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Gioco duro. Amante da trasformare in fidanzata.


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22 ore fa, Fireheart ha scritto:

Il problema è che quello che per te è una perdita di tempo di oggi perché ragioni come un gallo,

Ragiono come uno che da importanza al proprio tempo, non c'entra molto essere "galli" (non capisco nemmeno bene perchè usi questa metafora poco calzante).

22 ore fa, Fireheart ha scritto:

sto cercando di fare quello per cui ogni gioco esiste: FINIRLO.

Non sono giochi, non esiste un "finire il gioco" esistono persone più o meno compatibili e quindi che meritano (ma in rapporto a te non in assoluto) di condividerci il proprio tempo (limitato).

Da come descrivi tutta la faccenda semplicemente questa situazione non è una di quelle che merita il tuo tempo, e più ti ci ostini più ti farà vivere meno serenamente.

22 ore fa, Fireheart ha scritto:

Per la cronaca ovviamente lei continua a inventare nuove palle che lei crede essere la verità, sempre per mantenere al primo posto quell'enorme stop al suo godimento. Si sente talmente in colpa per questo che addirittura cerca di super compensare facendomi regali materiali. Roba da matti, ci credo che il massimo a cui l'evoluzione è riuscita ad arrivare è stato di prenderle in giro, dato che la sincerità più che impossibile pare inutile. Ma ho fiducia che prima o poi crolla.

Comunque sono tutte supposizioni che fai tu ma non sei nella sua testa per sapere cosa pensa, a me pare che semplicemente sei un filo ossessionato come se il tuo benessere dipendesse dal "vincere" una partita.

Ma ripeto non c'è nessuna partita da giocare qua, solo una persona non compatibile che ti fa stare MENO bene di come staresti se non ci fosse.

22 ore fa, Fireheart ha scritto:

magari di fronte alla prospettiva di un altro autunno e inverno in negazione di sé stessa la farà crollare definitivamente.

Imho non è una gran cosa che una possa decidere di "crollare definitivamente" in funzione di un pensiero del genere.

Gradisco intorno persone che mi frequentano proprio quando la loro prospettiva è OTTIMA e nonostante quello scelgono me, non come "ripiego alla solitudine".

Non ne nasce mai niente di buono da un'ottica del genere.

Ti auguro che l'estate ti porti consiglio, anzi spero che ti porti una persona che ti levi dalla testa questa.

Modificato da Orph
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  • 1 mese dopo...
Fireheart
Inviato (modificato)

La tiritera prosegue con punte di surrealismi persino insospettabili. Questo solo ed esclusivamente perché sono sicuro al 100% che è innamorata persa di me. Persa. Ormai mi basta sfiorarla con un dito per farla bagnare e venire.

Ormai sono così lontano dal manuale e anche dalle regole minime che qualsiasi donna avrebbe già ceduto o se non innamorata di me in alternativa mi avrebbe già mandato a quel paese perentoriamente... Lei nessuna delle due.

 

scava scava ed il motivo viene fuori: non ha ricevuto un briciolo di affetto dal padre da piccola, e questo l'ha resa terribilmente immatura sull'aspetto emotivo e sull'amore. Quell'idiota con cui è stata 12 anni in pratica è il simulacro del suo papà che non ha avuto - e che continua a non avere - perciò lasciarlo significherebbe accettare di non aver ricevuto quell'affetto. E invece è sempre lì a fare la bambinetta (bambina inetta) nella speranza di riceverlo. Uno strazio totale.

Vuole ricevere affetto da chi non può mai darglielo. È bloccata in questo cul de sac.

Come insegnano i grandi maestri di psicologia, quando si è immaturi l'unico modo per crescere è un trauma. Bello grosso e netto. E il suo trauma sarà lasciarlo, l'unico dilemma è come, quando........ Le linee generali per far capitolare una amante e trasformarla in fidanzata potrei già condividerle, ma prima voglio avere successo, altrimenti non le scriverò. Lei è conquistata ma la partita è un'altra: guarire una ragazza totalmente immatura e l'unico modo per fare questo è tallonarla ed alla fine DEVE capitolare. DEVE. Non a me, dato che lo ha già fatto, ma alla sua testardaggine infantile. Don't try this at home. È solo il suo caso particolare.

