Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 159959 Inviato 26 Giugno 2020 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 26 Giugno 2020 5 ore fa, BlueScript ha scritto: Nascondi Contenuto Il tuo fisico è quello a cui aspiro, davvero agile ed elegante come quello dei nostri avi. Se potresti darmi un consiglio: voglio avvicinarmi al mondo della lotta per gioco, cosa mi consigli? (mma, boxe ecc...) Considera che sono un newbie totale, ho fatto solo tipo 2 mesi di boxe. Li ero appena prima dell'incidente, avevo dovuto perdere otto kg di muscoli per entrare nelle misure degli abiti che avrei dovuto pubblicizzare, in realtà mi sentivo un po' biafra style più che elegante. Ma questo in relazione a come ero prima, perdere otto kg di muscoli in pochi mesi non fu facile e nemmeno poco stressante... Se vuoi giocare alla lotta e sai che è un gioco, un duello,, il Bjj può essere meglio di iniziare dalle MMA. (Cui puoi passare a giocare quando il tuo BJJ é maturo per passare a tirarti anche mazzate per terra senza che questo ti irrigidisca e ti tolga il relax dei movimenti sciolti, morbidi e avvolgenti). Con la boxe il gioco è poco, perché appena arrivi a distanza di gioco e coccole venite allontanati e rimessi a distanza di pugno. Invece il contatto fisico prolungato e comunque morbido, del BJJ dove se ti irrigidisci sei preda facile, e il fatto che puoi sbagliare cento volte senza farti male, al massimo impari le percussioni e ti trovi che sai suonare il tamburo, a forza di battere la mano, crea nel modo in cui doveva avvenire da bambino, una riabituazione al contatto intersoggettivo e anche un relax di fronte all'invasione dello spazio personale e intimo, che sono qualità che ti fanno vivere meglio nella tua pelle, sia sul tatami che nella vita. È tornare bambini che vogliono rotolarsi per terra e giocare alla lotta nei prati e sulle spiaggie, ma sono stati bloccati da genitori brainwashed, perché gioco di mano gioco da villano, e ripartire da lì a ricostruire la confidenza perduta nel proprio essere uno col corpo, nel proprio essere in relazione con l'altro, nella relazione col pavimento. Qui intendo dire che molti di noi non hanno percorso in modo spontaneo e naturale il passaggio da guard position a gattoni e da gattonare a seduti e da seduti a provare a camminare. Perché succede che genitori perfettamente in buona fede vedono il cucciolo che prova a rotolare dalla guard alla posizione a pelle di Leone, ed è importante per il sistema somatosensoriale quel passaggio, acquisire il pattern per tentativi, lo vedono provare e in buona fede lo aiutano. Poi lo vedono gattonare e piano provare ad arrampicare qualcosa con le mani e lo aiutano a provare a stare su due zampe invece che fargli prendere sicurezza nella costruzione della transizione naturale. Nel casi più sfortunati, come avevo io, arriva il girello. Così pure stando di fatto ancora seduto, salta lo step da seduto a in piedi. Quando il bambino è in guard position, prima di potersi rotolare sul bacino in gattoni, deve trovare un solido appoggio su T 10 col bacino e le spalle libere. (Vertebra Torace 10). E non è cosa che si sviluppa in un pomeriggio. Ma è lo stesso punto di appoggio che hai quando sei in guard e l'altro è in piedi, e non sei in decubito supino alla sua mercé, sei in guard, non pesi sul tuo bacino a sacco morto, ma su T 10 e le le tue gambe sono libere di muovere e di farti scudo e puoi ruotare se lui ti aggira perché non passa dalle gambe per colpirti. Quello che succede bypassando la costruzione nervosa di una capacità di appoggio su T 10, é che hai uno che si sente in genere meno sicuro di sé nel contatto con gli altri. Perché quella lì in è la posizione in cui ci sentiamo al sicuro da bimbi, e se non l'hai esperita e sentita tua, ti viene a mancare la sensazione di riferimento, l'esperienza. Rannicchiarci in guard con le gambe in su e le braccia a protezione, è il nostro modo di fare il riccio e il modo dei bambini di