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Horror story: scaricato dopo sesso deludente!


Rebkey

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Rebkey

Ciao ragazzi, ho voglia di condividere questa esperienza che inaspettatamente mi ha scosso, nella speranza che qualcuno di voi possa darmi qualche riflessione sull’accaduto. Non l‘ho inserita nella one itis perché più che rimanerci “sotto” per la ragazza, ci sono rimasto sotto per tutta la situazione in se. Peccato non esista la sezione horror stories, perché credo quella dovrebbe esser stata la sezione giusta.

Premetto che non sono e non mi reputo Casanova, ma comunque sono una persona che ha avuto già un discreto numero di esperienze, alcune positive e altre no, ma una roba del genere proprio non l’avevo vissuta mai.

Io 30 anni, lei 25. Ci conosciamo tramite amici in comune e andiamo subito molto d’accordo, lei manifesta subito interesse per me. Io interessato ma non troppo, ma in un periodo di magra totale da mesi.

La gente in giro mi riferisce che la tipa non è proprio apposto con la testa, ed è un po promiscua, ma a me non frega molto della cosa, e soprattutto di quanto una ragazza può essere promiscua, anzi. Ero partito con la voglia di sesso, in un periodo ripeto di magra, ma la voglia di impegnarmi per qualcosa di più non c’era assolutamente.

Usciamo in gruppo, finisce che per 3 sere di fila finiamo sotto casa sua da soli, a baciarci e a toccarci. Niente la faccio breve, volevo portarla a casa ma quei giorni avevo ospiti e la cosa non era fattibile, e dentro di me mi mangiavo le mani. Faccio l’errore di non voler scopare in macchina, convinto che lei mi invitasse su da lei, cosa che per 3 sere non avviene (coglione anche io, che con una scusa tipo andare in bagno o bere un bicchiere d’acqua potevo chiederle tranquillamente di salire). Non ho dato peso alla cosa, non mi aspettavo che questo avrebbe predisposto tutto a un disastro colossale.

Mi scrive il giorno dopo, dice che deve tornare al suo paese (a 60 km di distanza circa), per circa due settimane per un tirocinio universitario. Io tranquillo le dico, ok ci si sente.

Non me l’aspettavo proprio, lei comincia a scrivermi tutti i giorni e sempre più di frequente. A me fa piacere ricevere tutte queste attenzioni, forse perché non le ricevevo da un pò, ma allo stesso tempo non mi piaceva l’idea di sentire una persona con cui non avevo ancora avuto dei rapporti intimi come fosse praticamente la mia ragazza, mi sembrava una cosa malsana e ne sono convinto tuttora. Fatto sta che mi faccio prendere dalla cosa, abbiamo un sacco di interessi in comune e lei è davvero simpatica.

Passa una settimana, capita che non ci sentiamo un giorno intero, lei mi scrive sclerando che era sempre lei a scrivermi per prima, che aveva bisogno di sentire un mio sforzo. Prendo la macchina e vado a trovarla, arrivo e ovviamente io volevo salire a casa, ma la cosa non si può fare dato che lei stava a casa dal padre. Passiamo due ore in macchina a parlare, baciarci e toccarci, fa freddo e io non vado oltre. Per presa di posizione non voglio farlo proprio in macchina, non se ne parla. Errore terribile, secondo me, ma col senno di poi. La lascio a casa e vado via, conscio del fatto che cosi però non può andare.

Passa così qualche altro giorno, in cui lei sembra ancora più morbosa, inizia sempre lei le conversazioni, io cerco solo di diluire i contatti, non mi è mai piaciuto avere pseudo rapporti telefonici. Credo altro errore, potevo semplicemente dirglielo che preferivo non sentirla troppo, ma non l’ho fatto, e ripeto forse perché a una parte di me piacevano tutte quelle attenzioni.

Prende il treno e viene a trovarmi una sera verso le 9, e mi dice che per le 3 di notte deve tornare al paese suo, che alle 5 ha la sveglia (come tutti i giorni). Andiamo in un locale, beviamo un pò e ridiamo tantissimo, il tempo passa velocissimo, guardo l’orologio e mi rendo conto che dovevo riportarla in stazione per farle prendere il treno. Non l’avevo programmata così, la mia idea era di passare là un paio d’ore e poi portarla a casa, ma davvero non mi sono reso conto del tempo che passava così in fretta. Lei se ne va.