Modificato da Fireheart
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Fireheart
Inviato (modificato)
Il 10/7/2020 alle 11:21 , Orph ha scritto:

Ma ripeto non c'è nessuna partita da giocare qua, solo una persona non compatibile che ti fa stare MENO bene di come staresti se non ci fosse.

Imho non è una gran cosa che una possa decidere di "crollare definitivamente" in funzione di un pensiero del genere.

Gradisco intorno persone che mi frequentano proprio quando la loro prospettiva è OTTIMA e nonostante quello scelgono me, non come "ripiego alla solitudine".

Non ne nasce mai niente di buono da un'ottica del genere.

Ti auguro che l'estate ti porti consiglio, anzi spero che ti porti una persona che ti levi dalla testa questa.

Ti ringrazio... ma questa è la mia.

io mi guardo intorno e vedo ragazze totalmente incompatibili. Scopate occasionalissime. Questa è compatibile con me, ma ha problemi ed è mio dovere di suo uomo della vita di aiutarla. Intanto in vacanza vado senza di lei e se mi capita una bella mora, sticazzi, me la godo.

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roberto5552

Sta storia della compatibilità ce la si racconta quando si entra in fissa con una. E si chiama Oneitis. Lei è speciale, lei è unica, bla bla.... intanto sta con l'altro. E te stai lì a perdere tempo. 

L' unico modo per avere sta tizia (senza alcuna personalità....) è scomparire. Poi la storia della mamma, sorella, amica etc nn si può leggere..... roba che solo in luoghi sottosviluppati avviene ancora. 

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9 ore fa, Fireheart ha scritto:

Vuole ricevere affetto da chi non può mai darglielo. È bloccata in questo cul de sac.

in questa cosa TU non ti ci rispecchi nemmeno un po'? Perché se metto tutto al maschile io ci vedo il tuo quadro perfetto

Sono per il cercare di affrontare i problemi in una coppia se ne vale la pena ma in questo caso TU SEI LEI, sei tu che la rincorri quando lei non ti può dare una relazione sana, intanto però te la racconti e ti dici che è innamorata cotta, che siete predestinati e compatibili 

La realtà dei fatti è che per quanto tu gli abbia dato la Luna suo marito per te non l'ha lasciato veramente, stai cercando di ottenere un qualcosa da una persona che non ti può dare, perché sono semplici questioni di etica e morale: per essere felice cosa devo fare? Cosa devo avere? Se il mio matrimonio non funziona piuttosto di stare da sola continuerò in sta vita miserabile?

La risposta la puoi immaginare, altrimenti non sareste in questa situazione e se non te ne rendi conto il tempo continuerà a passare e tu diventerai sempre di più lei: con gli anni che passano e tu bloccato in una relazione insoddisfacente.

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  • 5 mesi dopo...
Fireheart
Il 17/8/2020 at 06:47, roberto5552 ha scritto:

Sta storia della compatibilità ce la si racconta quando si entra in fissa con una. E si chiama Oneitis. Lei è speciale, lei è unica, bla bla.... intanto sta con l'altro. E te stai lì a perdere tempo. 

L' unico modo per avere sta tizia (senza alcuna personalità....) è scomparire. Poi la storia della mamma, sorella, amica etc nn si può leggere..... roba che solo in luoghi sottosviluppati avviene ancora. 

Sono d'accordissimo con te, anche col messaggio successivo in cui dici che il mio trigger è la persona che dovrebbe amarmi e invece mi allontana. Io e lei siamo uguali in questo. Ma non siamo affatto uguali nel fatto che io ne sono cosciente, e perciò posso prendere le contromisure "a me stesso" bene o male, perché un percorso di crescita personale l'ho fatto a 20 anni. Lei quel percorso non l'ha ancora fatto, e quindi, è come se lo stesse facendo ora.