proteggersi se li colpisci, poi scalciano a bicicletta da lì. Allora quando vai a fare BJJ, alcune cose basilari non ti vengono bene, sei impacciato. Se da bambino in buona fede ti hanno rotolato a gattoni credendo di aiutarti e se ti hanno sostenuto con le braccia sotto le ascelle o col girello, ti manca proprio qualche tassello di sviluppo, come una torretta Jenga con qualche legnetto tolto da sotto. E col BJJ, come dici bene, da prendere come un gioco, non con frenesia competitiva perché tanto per strada serve a poco (ma pure il tennis) hai l'opportunità di ricostruire quei tasselli mancanti, che si sarebbero fissati nel modo di lottare dei bambini, che è simile al BJJ, se in buona fede non li avessero divisi ogni volta dicendogli che non si usano le mani, e mettendoli a vedere i Power Rangers in TV che si picchiano in modi strani, seduti e zitti. Poi quando hai quel tipo di serenità al contatto e sicurezza da appoggio stabile su T 10, con le MMA ti diverti, con la boxe pure, perché puoi picchiare le persone. Così imparano. E soprattutto perché per metà del tempo le prendi. Così si costruisce l'umiltà, quella serena e autoironica, non la falsa modestia del machiavellico, più che con venti anni di corsi su fumosi concetti di ego e sulla mandatoria necessità di liberarsi di questo cosiddetto nemico al fine di riuscire a fregare gli altri e scopare tutte le fighe per poter fare score di cui vantarsi. Back Door Man, YOLO, Trilly e 10 altri ha reagito a questo 7 6 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Gainsbourg [Élite] 1574 Inviato 26 Giugno 2020 Condividi Inviato 26 Giugno 2020 8 hours ago, ^'V'^ said: Li ero appena prima dell'incidente, avevo dovuto perdere otto kg di muscoli per entrare nelle misure degli abiti che avrei dovuto pubblicizzare, in realtà mi sentivo un po' biafra style più che elegante. Ma questo in relazione a come ero prima, perdere otto kg di muscoli in pochi mesi non fu facile e nemmeno poco stressante... Se vuoi giocare alla lotta e sai che è un gioco, un duello,, il Bjj può essere meglio di iniziare dalle MMA. (Cui puoi passare a giocare quando il tuo BJJ é maturo per passare a tirarti anche mazzate per terra senza che questo ti irrigidisca e ti tolga il relax dei movimenti sciolti, morbidi e avvolgenti). Con la boxe il gioco è poco, perché appena arrivi a distanza di gioco e coccole venite allontanati e rimessi a distanza di pugno. Invece il contatto fisico prolungato e comunque morbido, del BJJ dove se ti irrigidisci sei preda facile, e il fatto che puoi sbagliare cento volte senza farti male, al massimo impari le percussioni e ti trovi che sai suonare il tamburo, a forza di battere la mano, crea nel modo in cui doveva avvenire da bambino, una riabituazione al contatto intersoggettivo e anche un relax di fronte all'invasione dello spazio personale e intimo, che sono qualità che ti fanno vivere meglio nella tua pelle, sia sul tatami che nella vita. È tornare bambini che vogliono rotolarsi per terra e giocare alla lotta nei prati e sulle spiaggie, ma sono stati bloccati da genitori brainwashed, perché gioco di mano gioco da villano, e ripartire da lì a ricostruire la confidenza perduta nel proprio essere uno col corpo, nel proprio essere in relazione con l'altro, nella relazione col pavimento. Qui intendo dire che molti di noi non hanno percorso in modo spontaneo e naturale il passaggio da guard position a gattoni e da gattonare a seduti e da seduti a provare a camminare. Perché succede che genitori perfettamente in buona fede vedono il cucciolo che prova a rotolare dalla guard alla posizione a pelle di Leone, ed è importante per il sistema somatosensoriale quel passaggio, acquisire il pattern per tentativi, lo vedono provare e in buona fede lo aiutano. Poi lo vedono gattonare e piano provare ad arrampicare qualcosa con le mani e lo aiutano a provare a stare su due zampe invece che fargli prendere sicurezza nella costruzione della transizione naturale. Nel casi più