Alexis2 [Donna] 4536 Inviato 10 Maggio 2020 Condividi Inviato 10 Maggio 2020 Mah guarda io continuo a pensare che si tratta solo davvero di fare pratica Alessio.97 ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160806 Inviato 10 Maggio 2020 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 10 Maggio 2020 22 ore fa, Blue18 ha scritto: Questo ragazzo era/è un trombamico abbastanza egoista perchè ha molta più esperienza di me e moltissime più trombamiche infatti a me mi ha toccato solo in queste due occasioni.. Ora, non so quanti anni tu abbia, se ne hai undici non far caso a quel che dico. Lui è egoista perché distribuisce vero valore nel mondo e rende bella la vita di diverse, anzi moltissime, ragazze e donne. Tu sei altruista perché quello che hai da dare al mondo perché faccia meno schifo, lo hai tenuto chiuso fino all'atrofia, e dato 4 + 1 volte nella vita. A parte che egoista è un complimento e però tra cultura cattolica del pijamolo ar culo e cattive traduzioni della letteratura anglofona, si è travisato tutto. Infatti in inglese esistono due termini, selfishness ed egoism, che vengono tradotti nei testi italiani entrambi con egoismo ma significano cose molto diverse. Selfishness indica colui che guarda eccessivamente, o solamente, al proprio vantaggio anche a detrimento altrui. Molte volte sui social o anche in letteratura specializzata ma tradotta dall'inglese all'italiano, leggi egoismo in questo senso e si finisce per disprezzarlo come termine. Egoism significa che tutte le forme biologiche sono motivate dal proprio interesse, sia individuale che di linea di sangue - gruppo tribale, anche detto in group. In questo senso il contrario sarebbe sprovveduto, coglione, ingenuo. Ma il proprio interesse in maniera solida nel tempo, in specie a sopravvivenza sociale, si fa mediante la mediazione e lo scambio con l'interesse altrui, ossia si può essere dannatamente egoisti (adulti e maturi) e proprio per questo fare il vantaggio win win del tessuto sociale ospite o della propria tribù, società di appartenenza. Cita Credo di avere una vagina poco elastica, così come i muscoli sono abbastanza rigidi. Non voglio che questa cosa mi impedisca di far sesso come vorrei con i ragazzi... Cosa potrei fare? Avete consigli a darmi? Tranquilla, ci passa un bambino di lì. Ma perché ci passi serve ossitocina. Devi sentirti al caldo. Al sicuro. A tuo agio. Non sotto stress. Non devi essere in una fase in cui riesci a parlare, la neocorteccia deve essere già scollegata con tutte le sue cazzate. E ci passa quasi di tutto. In un caso, una ragazza aveva provato con due tipi in ogni modo, in un caso per un anno, ma senza riuscire a farcelo passare. E' venuta da me, le ho raccontato la storia della mamma gatta che prende per il coppino i gattini e anche se sono attivatissimi e stanno giocando col pelo ritto, nel momento in cui li prende si lasciano cadere come un sacco di patate, e lei li porta in un posto sicuro... allora l'ho presa per il coppino e messa nel letto, le ho massaggiato il diaframma sbloccando il tamburo addominale che la resecava in due per la tensione, una volta che il battito del cuore non era più percepibile con la mano dall'addome, ossia una volta che non era più come un tamburo teso e riverberante, ma morbida nel pancino che assorbe la vibrazione del battito, lo abbiamo fatto con giusto due minuti di quel gioco dolce di punta e saliva che serve fare con molte, anche non vergini, se sono due settimane che non ne prendono. Il che, contrariamente a certe credenze da senso comune, capita anche con professioniste. Poi è scoppiata a piangere per la gioia, non ci credeva, era un anno che le provava tutte, e ovviamente aveva cercato su internet e si era convinta di vaginismi e altri merletti, fatto visite, non trovavano nulla... ecc. So che è facile pensare si trattasse di dimensioni, invece purtroppo lo avevo di diametro molto più grande di quello che per un anno provando ogni giorno non era mai entrato di un cm. Dico purtroppo perché poi lui finiva sempre col culo, io ogni volta per avere un po' di culo dovevo lottare perché non lo reggeva. Lo stesso mi capita ogni volta che una tipa che vedo una notte a settimana, se per qualche ragione salta una battuta e mi vede dopo 10-14 gg o un mese se vado via, poi ogni volta è "tornata vergine" e serve fare piano, pasito pasito, molto, fino a che non accoglie. 