One itis che ci sta, ma non so se ricambia il mio amore

[drake00 [Partecipante] 361]

17 minuti fa, BackDoorMan68 ha scritto:

Tu vuoi la luna.

Ci sarebbe da scriverci un libro su questo Romance. Siete tutti e due molto diversi.

Giá. Siamo molto ma molto diversi sotto certi aspetti, mentre su altri siamo più simili. Credo però che quello che ci attira l’un l’altra, siano proprie le nostre differenze.

Lei è un po' psycho. Tu sei giovanissimo, almeno esperienzialmente. Hai esuberanza, testardaggine ma sei infarcito di idee preconcette e idealismi.

Partirei da questo punto: percezione della realtà relazionale. La sua è superiore alla tua. Ti ha già detto che non siete compatibili.

Concordo: lei lo ha capito da un po’ perché di esperienze ne ha avute a decine mentre io poco e nulla. 

La tua percezione sale di livello nel tempo in cui la vostra relazione è stabile. E allora dici "non si apre, non si apre..."

Alla fine che faresti se lei fosse soggetto passivo del tuo volere?

Non avendo esperienza la schiacceresti, saresti un geloso maniacale, non potresti darle benessere. Poi pian piano elimineresti i tuoi ideali. Strada lunga e tortuosa. Ma nel concreto tu vorresti cambiarla. Non esiste cosa più sbagliata. Le persone non si cambiano. A volte cambiano da sole col tempo.

Ti dirò che per lunghi periodi è stato così. Quella fase in cui pian piano cambierei i miei ideali credo di starla vivendo adesso. È difficile, ma mi accorgo che quel mio lato possessivo è malato e sto meglio quando concedo libertà piuttosto che quando voglio tenere per me. Devo capire se è una semplice repressione che porterà la possessività a tornare, o se sono in grado di migliorarmi davvero.

17 minuti fa, BackDoorMan68 ha scritto:

Non torna niente. A cominciare dal momento in cui ti slaccia i pantaloni e ti inibisci. E giuro che mi dispiace scriverlo (è il primo "particolare tecnico") che in un altro contesto avrei sottolineato, ma non nel tuo che sei ancora negli idealismi. Però è stato inevitabile. Nei tuoi idealismi era la Santa e non poteva slacciarti i pantaloni.

Vero. Mi accorsi, ai tempi, che la vedevo come Santa/puttana. Ieri stavo messo davvero, davvero male, ma oggi posso dire di aver fatto dei grandi passi avanti. Ecco, almeno su questo, non ho avuto bisogno di distaccarmi, sono riuscito a superare il complesso dall’interno. 

Se si segue le tre fasi nella prima non la scopi mai, nella seconda ci arrivi con fatica, poi quando ci arrivi non sei contento. Hai scritto che hai sbroccato più volte e che lei non si apre. Ma non è mica una bambola. Sei in grado di farla stare bene? Temo di no. Ho dei dubbi.
 
No in realtà riuscire a scoparla senza complessi (sessuali) ad oggi mi fa star bene. Se sono in grado di far sta bene lei? Posso dirti solo che quando siamo insieme, avverto che lei sta bene e non pensa ad altro. Sul lungo, invece, condivido i tuoi dubbi.

Finirà che vi scontrerete. Lei è un po' psycho e quindi sarà in grado di difendersi.

Hai dei conflitti interni. Non puoi e non è giusto usare gli altri come cavie per risolverli.

Vero ma in realtà non credo di avere dei “grossi” problemi relazionali. Mi sento più come se mi trovassi di fronte ad una cosa nuova (e lo è: tu parli di poca esperienza, io ti dico che è la prima ragazza che resta per più di 3 giorni) e dovessi capire bene come va vissuta in maniera sana. E su questo, noto che lei ha avuto altrettanti conflitti ma ora è una persona (leggermente) più sana. Sarà una mia impressione, ma mi sta insegnando come fare...

Siamo lontani dall'amore. E' guerra la tua.

Basta, mi fermo qui.

_____________

"Sarebbe una perfetta scopamica". Qualcuno ha scritto così. Tieni presente questo punto.
 

Il mio punto è che la mia dimensione amorosa è ancora tutta da formarsi. Non credo possa nascere fin dall’inizio perfetta. Credo invece che man mano che procedo, man mano che mi accorgo dove sbaglio, li devo andare a limare. 
 

