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La cultura occidentale è romanticizzata, femminilizzata e sessuofobica


Crescendo63

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Crescendo63

Posto qui questa mia riflessione, in "Off-Topic" perché non riguarda direttamente né seduzione né relazioni (ma, indirettamente, influenza entrambi).

Diciamo che è una riflessione "antropologica", su alcuni aspetti della nostra cultura che spesso diamo per scontati, ma che influenzano non poco le nostre vite (e specialmente nelle relazioni). So che non dico nulla di veramente nuovo, ma ho voluto fare una sintesi di diversi problemi che ci toccano più o meno tutti (visto che la cultura in cui uno vive, volente o nolente, è come l'acqua del mare per un pesce che vi nuota: ti avvolge anche se la ignori).

(N.B.: Quanto dico vale per i Paesi con cultura Occidentale; altrove può essere ben diverso)

 

*** Romanticizzazione

Dal Romanticismo (XIX secolo) in poi, c'è stata (e c'è tuttora) una celebrazione idealizata dell'amore romantico, con tutti gli annessi irrealismi e falsità (incluso la mitizzazione della monogamia). I media moderni (Hollywood in primis) continuano a propagare falsi miti romantici: l'amore eterno, che la monogamia sia naturale, che tutti possono essere amati a prescindere. Questo crea aspettative irrealistiche e distorsioni nelle relazioni (non ci basiamo sulla realtà, ma su favole seducenti).

Notare che "Romanticismo" deriva dall'inglese "romance", traducibile in italiano come "romanzesco", nel senso di "non reale".

 

*** Femminilizzazione

La visione femminile delle relazioni viene esaltata, a scapito di quella maschile: si celebrano i sentimenti e il "per sempre", si disprezza la sessualità e la promiscuità. Invece di riconoscere le diversità dei due sessi, si classificano le preferenze e i bisogni relazionali femminili (stabilità relazionale, famiglia) come "giusti", e si giudicano quelli maschili (non legarsi, promiscuità sessuale, relazioni molteplici) come  sbagliati e "malati" (ma se quegli stessi comportamenti - indipendenza, sessualità, tradimento - sono attuati da una donna, allora vengono spesso legittimati e visti come emancipazione).

I modelli relazionali femminili sono parte della cultura mainstream e celebrati (vedi film commedie romantiche, la maggior parte dei brani di musica leggera), mentre quelli maschili sono in genere relegati a poche opere minori o nella categoria socialmente reietta della pornografia.

Inoltre si negano o si sminuiscono certe tendenze femminili (al materialismo, all'opportunismo economico, al tradimento), alimentando una visione idealizzata delle donne. Ovviamente questo è anche frutto del femminismo che, come nota Warren Farrell*, sottolinea il maschile negativo ma "dimentica" il femminile negativo.

 

*** Sessuofobia

Nonostante gli effetti della "rivoluzione sessuale", il declino della moralità tradizionale, l'importanza sempre minore della religione ed un rilassamento generale dei costumi, la nostra società tende ancora ad essere prevalentemente sessuofobica (anche se in modo più sottili che in passato):

  • La sessualità femminile è ancora vista con sospetto e giudizio, quella maschile con disprezzo e scherno.
  • L'importanza di una buona vita sessuale per il benessere psico-fisico viene ignorata o sminuita.
  • L'infanzia viene ancora vista come "innocente", si nega che i bambini possano avere impulsi erotici, si crede che fatti naturali come la nudità possano traumatizzarli.

In pratica, il sesso viene spesso ancora visto come "maligno" (evil), o sporco.

In particolare, la tendenza maschile alla promiscuità (voler fare sesso con molteplici donne, anche quando in una relazione) viene demonizzata; non ne viene riconosciuta la naturalità, ma viene dipinta come una sorta di malattia, o quantomeno come segno di immaturità.

 

Questi tre elementi si combinano e si rafforzano a vicenda: p.es. il romanticismo supporta una visione femminilizzata delle relazione, nega la tendenza promiscua dell'essere umano, e disprezza in particolare la sessualità promiscua maschile.

