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Avete notato che ci sono persone che sembrano essere "collocate" fuori da tutto e da tutti?


Matt.Hew

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Matt.Hew

Faccio questa domanda perché ritengo il fenomeno tanto interessante quanto inquietante e perché sono convinto che. per taluni, la cosa abbia un impatto non indifferente anche in ambito seduttivo ☺️

Sono quelle persone che, per qualche ragione misteriosa, non vengono accettate, gradite o comunque percepite per quello che sono nei contesti sociali comuni. Persone che non sono né più brutte, né più stupide o più antipatiche delle altre, ma che trasmettono "qualcosa" di diverso. E senza che esse facciano niente di concreto per farsi odiare gli altri, come per un meccanismo collettivo di autodifesa, le ignorano, le evitano o le attaccano. In alcuni casi invece vengono immediatamente idealizzate ed amate, anche qui senza un motivo razionale.

Queste persone possono anche avere delle doti oggettive (come la simpatia, un bell’aspetto ecc) e dimostrare concretamente il loro valore, ma qualsiasi cosa esse facciano, in qualsiasi modo esse si presentino (da introverse ad estroverse, da esuberanti a sensibili, da calme a disinibite) vengono comunque percepite come qualcosa di “estraneo” e vengono viste più come degli elementi da neutralizzare, che altro, e le loro eventuali doti vengono abilmente ignorate in favore di qualcuno di meno “complesso”, ma più appariscente o inseribile.

Come se tra loro e gli altri vi fosse un muro, una distanza invisibile, quel "qualcosa" che appunto le rende diverse e genera le reazioni più strane.

Cosa ne pensate?

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4 minuti fa, Matt.Hew ha scritto:

Cosa ne pensate?

Che hai già aperto una discussione identica con le stesse parole e ti avevamo già risposto

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Riso soffiato
29 minuti fa, Matt.Hew ha scritto:

Faccio questa domanda perché ritengo il fenomeno tanto interessante quanto inquietante e perché sono convinto che. per taluni, la cosa abbia un impatto non indifferente anche in ambito seduttivo ☺️

Sono quelle persone che, per qualche ragione misteriosa, non vengono accettate, gradite o comunque percepite per quello che sono nei contesti sociali comuni. Persone che non sono né più brutte, né più stupide o più antipatiche delle altre, ma che trasmettono "qualcosa" di diverso. E senza che esse facciano niente di concreto per farsi odiare gli altri, come per un meccanismo collettivo di autodifesa, le ignorano, le evitano o le attaccano. In alcuni casi invece vengono immediatamente idealizzate ed amate, anche qui senza un motivo razionale.

Queste persone possono anche avere delle doti oggettive (come la simpatia, un bell’aspetto ecc) e dimostrare concretamente il loro valore, ma qualsiasi cosa esse facciano, in qualsiasi modo esse si presentino (da introverse ad estroverse, da esuberanti a sensibili, da calme a disinibite) vengono comunque percepite come qualcosa di “estraneo” e vengono viste più come degli elementi da neutralizzare, che altro, e le loro eventuali doti vengono abilmente ignorate in favore di qualcuno di meno “complesso”, ma più appariscente o inseribile.

Come se tra loro e gli altri vi fosse un muro, una distanza invisibile, quel "qualcosa" che appunto le rende diverse e genera le reazioni più strane.

Cosa ne pensate?

 

Modificato da Riso soffiato
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Riso soffiato
Adesso, Riso soffiato ha scritto:

Ma a dire il vero non penso sia cosi. Nel senso che in ogni contesto troviamo chi ci ama chi ci odia e chi è indifferente. Questo pensiero parte dall'idea che NON dobbiamo e possiamo piacere a tutti. Se poi stiamo sul cavolo a tutti allora c'èntra come ci poniamo. 

 

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Micerino
30 minuti fa, Matt.Hew ha scritto:

Faccio questa domanda perché ritengo il fenomeno tanto interessante quanto inquietante e perché sono convinto che. per taluni, la cosa abbia un impatto non indifferente anche in ambito seduttivo ☺️

Sono quelle persone che, per qualche ragione misteriosa, non vengono accettate, gradite o comunque percepite per quello che sono nei contesti sociali comuni. Persone che non sono né più brutte, né più stupide o più antipatiche delle altre, ma che trasmettono "qualcosa" di diverso. E senza che esse facciano niente di concreto per farsi odiare gli altri, come per un meccanismo collettivo di autodifesa, le ignorano, le evitano o le attaccano. In alcuni casi invece vengono immediatamente idealizzate ed amate, anche qui senza un motivo razionale.

Queste persone possono anche avere delle doti oggettive (come la simpatia, un bell’aspetto ecc) e dimostrare concretamente il loro valore, ma qualsiasi cosa esse facciano, in qualsiasi modo esse si presentino (da introverse ad estroverse, da esuberanti a sensibili, da calme a disinibite) vengono comunque percepite come qualcosa di “estraneo” e vengono viste più come degli elementi da neutralizzare, che altro, e le loro eventuali doti vengono abilmente ignorate in favore di qualcuno di meno “complesso”, ma più appariscente o inseribile.

Come se tra loro e gli altri vi fosse un muro, una distanza invisibile, quel "qualcosa" che appunto le rende diverse e genera le reazioni più strane.

Cosa ne pensate?

Ti avevamo già risposto. 

Comunque ho cercato il titolo del topic online ed ho scoperto che lo hai aperto anche in altri siti kek

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Credo sia la 3/4 che viene riaperta uguale, non so al limite riesuma le precedenti no?

Anche il senso di fare cosi a ripetizione mi resta ignoto 

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Milosevic
11 ore fa, Matt.Hew ha scritto:

Faccio questa domanda perché ritengo il fenomeno tanto interessante quanto inquietante e perché sono convinto che. per taluni, la cosa abbia un impatto non indifferente anche in ambito seduttivo ☺️

Sono quelle persone che, per qualche ragione misteriosa, non vengono accettate, gradite o comunque percepite per quello che sono nei contesti sociali comuni. Persone che non sono né più brutte, né più stupide o più antipatiche delle altre, ma che trasmettono "qualcosa" di diverso. E senza che esse facciano niente di concreto per farsi odiare gli altri, come per un meccanismo collettivo di autodifesa, le ignorano, le evitano o le attaccano. In alcuni casi invece vengono immediatamente idealizzate ed amate, anche qui senza un motivo razionale.

Queste persone possono anche avere delle doti oggettive (come la simpatia, un bell’aspetto ecc) e dimostrare concretamente il loro valore, ma qualsiasi cosa esse facciano, in qualsiasi modo esse si presentino (da introverse ad estroverse, da esuberanti a sensibili, da calme a disinibite) vengono comunque percepite come qualcosa di “estraneo” e vengono viste più come degli elementi da neutralizzare, che altro, e le loro eventuali doti vengono abilmente ignorate in favore di qualcuno di meno “complesso”, ma più appariscente o inseribile.

Come se tra loro e gli altri vi fosse un muro, una distanza invisibile, quel "qualcosa" che appunto le rende diverse e genera le reazioni più strane.

Cosa ne pensate?

@Matt.Hew Non è che tu ti ci identifichi ? Sembri un pò troppo fissato su questo aspetto.

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lucerosa
8 minuti fa, Milosevic ha scritto:

@Matt.Hew Non è che tu ti ci identifichi ? Sembri un pò troppo fissato su questo aspetto.

Ma va... Chiede per un amico...

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Sei collocato male perchè hai sbagliato ufficio di collocamento...

Guarda che non è una battuta la mia...non del tutto almeno...

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