22 ore fa, Blue18 ha scritto: stavo facendo questa cosa più con l'idea che volevo anchio fare più sesso. Non è un'idea mal formulata. E non fargliene una colpa se è partito in quarta dopo il lockdown, tipo che è uscito di prigione ieri, dopo che magari lo hai mostrificato di chat e chiacchiere tediose, e soprattutto non conoscendoti, nel senso che a molte così piace e mentre lo hanno in bocca fanno un lago e ci entri subito come un coltello caldo nel burro. Tutte sono diverse. Tutte. Ognuna è un mistero a sé. E nel tuo caso ti stai conoscendo. In particolare ora sai che - Appartieni al 30% circa di quelle che se hanno un lubrificante in borsetta, almeno quando sanno cosa stanno andando a fare, è meglio. - Fai godere un casino perché ce l'hai stretta e benedetta te e chi ti ha fatta. - Sei, right now (non è un'etichetta a vita, è come sei adesso, con le tue esperienze e il tuo contesto interiore attuale) di quelle che hanno bisogno di più ossitocina di altre per spalancare l'invito ad entrare. Nulla di meglio o peggio, è una condizione per cui se lui non lo conosci ancora e pertanto non lo percepisci come della tua tribù, e se non c'è relax, chill out, porte ben chiuse, lume di candela, atmosfera, no stress, tendi a stare chiusa a riccio. Va bene. Pensa che noi tante volte non riusciamo ad usare i bagni pubblici maschili fino ad una certa età, quelli dove si piscia tutti accanto negli orinali, a meno che non siamo ubriachi o a meno che non abbiamo fatto tanta figa e ci sentiamo a culo col mondo. Molti qui sopra, me compreso, hanno esperienza di anni, di difficoltà nella minzione se in presenza di estranei. Poi per qualche ragione fai sesso con diverse donne, ti senti a tuo agio ovunque, e inizi a pisciare in qualsiasi posto. Parlando proprio solo dal punto di vista anatomico, esiste la possibilità che tu, come quella li che vedo una volta a settimana, ce l'abbia di tuo stretta (e benedetta te) con tutto quello di caratteristico che ne consegue (fai godere di più ma ci vuole un po' di pazienza ad entrare) ma questa possibilità la consideriamo quando sei fuori dalla zona verginità, perché imene o meno, se hai avuto solo 5 rapporti e rarefatti nel tempo, è abbastanza ovvio quello che riporti, è abbastanza comune. Anche il sanguinamento che riporti, non quello da rottura dell'imene, ma successivo, che io chiamo "Vero Mizuage", stai tranquilla che non è una patologia strana, ho ricevuto in dono il Vero Mizuage di una che di mestiere fa la puttana e non è nemmeno di primo pelo, avendo ormai i suoi anni sulle spalle, mi pare 22 all'epoca. Parliamo insomma di una vecchia pellaccia rotta all'arte di servire a qualcosa. Sbaglio @Lilith, erano 22? June*, Alexis2, marcosx e 20 altri ha reagito a questo 21 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160806 Inviato 10 Maggio 2020 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 10 Maggio 2020 3 ore fa, ^'V'^ ha scritto: le ho massaggiato il diaframma sbloccando il tamburo addominale che la resecava in due per la tensione, Per chi ama i sottotesti... quel diaframma bloccato non diceva affatto "stammi fuori" o "non voglio prendere del cazzo". Diceva, terrorizzato... "non voglio fare la fine di mia madre incinta giovanissima e costretta a fare lavori di basso