Non sono d'accordo invece sul cestinare una donna solo perché è indietro con lo sviluppo emotivo. Io sono una persona che guarda al potenziale, ho una mentalità imprenditoriale e vedo quali metalli preziosi ci sono da estrarre, per farti un paragone materialista. E se laggiù c'è un metallo più unico che raro, il suo valore è inestimabile e val la pena spendere, o meglio investire, una cifra enorme per raggiungerlo.

Quindi attenzione a cosa si sceglie e a cosa si cestina, sempre analizzare a monte con la mente lucida e il cuore aperto.

 

Tutto questo per dire che, incredibile, neanche io riesco a crederci di starci riuscendo.

Ma dopo un anno intero poi?

Con le buone e con le cattive l'ho messa sul binario della guarigione e, sì, come hai detto tu, la spallata finale è sparire. Ma non prima di aver crepato quel maledetto muro di gomma, sintomo di chiaro ed evidente disagio mentale-emotivo , sì, anche quello tipico del sud Italia.

Il problema di questa ragazza è che distrugge quello che ama perché il padre l'ha "montata al contrario" e la madre l'ha chiusa in un sarcofago, tipico di quasi tutte le donne se ci pensiamo un attimo. E allora non dovrebbero esistere più famiglie, cosa che sta infatti avvenendo!!!! Io non ci sto e mi scolpisco la mia donna ideale a partire dalla fortuna di aver incontrato il miglior blocco di marmo che potessi incontrare. Imperfetto, ma migliori di questo non ce ne sono.

 

 

Mi sono ripromesso di scrivere una guida solo a successo compiuto, ma intanto un avviso ai naviganti è doveroso darlo.

 

NON FATE QUESTO TIPO DI TENTATIVO CON UNA DONNA AFFETTA DA DISTURBO DI PERSONALITÀ INCURABILE.

 

Le donne borderline sfrutteranno inconsciamente la situazione come valvola di sfogo di tutto il letamaio immagazzinato per una vita intera, e indovinate dove lo scaricheranno: dentro di voi.

Le donne narcisiste patologiche faranno anche di peggio: vi utilizzeranno letteralmente come strumento del loro piacere malvagio riducendovi una poltiglia.


Massima attenzione quindi.

 

 

Questo perché una ragazza sana di mente si sarebbe già lasciata da tempo con uno che non le piace più e si sarebbe già sposata da tempo con un altro nuovo che le piace davvero, perché non avrebbe paura del cambiamento. Non si metterebbe a creare strani tradimenti sparando cazzate del tipo "amo entrambi in modo diverso" o qualsiasi altra puttanata detta per razionalizzare.

 

Questo però purtroppo significa anche che una manovra del genere sia possibile solo con donne che per lo meno devono avere tratti di quel tipo. Quindi qualcosa di intrinsecamente pericoloso per definizione.

La cosa  migliore che vi possa capitare, come nel mio caso, è una ragazza con tratti borderline cronicizzati, quindi abbastanza malata da non essersi già lasciata, ma anche abbastanza sana da poter guarire e passare a me.

Lo riscrivo perché è importante: TRATTI borderline e non completamente borderline, altrimenti è la fine, la distruzione emotiva per chi si imbarca in una manovra come questa.

 

Per "fortuna" tra virgolette, al sud le donne sono quasi tutte così, quindi ora col senno di poi posso dire che l'esplorazione che sto facendo serve come il pane, oserei dire per la continuazione della specie, perché se continuiamo tutti a scopare come acefali senza crescere FIGLI correttamente, semplicemente finisce che la parte sana del popolo italiano si estingue. Soprattutto in un momentaccio come questo.

 

E allora come dice l'inno di cui nessuno sa le vere parole: chi vincer ci crede.

E IO CI CREDO ! 

Modificato da Fireheart
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freefall
Il 17/8/2020 at 04:45, Fireheart ha scritto:

...

