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Sondaggio: quanti lasciati durante la quarantena?


Lea

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Thetraveller87
15 minuti fa, Melluin ha scritto:

lasciar andare, passare oltre in silenzio

Lasciar andare e passare oltre in silenzio sono due cose diverse...

Puoi lasciar andare anche dopo aver esposto i motivi per cui lasci andare...

18 minuti fa, Melluin ha scritto:

Poi certamente la nostra società consumistica invoglia a cambiare più che a riparare, ma é anche un fattore legato alla percezione di sé stessi. Un tempo era più difficile crearsi delle alternative, un tempo era un accontentarsi di qualcosa di meno.

Ora é più facile, se sei centrato, volerti bene.

Su questo son d'accordo. Però volersi bene non esclude il confronto (salvo casi di violenza ovviamente)

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18 minuti fa, Thetraveller87 ha scritto:

ma su rapporti più profondi "sparire nel nulla" può causare all'altra persona un vero e proprio danno emotivo in quanto non le permetti di "elaborare il lutto"

problemi di chi non sa elaborare il lutto, ognuno si lecchi le proprie ferite da sé, solo la mamma (e neanche sempre) si preoccupa di non ferire i figli. Siamo adulti

19 minuti fa, Thetraveller87 ha scritto:

altrimenti non si spiegherebbe per esempio il sacrificio del nostro personale ospedaliero... ad esempio

non c'entra niente con l'argomento ma è un sacrificio imposto nel senso che non possono rifiutarsi di lavorare (ti assicuro che quelli che ho sentito avrebbero preferito di gran lunga la cassa integrazione all'80% per tutta la durata della pandemia, piuttosto di essere costretti a lavorare senza DPI e con turni srtessanti, con il concreto rischio di infettarsi e morire), al netto di quelli che si sentono eroi, ma sono la minima parte nella categoria

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Thetraveller87
1 minuto fa, Edo ha scritto:

problemi di chi non sa elaborare il lutto, ognuno si lecchi le proprie ferite da sé, solo la mamma (e neanche sempre) si preoccupa di non ferire i figli. Siamo adulti

Edo mi sa proprio che su questo argomento non siamo d'accordo...😂

Pensa a tutte le utentesse/utenti che si lamentano del fatto che lui/lei sono spariti senza giustificazione (nda: sto parlando di storie serie, non di storie immaginarie sui social)... 

Non è un discorso di leccarsi le ferite... è un discorso di confrontarsi un ultima volta da persone mature... soprattutto se dall'altra parte c'è stato sempre rispetto.

7 minuti fa, Edo ha scritto:

non c'entra niente con l'argomento ma è un sacrificio imposto nel senso che non possono rifiutarsi di lavorare

Ma tu non dicevi che "si stanno sacrificando per noi" "dobbiamo stare a casa per il bene della collettività"?

Non è un'accusa eh magari ricordo male io

Comunque in generale non c'è solo egoismo al mondo...

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Naught
4 minuti fa, Thetraveller87 ha scritto:

Edo mi sa proprio che su questo argomento non siamo d'accordo...😂

Pensa a tutte le utentesse/utenti che si lamentano del fatto che lui/lei sono spariti senza giustificazione (nda: sto parlando di storie serie, non di storie immaginarie sui social)... 

Non è un discorso di leccarsi le ferite... è un discorso di confrontarsi un ultima volta da persone mature... soprattutto se dall'altra parte c'è stato sempre rispetto

Guarda pure tutti gli utenti/utentesse che pur avendo tutte le spiegazioni del mondo restano attaccate con le unghie o con i denti al pensiero ossessivo di riprendere il rapporto. (E tra questi ci sono stato spesso anche io).

La capacità di elaborare quello che ti succede, riuscendo ad andare oltre con un numero x di ammaccature, spesso non dipendono da quante parole ti vengono raccontate ma dalla capacità hai di non prenderti per il culo.  

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6 minuti fa, Thetraveller87 ha scritto:

Ma tu non dicevi che "si stanno sacrificando per noi" "dobbiamo stare a casa per il bene della collettività"?

Non è un'accusa eh magari ricordo male io

si stanno sacrificando = stanno sacrificando la loro vita per curarci, ma ciò non significa che lo facciano volentieri ma perché è il loro lavoro e sono obbligati, e li stanno sacrificando non dando loro i DPI o i necessari riposi per ricaricarsi, quindi sì dobbiamo stare a casa per non aggravare il sistema sanitario e perché c'è chi non può scegliere di stare a casa ma è obbligato a stare a contatto con persone sicuramente positive e infette

non mi pare che ci siano contraddizioni, anzi

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Thetraveller87
1 minuto fa, Naught ha scritto:

La capacità di elaborare quello che ti succede, riuscendo ad andare oltre con un numero x di ammaccature, spesso non dipendono da quante parole ti vengono raccontate ma dalla capacità hai di non prenderti per il culo.  