livello con la terza media e con sulle spalle anche quel perdigiorno disoccupato di mio padre, ho paura." Non del sesso. Paura di tutta la chain reaction. Il sottotesto della mia mano sul pancino... non era "tranquilla che ti faccio venire" o "tranquilla che non ti faccio male". Era "non temere perché qualunque cosa accada sei sotto la mia ala, non sei sola". **Demon**, Black Diamond, Forsad e 14 altri ha reagito a questo 10 7 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Kurt Bi [Partecipante] 910 Inviato 10 Maggio 2020 Condividi Inviato 10 Maggio 2020 (modificato) Il 9/5/2020 alle 23:08 , Blue18 ha scritto: Cosa potrei fare? Avete consigli a darmi? Grazia a tutti! Ciao Blue18, L'anno scorso ho scopato con una tipa con cui la prima volta non ci entrava neanche il pollice. Era talmente stretta e tesa che la prima sera, nonostante anche lei lo volesse molto, non c'è stato verso di penetrarla. Poi torno dopo due settimane. Ci beviamo un the caldo, parliamo giusto il tempo di finire la tazza, la sollevo di peso, lei eccitatissima, la sbatto sul letto e vado giù per controllare la situazione: uguale a prima, anzi forse più stretta. Non le dico niente per non agitarla. Gliela lecco molto delicatamente, poi metto prima dentro la lingua e solo dopo il medio. Solo che se vado oltre la seconda falange le fa male. Ok. No problem. Lingua sul clitoride, mano sinistra sul capezzolo, mano destra con il medio appena dentro la sua figa. Sto così un po' e finalmente metto tutto il medio dentro, vado avanti così fino a quanto la sento proprio rilassarsi e allora aggiungo l'anulare. Primo minuto di leggera tensione, poi nuovamente iniziano a rilassarsi i muscoli. Sento che è arrivato il momento di provare, metto il preservativo che mi aiuta a scivolare meglio e senza alcuna fatica sono dentro. Immagino che la tua prima volta con lo scopamico sia andata più o meno così, è più comune di quanto non si pensi. Quindi stai tranquilla, con buone probabilità non soffri di nessun problema ed è solo questione di tempo. L'importante è farlo con continuità. Infatti ora starai pensando che è una sbatta perché dovrai fare così ogni volta che scopi, ma in realtà non ti devi preoccupare. Vedrai che dovrai farlo ancora un paio di volte, ma se poi inizi a scopare con continuità non ne avrai più bisogno. Modificato 10 Maggio 2020 da Kurt Bi Portia, Dr_Epic69, Alexis2 e 3 altri ha reagito a questo 6 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Descent [Partecipante] 1259 Inviato 11 Maggio 2020 Condividi Inviato 11 Maggio 2020 (modificato) @Blue18 Discorso mentale. Il dildo potrebbe aiutarti nella misura in cui dovessi scoprire di stare più a tuo agio da sola che in compagnia, ottenendo una lubrificazione e una rilassatezza adeguata. Il fatto sarà poi scoprire se con il lui di turno la saracinesca della tua accoglienza sarà ben oleata o scattosa. Può anche darsi che ti serva un altro tipo di uomo, chissà. Sono stato con una che ne ha visti un po' nella sua vita, e a inizio rapporti anche se bagnata era spesso rigida, e i primi affondi mi venivano difficoltosi, come se ad attendermi lì dentro - tra un acquitrino e un altro - ci fossero dei piccoli dossi antiscivolo, quelli dei gradini delle chiese per intenderci. Poi con naturalezza si trasformava nella stretta e accogliente figa che tanto apprezzavo, ma quei primi secondi attentavano alla mia erezione e alla sua scioltezza. Era una roba di rito, una caratteristica, ma bastava guardarla per capire che in quegli istanti stava rivivendo qualcosa di personalissimo tra lei e lei che ormai conoscevamo perlomeno nella manifestazione fisica. Poi magari il fatto era che sotto sotto non ci siamo mai fidati troppo l'uno dell'altra, ma sento di sconsigliare l'esercizio meccanico (sex toy & co) come soluzione ad un possibile discorso psicologico. Ah, per il discorso lubrificante basta comprarne uno a base acquosa per non creare problemi di rottura al preservativo. Ce ne dovrebbe stare uno della durex chiamato "natural" o una serie di altri su vari store online. Modificato 11 Maggio 2020 da Descent Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