Come insegnano i grandi maestri di psicologia, quando si è immaturi l'unico modo per crescere è un trauma. Bello grosso e netto. ...

Hanno studiato a Bergen Belsen questi grandi maestri? Me ne citi un paio?

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  • 3 anni dopo...
ErMinchione

Ma com'è finita sta storia?

Modificato da ErMinchione
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Tonymontana95
Il 24/2/2020 at 04:24, Fireheart ha scritto:

Ciao a tutti.

Sono un PUA che ha a lungo frequentato questo forum con pseudonimo diverso, qui ho imparato l'arte del rimorchio e ora che mi è facile scoparmi una sconosciuta come bere alla fontanella, cerco di più, molto di più.

PREMESSA: purtroppo qualche mese fa è venuto a mancare mio padre, ultimo dei mohicani e mio unico affetto. Era molto malato e da tempo sapevo che quando sarebbe arrivato il giorno, sarei rimasto solo come un cane randagio sulla faccia della terra. Già da tempo mi ero stufato di concedere il mio prezioso tempo (alias cazzo) a una mandria di sciacquette solo per una ennesima scopata, per poi farmi divorare dal vuoto esistenziale, allora mi preparavo al peggio cercando l'amore che mi avrebbe salvato dalla solitudine. La vita mi ha costretto a crescere in fretta e per me le mie coetanee (30 anni) sono delle bimbe, andavo regolarmente con ragazze più grandi di me di almeno 5 anni e più raramente 10+ anni.

Non ho fatto in tempo. La morte di mio padre è arrivata tra capo e collo nel pieno della mia promiscuità, volevo concedermi un ultimo anno di divertimento adulto, e invece sono finito nel baratro della solitudine. Ma la dea bendata mi è venuta in aiuto: proprio in quei giorni viene a farmi visita a casa una ragazza che da piccoli veniva a casa mia per giocare con mia sorella, famiglia sua amici della famiglia mia (quando tanti anni fa ancora esisteva), più grande di me. Per me è il massimo della premessa: una ragazza che già conosce le emozioni del mio passato, corrispondenti alle sue, la stessa epoca, lo stesso vissuto, lo stesso quartiere, ritrovarsi come una macchina del tempo 25 anni dopo, per me che sono nostalgico degli anni 90 poi, è la quintessenza del moglie e buoi dei paesi tuoi. Mi lascia il contatto e con gli occhi mi promette che scoperemo. Va tutto liscio come l'olio, lei mi rivela che ha un ragazzo ma è visibilmente zombificata da una relazione di ormai 12 anni che definire routinaria e muta sarebbe assimilarla al circo orfei, io invevce le faccio vivere le montagne russe, insomma il solito metodo infallibile che tutti noi PUA conosciamo per arrivare dritti a letto, me la scopo come se non ci fosse un domani e lei gode, mi dice che le ho ricordato cosa significa essere donna, emozioni che si era dimenticata, che dal primo momento sono stato un colpo di fulmine in testa e ha deciso "questo me lo scopo" etc.

Se non che già dall'inizio nella sua psiche capto scricchiolii che presto si faranno largo fino a rivelarsi terremoti del 9° grado richter. Lei ha dei condizionamenti dell'educazione potentissimi che la obbligano a "sacrificarsi" per soddisfare qualsiasi richiesta dei suoi genitori cafoni e nevrotici, senza fiatare, cosa che poi per l'appunto la induce a queste fughe emotive come quella avuta con me. Ma sin dal primo giorno il senso di colpa la attraversa come una spada, in modo quasi istantaneo, bastano poche ore dall'indimenticabile amplesso che subito si ritrova lacerata dai sensi di colpa. Mi dice che sono il primo con cui lo tradisce, non so se crederla a giudicare dalla velocità con cui ha deciso di scoparmi.