Prendere consapevolezza di questi elementi, delle pressioni che esercitano sugli individui e delle distorsioni che inducono nei nostri pensieri, può aiutare ad essere meno condizionati e vivere in modo più autentico. Questo vale particolarmente per i maschi e la loro sessualità, spessi soggetti a numerosi condizionamenti di cui raramente si parla (c'è stato e c'è un "movimento di liberazione della donna", ma non c'è ancora stato un equivalente movimento maschile).

Come sempre per i miei interventi, opinioni e suggerimenti sono benvenuti :-)

 

* Per approfondire la tendenza alla femminilizzazione dell'Occidente (incluso gli influssi deleteri del femminismo e gli attacchi al genere maschile), consiglio l'ottimo testo "The Myth of Male Power" di Warren Farrell (ne esiste un'edizione italiana, "Il mito del potere maschile", ma è probabilmente introvabile).

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38 minuti fa, Crescendo63 ha scritto:

Posto qui questa mia riflessione, in "Off-Topic" perché non riguarda direttamente né seduzione né relazioni (ma, indirettamente, influenza entrambi).

Diciamo che è una riflessione "antropologica", su alcuni aspetti della nostra cultura che spesso diamo per scontati, ma che influenzano non poco le nostre vite (e specialmente nelle relazioni). So che non dico nulla di veramente nuovo, ma ho voluto fare una sintesi di diversi problemi che ci toccano più o meno tutti (visto che la cultura in cui uno vive, volente o nolente, è come l'acqua del mare per un pesce che vi nuota: ti avvolge anche se la ignori).

(N.B.: Quanto dico vale per i Paesi con cultura Occidentale; altrove può essere ben diverso)

 

*** Romanticizzazione

Dal Romanticismo (XIX secolo) in poi, c'è stata (e c'è tuttora) una celebrazione idealizata dell'amore romantico, con tutti gli annessi irrealismi e falsità (incluso la mitizzazione della monogamia). I media moderni (Hollywood in primis) continuano a propagare falsi miti romantici: l'amore eterno, che la monogamia sia naturale, che tutti possono essere amati a prescindere. Questo crea aspettative irrealistiche e distorsioni nelle relazioni (non ci basiamo sulla realtà, ma su favole seducenti).

Notare che "Romanticismo" deriva dall'inglese "romance", traducibile in italiano come "romanzesco", nel senso di "non reale".

 

*** Femminilizzazione

La visione femminile delle relazioni viene esaltata, a scapito di quella maschile: si celebrano i sentimenti e il "per sempre", si disprezza la sessualità e la promiscuità. Invece di riconoscere le diversità dei due sessi, si classificano le preferenze e i bisogni relazionali femminili (stabilità relazionale, famiglia) come "giusti", e si giudicano quelli maschili (non legarsi, promiscuità sessuale, relazioni molteplici) come  sbagliati e "malati" (ma se quegli stessi comportamenti - indipendenza, sessualità, tradimento - sono attuati da una donna, allora vengono spesso legittimati e visti come emancipazione).

I modelli relazionali femminili sono parte della cultura mainstream e celebrati (vedi film commedie romantiche, la maggior parte dei brani di musica leggera), mentre quelli maschili sono in genere relegati a poche opere minori o nella categoria socialmente reietta della pornografia.

Inoltre si negano o si sminuiscono certe tendenze femminili (al materialismo, all'opportunismo economico, al tradimento), alimentando una visione idealizzata delle donne. Ovviamente questo è anche frutto del femminismo che, come nota Warren Farrell*, sottolinea il maschile negativo ma "dimentica" il femminile negativo.

 

*** Sessuofobia

Nonostante gli effetti della "rivoluzione sessuale", il declino della moralità tradizionale, l'importanza sempre minore della religione ed un rilassamento generale dei costumi, la nostra società tende ancora ad essere prevalentemente sessuofobica (anche se in modo più sottili che in passato):

  • La sessualità femminile è ancora vista con sospetto e giudizio, quella maschile con disprezzo e scherno.
  • L'importanza di una buona vita sessuale per il benessere psico-fisico viene ignorata o sminuita.
  • L'infanzia viene ancora vista come "innocente", si nega che i bambini possano avere impulsi erotici, si crede che fatti naturali come la nudità possano traumatizzarli.