Ci rifletto e dico di nuovo che così non va, 5 uscite già e niente sesso, solo toccatine e bacetti come due quindicenni. Il problema è che non sono abituato a questo, di solito il sesso è arrivato sempre in maniera piuttosto naturale, senza che mi sforzassi troppo sulla logistica e altre cagate, per me è una situazione nuova e strana. Decido che la prossima volta ci faccio sesso e punto, che sia in macchina, a casa mia o sua o in mezzo alla strada, non importa, l’obbiettivo deve essere questo.

Guarda caso, il giorno dopo lei sparisce. Non do troppo peso alla cosa, il giorno dopo decido di scriverle (credo fosse la prima volta che iniziassi la conversazione io) e lei appare fredda e mi dice di non cercarla più. Io le rispondo semplicemente che mi dispiace, ma se ha deciso così un abbraccio e ci si vede in giro. Riprendo il telefono dopo una mezzora, mi ritrovo una carrellata di messaggi suoi del tipo “aspetta perché mi saluti così, stiamo ancora parlando”, “ho paura di innamorarmi di te, perché sei proprio il tipo che potenzialmente può farlo”. E nulla, volevo chiuderla ma ci sono cascato con tutte le scarpe, riprendiamo esattamente come il giorno prima, con lei a scrivermi e a mandarmi vocali tutto il giorno, parlandomi della sua giornata, dei suoi hobby e chiedendomi su come passassi le mie giornate.

Comincio a rendermi conto che il mio stato è cambiato, ora ho quasi fretta di concludere a letto, e diventa il mio chiodo fisso. Lei mi scrive che vuole vedermi, ne approfitto per dirle che la passo a prendere da casa e la porto da me in campagna (in un posto non molto lontano dal suo paese). Finalmente aveva chiuso col tirocinio, avrebbe avuto la nottata libera dato che non doveva più alzarsi alle 5. Anche io il giorno dopo sarei stato libero. Il programma era passare lì la nottata, fare un giro in un posto figo all’indomani mattina e poi tornare ognuno a casa propria.

E così faccio, la prendo da casa sua e andiamo da me in campagna. Facciamo una passeggiata e poi torniamo a casa. Eravamo sul divano, cominciamo a baciarci, a toccarci, me lo tiro di fuori, io seduto e lei seduta sopra di me cominciamo a farlo (finalmente). Non so perché l’ho fatto, ancora me ne pento, neanche dopo 30 secondi che era partita la trombata la fermo e le dico andiamo in camera da letto.

Ci spogliamo rapidamente, mi stendo sul letto, pene in completa erezione. Lei va giù e comincia a succhiarlo… e comincia il disastro più totale. Il piccolo soldatino si ammoscia, va giù, completamente morto.

Si crea una situazione un po imbarazzante, io lavoro di lingua e poi con le dita per riparare, ma l’uccello non ne vuole sapere. Ed ecco che ho notato la sua prima reazione: ero sopra di lei, con circa metà erezione, provo a infilarlo ma nulla, faccio una faccia strana e lei si gira in modo parecchio aggressivo: “no vedi che questo è un TUO problema, non un MIO problema!”. Non dico nulla, sono troppo concentrato a recuperare l’erezione, ma il suo commento non aiuta per niente. È buio e cerco la sua vagina con le dita (sono circonciso, mi manca la sensibilità sulla parte più alta del pene), lei mi sfotte dicendo “vedi che la figa sta sempre la”. Non rispondo, trovo ormai tutta la situazione grottesca. Ma mi sento arrapato e voglio farlo. Si aggiunge il fatto che lei non ha assolutamente seno, altra situazione che non aiuta. La sensazione di merda era che a me sembrava quasi che lei ci stesse godendo di questa mia piccola difficoltà, irreale forse lo so, ma questa è stata solo una percezione, percezione stranissima.

Restiamo abbracciati, poi lei comincia a strusciarsi sul mio pene che finalmente si sveglia, sale sopra di me e bam. Cominciamo a farlo, il problema era che una parte di me aveva ancora paura di perdere l’erezione, duro neanche 10 minuti. L’ho tenuto eretto e sono venuto pensando a un’altra. Non riesco a capire se lei mi piaccia davvero sessualmente… ma si mi piace solo che boh, manca qualcosa.

Aspettiamo circa 20 minuti, lei si struscia di nuovo, erezione completa, sale sopra di me e poi io la blocco, la giro e vado sopra io. Nulla, io la trovo carina, ma fissandole quei capezzoli senza seno il pene va di nuovo giu, e ripeto, complice anche il nervosismo che mi aveva preso. Ci riprovo un pò ma poi desisto, anche perché cominciava a fare luce e avevo sonno. Prima di addormentarmi le preciso che sono convinto che la cosa non sia dovuta assolutamente a lei, anzi che lei mi piace.