Io l'ho sempre sostenuta nella scelta di tradire il compagno, che dopo 12 anni stava morendo dentro e che questa "disubbidienza" di tradirlo venendo con me è stata per lei una manna dal cielo, il risveglio della forza vitale. Andando avanti ormai il nostro sesso era diventato vero e proprio amore, insieme toccavamo il cielo con un dito, una goduria mia e sua senza confini, intesa semplicemente perfetta, tanto che a Natale ci siamo scambiati i regali, me la sono scopata nel lettone di casa sua mentre il compagno era a lavoro (e la cosa la gasava da matti) e ogni volta abbiamo fatto l'amore tre volte di fila. Ma comunque vive ancora col compagno. Sentiamo entrambi il rischio che tutto vada a finire male, mi dice che non vuole perdermi e che dobbiamo assolutamente continuare a vederci nel mentre che decide per non interrompere il nostro flusso. Arriva finalmente il giorno in cui decide: l'amore suo sono io, sarebbe andata dal compagno e lo avrebbe mollato, tornando a dormire da sua madre. MA QUI ARRIVA IL PATATRACK. Non ci riesce. Il fottuto compagno, con le sue grandi doti di ammorbatore di vita e avvelenatore di anime, anche se ormai non scopano più, con la tattica passiva-aggressiva dell'orsacchiotto ferito nell'arco di due frasi le fa passare la voglia di lasciarlo. Non lo lascia più e inizia a razionalizzare: "12 anni di relazione sono troppi per lasciarlo ormai, ci sono troppo affezionata, sono confusa" etc.

Continuo a martellarla, ma sento che le inizia ad andare seriamente in pappa il cervello. In un sabato sera decisivo, lei mi informa che il fidanzato vuole uscire solo con gli amici e perciò finalmente possiamo uscire insieme di sabato. Ma abbiamo passato tutte le ore a nostra disposizione a fare sesso, anche perché era inverno e faceva freddo. Forse è stato il mio primo grave errore, l'avrei dovuta portare a farci una pizza come fossimo fidanzati normali, e non rimanere a scopare per ore come animali. Ma era amore anche quello: post orgasmo siamo rimasti abbracciati, anzi incollati, 6 ore di orologio senza accorgercene. Ma proprio quella volta, la più intensa e desiderata, la mattina successiva crolla tutto e sente il bisogno di chiamarmi alle 9:00 per dirmi che ormai i sensi di colpa la dilaniano e ci dobbiamo distaccare.

Non ci credo, vado su tutte le furie. Da che doveva mollare lui, sta dicendo di mollare me. Io sono un tipo focoso che non ha remore ad avviare una rissa in autobus se qualcuno mi tocca e risponde male, allora a quella richiesta, arrivata così stronzamente dopo la sera in cui ci eravamo scambiati più affetto in assoluto, mi è partito l'embolo.

 

E QUI VENIAMO AI MIEI ERRORI.

 

Purtroppo devo ammettere che pur essendo un maestro rimorchiatore, non so andare oltre. Per una vita le donne le ho sempre prese e poi buttate via, non mi sono mai premurato di tenermele. Non ho mai avuto una storia lunga e ho fatto l'errore di continuare ad applicare schemi da rimorchio, ovvero da attrazione mordi e fuggi, ad una storia che invece volevo far diventare una LTR. Un rischio enorme visto che senza il ricatto finale del "non me ne frega un cazzo", nel campo delle frittate roteanti le donne ci sovrastano (se non altro perché non si vergognano minimamente di rifugiarsi in frasi senza senso quando si ritrovano all'angolo).

Nel vortice delle emozioni, il massimo che sono riuscito a fare è stato giocare sporco. Sapendo che lei è una crocerossina, mi sono fatto venire una sincope, le ho detto che avrei smesso di mangiare, che mi sarei suicidato per la solitudine e ho smesso di risponderle al telefono. Lì per lì ho pensato che era elevatissimo il rischio di "inzerbinarmi come un viscido" e quindi abbassare il mio valore, ma ho vinto la scommessa. Si è precipitata a casa credendo che stessi per morire, mi ha cucinato e dato da mangiare, abbiamo rifatto l'amore. Ma si è rivelata di breve termine: daccapo riparte la tiritera, il giorno dopo mi ripete che è dilaniata dai sensi di colpa e dobbiamo distaccarci. Continuiamo così per un po' di altre volte, lei continua a comportarsi nei miei confronti come una crocerossina, ma non ha il coraggio di assumere decisioni per sé ed il ricatto della "sua vita a casa sua" la scoraggia da qualsiasi tentativo di scombussolare la sua routine.