In pratica, il sesso viene spesso ancora visto come "maligno" (evil), o sporco.

In particolare, la tendenza maschile alla promiscuità (voler fare sesso con molteplici donne, anche quando in una relazione) viene demonizzata; non ne viene riconosciuta la naturalità, ma viene dipinta come una sorta di malattia, o quantomeno come segno di immaturità.

 

Questi tre elementi si combinano e si rafforzano a vicenda: p.es. il romanticismo supporta una visione femminilizzata delle relazione, nega la tendenza promiscua dell'essere umano, e disprezza in particolare la sessualità promiscua maschile.

Prendere consapevolezza di questi elementi, delle pressioni che esercitano sugli individui e delle distorsioni che inducono nei nostri pensieri, può aiutare ad essere meno condizionati e vivere in modo più autentico. Questo vale particolarmente per i maschi e la loro sessualità, spessi soggetti a numerosi condizionamenti di cui raramente si parla (c'è stato e c'è un "movimento di liberazione della donna", ma non c'è ancora stato un equivalente movimento maschile).

Come sempre per i miei interventi, opinioni e suggerimenti sono benvenuti 🙂

 

* Per approfondire la tendenza alla femminilizzazione dell'Occidente (incluso gli influssi deleteri del femminismo e gli attacchi al genere maschile), consiglio l'ottimo testo "The Myth of Male Power" di Warren Farrell (ne esiste un'edizione italiana, "Il mito del potere maschile", ma è probabilmente introvabile).

Molto interessante, come molti tuoi interventi.

Ma che ne dici di aggiungere a questa riflessione sugli effetti quelle che sono le cause di questo fenomeno che trova la sua perfetta realizzazione nella società attuale neoliberista?

Avrai capito che una idea ce l'avrei, ma sono interessato della tua visione ed al confronto su punti comuni e non.

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Carnacki
58 minuti fa, Crescendo63 ha scritto:

L'importanza di una buona vita sessuale per il benessere psico-fisico viene ignorata o sminuita.

Ritengo che questo aspetto in particolare sia emerso ancora di più durante questa quarantena, di quanto la società ignori e sminuisca il sesso come bisogno primario.

È anche vero che molti uomini non fanno sesso da così tanto tempo (o non ne hanno mai fatto) che il loro organismo si è settato su un livello ormonale in modalità "risparmio energetico", e questo credo riguardi la maggior parte della popolazione.

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Back Door Man

Ciao @Crescendo63 : ho fatto un po' di pulci al tuo testo. Ho inserito commenti dentro la citazione e non fuori. Ti ripasso il tutto:

3 ore fa, Crescendo63 ha scritto:

Posto qui questa mia riflessione, in "Off-Topic" perché non riguarda direttamente né seduzione né relazioni (ma, indirettamente, influenza entrambi).

Diciamo che è una riflessione "antropologica", su alcuni aspetti della nostra cultura che spesso diamo per scontati, ma che influenzano non poco le nostre vite (e specialmente nelle relazioni). So che non dico nulla di veramente nuovo, ma ho voluto fare una sintesi di diversi problemi che ci toccano più o meno tutti (visto che la cultura in cui uno vive, volente o nolente, è come l'acqua del mare per un pesce che vi nuota: ti avvolge anche se la ignori).

(N.B.: Quanto dico vale per i Paesi con cultura Occidentale; altrove può essere ben diverso)

 

*** Romanticizzazione

Dal Romanticismo (XIX secolo) in poi, c'è stata (e c'è tuttora) una celebrazione idealizata dell'amore romantico, con tutti gli annessi irrealismi e falsità (incluso la mitizzazione della monogamia). I media moderni (Hollywood in primis) continuano a propagare falsi miti romantici: l'amore eterno, che la monogamia sia naturale, che tutti possono essere amati a prescindere. Questo crea aspettative irrealistiche e distorsioni nelle relazioni (non ci basiamo sulla realtà, ma su favole seducenti).

Notare che "Romanticismo" deriva dall'inglese "romance", traducibile in italiano come "romanzesco", nel senso di "non reale".