Ci svegliamo e andiamo a fare un giro in questo posto che volevo farle vedere. Percepisco che qualcosa non va, io mi sento più distante, e noto che lei lo è anche più di me. Comincia ad essere un po acida, scontrosa, altezzosa anche. Appare più sicura di se e, lo ripeto, percepisco quasi come se mi voglia far pesare la nottata deludente. Parlavo d’altro ed è uscita la frase “non mi faccio troppe aspettative per non restare poi deluso”, mentre ero girato sentivo lei che rispondeva “eeeehhh..già”, ripeto la certezza non la potevo avere, ma sembrava chiaro si stesse riferendo alla nottata precedente. Io non ero in quel momento molto ricettivo, sentivo la delusione per la sera prima, me l’aspettavo diversa, e sicuramente anche lei a modo suo percepiva questa delusione.

Zero contatto fisico da parte di entrambi. Pranziamo in un posto e le dico che prima di partire voglio riposare un’oretta. Vado in camera e mi risveglio dopo poco, lei in salone a mandare messaggi e cazzeggiare al telefono. Entra in camera, si stende nel letto vicino a me, dandomi le spalle. Non so cosa mi sia preso, volevo scoparla e rifarmi della figuraccia della sera prima, ma mi rendo conto che tremavo. A 30 anni! Tremavo! Poi capisco che tremo perché ho paura che il soldatino faccia di nuovo brutti scherzi. Finisce che le faccio un massaggio e lei, forse percependo il mio nervosismo, mi dice che vuole stare sola e se ne va.

Dopo una mezzora torna dalla passeggiata, andiamo a cenare, le dico che a quel punto preferivo restare là un’altra notte, visto che era già tardi. In realtà forse (più che forse) l’ho presa come una questione di orgoglio, sentivo che ci stavamo allontanando e volevo scoparla almeno una volta come dio comandava, se proprio doveva finire così, almeno quello.

Dopo cena torniamo a casa, facciamo due chiacchiere, lei sempre più fredda. Andiamo in camera, comincio a baciarla e a toccarla, lei mi ferma e mi dice scusa ma ho sonno. All’inizio non ho dato molto peso alla cosa, avevo sonno anch’io, sono rimasto tranquillo, e ci siamo addormentati entrambi praticamente subito.

Il giorno dopo lei mi trattava come uno sconosciuto. Le ho dato un bacio a stampo prima di partire, le ho preso la mano mentre guidavo,  ma notando il suo totale distacco ho smesso subito. Già avevo capito, solo che non volevo accettarlo in pieno credo. La lascio sotto casa, vado per salutarla, lei mi allontana e mi dice solo “beh, grazie dell’esperienza”, con uno sguardo di ghiaccio, un’indifferenza mista al disprezzo, si gira e se ne va. Sono rimasto totalmente in silenzio, sono risalito in macchina e me ne sono andato.

Totale silenzio radio da ambedue le parti da allora, due settimane. L’ho rivista una settimana fa a una festa, ero con un amico, ha salutato lui e mi ha ignorato completamente, e così ho fatto anche io. Da lì zero.

Non voglio riprenderla, non mi interessa, per quanto mi riguarda con lei è chiusa. Senza rancore, ma nonostante credo di aver fatto gravi errori, secondo me anche lei ha buttato benzina sul fuoco. La situazione in sè che ho vissuto invece, dalla mia testa, beh quella proprio non se ne vuole andare. La rivivo in loop da 2 settimane, non so perché, forse il motivo è che ha portato alla luce lati di me su cui devo lavorare.

Sono deluso da me stesso, dal fatto che ho rovinato una situazione (potenzialmente importante o meno, chi lo sa) solo perché facevo lo schizzinoso a non voler consumare in macchina le prime sere passate insieme. Dal fatto che il giorno dopo avrei potuto prendere la situazione in mano, ma ero completamente in balia della paura di perderla, dell’imbarazzo della brutta nottata poco soddisfacente per entrambi, dall’orgoglio nel voler recuperare quel sesso-immondizia.

Mi vergogno di aver vissuto a 30 anni suonati un’esperienza che davvero mi appare più da ragazzini con la metà degli anni miei, e tutto con  la consapevolezza che si, magari questa persona non era il massimo, ma io ci ho messo un grosso contributo nel creare un disastro simile. Ripeto, mi pesa di più perché mi ci sarei visto da ragazzino a vivere una cosa simile.