^'V'^ [Aivia Demon] 160806 Inviato 11 Maggio 2020 Condividi Inviato 11 Maggio 2020 Il 10/5/2020 alle 19:55 , Blue18 ha scritto: Grazie dei consigli a questo punto penso che sentirò ad un consultorio se davvero si tratta di vaginismo. Non dovrebbero trovarti alcuna causa organica e, se proprio vuoi saperlo, noi maschietti le prime cinque volte di norma o non riusciamo a venire, o a drizzare, o a mantenere l'erezione. E siamo maschi, non siamo fatti di paranoie e ansie. Ma le cose nuove ed emotivamente importanti mettono in circolo catecolamine che sono il contrario della sessualità. Pertanto, al consultorio dopo che ti avranno detto che non si riscontrano limiti fisici e quando cominceranno delicatamente a chiederti conto di vissuti traumatici passati... sii chiara sul fatto che non parli di una situazione psicosessuale compromessa, ma dei tuoi primi esperimenti, con tutto quello che ne deriva e ne è causa a livello emotivo. Dopo che ti avranno consigliato al loro meglio e però essendo chiara su questo punto... Se capisci un po' l'inglese ascolterei tante volte questa canzone canticchiandola appena la sai a memoria. Molto importante il momento in cui butta il guanto che suo padre le aveva praticamente imposto. Lo sanno. Fudōshin, OdetoJoy, TADsince1995 e 3 altri ha reagito a questo 2 1 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alexis2 [Donna] 4536 Inviato 11 Maggio 2020 Condividi Inviato 11 Maggio 2020 40 minuti fa, ^'V'^ ha scritto: e, se proprio vuoi saperlo, noi maschietti le prime cinque volte di norma o non riusciamo a venire, o a drizzare, o a mantenere l'erezione. Qui intendi le prime 'cinque' volte con una ragazza nuova? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160806 Inviato 12 Maggio 2020 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 12 Maggio 2020 17 ore fa, Alexis2 ha scritto: Qui intendi le prime 'cinque' volte con una ragazza nuova? Intendo in generale, le prime cinque volte della vita. Però visto che sei entrata in tema... sappi che tutte queste scopate con le nuove che filano lisce esistono solo da quando hanno isolato per errore il sildenafil scoprendo per caso il viagra, e da lì in avanti l'evoluzione della molecola come taldalafil, vardenafil, avanafil. E anche sappi che se adesso almeno alcuni ci stanno pur di scopare a mettere il preservativo almeno con le nuove, è per la stessa ragione. Infatti la paranoia AIDS era molto più spammata prima, ma pochissimi lo usavano, ed hanno cominciato a sottostare a questo giogo da quando pochissimi che conosca escono senza almeno un back up. Col guanto non senti niente e una sega è meglio, ma prima delle molecole col guanto la maggior parte delle persone non poteva raggiungere o mantenere un'erezione. Escludendo pertanto il discorso relativo alle prime volte in assoluto nella vita (io ero di quelli che non riesce a venire, quando poi ci riuscii mi misi a piangere perché pensavo di essere maledetto). Rimane il fatto che prima delle molecole molti, non so darti una percentuale, forse 50% o 70%, andando con una nuova, per quanto sovraeccitati (fare una nuova è la cosa più bella che puoi vivere a parte farne più d'una) proprio perché emozionati avevano ALMENO il 50% di possibilità di non poter drizzare. Basta un cucchiaino di catecolamine in un lago di sangue, per bloccare il meccanismo di erezione. Adesso le ragazze nemmeno lo sanno, che prima il loro modo di porsi spesso arrogante e pretenzioso, non dolce e sottomesso, e la pressione da tipa nuova (che non è ansia