 _____

(1) Romance, quale aggettivo ha quel significato, diversamente significa "storia d'amore" (in inglese; se poi si andasse a ritroso sull'etimologia si passerebbe, molto probabilmente, al francese). Comunque dire che cè stato un Romance fra due persone significa che c'è stato del tenero, una storia d'amore, reale e a tempo.

Vedi https://www.wordreference.com/enit/romance

 _____

*** Femminilizzazione

La visione femminile delle relazioni viene esaltata, a scapito di quella maschile: si celebrano i sentimenti e il "per sempre", si disprezza la sessualità e la promiscuità. Invece di riconoscere le diversità dei due sessi, si classificano le preferenze e i bisogni relazionali femminili (stabilità relazionale, famiglia) come "giusti", e si giudicano quelli maschili (non legarsi, promiscuità sessuale, relazioni molteplici) come  sbagliati e "malati" (ma se quegli stessi comportamenti - indipendenza, sessualità, tradimento - sono attuati da una donna, allora vengono spesso legittimati e visti come emancipazione).

 _____

(2) Giusto. Il focus da tenere presente è il genere (cinematografico ma anche letterario), della Commedia. Se lo facciamo tutto si spiega, perché è funzionale alla Storia e al ruolo pseudoeducativo della Commedia:

Punto 1 (generico): perché si esalta la verginità della donna e il matrimonio?

Immaginiamo di essere padri di famiglia nell'era dell'avantiPillola: se la figlia scopava tornava a casa "coi regali". Questo ha creato un aggiustamento culturale perché le figliole andavano "sistemate". Nella Commedia la donna ha quello che vuole (nel modello dei desideri indotti): viene sposata. 

Per lo stesso motivo l'infedeltà maschile è tollerata e promossa, a patto che scopi le puttane. Non può fare lo "sciupafemmine": è pericoloso. La dicotomia Madonna-Whore è funzionale allo scopo.

O Santa o Puttana. No vie di mezzo.

L'onore della donna? E' sempre questione economica. I figli hanno fame, bastardi o no che siano.

Anche il "ricatto della patata" nasce da motivazioni pratiche - economiche. Lui deve volere di più, non il solo sesso, anzi, lei "non è una di quelle". Sennò porta a casa una nuova bocca da sfamare. Deve invece essere "sistemata": in alcuni casi lo sposo deve pagare la famiglia di lei. Il maschio può lavorare fin da bambino, la femmina no. O non quanto il maschio. Farà "lavori donneschi" (dalle pagelle di mia madre a scuola: in epoca fascista esisteva questa materia e relativo voto).

Alla fine (ma potremmo proseguire, siamo solo all'inizio), io ne ho tratto una conclusione: qualsiasi cosa ci venga insegnata da bambini è una mezza verità. Non va a nostro vantaggio (spesso a nostro discapito e ci renderà infelici) ma a quello della conservazione dello status quo.

Non esiste Babbo Natale. E nemmeno la Befana, né d.. (parola di 3 lettere) eccetera.

E' il caso di dire che l'interesse collettivo prevale su quello del singolo.

Ma è giusto essere infelici per il bene comune? Ed anche: vogliamo essere infelici per il mantenimento dello status quo?

 _____

I modelli relazionali femminili sono parte della cultura mainstream e celebrati (vedi film commedie romantiche, la maggior parte dei brani di musica leggera), mentre quelli maschili sono in genere relegati a poche opere minori o nella categoria socialmente reietta della pornografia.

Inoltre si negano o si sminuiscono certe tendenze femminili (al materialismo, all'opportunismo economico, al tradimento), alimentando una visione idealizzata delle donne. Ovviamente questo è anche frutto del femminismo che, come nota Warren Farrell*, sottolinea il maschile negativo ma "dimentica" il femminile negativo.

 

*** Sessuofobia

Nonostante gli effetti della "rivoluzione sessuale", il declino della moralità tradizionale, l'importanza sempre minore della religione ed un rilassamento generale dei costumi, la nostra società tende ancora ad essere prevalentemente sessuofobica (anche se in modo più sottili che in passato):

  • La sessualità femminile è ancora vista con sospetto e giudizio, quella maschile con disprezzo e scherno.
  • L'importanza di una buona vita sessuale per il benessere psico-fisico viene ignorata o sminuita.
  • L'infanzia viene ancora vista come "innocente", si nega che i bambini possano avere impulsi erotici, si crede che fatti naturali come la nudità possano traumatizzarli.