 

Inizio a rompermi il cazzo e così cedo, le dico va bene, facciamo questo minchia di distacco. Inutile dire che subito dopo ci siamo limonati per 20 minuti, alla fine le sono venuto in bocca copiosamente e come al solito da grande porca quale è non si è risparmiata di sfruttare il fatto che fosse tutta sporca per sporcare pure me. Insomma a letto siamo due animali, ma il mix di paura, angoscia, indecisione, ma soprattutto l'assoluta determinazione nell'evitare qualsiasi forma di sofferenza o dolore, la tiene ancorata a quello zombie che si ritrova da 12 anni. Per inciso, era già da molti anni che non lo amava più e per cercare di rivitalizzare la sua relazione, 6 anni fa ha fatto la grandissima cazzata di comprare insieme una casa. Lei mi dice che ha paura di perdere tutto, quella è la sua casa, lì ha le sue cose. Le rispondo - sbagliando - che sta prendendo in giro il suo compagno e se non lo ama più dovrebbe liberarlo per consentirgli di trovare un'altra donna che stia meglio con lui. Allora per tutta risposta razionalizza e inizia a credere che forse potrebbe amarlo di nuovo chissà che le cose non cambino. Però continua a cercare sempre e solo me. Inizio a sentirmi discretamente il suo punching ball, si diverte a farmi tentennare. Così imparo ad averle concesso di aprirsi prima di mollare il compagno.

 

Ma la psicologia si infittisce. Ormai mi diviene chiaro che i suoi genitori le hanno insegnato un rapporto di amore basato sulla "smerdazione reciproca" ovverosia io butto merda su di te, tu butti merda su di me e in questa apoteosi di immondizia ci amiamo. Not my style, thanks. Le dico che deve superare questo difetto, ma è più forte di lei. La sua bassa autostima, unita alla stronzaggine inconscia ereditata dai genitori, crea un mix letale. Mi cerca mattina e sera, mi scrive, mi sostiene, per poi prendermi a sberle e fare finta di non averlo fatto. Mi dice che resterà col compagno anche se non lo ama, che farà di tutto per cambiare il loro rapporto perché torni a funzionare, che mi devo preparare all'eventualità che non lo lascerà mai, che devo essere felice senza di lei. Poi però dice che se lo lascia di sicuro non ci si rimette più. Le faccio notare che probabilmente anche il suo compagno ha un'amante visto che ogni tanto sparisce di sabato o domenica, mi risponde candidamente "è probabile" fregandosene. Mi sembra evidente che sia tutto un gioco al massacro. Allora cambio tattica, quando le elenco le infinite possibilità che ho di farmi scopate occasionali, va su tutte le furie, si ingelosisce per poi dirmi che devo tenermi queste cose per me.

Un giorno mi sono stufato e le ho fatto 48 ore di total freeze in cui l'ho gestita come un burattino, l'ho mandata ai pazzi e quando le ho riaperto la porta per lei è stato come aver scampato la morte. Mi dice "sei uno che ci sa fare con le donne" però poi riparte coi soliti comportamenti. Sembra quasi voler provocare una mia reazione scomposta per poi godersi discussione e riappacificamento.

Insomma ha degli evidenti problemi di emotività che la portano a chiudersi costantemente in un vicolo cieco, in cui razionalizza tutto il possibile e anche l'impossibile per evitare accuratamente qualsiasi tipo di scelta. Per ora ci sentiamo solo telefonicamente. Dice che sono l'unico che la capisce, l'unico con cui si apre, ma io non riesco a fare a meno di sentirmi l'amichetto del cuore, cosa che non voglio minimamente essere e perciò mi ribello, ma appena esce il discorso del lasciarsi col compango mi risponde "Non voglio parlare di questo" "ti prego" "dai" etc. Ci stiamo inceppando in una relazione tossica e lo sta facendo apposta, inconsciamente. Ha capito perfettamente che con le donne ci so fare e ha sviluppato una precisa tecnica con cui sta accuratamente sabotando il nostro rapporto e il nostro amore.