da prestazione, un concetto ridicolo, quanto ridicola è l'invidia del pene per cui secondo quel vecchio pazzo le donne si toccherebbero la clito) generava moltissimi casi di prime volte da buttare. Non lo sanno perché moltissimi, maschi, usano molecole quasi ogni volta, ma molti, molti di più, le usano almeno la prima o le prime tre volte per scongiurare quel 50% di possibilità di lose lose. Il modo stesso, in cui funzionano i date odierni e la sequela di passaggi che dovrebbe portare al sesso creando tensione su tensione, non potrebbe generare sesso in un environment normale senza molecole. Lo stesso fenomeno lo si è visto nel cinema porno. Prima della scoperta fortuita del viagra, le femmine dei porno cambiavano sempre, ma i maschi erano sempre quelli lì che giravano per il mondo. Non i più belli, non i più dotati, non i più sexy, semplicemente gli unici al mondo che per caratteristiche loro biochimiche individuali, avevano un'erezione (che nella specie umana è un delicatissimo e complessissimo sistema che grippa per decine di motivi diversi) pure se di fronte a tutta la troupe, i fari in faccia, e oltre a questo la mantenevano anche durante gli shooting con lo stop (nei film non si vede, ma ad ogni posizione c'è da fare le foto per la rivista o per la versione pictures, e gli attori devono stare fermi, fermare il climax, bloccare il flusso, e fare tutte le foto, poi ricominciare. Questo fermarsi la fa scendere a quasi tutti i maschi). Poi si scopre il sildenafil e all'improvviso il cinema porno viene invaso da mezzi culturisti, da gente scelta per l'aspetto, gente che ce l'ha lungo, da migliaia di maschi. Tutti accomunati da un insolito colore paonazzo delle orecchie. (effetto collaterale comune che con il taldalafil e il vardenafil si è scongiurato.) ATTAR, BlueScript, Marco_drake e 7 altri ha reagito a questo 7 2 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alexis2 [Donna] 4536 Inviato 12 Maggio 2020 Condividi Inviato 12 Maggio 2020 31 minuti fa, ^'V'^ ha scritto: Intendo in generale, le prime cinque volte della vita. Però visto che sei entrata in tema... sappi che tutte queste scopate con le nuove che filano lisce esistono solo da quando hanno isolato per errore il sildenafil scoprendo per caso il viagra, e da lì in avanti l'evoluzione della molecola come taldalafil, vardenafil, avanafil. Grazie della spiegazione. Davvero. Non é scontato chiedere e ricevere chiarimenti In base a quello che hai scritto c'é qualcosa o qualche comportamento da parte nostra magari sbagliato che va a 'peggiorare' le cose durante le prime volte? E invece cosa aiuta? ^'V'^ ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160806 Inviato 12 Maggio 2020 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 12 Maggio 2020 2 ore fa, Alexis2 ha scritto: Grazie della spiegazione. Davvero. Non é scontato chiedere e ricevere chiarimenti In base a quello che hai scritto c'é qualcosa o qualche comportamento da parte nostra magari sbagliato che va a 'peggiorare' le cose durante le prime volte? E invece cosa aiuta? Certo, mi fa piacere parlarne. Parto da una condizione femminile per farti capire la parte maschile. Non ti è possibile svolgere funzioni fisiologiche automatiche - non a controllo cosciente - come partorire, se ti stanno parlando e portando attenzione a cosa dire. Se stai usando la mente razionale, la neocorteccia, (utilissima a me in questo momento che sto considerando varie cose per il pricing del corso Fiamma, ma sono seduto con foglio e matita e so benissimo che non potrei avere un'erezione per nessun motivo al mondo fino a che sto nel piano simbolico e delle considerazioni logico matematiche) non ti è possibile lanciare i meccanismi fisiologici che ti fanno partorire. E non ti è nemmeno possibile ballare. Da bambino siccome mia madre era ostetrica mi