In un improvviso lampo di lucidità, il ragazzo di lei si rende conto di essere finito a casa di un perfetto sconosciuto ed esclama: Lui: Non è strano? Io: Cosa? Lui: Essere qui. Insomma, non mi è mai capitato che qualcuno mi invitasse a casa per offrirmi riposo. (Rivolto a lei) Non è strano? Lei: No, amore. A me hanno offerto tante cose, non è strano. Lui: Ma sei sicura? Lei: Sì, amore. Tranquillo. Lui: Ok. (fine del momento di lucidità) Per quello che vidi, posso dire che Velena era chiaramente intenzionata a concludere con Aivia quella sera. Purtroppo però, il ragazzo aveva un impegno importante alle 11:00 di mattina e non poteva restare a dormire. E lei era l’unica dei due con la patente. Aivia mi racconterà (il pomeriggio del giorno successivo) di come Velena abbia esplicitamente detto al ragazzo “Se tu devi andare a casa, vai pure, io resto a dormire qui che sono stanca”. Ma che, come accennato, lui abbia risposto di non avere la patente e che la sua guida era assolutamente necessaria. Mi racconterà anche di scene troppo strane in cui lei si fa fare foto sul divano con Aivia dal ragazzo, che non capisce cosa stia facendo e perché, spalancando le gambe nel parlare del suo passato da ballerina classica, appoggiandole su Aivia che le accarezza per la foto, con l’unica accortezza di tenersi la mano sul pube. In definitiva, la serata si è conclusa con loro due che tornano in taxi fino alla loro macchina, lasciata parcheggiata vicino ai locali, per poi ripartire verso Las Palmas. Ma qualcosa era stato fatto: Velena nel camminare verso il taxi col ragazzo davanti che cammina più lesto, gli passa il cellulare con già la schermata pronta per segnare il numero. Portando ad una chat che sfocerà in un incontro privato. Quello che non capivo inizialmente era cosa fosse successo prima che vedessi lei arrivare a ballare con Aivia. Infatti mi venne a chiedere: hai visto cos’è successo? E io gli avevo risposto: “ho visto che lei dal nulla è venuta a ballare con te.” Ma c’era dell’altro di cui non mi ero accorto: l’episodio delle mutande bianche di cotone da ciclo e il fatto che, tra loro due, il gioco di sguardi e intese andasse avanti da mezz’ora prima del contatto visibile. Solo il giorno dopo, mi spiegherà tutto, senza musica: “Le mutande bianche di cotone spesso erano un messaggio nella bottiglia. Una con quegli stivali al ginocchio e con quel bel vestitino sexy… non si metterebbe mai quelle mutande se non per forza. Hai presente le donne quando usano la scusa del ciclo, per esonerarsi a scuola dalle ore di ginnastica… o quando sono mestruate e non c’è verso di farle ballare, stanno fuori coi jeans dove si fuma, a parlare… lei nonostante il ciclo aveva così bisogno di emozioni e di dopamina, che ha convinto il tipo che non aveva voglia di ballare a scendere dal nord al sud, e ne aveva così bisogno, che è stata capace di tirarlo dentro un locale vuoto. Lui era proprio in cerca di acetilcolina e di omeostasi, voleva stare seduto, parlare… lei sta male. Avevano dei livelli di energia in controfase... ed io ero in fase, molto, e avevo da dare. Avrebbe potuto mettere i jeans, ma ha scelto di provare a comunicare, con la gonna corta, a chi avesse da dare le sensazioni di cui ha bisogno e potesse vedere.” E in effetti (in seguito) a casa di Aivia, lei rivelò di aver preso la settimana seguente un appuntamento dalla psicologa, prima volta che prova, perché si sente al capolinea emotivamente, cose di relazioni e brutti ricordi di vita. Era un’anima spinta dal nord proprio per incontrarne un’altra, spinta da caso e volontà a ballare in un locale del sud, seppur di martedì e vuoto. Una nottata vorticosa, imprevedibile, un disegno nascosto composto di linee separate che si uniscono solo alla fine. Il ricordo di un gioco, un gameplay, uno spritz, una crepes, 40 minuti a ballare da soli e una richiesta che giunge dal nord. Elementi sconnessi per la ragione umana, disposti in un’elegante spirale con un centro comune: incontrare una nuova donna uscita in cerca di vera vita. ...Il vento, se vorrà, altre pagine strappate un giorno qui accompagnerà. DreamSpirit, what_else, Tony Stark e 25 altri ha reagito a questo 18 8 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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