Il discorso è che avevo già avuto disfunzioni erettili. Le prime due sere con una ex (cosa che poi passò completamente dalla terza sera in poi), e con un’altra frequentazione. Ma ciò prima d’ora non aveva mai creato nessuno strappo nel rapporto, avevo sempre avuto modo di recuperare alla grande. Quando hai un certo vissuto credi erroneamente che tutte le esperienze si evolvano più o meno alla stessa maniera di quelle precedenti. Quindi la mia paura è che stavolta, per una serie di fattori, mi sia agitato senza accorgermene più del dovuto, allontanandola.

Non ho mai avuto paura che per una prima volta andata male avrei perso qualcuno, ora ce l’ho, e so che devo affrontare la cosa. Stavolta probabilmente ho perso qualcuno di basso valore, chi lo sa, ma ho il terrore ora che possa accadermi anche in incontri futuri. So che ciò è sbagliato razionalmente, ma la testa va lì.

Ho intenzione di lavorare sulla cosa, magari con uno specialista, comprare del cialis (che non considero una soluzione, ma almeno se mi evita situazioni spiacevoli in futuro tanto di guadagnato), e cercare di capire gli aspetti più deboli del mio carattere che sono venuti fuori in questa situazione.

Per chi abbia avuto anche solo la pazienza di leggere questo papello, grazie 1000 per qualsiasi pensiero possiate darmi sulla cosa.

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ArmandoBis

Eppure te l'avevano detto.

"È fuori di testa ED è promiscua."

Tu invece hai capito "È fuori di testa PERCHÉ è promiscua."

Comunque, è evidente che lei è stata ben contenta del tuo fallimento.

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Mi dispiace tanto, davvero 

Credo che lei non abbia aiutato per niente con quelle uscite, forse il tuo pene aveva intuito qualcosa che tu non avevi ancora intravisto. 

Non ti posso dare consigli pratici per il futuro, forse sbaglio e sarà un po' superficiale che non riesce ad andare in profondità, ma una prestazione sbagliata può capitare a tutti e per i più disparati motivi, tanto fa anche chi ti sta a canto se sa metterti a tuo agio

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Arturo Bandini

atteggiamento degno della peggior puttana romena che puoi incontrare... dovevi riportarla a casa immediatamente dopo le battute che ti ha fatto!

 

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Back Door Man

Lei si aspettava di essere scopata. La validazione.

Tu l'hai tirata alle lunghe. Impazzimento di lei. Perché non mi tromba?

Un rumeno l'avrebbe sbattuta subito. E' quello che si aspettava.

Lo tiri fuori di figa? E' segno che vuoi essere puppato. E lei questo fece.

E' abituata ai maschi rumeni.
 

Spoiler

 

 

Modificato da BackDoorMan68
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Rebkey
1 ora fa, -Zodiac- ha scritto:

Secondo il mio modestissimo parere l unico errore è stato non cacciarla a calci in culo dalla porta dopo che ti ha fatto quelle battute mentre cercavi di penetrarla.

E' uno dei miei ramarrichi sull'accaduto infatti...

1 ora fa, ArmandoBis ha scritto:

Eppure te l'avevano detto.

"È fuori di testa ED è promiscua."

Tu invece hai capito "È fuori di testa PERCHÉ è promiscua."

Comunque, è evidente che lei è stata ben contenta del tuo fallimento.

Ho già avuto frequentazioni con tipe considerate un pò pazze e zoccole, ma mai nulla di simile. Cercherò di stare attento in futuro.

59 minuti fa, bruni ha scritto:

Mi dispiace tanto, davvero 

Credo che lei non abbia aiutato per niente con quelle uscite, forse il tuo pene aveva intuito qualcosa che tu non avevi ancora intravisto. 

Non ti posso dare consigli pratici per il futuro, forse sbaglio e sarà un po' superficiale che non riesce ad andare in profondità, ma una prestazione sbagliata può capitare a tutti e per i più disparati motivi, tanto fa anche chi ti sta a canto se sa metterti a tuo agio

Grazie di cuore, davvero.

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Rebkey
32 minuti fa, BackDoorMan68 ha scritto:

Lei si aspettava di essere scopata. La validazione.

Tu l'hai tirata alle lunghe. Impazzimento di lei. Perché non mi tromba?

Un rumeno l'avrebbe sbattuta subito. E' quello che si aspettava.

Lo tiri fuori di figa? E' segno che vuoi essere puppato. E lei questo fece.

E' abituata ai maschi rumeni.

E' esattamente quello che ho avuto modo di pensare questi giorni... spero di ricordarlo in futuro.

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