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Espatrio - Andare a vivere in un altro Paese - 4 italians who want to live better


Back Door Man

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Back Door Man

Buongiorno.

Da tempo avevo in mente di aprire un thread dedicato all'espatrio. Eccoci qua; in fondo basta un titolo e uno start point. E' il bello dei Forum. La discussione la farete voi che interverrete. Sta a voi farla bella. E ci sono anch'io con voi.

La discussione è per tutti: molti utenti di Italian Seduction vivono in altri Paesi. Altri vivono in Italia. Alcuni stanno benissimo dove stanno, altri vorrebbero cambiare Paese. Condividere informazioni e idee è la base per fare le cose bene. Questo è il principio che dà senso alla discussione.

Dicevo: qua dentro siamo in maggioranza italiani, il Forum è in lingua italiana, in qualche modo siamo tutti legati all'Italia, o perché ci siamo nati, o perché cresciuti, o perché ci viviamo o ci abbiamo vissuto.

Io appartengo al gruppo che vive in Italia e l'Italia gli va stretta. Ho soggiornato in Spagna da giovanissimo. Altri posti li ho visti solo in cartolina o in vacanza breve.

Sono passati anni. Tornai in Italia con l'idea di fermarmi un po' e poi ripartire. Poi circostanze avverse...

In questo senso - ve lo dico un po' fra il serio e il non serio - mi scatta un trigger ogni volta che leggo qualche utente che scrive dall'estero che vuole tornare in Italia per motivi suoi, fare una sosta breve e poi ripartire. Mi verrebbe da dire "Attenzione! Pericolo!". Potrebbe succedere che tornate per farvi dei fatti vostri, rivedere qualcuno o qualche posto che vi sono cari, e poi venite risucchiati dal vortice delle abitudini, impegni familiari o quant'altro e poi rimandate la partenza. Il tempo passa e in Italia ci restate. Insoddisfatti.

E poi è da giovani che ci si trasferisce, e chi te lo fa fare, dove stai meglio che in Italia eccetera.

A me è andata così. I rimpianti non sono il massimo, quasi tutti sono concordi su questo. E' sempre meglio averci provato. E' stato detto anche in musica.

A questo punto non ho il tempo di dirvi tutto. Preferisco chiudere in musica.

Dico solo che mi sto preparando per tornare alla carica. Ho intenzione di espatriare. Reinterverrò e vi darò altri particolari. Prima di fare certi passi è necessario organizzarsi. La discussione è parte del progetto. Chi ha intenzioni simili, o si è già "mosso" in tal senso (o vuole muoversi ancora), chi è espatriato, chi vuole farlo o semplicemente ci sta "facendo un pensierino" può essere utile agli altri utenti che hanno intenzioni simili con proprie testimonianze al riguardo, informazioni e consigli dello chef.

Vi lascio sulle note di "Comme d'habitude" di Claude François, cantata in inglese. Vale a dire "My way".

A prestissimo.

 

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Naught

Seguo!  

Radicato di nuovo da più di 10 anni, dopo un periodo tra Amman e Gerusalemme, con qualche punta a Beirut. Se ci penso oggi, mi sembra il film di altra persona!

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vol-à-voile
8 ore fa, BackDoorMan68 ha scritto:

mi scatta un trigger ogni volta che leggo qualche utente che scrive dall'estero che vuole tornare in Italia per motivi suoi, fare una sosta breve e poi ripartire. Mi verrebbe da dire "Attenzione! Pericolo!". Potrebbe succedere che tornate per farvi dei fatti vostri, rivedere qualcuno o qualche posto che vi sono cari, e poi venite risucchiati dal vortice delle abitudini, impegni familiari o quant'altro e poi rimandate la partenza. Il tempo passa e in Italia ci restate. Insoddisfatti.

Presente.
O meglio: se mi offrissero la possibilità di fare lo stesso lavoro in Italia, ci tornerei domani stesso. 
Anzi scusa, preciso: se mi offrissero la possibilità di fare lo stesso lavoro al SUD, ci tornerei domani stesso.

Io sono uno di quelli che in spagnolo sono definiti come culo inquieto, che in italiano assume tutt'altra nuance.
Però dopo anni ed anni di Giappone, UK e ora Spagna, l'idea di tornare in Italia mi fa semplicemente rizzare il cazzo.

Ripeto (qualora non fosse chiaro): se mi offrissero lo stesso lavoro che sto facendo ora, firmerei domani stesso. 

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Io non ho esperienze all'estero, al massimo da una "grande" città son dovuta tornare nel mio paesino di provincia che mi è sempre stato stretto e lo è tutt'ora, meno di una volta ma ancora sono inquieta. 

Fatalità all'inizio di quest'anno ho letto La Luna e i Falò di Pavese, mi ha dato qualche spunto di riflessione sull'argomento e anche donato un po' di pace in più in un certo senso, lo consiglio 

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Back Door Man
Inviato (modificato)

Grazie per le Risposte, per ora.

Il post di presentazione non l'ho concluso. Ho dei motivi per voler andar via da dove vivo. Spostarmi in un'altra regione dell'Italia è cosa che tendo a escludere. Ricordando la Spagna, la lingua che conosco bene (e che comunque è simile all'italiano, facilmente apprendibile anche da chi non la conosce per niente), il cibo, le abitudini della gente eccetera, il primo posto dove mi vedo è lì. 

C'è anche l'America Latina, se vogliamo rimanere sulla lingua spagnola. C'è la Birmania dove scorazza / scorazzava @Carlins (buona per i prezzi, il costo della vita non è alto).

C' è un mondo intero ora che siamo in epoca in globalizzazione. Purtroppo posti buoni come varie nazioni del NordEuropa devo escluderli perché sono troppo sensibile al freddo. Non ci potrei stare proprio.