interessava capire come mai lei attribuisse a se stessa e alle proprie superiori capacità il miglior parto delle sue clienti per il parto naturale a casa, mentre io vedevo un pattern diverso. Certo che lei aveva bisogno di considerarsi meglio, per la propria autoimmagine, dato che per seguire la propria strada aveva mollato il posto sicuro in ospedale, e anche era stata allontanata da una clinica privata perché aveva spifferato ad una sua conoscente che era finita lì per caso a partorire, di non abboccare ad una loro proposta particolare perché era una mezza truffa. Solo che questa invece di fare tesoro del consiglio, quando le chiesero se volesse anche quel tipo di trattamento, rispose di no perché l'ostetrica le aveva detto che era un'inculata. Così fu sputtanata e allontanata. Ed è normale se quando hai scelto la tua strada contro tutti che ti dicono che sbagli, e inoltre ti sei sentita anche tradita e allontanata, estromessa, se hai bisogno di crederti importante con qualche self service bias che migliori la tua autostima ed autoimmagine. E' normale. Ma la struttura del journey di quelle puerpere che con lei partorivano meglio che la media di quelle che sono in ospedale, per me era diversa da "perché io sono meglio". E mi ci scervellavo, perché ciò che fa bene alle donne (che lo riescano a capire o meno sul momento) è la mia religione e vocazione. Vedevo che le donne che avevano avuto sia un'esperienza in ospedale che un secondo figlio con lei a casa, riportavano una tale differenza di sensazioni, che rimanevano legate a lei e fidelizzate per altre cose pur non avendo bisogno di partorire ancora. (esempio i corsi post parto ma anche altre condivisioni di vita normale). Eppure... se anche avevano associato a lei queste migliori sensazioni... vedevo oltre la cortina di fumo che la struttura dell'evocazione di queste migliori emozioni era tutt'altra che la sua supposta migliore capacità rispetto ad altre bravissime e preparate colleghe o colleghi, che non mi sembravano da meno come professionisti, e nemmeno il fatto che essere a casa propria incidesse (era un territorio noto e familiare, il che rilassa, ma se qualcosa va storto non sei in ospedale e bisogna chiamare l'ambulanza, e questo stressa). Nemmeno usava il vero modo femminile umano di partorire, che è accovacciata con le braccia attorno al collo di qualcuno con qualcosa di morbido sotto ad accogliere il bimbo, e usando la forza di gravità, non le spinte addominali da sdraiata. In questo senso essere in un letto di ospedale o nel proprio letto non cambiava la posizione. Copio pari dalla presentazione che scrissi a riguardo per il Clan: Cita Nei prossimi anni ci si troverà di fronte ad un paradosso insensato: dover dimostrare ciò che è lampante e normale. Dopo molti anni passati a perpetrare convinzioni culturali disfunzionali e a cambiare certezze scientifiche di continuo contraddicendo le sicurezze precedenti, qualcuno sta semplicemente iniziando ad accorgersi che era sempre stato tutto lì, nella nostra natura. E si trova costretto a dover dimostrare l’ovvio per non essere criticato da chi si è formato con le teorie del decennio in cui ha studiato. Se consideriamo, per esempio, le molteplici sollecitazioni verbali cui è sottoposta una donna in travaglio in ospedale, è facile comprendere quanto sia costretta a porre attenzione a ciò che le viene chiesto o detto dall’esterno, piuttosto che concentrarsi ed entrare più in profondità nelle proprie sensazioni e sui messaggi che le manda il bambino. Per partorire “bene” serve, al contrario, mettere a riposo la parte razionale del cervello, la neocorteccia cerebrale. Da un punto di vista meno teorico e più concreto, se vediamo che la partoriente fa e dice cose che non farebbe mai o si mette in posizioni che sembrano sconvenienti, strane, assurde, siamo certi