E poi la perderò, che sia oggi, domani, o dopodomani, che si innamori o che mi odi.
Ma lo do per certo. È forse l’unica cosa sulla quale non ho il minimo dubbio.

Non credo che il nostro sia il rapporto più sano di tutti. Ma nemmeno quello più malato... perché non vedere in cosa sfocerà? Dovesse essere sangue, il che è molto probabile, amen, ma dovesse essere un qualcosa di un tantino migliore, perché restare col rimpianto?

 

... (per non restare col rimorso, qualcuno dirà: ma è necessario, una delle due emozioni andrà provata per forza)

 

[Back Door Man [Élite] 11589]

Se c'è buona volontà...

Auguri. Parla con lei.

[porchetta [Partecipante] 1898]

19 ore fa, Alessio.97 ha scritto:

Inutile fare questi discorsi, poi tornerai qui a piangere dandoti del coglione. 
 

Non lo farà. 

Spezzo una lancia a favore di @drake00  , nella scorsa discussione da lui creata aveva un altro problema, è partito in quarta quasi  deridendo i consigli che sono arrivati

perchè era convinto di avere il coltello dalla parte del manico

, ci si è scontrati , con me in particolare ,  è andato via dritto. Ha capito che avevamo ragione.

Ha avuto l'umiltà di chiedere scusa , ma senza piangersi addosso.

Già da come ha posto l'argomento questa volta è evidente un cambio di atteggiamento in positivo.

questa volta sa che sta tenendo il coltello per  la lama , e la mano sanguina già.

Poi che non abbia la filosofia "prevenire è meglio che curare" è vero , ma fa parte dell'esperienza , quando avrà  preso botte a sufficienza ragionerà in ottica di prevenire (che non vuol dire rinunciare)

Badate bene che il numero di colpi da incassare prima di cambiare atteggiamento è soggettivo.

Rischi però caro drake di abituarti a prendere pugni , e ad un certo punto  non avrai  più mentalità da pugile , ma da sacco da boxe , ed è pericolosa.

Perchè se è vero che puoi incassare colpi a non finire non potrai mai rispondere

 

Modificato 15 Maggio 2020 da porchetta

[drake00 [Partecipante] 361]

42 minuti fa, porchetta ha scritto:

Non lo farà. 

Spezzo una lancia a favore di @drake00  , nella scorsa discussione da lui creata aveva un altro problema, è partito in quarta quasi  deridendo i consigli che sono arrivati

perchè era convinto di avere il coltello dalla parte del manico

, ci si è scontrati , con me in particolare ,  è andato via dritto. Ha capito che avevamo ragione.

Ha avuto l'umiltà di chiedere scusa , ma senza piangersi addosso.

Già da come ha posto l'argomento questa volta è evidente un cambio di atteggiamento in positivo.

questa volta sa che sta tenendo il coltello per  la lama , e la mano sanguina già.

Poi che non abbia la filosofia "prevenire è meglio che curare" è vero , ma fa parte dell'esperienza , quando avrà  preso botte a sufficienza ragionerà in ottica di prevenire (che non vuol dire rinunciare)

Badate bene che il numero di colpi da incassare prima di cambiare atteggiamento è soggettivo.

Rischi però caro drake di abituarti a prendere pugni , e ad un certo punto  non avrai  più mentalità da pugile , ma da sacco da boxe , ed è pericolosa.

Perchè se è vero che puoi incassare colpi a non finire non potrai mai rispondere

 

Tu ricordi l’atteggiamento spocchioso e arrogante che avevo prima. Ero cieco, e non volevo vedere. 
 

Oggi mi conosco un po’ meglio. Vedo, so, ho ancora la tendenza a dover perdere tutto il sangue che ho in corpo, ma lo faccio con coscienza. 
 

E come dici nel finale, credo che alla fine si vedrà la differenza: o riuscirò a tenere l’ultima goccia di sangue per me, e da quella ripartire, più forte, o diventerò un sacco di patate a cui tirare i pugni. 
 

Non so, cosa sarà. Ma guardo alle vostre parole con più attenzione. Le uso come monito, come scudo, e anche se non riesco a seguire l’unico consiglio sensato (quello di lasciar perdere), spero che tali parole mi tornino alla mente quando ci sarà la resa dei conti, e spero che mi servano a conservare l’ultima goccia di sangue per me. 
 

Grazie, anche se non riesco a far mia tutta la vostra esperienza. Ma grazie.