Sono in atto cambiamenti: dacché il blocco capitalista ha vinto la guerra fredda ovunque si è alzato il costo della vita.

E poi di vivere nello stesso posto mi sono rotto i coglioni. Qui in Toscana, sulla costa, non si sta più bene come prima. E' un'area depressa, economicamente e socialmente. E quando in un posto non ci stai bene, se puoi te ne vai.

2 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

se mi offrissero la possibilità di fare lo stesso lavoro in Italia, ci tornerei domani stesso. 

Eccoci qua. Sai che in Italia non avresti quel lavoro.

2 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

Io sono uno di quelli che in spagnolo sono definiti come culo inquieto, che in italiano assume tutt'altra nuance.

In questo mi hai incuriosito. Non ricordo, al momento, l'espressione slang, a meno che non sia "un culo de mal asiento".

E' quella? O ce n'è una alternativa? Mi piacerebbe saperlo.

Comunque torneresti e poi? Se sei "nomade" dopo un po' vorresti ripartire.

10 ore fa, vanhalen ha scritto:

questo è un argomento un po delicato da trattare , ho avuto modo di stare in diversissimi posti ,sia per vacanze che per esigenze di esplorazioni a livello lavorativo.

Quello che sono giunto a capire è questo .

IL medesimo posto può essere paradiso o fare schifo al cazzo alla stessa persona , quello che cambia sono le circostanze in un cui uno si trova , nel senso della sua realtà piccola come individuo.

Esatto. Nel mio microambiente non sono a mio agio. Lo ero anni fa, e per quel motivo mi sono adagiato per poi ripensare a partire (anche se la sintesi è troppo strigata: ci tornerò sopra).

C'è chi nello stesso posto sta benissimo.

10 ore fa, vanhalen ha scritto:

Non è tanto importante parlare secondo me di estero o italia , io parlerei piu di trovare il proprio equilibrio personale , cosa che sfugge a molti ,poiché essi credono che basta una sola decisione , un solo parametro per avere la vita dei sogni, un po come quelli che credono nella sestina vincente dove basta una volta ,un solo colpo e sei a posto.

Parlare di italia vs estero è un no sense , poiché per estero possiamo anche considerare la Siria come stato estero , ma chi è che ha voglia di metterci piede , con tutti i cecchini ben nascosti e ogni nano secondo sparano colpi di mortaio home made e qualche RPG per non farsi mancare nulla?

In questo, forse, non sono stato chiaro. Non è Italia vs Estero. Siamo in un Forum italiano, la maggioranza è italiana, qualcuno vive all'estero altri in Italia. Però ho letto proprio qui di qualche utente che si trova in uno Stato estero ed è in procinto di trasferirsi in altro Stato estero. Non ci sono limitazioni in tal senso. Partendo dall'idea di un Italiano che vuole trasferirsi in uno Stato estero (io, ad esempio) l'intenzione è di ragionare su quale scelta è più consigliata rispetto ad un'altra (quale Paese?). Il primo di tanti interrogativi. In sintesi si tratta di condividere informazioni, esperienze etc.

E ovviamente trasferirsi altrove non è la pillola magica.

Tornerò poi sul topic.

Grazie a tutti.

Modificato da BackDoorMan68
Revisione del testo
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Ottima idea questo thread. In passato ce n'era uno lunghissimo con la stessa idea, ma ormai è datato.

Comunque fin da piccolo ho sempre pensato che non avrei mai vissuto in Italia, dato che ritengo una mossa stupida vivere in un paese con debito/PIL come il nostro, quando senza problemi si può andare a vivere in nazioni messe molto meglio e quindi guadagnare di più con la stessa quantità di lavoro svolto e talento nello stesso.

Poi ovvio, i vantaggi nello stare qua ci saranno pure. Ma fino a quando non avrò vissuto in 3-4 nazioni diverse fra di loro per un po' di tempo, uno come fa a sapere come e dove preferisce vivere la sua vita?

La mia idea attuale è di fare il primo passo in Europa per questioni di facilità di spostamento e nel trovare lavoro. E poi cercare di muovermi in una delle nazioni tra America, Canada, Australia, Russia, Svizzera. Possibilmente il numero maggior possibile di queste salvo innamoramenti vari che comunque spero non mi rovinino troppo il percorso.

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Back Door Man
33 minuti fa, Maldoner ha scritto:

Di cosa ti occupi nella vita?

@BackDoorMan68

Progettazione architettonica, impiantistica, arredamento, ergonomia.

Tutto quello che riguarda le abitazioni in genere. Come saprai il benessere delle persone dipende molto dagli spazi dove vivono.

Questo è il settore principale, quello che ho studiato di più e su cui ho lavorato.

In pratica ristrutturazioni di civili abitazioni, più che altro (cercando di ottimizzare le abitazioni al max).

A livello dilettantistico - amatoriale un sacco di altre cose.

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ciccioman333
12 ore fa, vol-à-voile ha scritto:

Presente.
O meglio: se mi offrissero la possibilità di fare lo stesso lavoro in Italia, ci tornerei domani stesso. 
Anzi scusa, preciso: se mi offrissero la possibilità di fare lo stesso lavoro al SUD, ci tornerei domani stesso.

Io sono uno di quelli che in spagnolo sono definiti come culo inquieto, che in italiano assume tutt'altra nuance.
Però dopo anni ed anni di Giappone, UK e ora Spagna, l'idea di tornare in Italia mi fa semplicemente rizzare il cazzo.

Ripeto (qualora non fosse chiaro): se mi offrissero lo stesso lavoro che sto facendo ora, firmerei domani stesso. 

Ok ma perche'?

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