sfortunati, come avevo io, arriva il girello. Così pure stando di fatto ancora seduto, salta lo step da seduto a in piedi. Quando il bambino è in guard position, prima di potersi rotolare sul bacino in gattoni, deve trovare un solido appoggio su T 10 col bacino e le spalle libere. (Vertebra Torace 10). E non è cosa che si sviluppa in un pomeriggio. Ma è lo stesso punto di appoggio che hai quando sei in guard e l'altro è in piedi, e non sei in decubito supino alla sua mercé, sei in guard, non pesi sul tuo bacino a sacco morto, ma su T 10 e le le tue gambe sono libere di muovere e di farti scudo e puoi ruotare se lui ti aggira perché non passa dalle gambe per colpirti. Quello che succede bypassando la costruzione nervosa di una capacità di appoggio su T 10, é che hai uno che si sente in genere meno sicuro di sé nel contatto con gli altri. Perché quella lì in è la posizione in cui ci sentiamo al sicuro da bimbi, e se non l'hai esperita e sentita tua, ti viene a mancare la sensazione di riferimento, l'esperienza. Rannicchiarci in guard con le gambe in su e le braccia a protezione, è il nostro modo di fare il riccio e il modo dei bambini di proteggersi se li colpisci, poi scalciano a bicicletta da lì. Allora quando vai a fare BJJ, alcune cose basilari non ti vengono bene, sei impacciato. Se da bambino in buona fede ti hanno rotolato a gattoni credendo di aiutarti e se ti hanno sostenuto con le braccia sotto le ascelle o col girello, ti manca proprio qualche tassello di sviluppo, come una torretta Jenga con qualche legnetto tolto da sotto. E col BJJ, come dici bene, da prendere come un gioco, non con frenesia competitiva perché tanto per strada serve a poco (ma pure il tennis) hai l'opportunità di ricostruire quei tasselli mancanti, che si sarebbero fissati nel modo di lottare dei bambini, che è simile al BJJ, se in buona fede non li avessero divisi ogni volta dicendogli che non si usano le mani, e mettendoli a vedere i Power Rangers in TV che si picchiano in modi strani, seduti e zitti. Poi quando hai quel tipo di serenità al contatto e sicurezza da appoggio stabile su T 10, con le MMA ti diverti, con la boxe pure, perché puoi picchiare le persone. Così imparano. E soprattutto perché per metà del tempo le prendi. Così si costruisce l'umiltà, quella serena e autoironica, non la falsa modestia del machiavellico, più che con venti anni di corsi su fumosi concetti di ego e sulla mandatoria necessità di liberarsi di questo cosiddetto nemico al fine di riuscire a fregare gli altri e scopare tutte le fighe per poter fare score di cui vantarsi. minchia a me non ha mai interessato, ma leggendo sto post m'é venuta voglia di provare bjj a 40 anni... Back Door Man, YOLO, ^'V'^ e 2 altri ha reagito a questo 2 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
YOLO [Élite] 210 Inviato 28 Giugno 2020 Condividi Inviato 28 Giugno 2020 Il 26/6/2020 alle 05:05 , ^'V'^ ha scritto: /CUT Se vuoi giocare alla lotta e sai che è un gioco, un duello,, il Bjj può essere... OT Sottoscrivo ogni parola da te scritta e ogni concetto descritto. Mi sento in perfetta sintonia, soprattuto dopo aver visto i video di Reazione Istintiva. Sposo (in senso buono) l'approccio e l'attitudine. IT Di recente, praticando bjj in particolare, ho avuto modo di stringere amicizia con gente parecchio diversa da me, tuttavia in linea di pensieri. Questo mi ha aiutato ad allargare il social circle personale, senza quasi il minimo sforzo. Il 26/6/2020 alle 13:15 , Gainsbourg ha scritto: minchia a me non ha mai interessato, ma leggendo sto post m'é venuta voglia di provare bjj a 40 anni... Ti do una buona notizia. Puoi farlo, sei ancora fottutamente in tempo. Vai! ^'V'^ ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 159959 Inviato 28 Giugno 2020 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 28 Giugno 2020 Ora, non so se si riesce ad intuire l'eleganza del serpente tra noi. Però direi che ricevere di questi messaggi [per di più in un'isola di paranoici e a buona ragione] è sintomo di un'infiltrazione pulita, seria, professionale. Demon Per favore se Omar (fidanzato) ti chiede se sia vero che mi sono fermata da te per la notte, digli di sì. - Non dico bugie, non sono una figa o un frocio. Però che stai combinando? Solo digli che ho dormito lì Per favore Te lo chiedo. Allora, quando le fighe arrivano a chiederti di dire al loro fidanzato che hanno dormito da te per non essere ripudiate, l'infiltrazione è stata pulita, seria, professionale. Ma davvero. 