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-Zodiac-

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Oneiroi
23 ore fa, -Zodiac- ha scritto:

[...] ho ritenuto molto più probabile che lei fosse attratta molto di più mentalmente che fisicamente [...]

La prossima volta che hai questa impressione e riesci a portartela comunque a casa, prova a spegnere le luci e recitarle qualche massima di Nietzsche: se la teoria è giusta, ti salterà addosso lei...

Lascia da parte le cazzate, lavora sui fatti.

Estate 2015, conosco una ragazza in spiaggia durante un pranzo ad un lido e nel primo pomeriggio stiamo già giocando in acqua con altri ragazzi. Contatto fisico sotto il pelo dell'acqua all'ennesima potenza, non se ne ritrae, anzi sembra cercarlo. La sera si va a ballare sul lungo mare ed il contatto procede; la isolo sulla battigia, cerco di baciarla: nel momento in cui la mia mano le sfiora i capelli, tangendo la nuca, si ritrae come l'avessi colpita con una mazza da baseball. Ha proprio insaccato la testa tra le spalle, come farebbe una tartaruga.

La luce era poca ma ho letto distintamente la paura nei suoi occhi, non per qualcosa di reale perchè quel contatto è stato di gran lunga meno spinto di molti altri avuti nell'arco della giornata. Ovviamente il bacio non c'è stato e per il resto della serata è calato il gelo, senza alcuna spiegazione sull'accaduto. Riprendo la chiacchiera, sdrammatizzo il momento senza fare alcuna allusione a quanto accaduto. La partita è ripresa il giorno seguente ed è arrivata a degna conclusione... ma la mia mano si è ben vista dal navigare a meno di 20 cm dalla sua nuca.

Sono certo che se analizzi nuovamente i fatti, abbandonando le tue convinzioni limitanti, troverai la tua "nuca" anche tu.

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SergioVittorio
26 minuti fa, Oneiroi ha scritto:

La prossima volta che hai questa impressione e riesci a portartela comunque a casa, prova a spegnere le luci e recitarle qualche massima di Nietzsche: se la teoria è giusta, ti salterà addosso lei...

Lascia da parte le cazzate, lavora sui fatti.

Estate 2015, conosco una ragazza in spiaggia durante un pranzo ad un lido e nel primo pomeriggio stiamo già giocando in acqua con altri ragazzi. Contatto fisico sotto il pelo dell'acqua all'ennesima potenza, non se ne ritrae, anzi sembra cercarlo. La sera si va a ballare sul lungo mare ed il contatto procede; la isolo sulla battigia, cerco di baciarla: nel momento in cui la mia mano le sfiora i capelli, tangendo la nuca, si ritrae come l'avessi colpita con una mazza da baseball. Ha proprio insaccato la testa tra le spalle, come farebbe una tartaruga.

La luce era poca ma ho letto distintamente la paura nei suoi occhi, non per qualcosa di reale perchè quel contatto è stato di gran lunga meno spinto di molti altri avuti nell'arco della giornata. Ovviamente il bacio non c'è stato e per il resto della serata è calato il gelo, senza alcuna spiegazione sull'accaduto. Riprendo la chiacchiera, sdrammatizzo il momento senza fare alcuna allusione a quanto accaduto. La partita è ripresa il giorno seguente ed è arrivata a degna conclusione... ma la mia mano si è ben vista dal navigare a meno di 20 cm dalla sua nuca.

Sono certo che se analizzi nuovamente i fatti, abbandonando le tue convinzioni limitanti, troverai la tua "nuca" anche tu.

Ma poi l’hai baciata?

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Back Door Man
53 minuti fa, MF22 ha scritto:

Al di là della doverosa precisazione sul titolo, sia il libro che il film sono dei capolavori. Proporzionalmente il film destò più scalpore perchè Kubrick riuscì a trasporre in maniera esemplare alcune immagini che nel libro rimanevano vincolate all'ideazione del lettore. 

Non è strano paragonare un film ad un libro, è implicito che vadano entrambi collocati nel loro contesto artistico. 

Il punto di riferimento esiste eccome: non è il tema trattato, ma il modo in cui viene trattato. Ribadisco la premessa per cui musicalmente non posso considerarmi in grado di giudicare la composizione di John Lennon, allo stesso modo ribadisco la fumosità del contenuto. 