In pratica, il sesso viene spesso ancora visto come "maligno" (evil), o sporco.

In particolare, la tendenza maschile alla promiscuità (voler fare sesso con molteplici donne, anche quando in una relazione) viene demonizzata; non ne viene riconosciuta la naturalità, ma viene dipinta come una sorta di malattia, o quantomeno come segno di immaturità.

 

Questi tre elementi si combinano e si rafforzano a vicenda: p.es. il romanticismo supporta una visione femminilizzata delle relazione, nega la tendenza promiscua dell'essere umano, e disprezza in particolare la sessualità promiscua maschile.

Prendere consapevolezza di questi elementi, delle pressioni che esercitano sugli individui e delle distorsioni che inducono nei nostri pensieri, può aiutare ad essere meno condizionati e vivere in modo più autentico. Questo vale particolarmente per i maschi e la loro sessualità, spessi soggetti a numerosi condizionamenti di cui raramente si parla (c'è stato e c'è un "movimento di liberazione della donna", ma non c'è ancora stato un equivalente movimento maschile).

_____

(3) Questa nota è favolosa. Più che altro non avevo mai letto niente di simile. E' un inedito per me: il "movimento di liberazione dell'uomo". Servirebbe.

_____

Come sempre per i miei interventi, opinioni e suggerimenti sono benvenuti 🙂

 

* Per approfondire la tendenza alla femminilizzazione dell'Occidente (incluso gli influssi deleteri del femminismo e gli attacchi al genere maschile), consiglio l'ottimo testo "The Myth of Male Power" di Warren Farrell (ne esiste un'edizione italiana, "Il mito del potere maschile", ma è probabilmente introvabile).

 

Modificato da BackDoorMan68
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***Romanticismo. Qui mi viene da dire che ne abbiamo passate di cose, basti pensare ad un romanzo di svolta come Madame Bovary solo un secolo dopo che già a suo tempo fece scandalo, quindi il mito della donna buona e cara, dell'amore che vince su tutto in realtà è sdoganato, rivoltato e ormai siamo pienamente sul piano in cui la gente non si fida più di nessuno e di niente, visto che tutti sembra possano fare tutto, le ali delle donne angelo son cadute e agli eroi insistono per far mettere i tacchi

Che poi ci sia una grossissima fetta di consumo dedicato al coltivare questo target becero non ci piove, solo in campo letteratura penso alla Bruttezza di certi romanzi ya che specialmente per le ragazze sono di un diseducativo da paura o anche ad un certo tipo di cinematografia, anche se per quest'ultima mi viene da pensare che come in tempo di dopoguerra la gente non ha voglia di spendere soldi per un qualcosa che non gli dia speranza o un senso di piacevole illusione di un lieto fine, forse per i libri può essere differente perché è un tipo di consumo diverso, anche se pure lì devi vedere il consumatore finale 

 

***Femminilizzazione 

Credo di aver capito cosa intendi nel succo, anche se trovo che uno dei problema principali sia il non mettere in risalto una formazione di base come individui con l'accettazione e la conoscenza di sé in primis per ambo i sessi, dei propri istinti e preferenze, mi sembra che prima di questo invece si punti più sulla ricerca di qualcosa esternamente a noi; in tutto ciò siccome la conoscenza di sé è una mancanza diffusa comunque, si ricerca la parità in modo sbagliato, contribuendo ad annullare differenze fondamentali che son proprio quelle he fanno scattare la magia quando "ci si trova"

 

Caso vuole che durante questa quarantena abbia letto un po' di testi interessanti in cui ci vedo dei collegamenti e spero di riuscire a spiegarli:

Piccola storia delle droghe: da qui emerge che la diatriba sul fatto di essere legittimati a godere non sia di certo roba degli ultimi 300 anni ma molto, mooolto più lontano. Credo che l'errore comune a tante cose è il pensiero che una sola strada vada bene per tutti e non ci sia la differenziazione tra individui centrati e no, per indole e successiva formazione, in favore di una deresponsabilizzazione degli individui in favore di qualcuno dall'alto che gli dica cosa fare, prima era dio, quando è caduto anche lui è subentrata la politica 

Per virtù di erbe e d'incanti (sembra una vaccata ma giuro non lo è 😂) è un saggio storico sulla nascita della figura della strega, c'era un tempo in cui se non ti sposavi le soluzioni per sostenersi come donna non erano molte, tra queste e le più azzeccate per individuare l'immagine: l'arcolaio, il sempre verde sfruttare il proprio corpo, conoscenze popolari di erboristeria (una volta conoscenza prettamente femminile data l'origine sacerdotale e dedicata alle varie divinità della fertilità/raccolto/luna e così via) da impiegare come sostituti di una medicina non ancora esistente, da qui è partita la diatriba che chi cura può anche avvelenare e tutto questo all'epoca ha fatto in modo che queste figure di donne "libere" e ai confini della società fossero stigmatizzate e guardate con sospetto, forse inconsapevolmente ci portiamo ancora dietro questa immagine anche nella vita di tutti i giorni 

 

***Sessuofobia. 

Qua non ti si può che dare ragione, siamo ancora terrorizzati dal fatto che a noi ed agli altri piaccia godere, su due piedi non saprei nemmeno dire perché, oltre al fatto che la liberazione sessuale non ha portato a quei benefit che si pensava, mi viene da tornare all'ipotesi di prima: ci sono cose che ci trasciniamo dietro da varie dottrine che sono state sedimentate molto tempo fa ma gli strascichi di queste hanno contribuito a farli radicare nei nostri stessi geni e non ne siamo nemmeno così consapevoli 

Credo che tanto vada ad imputarsi sul fatto che mediamente siano istruiti male e con uno sviluppo inferiore della forza mentale 

Però boh, magari sono ipotesi a caso 🙈

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Back Door Man
17 minuti fa, bruni ha scritto:

***Romanticismo. Qui mi viene da dire che ne abbiamo passate di cose, basti pensare ad un romanzo di svolta come Madame Bovary solo un secolo dopo che già a suo tempo fece scandalo, quindi il mito della donna buona e cara, dell'amore che vince su tutto in realtà è sdoganato, rivoltato e ormai siamo pienamente sul piano in cui la gente non si fida più di nessuno e di niente, visto che tutti sembra possano fare tutto, le ali delle donne angelo son cadute e agli eroi insistono per far mettere i tacchi

Che poi ci sia una grossissima fetta di consumo dedicato al coltivare questo target becero non ci piove, solo in campo letteratura penso alla Bruttezza di certi romanzi ya che specialmente per le ragazze sono di un diseducativo da paura o anche ad un certo tipo di cinematografia, anche se per quest'ultima mi viene da pensare che come in tempo di dopoguerra la gente non ha voglia di spendere soldi per un qualcosa che non gli dia speranza o un senso di piacevole illusione di un lieto fine, forse per i libri può essere differente perché è un tipo di consumo diverso, anche se pure lì devi vedere il consumatore finale 

 

***Femminilizzazione 

Credo di aver capito cosa intendi nel succo, anche se trovo che uno dei problema principali sia il non mettere in risalto una formazione di base come individui con l'accettazione e la conoscenza di sé in primis per ambo i sessi, dei propri istinti e preferenze, mi sembra che prima di questo invece si punti più sulla ricerca di qualcosa esternamente a noi; in tutto ciò siccome la conoscenza di sé è una mancanza diffusa comunque, si ricerca la parità in modo sbagliato, contribuendo ad annullare differenze fondamentali che son proprio quelle he fanno scattare la magia quando "ci si trova"

 

Caso vuole che durante questa quarantena abbia letto un po' di testi interessanti in cui ci vedo dei collegamenti e spero di riuscire a spiegarli:

Piccola storia delle droghe: da qui emerge che la diatriba sul fatto di essere legittimati a godere non sia di certo roba degli ultimi 300 anni ma molto, mooolto più lontano. Credo che l'errore comune a tante cose è il pensiero che una sola strada vada bene per tutti e non ci sia la differenziazione tra individui centrati e no, per indole e successiva formazione, in favore di una deresponsabilizzazione degli individui in favore di qualcuno dall'alto che gli dica cosa fare, prima era dio, quando è caduto anche lui è subentrata la politica 

Per virtù di erbe e d'incanti (sembra una vaccata ma giuro non lo è 😂) è un saggio storico sulla nascita della figura della strega, c'era un tempo in cui se non ti sposavi le soluzioni per sostenersi come donna non erano molte, tra queste e le più azzeccate per individuare l'immagine: l'arcolaio, il sempre verde sfruttare il proprio corpo, conoscenze popolari di erboristeria (una volta conoscenza prettamente femminile data l'origine sacerdotale e dedicata alle varie divinità della fertilità/raccolto/luna e così via) da impiegare come sostituti di una medicina non ancora esistente, da qui è partita la diatriba che chi cura può anche avvelenare e tutto questo all'epoca ha fatto in modo che queste figure di donne "libere" e ai confini della società fossero stigmatizzate e guardate con sospetto, forse inconsapevolmente ci portiamo ancora dietro questa immagine anche nella vita di tutti i giorni 

 

***Sessuofobia. 

Qua non ti si può che dare ragione, siamo ancora terrorizzati dal fatto che a noi ed agli altri piaccia godere, su due piedi non saprei nemmeno dire perché, oltre al fatto che la liberazione sessuale non ha portato a quei benefit che si pensava, mi viene da tornare all'ipotesi di prima: ci sono cose che ci trasciniamo dietro da varie dottrine che sono state sedimentate molto tempo fa ma gli strascichi di queste hanno contribuito a farli radicare nei nostri stessi geni e non ne siamo nemmeno così consapevoli 

Credo che tanto vada ad imputarsi sul fatto che mediamente siano istruiti male e con uno sviluppo inferiore della forza mentale 

Però boh, magari sono ipotesi a caso 🙈

Mah. Io avrei un leggero sospetto. Per quanto riguarda il sesso.

A un certo punto ho letto da qualche parte che per manipolare e schiavizzare perbenino qualcuno si debba intervenire sul sesso, che è una delle energie più forti dell'essere vivente.

Non ricordo la fonte ma comunque considerala cosa sicura.

Allora ho pensato: sarà mica la religione cattolica?

Pensa e ripensa mi sono convinto che i colpevoli siano loro.

 

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1 minuto fa, BackDoorMan68 ha scritto:

Allora ho pensato: sarà mica la religione cattolica?

Indubbiente ma mia convinzione personale è che difficilmente la causa di un problema è una e una sola 

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Back Door Man
27 minuti fa, bruni ha scritto:

Indubbiente ma mia convinzione personale è che difficilmente la causa di un problema è una e una sola 

verissimo.

nel mio caso si aggiungono delle aggravanti assurde.

negli altri non lo so.

però la società italiana cattolica malsana è la base. ne sono sicuro.

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Crescendo63
19 hours ago, sasa4 said:

Ma che ne dici di aggiungere a questa riflessione sugli effetti quelle che sono le cause di questo fenomeno che trova la sua perfetta realizzazione nella società attuale neoliberista?

Purtroppo non ho la cultura né la preparazione adeguata per un'analisi significativa. Provo comunque a dare qualche accenno - tenendo sempre conto che i fenomeni complessi non hanno quasi mai una causa unica, ma sono il prodotto di diversi fattori collegati.

 

* Romanticizzazione

Il Romanticismo è nato nel momento storico adatto (quando un relativo benessere permetteva di concentrarsi sui sentimenti invece che sulla sopravvivenza), ed anche come reazione all'eccesso di razionalità di periodi precedemti (Illuminismo e Positivismo).
E' proseguito anche perché fornisce una "favola", qualcosa di bello a cui credere ancorché non vero. E gli esseri umani tendono sempre a credere alle illusioni confortanti.

* Femminilizzazione

Il Romanticismo ha favorito la femminilizzazione, perché è tipico della mentalità femminile dare prevalenza ai sentimenti.