 

[drake00 [Partecipante] 361]

Mi hai rubato le parole di bocca. Ho forse un grado di sopportazione del dolore troppo elevato, insano. 
 

Talvolta mi è difficile esprimermi, e quasi mi sembra che chi mi legga riesca a tirare fuori ciò che io, a parole, non riesco a dire di me.

[porchetta [Partecipante] 1898]

22 minuti fa, drake00 ha scritto:

Mi hai rubato le parole di bocca. Ho forse un grado di sopportazione del dolore troppo elevato, insano. 
 

Tu miri ad arrivare ad un punto in cui qualsiasi cosa ti venga fatta ti lasci del tutto indifferente.

Pensi che tutta la sofferenza che passi e assorbi ti renderà insensibile al dolore  e ne cerchi sempre di più , attenzione perchè se diventi insensibile al dolore perderai anche il gusto della gioia/felicità , praticamente  ti "spegnerai".

Le due cose sono strettamente collegate  , non tirare troppo la corda. Succede in un attimo

Modificato 15 Maggio 2020 da porchetta

[drake00 [Partecipante] 361]

46 minuti fa, porchetta ha scritto:

Tu miri ad arrivare ad un punto in cui qualsiasi cosa ti venga fatta ti lasci del tutto indifferente.

Pensi che tutta la sofferenza che passi e assorbi ti renderà insensibile al dolore  e ne cerchi sempre di più , attenzione perchè se diventi insensibile al dolore perderai anche il gusto della gioia/felicità , praticamente  ti "spegnerai".

Le due cose sono strettamente collegate  , non tirare troppo la corda. Succede in un attimo

È vero. Forse miro ad abituarmi così tanto al dolore, che ad un certo punto non lo avverta più.

Sai, ieri sera parlavo con un amico proprio di questo. Io sono pieno di entusiasmo, lui è spento. Io le attiro con l’entusiasmo e poi le perdo perché non bilancio con l’assenza che riesce a dare chi è “spento”, lui le perde perché non riesce a dare la presenza di chi ha entusiasmo.

Ecco perché anche nei messaggi precedenti parlavo della ricerca di un equilibrio. Alla fine so che l’equilibrio perfetto non esiste. Posso solo starci in equilibrio finchè non cada nello spegnimento totale, o nel folle entusiasmo di prima. 
 

Comunque devo farti i complimenti per la grande capacità di lettura delle persone che hai. Non so come fai, ma te la invidio.

[drake00 [Partecipante] 361]

Anche il “succede in un attimo”. A volte pensiamo di accorgerci dei cambiamenti strada facendo. 
 

E poi, un giorno ti svegli e sei un’altra persona. E ti chiedi come possa essere successo da un momento all’altro.

[drake00 [Partecipante] 361]

Aggiorno: ieri esco con amici, quindi non la cago per tutta la serata, quando torno le scrivo ma è un po’ fredda, mi da subito la buonanotte e meglio così perché ero stanchissimo.

Stamattina le scrivo verso ora di pranzo, ancora fredda, mi fa capire indirettamente che è per ieri sera, la lascio perdere un paio d’ore e poi le do il contentino (un po’ di dolcezza), si sfredda ma proprio non riesco a continuare su quella linea, sto arrapato, sessualizzo e si fredda di nuovo. 

Freezata da un paio d’ore. 

Lasciando perdere lei e il perché faccia così, io mi accorgo che prima quando mi mostrava freddezza tendevo a volermi riavvicinare di brutto. Subito volevo tornasse calda, ci soffrivo.
Oggi invece la cosa mi scoccia. Presto per dire se rimarrò su questa tendenza, o se dalla noia tornerò alla sofferenza, ma oggi va così.

[drake00 [Partecipante] 361]

Prima quando succedeva qualcosa del genere o impazzivo, o freezavo soffrendo, aspettando passasse tempo a sufficienza per riavvicinarmi. 
 

Ora, mentre scrivo questo messaggio, lo faccio controvoglia, per tenere traccia. Ma ho messo in  pausa la play e mi viene solo voglia di rimettermi a giocare...

 

 

P.S e la riaprirò, sia chiaro, anche se non dovesse cercarmi lei. Quando avrò voglia lo farò, senza tante pippe, e so che la voglia mi verrà. Ma non è un desiderio costante, ecco. 

Modificato 16 Maggio 2020 da drake00