🖤 Trilly, Quercia, Edward Heiderich e 12 altri ha reagito a questo 9 5 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Panoramix79 [Banned] 576 Inviato 29 Giugno 2020 Condividi Inviato 29 Giugno 2020 Mi ha colpito molto quanto descritto da Aivia. Mi chiedo se, per quanto mi riguarda, il fatto di non aver mai avuto queste salutari esperienze di lotta nell'infanzia, come descritte da Aivia, unite ad un'affettività ricevuta quasi del tutto priva di fisicità, mi restituiscano ora quel senso di "ripudio" che ho avuto nell'osservare da vicino un allenamento di mma (in fase di contatto a terra) quando sono andato perché interessato ad iscrivermi. Cioè, l'idea di stare avvinghiato ad un uomo mi repelle totalmente, credo sia un blocco insopprimibile. Grazie a quanto descritto da Aivia mi risulta più chiaro il perché: il fatto di aver sciolto l'esperienza del contatto fisico soltanto in età avanzata e in maniera esclusivamente funzionale alla sfera sessuale (dunque col sesso femminile), mi fa risultare poco "naturale" e addirittura ripugnante l'idea di un contatto così stretto con un uomo. Ovviamente il problema non l'ho vissuto in passato con la boxe, non solo perché ne ero semplicemente un patito da spettatore (a 11 anni già scrivevo lettere alla rivista BoxeRing), ma per via di quella distanza di cui parla Aivia. Una distanza che, anche se a volte c'è da dire che veniva meno (soprattutto fino a qualche anno fa era molto più frequentata la tecnica del "corpo a corpo" rispetto ad oggi, ma era un contatto principalmente di testa e spalle) non mi dava assolutamente fastidio come l'idea di sentire il contatto con le gambe, l'addome o il bacino dell'avversario. Secondo te, Aivia, c'è modo di superare questo blocco o ormai a 41 anni me lo tengo e stop? 🙂 ^'V'^ ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ilsolitonomeerapreso [Lurker] 0 Inviato 29 Giugno 2020 Condividi Inviato 29 Giugno 2020 Il 20/6/2020 alle 23:18 , pedroW ha scritto: Non sono (più) un disadattato, ora ho degli interessi ed esco regolarmente con diversi amici, tuttavia mi manca ancora uno step, fatico ad ampliare le mie conoscenze. Sono estroverso e socializzo in fretta, ma ho un problema: non riesco a inserirmi in un social circle di qualità. dove si ritrovano le persone festaiole? quelli che iniziano a ballare alle 23 e smettono alle sei? Non sai quanto ti capisco, considero i miei amici come una famiglia ma... cavolo... già non erano festaioli prima... post-covid è un inferno ormai ceniamo e basta, l'unico estroverso (che mi faceva da wingman) ha iniziato da poco una relazione e si vede poco, mi piacerebbe entrare o formare nuovi SC ma non so nemmeno da dove iniziare. Non ho nessun problema con i cold approach, sono semplici e veloci se vanno male al massimo ho sprecato qualche minuto. Gli SC invece... completo mistero... ho provato anche a parlare anche con un gruppo di ex-colleghi con cui bene o male qualche volta sono uscito e con cui non ho mai perso completamente i contatti (chat whatsapp con un po di msg al mese) ma con scarsi risultati, rispondono sempre ma se propongo di uscire... niente. Poco prima del covid ho provato ad iscrivermi ad un corso in palestra ma... la gente era a dir poco odiosa, non riuscirei mai a sopportarli per più di 10 minuti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 159959 Inviato 29 Giugno 2020 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 29 Giugno 2020 23 ore fa, Panoramix79 ha