che non è inibita dall’attività neocorticale ma è a contatto con le sensazioni provenienti dalla parte più antica del cervello, la paleocorteccia. Solo questa porzione cerebrale è utile al parto, mentre la neocorteccia rappresenta un serio ostacolo all’emergere delle capacità istintuali di ogni donna di partorire nel rispetto della fisiologia. Le donne sono mammiferi. E per partorire hanno bisogno di secernere ossitocina. L’ossitocina è un antagonista dell’adrenalina. Per secernerla la sua parte più antica e vera del cervello ha bisogno di sentirsi al sicuro e protetta, di silenzio, di luce soffusa, di non sentirsi osservata, di stare in una “tana” sicura, di non avere freddo. Mi resi conto che mia madre... quando era sotto pressione... quando aveva ad esempio da pagare un bollettino per cui non aveva i soldi o quando arrivava un problema che aveva paura di non sapere affrontare... serrava la mandibola e stava ZITTA. Magari scriveva a penna su fogli nervosamente un sacco di cose complete di ghirigori e disegnini, più o meno geometrici, erano a linee rette e geometrici se stava organizzando informazioni che già aveva, erano a linee circolari e a mano libera se stava inventando come fare. Ma stava zitta. E nessun momento era tanto tensiogeno per lei, che quello in cui - affrontando lo status quo ospedaliero e rischiando la reputazione perché non aspettavano altro che dirle che sbagliasse e che solo l'ospedale fosse la soluzione - era lì a casa della partoriente a travaglio ormai prossimo all'ora X. Già solo quando aspettava la rottura delle acque di una cliente che era a tiro, non parlava giorni interi. Compresi che la chiave non era la sua migliore capacità, probabilmente pari alle altre professioniste colleghe, o anche meglio di alcune, ma non tale da cambiare l'esperienza di partorire della donna. Compresi che quel silenzio era la chiave. Allora ero naiv, e credetti che in ospedale scassassero il cazzo alle donne parlando loro perché ignari della fisiologia umana. Magari i singoli ginecologi e ostetriche lo erano. Ma poi capii che vi fosse dietro una regia commerciale e che non fossero distratti, ma assolutamente partecipi della complicazione della capacità della donna di partorire - una cosa normalissima e naturale che diventa ospedalizzata e trattata al pari di una condizione patologica e pericolosa... Il momento in cui capisci che c'è una regia... è quando la donna non riesce e le fanno firmare il foglio dell'epidurale, che costa un botto di soldi. Il momento in cui le iniettano ossitocina per farla partorire è solo un danno collaterale, non è un gran guadagno quella, ma di base è strano che una macchina da parto che funziona ad ossitocina, si trovi nella condizione di doverne ricevere dall'esterno proprio nel momento in cui naturlamente ne dovrebbe produrre di più. Ma anche lì le condizioni da abduction aliena della sala parto dell'ospedale erano drammaticamente diverse dalla normale tendenza della partoriente di cercare un posto isolato e sicuro, nella penombra e al caldo, in cui partorire. In questo senso, il parto in casa nella propria camera con l'abat jour accesa era molto diverso dalla scena da sala operatoria a fari in faccia tipo rapimento alieno che esperisce la donna in ospedale. E questo contribuiva alla migliore esperienza delle clienti di mia madre. Le due chiavi erano... silenzio - no uso della logica, delle parole, delle sollecitazioni verbali, e naturale produzione di fiumi di ossitocina con la situazione e l'ambiente adatto. Continuo parlando dei maschi e dell'erezione - processo fisiologico non volontario come il parto - nel prossimo post. (Devo andare, a dopo). Alexis2, Outsider, Back Door Man e 10 altri ha reagito a questo 7 6 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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