Vabbe grazie... infatti se leggi i miei commenti agli utenti mollati sono il primo a dirgli di andare avanti...

Io sto parlando del confronto a monte che di certo male non fa

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Igor123
20 minuti fa, Edo ha scritto:

problemi di chi non sa elaborare il lutto, ognuno si lecchi le proprie ferite da sé, solo la mamma (e neanche sempre) si preoccupa di non ferire i figli. Siamo adulti

Certo, ognuno è libero di fare come gli pare. Anche comportarsi vigliaccamente rientra nella libertà individuale. 

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Lea
12 ore fa, Melluin ha scritto:

Chissá con il ritorno a ritmi più normali cosa cambierà....

Penso che ci saranno parecchi tentativi di ritorno, ai quali ovviamente non cedere, almeno per quanto mi riguarda. D'accordissimo con te che le distrazioni e la vicinanza anche fisica della vita pre-quarantena, mascheravano alla grande crepe che erano presenti già da tempo.

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Thetraveller87
2 minuti fa, Edo ha scritto:

dobbiamo stare a casa per non aggravare il sistema sanitario e perché c'è chi non può scegliere di stare a casa

Per comr la interpreto io Stai facendo appello all'altruismo altrui ("metti da parte il tuo egoismo e stai a casa")... = il mondo va avanti anche grazie ad altre cose oltre l'egoismo😜

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1 ora fa, Thetraveller87 ha scritto:

Per comr la interpreto io Stai facendo appello all'altruismo altrui ("metti da parte il tuo egoismo e stai a casa")... = il mondo va avanti anche grazie ad altre cose oltre l'egoismo😜

Non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma ha usato il verbo "dovere". 

C'è un obbligo di restare a casa, per questo le persone lo fanno. Non escludo, e io sono il primo, che ci siano persone che lo sentano anche, per senso civico, per spirito collaborativo etc. Come ci sono altri che lo fanno ad esempio per paura, per il rischio di non infettarsi e così via.

Per cui la ragione (se di ragione vogliamo parlare) è di entrambi. C'è altruismo ma anche un dovere, che in quanto tale va rispettato.

Altrimenti non spiegheresti del perché, ad esempio qui in Spagna, appena hanno consentito di far uscire i bimbi con i genitori, hanno iniziato piccoli assembramenti nei parchi.

Ma se vogliamo parlare delle motivazioni che spingono le persone a seguire determinati comportamenti non ne usciamo più.

Altro capitolo riguarda la responsabilità e il sacrificio del personale medico.

Io sono un medico appartenente alla branca chirurgica, per cui il mio lavoro è drasticamente ridotto, anzi facendo qui pratica, nemmeno vado a lavoro. Mi pagano lo stesso, non rischio di infettarmi, mi dedico ad altro e mi riposo.

E se puoi pensare che non sia altruista ti dico si e no. Basta leggere sopra.

Ad esempio non sono tornato in Italia perché rischiavo di infettare la mia famiglia già a rischio (siamo tutti medici), ed ho deciso di restare qui. E in passato, sono stato il primo a trattenermi in ospedale, al di fuori dell'orario di lavoro, per aiutare persone o meglio fatto cose gratuitamente e con piacere per risolvere loro problemi.

Ma ricordo anche che gran parte di esse, mentre cercavo di aiutarle, sbuffavano, erano impazienti, a volte mi hanno anche attaccato direttamente o minacciato di querelarmi, mancavano assolutamente di rispetto e potrei continuare all'infinito.

Sono altruista, ma sono anche egoista. Quell'egoismo puro, sincero, diretto che mi fa concludere che i vantaggi per me di stare a casa superano gli svantaggi.

Ma ci sono colleghi che si sono offerti con piacere di svolgere ruoli che non gli competevano, di aumentare le ore in modo non retribuito, di rischiare, di essere in prima linea.

Il problema è lo Stato che si ricorda solo dei doveri, ma non dei diritti, non permettendo a quelle persone dotate di altruismo puro e sincero, anche se un pizzico di spirito da eroe in alcuni casi c'è, di proteggersi, di esplicare il proprio dovere con tutte le precauzioni del caso.

Per questo do lo stesso peso alle parole del Presidente del Consiglio di quelli che applaudono fuori al balcone alle 20:00 in punto e poi il giorno dopo scendono per comprare solo un pò di zucchero o vanno al parco con 3 figli per giocare con gli amichetti.

Ora gli ospedali sono i posti più sicuri, dopo un paio di mesi. Ho avuto colleghi, amici, che si sono ammalati, o peggio, che sono morti.

Infettando le loro famiglie, i loro cari.

Ringrazio, al di là delle motivazioni, i colleghi e tutto il personale sanitario per quello che fanno, ma resto a casa. Se poi mi chiamano perché hanno bisogno, sarei comunque ben disposto a dargli una mano, sempre se dotato dei dispositivi di protezione idonei.

 

 

Modificato da sasa4
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