Burgess/Kubrick produssero un'icona artistica perchè oltre ad una ricerca quasi ossessiva di un significato che fosse il più disturbante possibile, a loro non interessava nulla che fosse compreso. Tant'è che il film al tempo fu criticato per la sceneggiatura, per i vuoti di trama, l'uso sconnesso di scene di violenza.

Prendi una persona che non ha mai visto il film o non ha mai letto il libro e non ha un background cinematografico particolarmente sviluppato: ti dirà che non ha senso, che è tutto confuso. 
Certo, per capirlo deve guardarlo 4 volte. Capirà che il senso è proprio la confusione. Questo crea un'esclusività. 

Opinioni personali. L'Arancia è un film da vedere, un must. Ed è un capolavoro, non lo si può negare. La scenografia, i costumi, le "divise" dei protagonisti...

Credo che l'importante non fosse farsi capire dal pubblico quanto impressionarlo. Secondo me la violenza prevale su tutto. La confusione? Forse.

Il problema sociale generato dal cinema nei suoi anni d'oro è stato l'emulazione. Questo mi ha sempre preoccupato, considerandomi cittadino in un contesto sociale dove la gente va avanti a mode.

I delinquenti copiano i delinquenti dei film. Questo è stato messo nero su bianco nelle carte processuali dei più grandi processi per mafia e associazioni varie a delinquere.

A cominciare dal Padrino c'è stata emulazione di linguaggio, abbigliamento, modi di dire, tutto.

Da noi (dove vivo io) fare l'Arancia a qualcuno significa fargli del male.

La proposta che non si può rifiutare la conosce il Mondo.

Sulla droga da noi in Italia c'è stato Amore Tossico (raccomandato), in Spagna i vari film del genere cine quinqui.

E davvero in Spagna negli anni 80 molti giovani parlavano come nei film quinqui, ma per imitazione, non perché parlassero in famiglia quell'idioma (che con poche differenze era parlato a Barcelona dove ho vissuto io: un misto di castellano, gitano, quinqui vero (l'idioma dei mercheros), e gerghi giovanili come il cheli).

Lo parlavano dopo aver visto i film.

La Febbre del Sabato Sera credò un Boom delle uscite in Discoteca, che durò fino a metà anni 80.

Il cine quinqui lo trovi su Wikipedia.

Concludendo, per quanto riguarda l'Arancia, personalmente non lo trovo confuso quanto inquietante: sono inquietanti lo Stato e la soietà, così come vengono presentati da Kubrick. I violenti diventano poliziotti, il singolo individuo non può difendersi dal Sistema, non ha voce, non è ascoltato. Nient'altro che la realtà dei fatti.

Che è molto diversa dall'idealismo di Imagine.

Per essere precisi tu non hai paragonato un libro a un film, hai paragonato un libro o un film a una canzone.

Una canzone che cos'è? Testo e musica, nient'altro.

1 ora fa, MF22 ha scritto:

Conosco John Lennon e sono certo del fatto che volesse scrivere una canzone con un testo stupido per gli stupidi, in totale consapevolezza e per corrispondere all'immagine che si stava creando attorno a lui dopo la pausa con i Beatles. 
Vedi, viene ritenuta una canzone rivoluzionaria. Da tutti quelli che giocano a fare i rivoluzionari.
Quella canzone è, difatti, un gioco. 

Può darsi. Nemmeno i testi dei Beatles erano poi così impegnati.

Se ascolti la prima produzione dei Beatles e quella dei Rolling Stones noterai che si assomigliano molto. Quello che li differenza è il look. I Beatles si vestivano da bravi ragazzi, i Rolling erano più provocativi, soprattutto grazie a Mick Jagger. La sua lingua un'icona.

 

 

rollingstonetongueandlipslogostory.png

 

Musicalmente siamo agli inizi del rock and roll, subito dopo Chuck Berry.

Jim Morrison e i Doors invece fanno storia a sé.

 

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wintercearig
3 minuti fa, BackDoorMan68 ha scritto:

Jim Morrison e i Doors invece fanno storia a sé.

 

Sta versione live è fantastica, butta giù i muri.

Li ho visti qualche anno fa a Lucca. Jim era morto da un pezzo, ma almeno sono riuscito a vedere dal vivo quel genio di Ray Manzarek prima che fosse troppo tardi.

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Oneiroi
2 ore fa, SergioVittorio ha scritto:

Ma poi l’hai baciata?

Tutte le labbra del suo corpo, più di una volta.

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