Ovviamente il femminismo ha contribuito non poco: sono almeno 50 anni che sostiene (con argomenti falsi o faziosi) la superiorità morale ed emotiva delle donne; spingendo quindi modalità e mentalità femminili, e svalutando quelle mascoline.

Inoltre, anche diversi movimenti culturali hanno spinto in questa direzione (p.es. il '68, il movimento hippy, la new-age...), rinnegando od opponendosi a valori maschili ed abbracciando quelli femminili.

* Sessuofobia

La sessuofobia è insita nella cultura Occidentale, in quanto questa ha come parte fondante la religione Cattolica (che è sempre stata, ed è tutt'ora, sessuofobica - come peraltro numerose religioni).

Inoltre, le istituzioni ed il potere hanno sempre diffidato dal sesso, che è una forza caotica e anarchica (non a caso, le dittature sono ancora più sessuofobe delle democrazie). La società ha bisogno di ordine, quindi diffida di forze caotiche come istinti e pulsioni, perciò tende ad "addomesticarle". Infine, la sessualità viene repressa perché le persone frustrate e insoddisfatte sono più manipolabili.

 

E tu? Qual è la tua interpretazione?

 

PS: Quando quotate qualcuno, (specie se ha scritto molto), se possibile RIDUCETE il testo quotato, ai punti essenziali o ad una frase chiave. Rende tutto più leggibile :-)

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Crescendo63
18 hours ago, BackDoorMan68 said:

(1) Romance, quale aggettivo ha quel significato, diversamente significa "storia d'amore" (in inglese; se poi si andasse a ritroso sull'etimologia si passerebbe, molto probabilmente, al francese). Comunque dire che cè stato un Romance fra due persone significa che c'è stato del tenero, una storia d'amore, reale e a tempo.

Mi riferivo al genere letterario: "romance" è come dire "fiction" (narrativa), contrapposto a "non-fiction" (saggistica). Quindi opera di fantasia.

Comunque quella definizione l'ho presa da Wikipedia :-) e l'ho letta anche da molte altre parti, non me la sono inventata io.

 

18 hours ago, BackDoorMan68 said:

Per lo stesso motivo l'infedeltà maschile è tollerata e promossa

Ma questo era vero in passato, non in epoca moderna! Con la femminilizzazione della nostra società - come ho detto - la sessualità maschile "esuberante" (a cui non basta la moglie o la fidanzata) viene colpevolizzata e demonizzata.

Con la politica del #MeToo, addirittura, oggi se scopi a destra e a manca, magari approfittando del tuo potere (ma senza obbligare nessuno), rischi pure di finire in tribunale. Perché per gli interessi femminili la promiscuità maschile è inaccettabile, quindi non più tollerata.

Il femminismo spinge per una sottomissione degli uomini ai modelli e interessi femminili (negando che donne e uomini siano diversi, e spingendo un modello relazionale unico e femminile)

 

18 hours ago, BackDoorMan68 said:

qualsiasi cosa ci venga insegnata da bambini è una mezza verità. Non va a nostro vantaggio (spesso a nostro discapito e ci renderà infelici) ma a quello della conservazione dello status quo.

Diciamo che ci vengono dette cose vere ed anche false.

Peraltro è, per certi versi, inevitabile: il bambino è una creatura istintiva ed egoica (un animale), e senza educazione non sarebbe capace di vita sociale.

 

Quote

E' il caso di dire che l'interesse collettivo prevale su quello del singolo.

Ovviamente. Ogni società è interessata a perpetuare se stessa, molto più che al benessere individuale.

Come peraltro tu sei interessato al tuo benessere, molto più che a quello delle tue singole cellule :-)

Chi sta "in alto" è poco interessato a chi sta "in basso". Chi sta in basso se ne lamenta ma, se riesce a salire, di solito si comporta allo stesso modo! 😄

 

Stante questo, sta ad ogni individuo riconoscere i condizionamenti ricevuti e crescere come persona autonoma; è parte del diventare adulto. Non si diventa adulti con l'età, lo si diventa quando prendi in mano la tua vita.

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