scritto: Mi ha colpito molto quanto descritto da Aivia. Mi chiedo se, per quanto mi riguarda, il fatto di non aver mai avuto queste salutari esperienze di lotta nell'infanzia, come descritte da Aivia, unite ad un'affettività ricevuta quasi del tutto priva di fisicità, mi restituiscano ora quel senso di "ripudio" che ho avuto nell'osservare da vicino un allenamento di mma (in fase di contatto a terra) quando sono andato perché interessato ad iscrivermi. Cioè, l'idea di stare avvinghiato ad un uomo mi repelle totalmente, credo sia un blocco insopprimibile. Grazie a quanto descritto da Aivia mi risulta più chiaro il perché: il fatto di aver sciolto l'esperienza del contatto fisico soltanto in età avanzata e in maniera esclusivamente funzionale alla sfera sessuale (dunque col sesso femminile), mi fa risultare poco "naturale" e addirittura ripugnante l'idea di un contatto così stretto con un uomo. Ovviamente il problema non l'ho vissuto in passato con la boxe, non solo perché ne ero semplicemente un patito da spettatore (a 11 anni già scrivevo lettere alla rivista BoxeRing), ma per via di quella distanza di cui parla Aivia. Una distanza che, anche se a volte c'è da dire che veniva meno (soprattutto fino a qualche anno fa era molto più frequentata la tecnica del "corpo a corpo" rispetto ad oggi, ma era un contatto principalmente di testa e spalle) non mi dava assolutamente fastidio come l'idea di sentire il contatto con le gambe, l'addome o il bacino dell'avversario. Secondo te, Aivia, c'è modo di superare questo blocco o ormai a 41 anni me lo tengo e stop? 🙂 Secondo me a volte è un po' tardi per apprendere bene condizionamenti contronaturali, ad esempio i gesuiti con l'esperienza sudamericana avevano il motto "dateci un bambino sotto i sei anni e ne faremo un servo (di Dio) a vita". Ma non è mai tardi per lasciare emergere qualcosa di specie specifico. Ad esempio le persone possono passare 50 anni a provare e riprovare a sacrificarsi per imparare ad essere genitori in coppia e per far funzionare a patch e menzogne una relazione monogamica, alla fine diranno che non hanno avuto fortuna, ma dagli due donne o tre che vanno d'accordo, e come creare armonia e come crescere i bambini dopo 3 mesi di pulizia da condizionamenti contronaturali lo riscoprono, quando tutto gira secondo hardware costruiti non in 3-500 mila anni da quando ci siamo noi, non da 2-5 milioni di anni da quando c'è homo, non solo da un paio di 100 milioni di anni da quando ci sono dei protomammiferi, ma da un miliardo di anni, prima dei dinosauri, da quando abbiamo differenziato i gameti per la riproduzione sessuata. Esattamente come l'imbarazzo e il disagio condizionato che abbiamo nel fare un massaggio alle spalle ad un amico maschio che è teso (e veniamo da una specie ad alto grooming) perché abbiamo legato il contatto fisico solo alla sfera sessuale, o come il disagio nel mettere la protezione solare ad un maschio nella schiena dove non ci arriva, che devi essere proprio una velatah per vederci qualcosa di sessuale, ma siamo così fottuti che abbiamo messo la protezione solare nella schiena solo alle fighe con cui ci stavamo provando, esattamente come tutti questi condizionamenti e pudori strani, SECONDO ME vale la stessa regola che ho dato in Eudaimonia a proposito della Challenge e del vivere con concretezza in Eudaimonia in modo che altre persone potessero vedere e puoi argomentare un discorso, usare sofismi, la retorica o le dietrologie, ma non puoi negare di aver visto una persona serena, felice di stare nella sua pelle... E questa regola è: Se una stanza è rimasta buia con le finestre chiuse per mille mila anni. Anzi, per un miliardo di anni. Piena di buio da non vedere niente. Entrando con una torcia di fuoco vivente, quanto tempo impiega la torcia ad illuminarla? BlueScript, Panoramix79, **Demon** e 11 altri ha reagito a questo 6 8 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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