Ma così fa solo del male a me e a se stessa: pur di non evolversi, sceglie l'infelicità di un rapporto decomposto e di restare attaccata ai genitori cafoni. Afferma volitivamente di voler restare a 6 anni di età e non fare mai scelte. Poi ogni volta che ci vediamo non riusciamo a trattenere l'animale e scopiamo come conigli, ci amiamo davvero, io sono la sua luce. Proprio per questo istintivamente scappa. Allora pur di non amare arriva a farsi e a farci tutto questo. Dice che non scoperemo più ma continua a telefonarmi dalla mattina alla sera per verificare come sto, se la solitudine non mi sta uccidendo. Proietta su di me qualsiasi suo fantasma, qualsiasi sua mancanza emotiva. E intanto nelle telefonate viene fuori il suo letamaio emotivo e io divento l'esclusivo bersaglio di tutte le secchiate di merda che si è tenuta accatastata in magazzino per decenni, tra padre assente, madre rompicazzo, fidanzato paesano e coglione. Io più che alternare risposte a muso duro e toccanti sviolinate, con pizzichi di boyfriend destruction (questa credo sbagliata in quanto ormai non sto più in fase di rimporchio) non so che fare, e continuiamo a dilaniarci. Glielo faccio notare e si dispera per i sensi di colpa, dice che lei sbaglia qualsiasi cosa faccia, quindi si chiude per non fare del male a tutti, addirittura piange copiosamente, ma non si rende conto che si sta sabotando da sola perché non conosce oppure ignora volutamente i propri mostri.

Io non so che fare soprattutto perché ho sempre sostenuto che le donne non vanno capite, vanno direttamente scopate. Ma come dicevo all'inzio, ora sono solo sulla faccia della Terra, vorrei la donna che amo al mio fianco tutti i giorni, come fidanzata, e non solo a rate, come amante. Questo è il problema.

 

La partita è in corso. L'obiettivo è indurla a mollare quell'idiota e farla venire a vivere a casa mia. Se vi va, divertiamoci insieme a crackare i suoi condizionamenti.

Per me è importante riuscirci, non troverò mai più una donna con cui al contempo vivere una passione così intensa e allo stesso tempo condividere così precisamente il nostro passato, i nostri gusti, il nostro vissuto. Non ho intenzione di prendermi una qualsiasi pur di accasarmi. Come la recupero sta situazione? Se me la gioco bene sento che ce la posso fare. Le piaccio e la faccio godere. Ma non devo più consentirle di usarmi come suo personale anti stress finché non si è mollata col compagno. Consigli?

Cavolo ma è  fidanzata mi spiegate perché con tante donne single dovete mettervi a rovinare storie,secondo me se lei ha tradito il fidanzato e tu ci vuoi una storia seria non ti conviene perché stai sicuro che tra 3-4 anni quamdo si sarà stufata tradirà anche te tradire e un indole che tradisce non lo fa mai una volta ,se vuoi una relazione stabile lascia perdere 

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AlexanderMcQueen93
5 ore fa, Tonymontana95 ha scritto:

Cavolo ma è  fidanzata mi spiegate perché con tante donne single dovete mettervi a rovinare storie,secondo me se lei ha tradito il fidanzato e tu ci vuoi una storia seria non ti conviene perché stai sicuro che tra 3-4 anni quamdo si sarà stufata tradirà anche te tradire e un indole che tradisce non lo fa mai una volta ,se vuoi una relazione stabile lascia perdere 

La responsabilità è solo di lei, al fidanzato non devi nulla. Che poi se una tradisce, la storia è già bella che rovinata.

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